Tutto appare diverso, mi sta baciando appassionatamente, mi piace eppure so che è maledettamente sbagliato!
Lo guardo nei suoi profondi occhi verdi che fino a qualche settimana fa mi ispiravano dolcezza ed ora vedo violenza.
-Harry è sbagliato!- dissi io mentre lui mi lasciava baci umidi sul collo, mi guardò come se fosse indemoniato.
Non so se Harry aveva mai fatto sesso fin ora, io si e devo dire che non era male; il suo petto era scolpito e il sudore che lo bagnava lo rendeva perfetto.
-Non mi interessa!- disse guardandomi negli occhi, mi prese le gambe e mi fece attaccare saldamente al suo bacino.
I suoi ricci mi solleticavano la fronte mentre ci baciavamo avidamente.
Non so se ero pronta a farlo con Harry, non dopo quello che è diventato per me.
-Harry, non possiamo!- dissi io fermandolo, era di sopra a me, le sue mani erano accostate ai miei fianchi mentre la sua bocca a pochi centimetri dalla mia.
Io volevo avere Harry, volevo che tutte le ragazze gli levassero gli occhi di dosso, perché era mio e sempre lo sarà.
-Perché? piccola, io desidero te!- mi sussurrò all' orecchio facendomi rabbrividire, le sue mani si posarono sul mio seno cominciando a scrutarlo attentamente.
-Harry basta!- dissi io gemendo leggermente, Harry sorrise sadico e mi sbottonò la camicia facendo intravedere il mio torace.
-Se vuoi fermami- disse sfidandomi, sapeva che godevo da morire, sapeva che lo volevo con tutta me stessa, sapeva che l'amavo.
Mi alzai dal letto sistemandomi la camicia, legai i miei capelli in una coda e uscii dallo sgabuzzino lasciandolo solo.
Era semplicemente perfetto, ma fottutamente sbagliato.
-Ferma!- disse uscendo dallo sgabuzzino ancora metà nudo, cercai di sfuggire ma mi intrappolò fra lui e l'armadietto.
-Harry lasciami!- dissi io mentre mi dimenavo, il suo petto premeva sul mio seno e le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie.
-Perché non vuoi? Sono disposto a dimostrarti il mio amore davanti a tutta la scuola e andare in riformatorio per te!- disse, la sua voce era aggressiva, con la lingua leccò il contorno del mio orecchio facendomi godere.
-Voglio proteggerti! Voglio che tutti questi anni non vadano persi!- dissi io liberandomi dalla sua stretta e camminando a passo deciso verso l'uscita della scuola sotto gli sguardi di tutti.
Quante ragazze di 19 anni che si stavano diplomando, avevano i miei stessi problemi con il cugino minore? Nessuna.
Non volevo illuderlo, era mio cugino ed avevo lavorato duro per farlo integrare nella scuola dopo quello che gli era successo.
Harry è mio cugino adottivo, mia zia l'aveva adottato dopo che i suoi genitori erano morti in un incidente.
L'avevamo adottato a 14 anni, era solo e terrorizzato e decisi di aiutarlo.
Harry aveva una cosa che mi attraeva, quella luce di chi sarebbe diventato importante.
-Mary?- chiese mia madre mentre aprivo la porta di casa.
-Si!- dissi io chiudendo la porta e dirigendomi in cucina, mia madre guardò dietro di me cercando qualcosa, o meglio qualcuno, o meglio ancora Harry.
-È ancora a scuola!- dissi io capendo, lei annuì e continuò a guardarmi.
Capivo mia madre e quello sguardo era "e perché non è con te?".
-Abbiamo litigato, sai solite cose da cugini...- dissi io calando lo sguardo e giocherellai con le labbra formando strane smorfie.
-Farete pace come sempre, infondo vi volete un bene dell'anima- disse sorridendo, cercai di sorridere, ma la sua frase mi aveva turbato.
-Sarà uscito! Povero bimbo, lo vai a prendere?- mi chiese mia madre indicando con il coltello la porta, annuii, presi le chiavi della macchina e andai di nuovo a scuola.
Chiamalo bambino, aveva 17 anni, alto un metro e settantacinque e un fisico palestrato!
Vidi la sua chioma riccia dirigersi verso la macchina aprire lo sportello e salire.
-Ciao.- disse freddo, il suo sguardo puntava fisso davanti.
-Harry scusa! Scusa se ti ho illuso, scusa ma non so cosa mi sia preso- dissi io gesticolando, non ebbi tempo di finire che le sue labbra si poggiarono sulle mie.
Lo fermai e mi sorse il dubbio che fosse sordo.
-Credi che sia piccolo? Posso dimostrarti che non lo sono!- disse prendendomi la mano e stringendomela forte, scossi la testa.
-Harry siamo cugini! Sai che la nostra storia non può funzionare- dissi io accarezzandogli il volto e fermandomi a percorrere con il pollice il bordo delle sue labbra rosee.
-Ti ho ripetuto che per te sarei disposto ad andare in riformatorio! solo per averti!- disse avvicinandosi a me, il suo alito caldo soffiava sulle mie labbra e saliva la voglia di baciarlo, ma dovevo dare il buon esempio.
- Ma io non sarei disposta a stare lontano dal cugino che amo!- dissi io girandomi dalla parte opposta, Harry mi girò la faccia e mi specchiai nei suoi occhi verdi.
-Allora mi ami?- chiese lui guardando attentamente le mie labbra, mi avvicinai tanto da percepire il calore delle sue labbra sulle mie.
-Si, ma preferisco avere mio cugino vicino che il mio amore lontano- dissi prima di prendere dolcemente il suo viso e baciandolo per l'ultima volta.