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Autore: semplicementeme     24/01/2008    20 recensioni
"...Quando la Luna, la Terra ed il Sole saranno sullo stesso piano, quando il grande pianete azzurro inghiottirà con la sua ombra la tua stella guardiana e questa, e si colorerà della stessa tinta del sangue, allora il tuo nemico si sveglierà..."
ATTENZIONE!!
Questa FF era nata come una mia rivisitazione della prima serie, ma col procedere della stesura dei capitoli mi sono resa conto che non è perfettamente così. Sto modificando per intero la serie, inserendo anche un nemico diverso da Beryl e Metallia. Credo piuttosto di scrivere una fanfiction in cui siano presenti quasi tutti i personaggi del manga o almeno, certi, quelli delle prime quattro serie (quindi le Outer Senshi, Helios e forse anche Chibiusa). Lo tengo a precisare per chi avesse letto per caso i primi due capitoli e si aspetti di trovare, nei prossimi, gli stessi personaggi della prima serie del manga o dell'anime. Mi scuso con quanti si siano aspettati una nuova versione ed invece leggeranno una storia completamente diversa. Mi auguro solamente di poter contare sulla vostra attenzione e suoi vostri giudizi. Scusate ancora per questo cambio di programma.
Come ha scritto una tra le autrici che più amo... strano ma vero... ***On line XXXVI capitolo!***
STORIA SOSPESA
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Helios/Pegasus, Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny , Inner Senshi, Outer Senshi
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Capitolo XXIX

Eccomi tornata. Volevo avvisarvi che il capitolo intero è leggermente NC17, vale a dire un rating rosso. Ho riflettuto a lungo se inserire o no determinate scene ed alla fine mi sono risposta che è necessario. Sotto mi spiegherò meglio, adesso vi auguro solo buona lettura…

Sono stretta al torace di Mamoru e solo da poco ho smesso di piangere. Ciò che ho visto nel mio incubo mi ha sconvolta e non poco. Mamoru accarezza i miei capelli e, da quando sono piombata in camera sua, non ha aperto bocca. Mi ha fatto piangere e sfogare senza mai dire nulla, credo però, che sia giunto il momento di chiarire il perché sono qui, e soprattutto, perché in queste condizioni disastrose.

- Mi spiace, non volevo svegliarti.

Asciugo il viso ancora bagnato dalle lacrime con la manica della camicia da notte. Sorrido a Mamoru cercando di rassicurarlo, poi mi metto a sedere sul letto lasciando il conforto delle sue braccia. Solo adesso mi permetto di osservare con attenzione la stanza e noto che è molto elegante ed accogliente. Anche qui è presente una porta finestra che dà sul giardino e la specchiera è posta proprio al fianco di questa. Oltre al letto a baldacchino è presente un grande armadio, credo in ciliegio, come lo scrittoio con tutto l’occorrente necessario per scrivere delle lettere. Le pareti sono di un tenue azzurro come le tende che adornano la porta che dà sul balcone.

- Immaginavo un risveglio diverso lo ammetto, ma non posso lamentarmi. Sei qui tra le mie braccia.

Mi volto e sorrido. Mamoru riesce a farmi sorridere in ogni circostanza, anche in questa. Porto indietro i miei capelli e lo osservo. Ricordo ancora il sogno, la sua pelle fredda e bianca e così, inavvertitamente, per assicurarmi che sia tutto reale, sollevo una mano portandola sulla sua guancia accarezzandola. Cogliendomi di sorpresa, Mamoru prende la mia mano nella sua e vi deposita un lieve bacio sul palmo. Arrossisco mentre guardo Mamoru negli occhi, ma non tolgo la mano. Questa stretta mi dona una sensazione di protezione.

- Io… ho avuto un incubo.

