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Autore: kanejvibes    11/07/2013    2 recensioni
"E come mai sei amica sua e non mia?", chiese, curioso.
C'era bisogno di chiederlo?
La bionda gli lanciò un'occhiatina eloquente e lui scoppiò a ridere.
"Fammi indovinare. Lui è gentile", bofonchiò Zayn, roteando gli occhi.
"Al contrario di te, se lui vuole una cosa, cerca di meritarsela, non la prende con la forza", sbottò, coraggiosamente, lei.
Il ragazzo la fissò.
Gli occhi color cioccolato si muovevano dalla sua bocca ai suoi occhi azzurri.
"Lo dici come se mi servisse la forza per ottenere ciò che voglio", sussurrò con voce roca e sensuale, mentre le si avvicinava lentamente.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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Capitolo 22

 
Appena si accorse di ciò che stava facendo, Lydia indietreggiò.
"S-scusa", balbettò, asciugandosi le lacrime.
Zayn la osservò per un attimo.
Gli sembrò una bambina.
"Che è successo?", le chiese, avvicinandosi.
"N-niente...sono...sto bene", mentì lei, facendo per andarsene.
"Ehi, puoi dirmelo", continuò lui, attirandola a sè.
Lydia abbassò la testa, mentre nuove lacrime le rigavano il volto.
"Louis...Louis...Louis mi ha lasciata...", mormorò, portandosi una mano alla bocca.
Zayn corrugò la fronte.
"Cosa? Perchè avrebbe dovuto?", chiese, incredulo.
Lydia alzò le spalle e singhiozzò.
"Ha detto che non mi ama più...mi sento uno schifo, Zayn!", esclamò, abbracciandolo di nuovo.
Il moro la strinse a sè, poi la guardò negli occhi.
Era così bella. Eppure così debole e fragile.
"E' il compleanno più brutto della mia vita...", sussurrò Lydia, stringendo la maglietta del ragazzo.
"Ehi, dai, non piangere. Andrà tutto bene, vedrai", disse lui, sollevandole il mento con una mano.
Con il pollice, le sfiorò le labbra.
Non aveva mai desiderato baciarla più di quel momento.
Ma non poteva. Non era giusto.
Lydia aveva smesso di piangere, anche se era ancora sconvolta, e lo guardava, in attesa di qualcosa.
Poi, si avvicinò di colpo e le loro labbra si incontrarono.
Si sfiorarono. 
Ma, quando Lydia cercò di approfondire il bacio, Zayn si allontanò di colpo.
"Io...non posso farlo...tu ami Louis...sei...sei soltanto sconvolta", disse, correndo via.
 
 
Meredith sbuffò quando alcune decorazioni per la festa le sfuggirono di mano.
"Maledizione", commentò, chinandosi per raccoglierle, ma qualcuno fu più veloce di lei.
Harry.
La rossa cercò di evitare gli occhi verdi del ragazzo mentre afferrava le decorazioni.
"Grazie...", sussurrò, riprendendo a camminare.
"Mi perdonerai mai?", chiese lui, facendola fermare di colpo.
Meredith chiuse gli occhi e sospirò.
Poi, si voltò a guardarlo.
Era innamorata di lui, ma l'aveva fatta soffrire troppo.
"Ti ho già perdonato da tempo...", ammise, sospirando di nuovo.
Harry le sorrise e si avvicinò per baciarla, ma lei indietreggiò.
"Ti ho perdonato, ma non significa che possiamo tornare insieme. Non adesso".
Il riccio abbassò la testa, deluso, e si morse il labbro.
"Ti capisco...ma...io ti amo. Mi basta che tu lo sappia. Mi hai salvato, Meredith. Come Rachel ha salvato Niall e Lydia Zayn. Non so come abbiate fatto, ma ci avete cambiato. Sai, Zayn ha scoperto che sono stato io a...insomma, a fare del male a Lydia, ma non ha reagito come pensavo. Voleva picchiarmi, ma si è trattenuto. Io credo che l'abbia fatto per lei. E Niall sembra un'altra persona. E' gentile e quasi dolce.
E poi ci sono io...io mi sono comportato da egoista e da stronzo e ti ho ferita. Ma l'ho fatto soltanto perché ti amo. E non so come comportarmi perché non ho mai amato nessun'altra...".
Harry venne interrotto.
Meredith lasciò cadere tutte le decorazioni e si catapultò sulle sue labbra, baciandolo con foga.
"Ti amo anch'io!", esclamò, baciandolo ancora e ancora.
 
