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Autore: AnyaVeritas    11/07/2013    3 recensioni
Se hai a che fare con la mafia, non c'è scampo.
E la famiglia Patata ne era estremamente coinvolta con essa. Dopo una "proposta"
di lavoro per Harvey, la famiglia si trasferisce ad Oldville.
Elena, la figlia maggiore di sedici anni, conosce Zick Barrymore, un ragazzo misterioso della sua stessa età.
Non sapendo che egli custodisce un segreto terribile.
La storia è dal punto di vista di Elena.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Patata, Un po' tutti, Zick Barrymore
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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 Arrivammo all’una in punto di mattina ad Oldville. Sembrava una piccola metropoli al pari di New York, ma non c’era lo smog come c’era nella mia vecchia città.
La nuova casa sembrava una villa: Era enorme ed era in stile moderno. Entrai dentro la casa: C’era un estremo lusso: mobili in noce, riproduzione di alcuni quadri famosi e le pareti di un colore estremamente caldo. Un marrone molto caldo. Mi morsi le labbra e mi voltai; c’era mia madre con la sua valigia in mano << Uhm.. A quanto pare il tuo lavoro ti ha permesso questo. >> disse, mentre guardava una riproduzione de “La Dama con L’Ermellino”  di Leonardo da Vinci.  Mio padre la prese per i fianchi da dietro e appoggiò la testa sulla sua spalla. Io scossi la testa disgustata, presi la mia valigia e salì di sopra, verso le camere da letto.
<< E’ meglio che lo teniamo nascosto che siamo coinvolti con la Mafia >> La mafia? Ah già.. Da tempo sospettavo che mio padre collaborava con un Clan fuorilegge, e la mafia me l’aspettavo assolutamente.
<< Charlie e Violet non capirebbero mai che siamo coinvolti.. ma Elena.. >> era mia madre che parlava, sentivo la sua voce che stava per singhiozzare. Mio padre la tranquillizzò  << Elena è estremamente acuta lo so. In effetti credo che sia un po’ di tempo che sospetti che collaboro con il clan Dragoon >> Il Clan Dragoon? Maledizione papà! Il Clan Dragoon?! Ma lo sai che il loro capo comanda sia la mafia newyorkese che la Yakuza?  Complimenti papà.. Ci hai messo in un doppio pericolo! << Già lo temo anche io, e temo che potrebbe scappare per questo… >> e mia madre scoppia a piangere. Io sospirai Si.. scappo lasciando  i miei fratelli con voi mentre la mafia ci mantiene… E se magari ci tradisce, ucciderebbe tutti noi! << Julie.. Non scapperebbe mai.. >> basta. Non volevo più sentire neanche una parola di quella conversazione.
 
Aprì la porta della mia stanza. Era nella norma, ne tanto lusso, ne tanta squallore. Le pareti erano di un’arancione piuttosto chiaro, le finestre molto larghe e pulite, che filtravano la luce del sole, seppur debole a causa delle nuvole grigie che avevano causato una pioggia che sembrava senza fine.
Esplorai la mia camera girandomi intorno, era molto spaziosa. Una scrivania in noce vicino ad un armadio in arte povera. Alla destra della stanza c’era un’enorme libreria. Mi avvicinai ad essa, posando bruscamente la mia borsa per terra. Li toccai con un dito.
I più grandi scrittori della storia, da Dante Alighieri a Dan Brown. Solo qualcuno con dei grandi soldi potrebbe permettersi di avere una libreria così… imponente.
Il mio sguardo poi andò sul letto: Un letto matrimoniale e baldacchino,  dal tanto stupore non potevo non mettermi le mani alla bocca. Mi avvicinai lentamente e mi sedetti sopra di esso, era molto morbido.
Dopo un poco mi ci distesi, mettendo le mani dietro la nuca. Rimasi così per dei minuti, forse delle ore… << Elena! Violet sta dando fastidio ad una bambina lanciandole del fango! >> era la voce di mio padre. Sbuffai e balzai giù dal letto, i miei piedi si mossero velocemente per andare verso il giardino.
 