Mamoru s’irrigidisce e si mette con la schiena ritta sul letto. Credo che si sia reso conto che le mie parole sono pericolose. Illusion è la patria dei sogni, qui gli incubi sono impossibili. Il regno è stato fondato sul potere dei sogni ecco perché è così sconvolgente ipotizzare incubi in questa dimensione.

- Devo parlare con Helios.

Si alza dal letto ma io lo trattengo. Resto alle sue spalle ma riesco a fermarlo avvolgendo le braccia attorno al suo torace e poi, in un gesto meccanico, poggio la testa sulla sua ampia schiena. Chiudo gli occhi ed inspiro il suo profumo.

- Non andare, ti prego.

È un lieve sussurro ma sono certa che Mamoru abbia percepito la supplica nella mia voce perché lo sento rilassarsi e stringere le mie mani. Si volta lentamente verso di me e mi osserva. Sospira rumorosamente e mi riporta sul letto. Ci sediamo entrambi, ma nessuno dei due è intenzionato a lasciare le mani dell’altro.

- Cosa hai sognato.

Non è una domanda.

- Caos.

Mamoru torna ad irrigidirsi e così mi decido ad alzare lo sguardo, tenuto basso dopo la carezza di poco prima, ed immergo i miei occhi nei suoi. Un tuffo al cuore. Tutta la sua preoccupazione traspare da queste iridi color tempesta. Mi sento colpevole, dopo tutto è colpa mia se adesso è così preoccupato. Stavolta sono io ad espirare rumorosamente e riprendo a parlare ancora una volta.

- Ero nei giardini del palazzo quando improvvisamente mi sono ritrovata in una zona abbandonata. Quando mi sono voltata per tornare indietro mi sono ritrovata Caos davanti.

- Come ha fatto Nemesi ad entrare nei tuoi sogni?

- Mamoru era Caos. Il vero Caos. Era nella sua forma umana.

Mamoru mi osserva scettico. Scuoto la testa preoccupata. Non deve aver capito le mie parole. Lui, i generali e le Senshi sono abituati a identificare nella persona di Nemesi lo stesso Caos ma non è così. Nemesi è solo posseduta dallo spirito di Caos, il corpo del nostro nemico è altrove, magari in un’altra dimensione protetto da chissà quale energia misteriosa e potente. Mentre ripeto tutto ciò a Mamoru lo vedo incaponirsi ancora di più.

- Cosa è accaduto. Perché sei corsa qui sconvolta.

Adesso arriva la parte difficile del racconto. Come posso dire a Mamoru cosa è accaduto in quel giardino senza allarmarlo?

- Lui mi ha chiesto di schierarmi dalla sua parte ed abbandonarvi al vostro destino. Io ho rifiutato ed ho attaccato ma è stato tutto inutile. Caos è troppo forte anche per me, il suo potere è infinito. Non sono riuscita neanche a provocargli un graffio.

- E poi? Cosa è successo? Cosa ti ha detto per farti precipitare qui in piena notte?

Rabbrividisco se solo ripenso a quello che è accaduto. Lascio le mani di Mamoru e mi alzo, vado verso la portafinestra, tiro le tende e lascio che i raggi della Luna avvolgano la stanza. Chiudo gli occhi e poggio la fronte sul vetro freddo. Sento Mamoru avvicinarsi e poggiare le sue mani sulle mie spalle.

- Il livido che hai al collo… è opera sua? Cosa ti ha detto di preciso Usagi, parla ti prego. Non tenerti tutto dentro.

La sua voce è dolce ed allo stesso tempo preoccupata. Non posso mentire ancora una volta, devo essere sincera. Non posso mentire davanti a questi occhi che mi parlano con infinita tenerezza. Cercando la forza in fondo ai suoi occhi gli rispondo con voce malferma.

- Mi ha fatto capire che se non avessi accettato di diventare sua sposa vi avrebbe ucciso tutti, iniziando da te. A quel punto ho attaccato ma è stato inutile. È svanito nel nulla assicurandomi che presto saresti morto. Io… sono scappata in camera tua e quando ti ho raggiunto eri… eri…

Non riesco a continuare perché scoppio in lacrime. Mi aggrappo alla camicia di Mamoru e piango più forte di prima. Sento Mamoru stringermi forte e cercare di tranquillizzarmi.