 
"E così...te ne vai".
Louis sentì una voce alle sue spalle, mentre sistemava le ultime cose in valigia.
Deglutì debolmente e sospirò.
"Già. Sarai felice, immagino", disse, mentre Zayn entrava nella sua stanza.
"Sprizzerei gioia da tutti i pori, in una qualsiasi altra situazione. Ma Lydia è sconvolta. Perché le hai detto che non la ami?".
Louis si voltò a guardare il moro, che aggrottò le sopracciglia, pensieroso.
"Non è per lei che te ne vai, giusto?".
"Io la amo più di me stesso. Con tutto il mio cuore e la mia anima, ma ho dovuto dirle così perché, conoscendola, mi avrebbe seguito fino a Doncaster", ammise Louis, sospirando.
"Torni a casa...e perchè?".
"Mia nonna sta morendo...e voglio starle vicino", disse a malincuore.
Zayn si avvicinò e incrociò le braccia.
"Lydia ti ama e vuole stare con te, lascia che ti segua a Doncaster. E' quello che vuole".
Louis scosse la testa.
"Wow. Questa proprio non me l'aspettavo da te".
"Già...sono stato un coglione con lei, ma adesso voglio che sia felice. E con te lo è", sussurrò il moro, abbassando la testa.
"Lo è anche con te".
Zayn lo guardò.
Per un po', rimasero in silenzio.
"Senti...io devo andare e, anche se vorrei portarla con me, non posso. Lei ha le sue amiche e la sua famiglia a Londra e non potrei mai allontanarla da loro. Forse sarebbe felice per un po', ma dopo...insomma, non riuscirei a vederla triste. Quindi adesso ti chiedo un enorme favore...prenditi cura di lei. Amala e rispettala come ho fatto io", riprese Louis, mettendo una mano sulla spalla dell'altro.
"Io...credo...beh...lei mi piace, ma non la merito. Lei ha bisogno di te, non di me. Sul serio, Louis, resta. Resta per lei".
Louis fece una smoria e si toccò nervosamente i capelli.
Voleva restare, ma voleva anche stare accanto a sua nonna.
Qualunque decisione avrebbe preso, sapeva che se ne sarebbe pentito.
Ma strinse i pugni e guardò Zayn con convinzione.
 
 
Lydia si appoggiò allo steccato, osservando il cielo, che pian piano si scuriva sempre di più.
Louis l'aveva lasciata e Zayn l'aveva rifiutata.
Era stanca e confusa.
Cosa c'era di sbagliato in lei?
Qualcuno la affiancò e si mise ad osservare insieme a lei il cielo.
"Mia nonna sta male...per questo dovevo partire...in realtà ti amo più di ogni altra cosa", sussurrò Louis, facendola voltare.
Lydia gli sorrise tristemente.
"Dovevi?".
"Sì, non parto più. Non voglio perderti. Io ti amo", disse, baciandola.
Lydia si distanziò dopo poco.
"Anche io ti amo, ma...devi partire. Devi stare vicino a tua nonna. Non sono mai stata una persona egoista e, di certo, non lo diventerò adesso. Soffrirò senza di te, ma sento che lasciarti andare è la cosa giusta da fare".
Louis la osservò attentamente e le accarezzò la guancia.
"Mi mancherai tantissimo, ma se è questo che vuoi...".
Il ragazzo lasciò andare una lacrima, che gli solcò il viso.
Lydia lo abbracciò.
"Addio, Louis", sussurrò, allontanandosi.
Lui la guardò e si asciugò la lacrima.
Poi, sorrise dolcemente.
"Ciao, Lydia", disse, prima di andarsene.
 
 
Zayn aprì la porta della camera di Nina e si buttò sul letto.
Per la prima volta in tutta la sua vita, si era comportato da altruista.
E questo pensiero era l'unica cosa che gli impediva di andare fuori di testa e di spaccare tutto.
Soffocò un grido sul cuscino e riuscì a calmarsi.
"Ti sei comportato da vero uomo", disse una voce, dall'angolo della camera.
Zayn alzò la testa e vide Nina.
"Ho visto cosa hai fatto", spiegò la ragazza, alzandosi dalla sedia su cui era seduta.
"Sei innamorato di lei, vero?".
Il moro strinse le mani sul letto e annuì.
"Me ne vado. Adesso che so che lei è con Louis...io ho bisogno di andarmene. E tu verrai con me. Ho già chiamato mio padre. Ci aspetta per stanotte a casa sua, con i soldi".
Nina si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi mosse nervosamente il piede sul pavimento.
"A questo proposito, Zayn...ehm...ok, senti, devo dirti una cosa".
La ragazza si sedette sul letto e lo guardò negli occhi, titubante.
"Sono un mostro...so che mi odierai...io...".
"Ma che stai dicendo, Nina?", chiese il moro, confuso.
Lei prese un lungo respiro e chiuse gli occhi.
"Non mi servono quei soldi. Non ho mai rubato niente ai Jackson...e Alex non mi farà del male...ti abbiamo mentito perché sapevamo che ci avresti dato i soldi se io mi fossi trovata in difficoltà...io...non sai quanto mi dispiace...".
Nina si trattenne dal piangere, quando Zayn la fissò con stupore e disgusto.
"Mi hai usato. Mi hai ingannato soltanto per i soldi?", gridò, afferrandola violentemente per i polsi e strattonandola fino al muro.
Nina gemette e scoppiò a piangere.
"Mi dispiace, Zayn! Te lo giuro! Non farmi del male, ti prego".
Il ragazzo fece per colpirla, ma si fermò.
La lasciò andare e indietreggiò appena.
"Ringrazia Lydia, se uscirai di qui illesa. E' soltanto per lei che non ti pesto a sangue!", esclamò, passandosi una mano tra i capelli e voltandosi per non guardarla.
Nina singhiozzò.
"Tu la meriti...molto più dell'altro...", sussurrò, mentre se ne andava.
Zayn alzò la testa.
 