Trovai mia sorella che rideva, puntando il dito contro una bambina della sua età. Aveva i capelli neri, tendenti al blu,  lunghi fino alle spalle, piuttosto ondulati. Aveva la faccia sporca di fango e piangeva con le mani agli occhi. Mi avvicinai a Violet, grugnendo.
<< Violet! Nemmeno il tempo di arrivare e fai i dispetti! >> la sgridai, lei stava per aprire la bocca, io alzai la mano per zittirla << Niente storie! Fila dentro! >> le  sgridai. Lei, sbuffando, rientrò a casa. Io mi avvicinai alla bambina, abbassandomi al suo livello. Presi un fazzoletto dalla mia tasca ed iniziai a pulirle il viso << Scusami per ciò che è successo con mia sorella.. ma cacciarsi nei guai è il suo hobby  >> le dissi con un sorriso. Lei aveva smesso di piangere. Aveva dei bellissimi occhi azzurri, che quasi mi inquietavano. Continuai a sorriderle << Come ti chiami? >> le chiesi << … Io mi ch- >> fu interrotta da una porta che si aprì delicatamente. Da essa uscì un ragazzo, non nego che rimasi incantata quando egli uscì da quella porta. Mi è sembrato che fosse tutto a rallentatore, il mio cuore batteva all’impazzata.
Lui.. è estremamente affascinante, con quei capelli neri, tendenti al blu come la bambina, molto sbarazzini e piuttosto disordinati, la pelle molto pallida, alto, in forma.. e gli occhi come quelli della bambina: due occhi azzurri che fanno mancare il fiato.. a me. Non riuscivo a staccare gli occhi da lui, fino a quando non arrivò vicino alla bambina << Zafina? Tutto bene? >> chiese a lei, come risposta lei lo abbracciò, poi si staccò subito dopo << S.. si fratellone! L.. >> mi indicò << Lei.. m..mi..mi ha dato una mano.. M.. mi h.. ha p..pul.. pulito dal fango >> disse con un grande sorriso. Lui mi guardò, sentì un brivido lungo la schiena e che quasi.. Il mio sangue si era congelato assieme al suo sguardo glaciale. << Dai entra dentro principessa >> disse, Zafina annuisce energeticamente ed entrò nella sua casa saltellando allegramente.
 
Il ragazzo mi sorride, io guardai a terra, sbattendo le ciglia << Grazie per avere aiutato mia sorella.. Purtroppo Zafina è timida e non riesce a farsi degli amici >> mi disse, io arrossi, massaggiandomi il collo nervosamente << Anzi.. perdona mia sorella.. Siamo appena arrivati e Violet incomincia a fare dispetti agli altri bambini >> Allora lui oltrepassa il recinto saltando, e mi prende il mento, arrossì violentamente, diventando un peperone << Quindi saremo vicini di casa… >> mi disse, accarezzandomi il mento. Poi tolse la mano dal mio mento, il mio colorito tornò normale. << Dai.. facciamo due passi. >> disse facendomi un cenno con la testa. Annuì convinta.
 
 
<<.. Quindi siete appena arrivati? >> mi domandò, una volta allontanati dalle rispettive abitazioni. Eravamo già in centro, era molto pulito rispetto a New York, già mi innamorai di quella cittadina << Sì.. Siamo appena arrivati da New York… Oh.. Mi chiamo Elena >> mi presentai, mettendomi una mano tra i capelli << Zick >> disse con un sorriso malizioso sulle labbra, che mi fece rabbrividire più dei suoi occhi blu.
 
Continuammo a camminare per la città, parlando del più e del meno. Era quasi il tramonto quando ci dirigemmo verso le rispettive abitazioni.
<< A quanto pare staremo nella stessa scuola? >> mi domandò ad un certo punto Zick, io annuì << Studi anche tu alla Oldville High School?  >> lui annuì << Sono al terzo anno.. Tu invece? >> mi domandò, mettendo una mano sulla mia spalla << Anche io.. >> arrossì sentendo il contatto della sua mano nella spalla.
Ad un certo punto, mi prese improvvisamente la mano, portandomi in un vicolo e mi mise contro il muro. Premendomi la bocca con la mano destra, mentre l’altra era appoggiata al muro.
Ebbi dei brividi, di paura.. Che cosa voleva farmi? Il mio respiro si fece affannoso e sentivo che si avvicinava a me. Però.. sentì qualcosa, una specie di fiamma che desiderava il suo corpo incastrato al mio, però avevo paura. << No… >> sussurrò, mollando lentamente la sua mano dalla mia bocca, io inarcai un sopra ciglio << No cosa? >> lui alzò un indice e lo posò sulle mie labbra << Dopo tutto.. non ti conosco.. e non mi sembra giusto che devo farti del male.. appena arrivata.. >> il suo tono era dolce, io mi rassicurai abbassando le spalle.
Poi lui tolse lentamente il dito dalle mie labbra << Ti riaccompagno a casa.. >>
Mi disse, allontanandosi da me e dal vicolo. Io rimasi attaccata a quel muro a guardarlo, il cielo si stava tingendo di blu. Stava scendendo il crepuscolo, e sotto quella luce fioca, incominciai a sperare di legare con Zick.
 
 
 
NdA:
 
Ciao a tutti! Eccovi il secondo Capitolo di Occultamento e Braccaggio xDD Ho provato a rendere Zick un figaccio della Madonna ( Anche se.. a dire la verità.. E’ un figaccio della Madonna :Q_____ ) e anche.. Un Bad Boy xDD Spero che vi sia piaciuto questo secondo capitolo xDD
 
Ringrazio Saragirl32 e Lily Langdon per le recensioni ^__^
Ci vediamo nel Prossimo capitolo :D
 
Anya.
  
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