- Usagi era solo un incubo, non preoccuparti. Adesso calmati.

Mi scanso da Mamoru e lo osservo portando le mani attorno al collo, massaggiandolo, come se la stretta di Caos fosse ancora presente.

- E questo livido Mamoru? Come lo spieghi? Come spieghi la presenza di questo livido. Caos ha stretto le sue mani attorno al mio collo e questi segni ne sono la prova. Non era un incubo. Lui mi ha parlato davvero. Ci siamo incontrati davvero… non so come…

Sono sconvolta ed aggredisco Mamoru che cerca di afferrarmi per le braccia e fermarmi. Alla fine ci riesce e mi strattona un paio di volte, forte con decisione, urlandomi di calmarmi. Mi zittisco ma, contemporaneamente, m’irrigidisco tra le sue braccia mentre lo sento parlare.

- Non m’importa di morire.

- Cosa stai dicendo? Sei impazzito? Ed io? Io cosa farò senza di te? Dimmi Mamoru, come farò senza di te?

- Usagi io sono già morto. Stare senza di te non è vivere. Non è sopravvivere. È solo morire giorno dopo giorno ed io sono stanco di morire.

- Cosa stai dicendo? Mamoru non si tratta di me. Si tratta di te. Stiamo parlando di Illusion. Stiamo parlando della Terra. Stiamo parlando della Galassia. Dell’Universo, di questo universo e di altri mille universi.

- Usagi, per una volta parliamo di noi e lasciamoci alle spalle tutto il resto. Si tratta di me. Si tratta di te. Si tratta di noi. Si tratta di un noi che non esisterà mai perché ci è negato amarci ed essere felici. Il resto non ha alcuna importanza. Usagi, se devo perderti, vivere o morire per me non fa alcuna differenza.

Il rumore di uno schiaffo si sente per la stanza che adesso è caduta in un silenzio irreale. Non mi sono trattenuta. Non sono riuscita a credere alle parole di Mamoru. Non può… non deve…

- Come puoi dirmi tutto ciò? Mamoru… noi dobbiamo difendere tutto questo. Come fai a ridurre tutto solo a me? Io non valgo nulla di tutto ciò che ci circonda. Come puoi ridurre tutto a noi? Io non potrei mai vivere con te sapendo che la nostra felicità è costata la vita di miliardi di esseri innocenti? Io non potrei mai vivere il nostro amore sapendo che è costato la tua vita. Io non ti capisco.

- Hai ragione Usagi. Tu non puoi capire. Io sono già morto. Non posso amarti. Non posso stringerti. Non posso nulla… mi resta solo morire per te. Morire davvero ed allora nella morte potrò trovare un po’ di pace. Almeno nella morte, questa sofferenza finirà.

I nostri toni si sono calmati. Adesso entrambi parliamo sottovoce come se le nostre orecchie temessero di essere ferite dalle parole dell’altro. Osservo le mie mani, strette in quelle di Mamoru, bagnarsi di quelle che sono lacrime. Ma non sono mie. Lascio questa stretta per prendere il suo viso tra le mani ed allora le vedo. Le sue lacrime.

- Io non ti lascerò morire.

Mamoru sorride mestamente mentre mi stringe forte al suo torace. Non piango stavolta. Lo stringo forte ma non piango. Dopo poco tempo lo prendo per mano e lo conduco verso il letto. Lo faccio sedere ed io mi siedo a cavalcioni su di lui, sto per baciarlo quando si scansa e guardandomi negli occhi inizia a parlare.

- Usagi non devi sentirti costretta. Se tu non vuoi…

Poggio il mio indice sulle sue labbra e con un dolce sorriso blocco il fiume di parole di Mamoru.