 
Lydia sospirò.
Le stelle risplendevano alte in cielo e la luna illuminava appena il suo viso.
Rachel e Meredith continuavano a bombardarla di messaggi e telefonate, chiedendole di raggiungerle in camera.
Sapeva perché.
Sicuramente, le avevano organizzato una festa a sorpresa. 
Lo facevano tutti gli anni, quindi tanto a sorpresa non era.
Apprezzava i loro sforzi, ma non si sentiva in vena per una festa.
Sospirò di nuovo.
"Credo che tu sia l'unica festeggiata che non si presenta alla sua festa", commentò una voce, facendola voltare.
Zayn era lì e sorrideva.
Lydia ricambiò il sorriso, poi tornò a guardare le stelle.
"Ormai il mio compleanno è rovinato. Che senso avrebbe andare alla festa?".
Il moro la affiancò, accendendosi una sigaretta.
Poi, ne porse una anche a lei, che rifiutò, scuotendo la testa.
"E' un po' triste, non credi? E poi Louis è tornato con te, quindi non è un compleanno così orribile".
Lydia lo guardò con attenzione.
"Sei stato tu. Tu gli hai chiesto di restare!", esclamò, passandosi una mano fra i capelli.
Zayn soffiò via il fumo e non rispose.
"Perché?", continuò lei, confusa.
"Perché lui ti ama e tu lo ami. E io non sono nessuno per impedirvi di essere felici".
Lydia sorrise e gli sfiorò una mano, cominciando a tracciare disegni immaginari.
Lui la guardò, affascinato.
"In realtà, l'ho lasciato. Mi ha detto di sua nonna e...non ce l'ho fatta".
Zayn corrugò la fronte e fece per parlare, ma lei gli mise un dito sulle labbra.
"Sai, quando sono venuta qui, odiavo questo posto e odiavo te. Non puoi neanche immaginare quanto ti abbia odiato per quello che mi hai fatto. Ma, nonostante tutto, ho raggiunto il mio obiettivo. Mi sono dimenticata di Andrew".
Il ragazzo la fissò, incuriosito.
"Andrew?".
"Il mio ex...lascia perdere, è una storia troppo lunga...comunque...solo adesso ho capito perché", Lydia si fermò e guardò le stelle, poi sorrise.
"Perché?", chiese, ingenuamente, lui.
"Non è ovvio? Mi sono innamorata di te".
I due si scambiarono un'occhiata intensa.
"Ma tu no. Quindi...".
Zayn si morse l'interno guancia e le mise le mani sulla vita, voltandola verso di sè, mentre i loro corpi aderivano perfettamente.
"Credevo di provare soltanto attrazione fisica per te, ma...non è così.
Quando ho convinto Louis a restare mi sono sentito malissimo. E ho capito che provavo delle cose che mai avrei creduto...Lydia...io ti amo".
Si guardarono.
C'erano un milione di cose che volevano dirsi, ma, in quel momento, nessuna aveva importanza.
Zayn si avvicinò e le lasciò un bacio a fior di labbra. Rapido, ma ricco di significato.
Lydia chiuse gli occhi e assaporò quell'istante.
Era lui che voleva. 
Tutti i sensi le dicevano che lui era quello giusto.
E lo stesso valeva per Zayn.
 
 
 
Eh, sì. Questo era l'ultimo capitolo. Manca soltanto l'epilogo e poi la storia sarà finita.
Che dire? Beh, innanzitutto vorrei dedicare questo capitolo a zaynsnightingale, perché l'ha aspettato per tanto.
Spero di non averti deluso.
Poi, volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito la mia storia.
Sappiate che mi avete fatto sorridere e, qualche volta, emozionare.
Vi amo.
Un grazie va anche a chi ha letto tutti i capitoli e ha messo la storia fra le ricordate/seguite/preferite.
Per chi non lo sapesse, ho già iniziato un'altra storia.
Vi lascio il link:  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1929237&i=1
Spero che vi piaccia e che la seguiate con interesse.
 
Baci, 
Vale. :)
  
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