- Io voglio…

Riprendo a baciarlo con dolcezza e con passione sempre crescente. Le nostre lingue si accarezzano timidamente, con timore. Forse per paura che tutto possa finire da un momento all’altro. Forse per paura di scoprire che è tutto un sogno. Lentamente ci separiamo, poggiando la fronte una contro l’altra, gli occhi ancora socchiusi, sperando che non sia tutto frutto della nostra immaginazione. Alla fine, dopo tempo che sembra illimitato, o forse dopo pochi secondi, è Mamoru il primo a parlare.

- Se stai facendo tutto questo per quello che ho detto, o per quello che hai visto nel tuo sogno, Usagi sappi che per me…

- No, Mamoru. Non è per le tue parole. Non è per ciò che ho sognato. Si tratta di me e del mio cuore. Ho bisogno di te. Per una volta si tratta di noi.

- Usako, io…

- Ssshh... ho solo bisogno di te.

E come se Mamoru avesse percepito la preghiera del mio cuore riprende a baciarmi con maggiore passione. Mi stringo a lui e rispondo con altrettanta passione. Le sue labbra sono infuocate e la sua pelle scotta. Non so come ma adesso mi ritrovo a baciare il suo collo e sento pulsare le sue vene. Le nostre mani vogliose accarezzano i corpi del compagno. Ci regaliamo carezze pericolosamente seducenti. Con fare incerto sbottono la sua camicia mentre lui insinua le sue mani sotto la mia camicia da notte ed accarezza la mia schiena nuda. Le sue dita sono fredde e provocano come scariche elettriche sulla mia pelle. Ad ogni tocco il bisogno di lui aumenta. Lo sento sussurrare il mio nome mentre bacia i miei capelli. Le sensazioni di pace e tranquillità aumentano ogni istante di più, ed alla fine decido di lasciare ogni remore e concedermi all’unico uomo che ho sempre amato.

Osservo solo per un istante la Luna attraverso la porta finestra e raccolgo tutto il mio coraggio. Sarà la Luna l’unica testimone di ciò che sta accadendo stanotte in questa stanza. Sarà la Luna a benedire la nostra unione.

Scendo dalle gambe di Mamoru e mi metto in piedi di fronte a lui. Con mani leggermente tremolanti sciolgo il fiocco che chiude i lembi della mia camicia da notte che immediatamente cade in terra, lasciandomi nuda ai suoi occhi, formando così, una pozza argentea ai miei piedi. Mamoru di contro segue con attenzione ogni mia mossa. Il mio sguardo non si alza di un millimetro, osservo le mie mani, ma posso percepire in maniera chiara e nitida i suoi occhi osservare i movimenti delle mie dita. Accarezza ogni centimetro del mio corpo con i suoi occhi cobalto ed io mi sento, strano ma vero, protetta ed al sicuro. Arrossisco leggermente alzando i miei occhi per incrociare i suoi e notando le sue pupille dilatate dallo stupore, e forse da altro, temo di aver commesso una sciocchezza. Con le braccia copro i miei seni in un ultimo segno di pudore, il timore di aver accelerato troppo i tempi diventa sempre più velocemente certezza, ma il tutto dura solo pochi secondi. Mamoru si alza dal letto e con un unico movimento mi solleva da terra, adagiandomi sulle lenzuola di seta bianca senza staccare mai i suoi occhi dai miei. Come quella mattina nella mia stanza. Adesso è il suo turno di spogliarsi e lentamente si libera della camicia che io poco prima ho sbottonato. Con mano tremante accarezzo il suo torace e, prontamente, lui prende la mia mano nella sua e la poggia al centro del suo petto. Sento il suo cuore battere forte e veloce. Emozionato. Spaventato. Le lacrime si formano agli angoli dei miei occhi ma Mamoru con dei dolci baci le asciuga ancora prima che possano scendere lungo le mie guance. Poi con la stessa delicatezza si sposta a baciare la mia fronte. La punta del mio naso. Le mie guance. E scende ancora giù. Il mio collo. Le mie scapole. In corrispondenza dei miei seni, ancor prima di baciarli, si sofferma e mi guarda in cerca del mio consenso. Consenso che arriva subito con una soffice carezza tra i suoi capelli neri. Senza distogliere gli occhi dai miei scende a baciarmi il seno. Delicatamente. Dolcemente. Si sofferma a giocare con i capezzoli turgidi per via delle attenzioni inattese. Le sue mani per tutto il tempo sono rimaste intrecciate alle mie. Chiudo gli occhi e porto la testa indietro a causa delle intense emozioni che sto provando in questo momento. Senza attendere altro tempo sono io a capovolgere le posizioni e mi ritrovo ancora una volta a cavalcioni su di lui. Lo bacio con la stessa dolcezza che lui ha riservato a me. Con la stessa passione. Con lo stesso timore. Per me è la prima volta, mentre per lui non è così. L’ ho capito. L’ ho percepito. Nei suoi movimenti non vi leggo la stessa incertezza che ho io. È sicuro. Sa cosa fare. Sa come muoversi. Questa consapevolezza, in un certo senso, provoca in me un sentimento di gelosia che s’impadronisce della mia mente. Scendo a baciargli il collo con un’intensità tale da lasciare me stessa stupita, credo che sia la consapevolezza che lui sia stato di altre donne a spingermi ad essere così vorace. È proprio sul suo collo che mi concentro in particolar modo perché lo sento gemere sempre più intensamente mentre i miei baci sono sostituiti da piccoli morsi. Mentre io sono concentrata sulla punizione da infliggere al mio amante, non mi rendo conto che le sue mani sui miei fianchi mi spingono in basso, m’invitano a poggiare il mio bacino sul suo, e senza accorgermene lo faccio. Sussulto non appena avverto la sua erezione premere contro i pantaloni che credo, ormai essere troppo stretti per contenerla. Non parliamo. Ci limitiamo a guardarci negli occhi.

Ed è un attimo, ma sono nuovamente sotto. Mamoru ha ripreso ad accarezzare il mio corpo. Le mie braccia. Il mio seno. Il mio addome. Le mie cosce. Ed io sono su un altro pianeta e mi inebrio della sua dolcezza. Inarco la schiena per via del piacere. Sussurro il nome di Mamoru ogni volta che le emozioni si fanno più intense. Tremo ma non certo per la paura, forse un po’ anche per questa, ma tremo soprattutto per le forti sensazioni che sto vivendo in questo momento. Giro la testa di lato come per sfuggire al troppo piacere, ed allora le scorgo, le nostre immagini riflesse nello specchio. Resto sorpresa della carica erotica che traspare ad ogni gesto. Ad ogni carezza. Ad ogni movimento che compiono i nostri corpi. Sembrano essere stati creati per completarsi l’uno con l’altro. Graffio la schiena di Mamoru non appena il piacere diventa così intenso da non essere più trattenute. Mi mordo il labbro per impedirmi di urlare mentre Mamoru intensifica i baci in quello che è il mio segreto più prezioso.

- Usako… è l’ultima possibilità… fermami adesso perché dopo per me sarà difficile farlo…

- Voglio essere tua… adesso e per sempre…

La sua voce trasmette tutta la carica erotica che possiede in questo momento. Dalla mia traspare tutta la mia paura. Con calma lui si sfila i pantaloni rivelandomi la sua nudità. Poi con delicatezza fa scivolare lungo le mie cosce l’ultimo indumento che ci separa ed adesso siamo completamente nudi uno davanti all’altro. Un ultimo sguardo per essere certo di non stare forzando i miei tempi e come risposta un dolce sorriso. Allarga le mie gambe ed inizia la sua discesa. Chiudo gli occhi non appena lo sento entrare. Il dolore è atroce. Serro le palpebre ancora di più e conficco le unghie nella carne della sua schiena. Mamoru resta immobile per permettermi di adattarmi alla sua presenza nel mio corpo. Lentamente inizia a muoversi sinuosamente, ad ogni spinta il dolore si intensifica lasciando che le lacrime bagnino le mie guance. Lentamente, ad ogni spinta, il dolore si confonde col piacere. Non comprendo più dove finisce l’uno, il dolore, ed inizia l’altro, il piacere. È tutt’uno in un unico movimento armonioso dei nostri corpi che danzano.

È una dolce carezza quella che mi strappa alle braccia di Morfeo. Lentamente apro gli occhi e quello che ho davanti è il sorriso più dolce dell’universo.

- Buongiorno Principessa.

Sorrido mentre Mamoru mi bacia dolcemente. Accarezza la mia guancia ed io non mi sottraggo per nulla a tutte queste coccole. Si sofferma a tracciare con l’indice il contorno delle mie labbra mentre io, sorridendo birichina, afferro il suo dito e, facendo un po’ di forza, lo costringo a distendersi su di me.

- Buongiorno Principe.

Poi lo bacio con dolcezza. Appena ci stacchiamo lo abbraccio con tutta la forza che ho in corpo. Adesso che ci siamo ritrovati la paura di perderlo è aumentata, ed ora, dopo aver conosciuto la dolcezza della sua passione, non posso che ripensare alla promessa fatta a mio padre. Immersa in questa constatazione avverto il suo corpo irrigidirsi e scostarmi leggermente dal porto sicuro che rappresenta il suo torace. Poi parla, con voce calma, ma triste, parla affidandomi il suo cuore.

- Usagi… qualsiasi cosa tu debba dirmi, ti prego non farlo adesso. Non roviniamo anche questo momento…

Nei suoi occhi traspare tutto il bisogno di vivere questo momento in modo normale. Come Usagi e Mamoru e non come Serenity ed Endymion. Posso comprendere le sue necessità perché, in fin dei conti, sono anche le mie. Anche io sento il bisogno di normalità, anch’io necessito di vivere per un po’ come una ragazza qualsiasi ed, egoisticamente, stanotte e stamattina ho intenzione di farlo. Non voglio altro che essere Usagi. Guardo Mamoru e gli accarezzo il viso per far comprendere che ho accettato la richiesta silenziosa del suo cuore, che sono pronta ad essere semplicemente Usagi, almeno fino a che sarò in questa stanza. Come risposta ricevo un suo bacio.

Passione. Dolcezza.

Desiderio. Amore.

Paura. Coraggio.

Ci lasciamo andare a questo turbinio di emozioni e non so come, ma Mamoru è nuovamente sopra di me che divora le mie labbra. Le cerca. Le corteggia. Si avventa su di esse ed io lo lascio fare perché non desidero altro. Le sue mani, intraprendenti, accarezzano il mio corpo e nuovamente le sensazioni della notte appena trascorsa invadono il mio corpo. La passione di Mamoru mi lascia senza forze. Mi sento come una naufraga in balia di una corrente che non conosco, ma non ho paura. Con Mamoru al mio fianco non ho paura. È lui il mio faro nella notte, ed in questo momento di confusione, lo è più che mai.

- Mamoru… Mamoru è accaduta una cosa grave… Usagi…

Un uragano entra nella stanza dove io ed il mio principe ci siamo isolati. Ci separiamo immediatamente e scattiamo a sedere sul letto mentre, tutto ad un tratto, ricordo di essere completamente nuda vicina a Mamoru che prontamente mi copre con il suo corpo, ma neanche lui sta messo bene dato che, a sua volta, è costretto a coprirsi con il lenzuolo.

- … Usagi… non… si trova… da nessuna…

La voce di Jadeite diventa sempre più un sussurro fino a che non si spegne del tutto. Osserva, a bocca aperta, me e Mamoru. Poi come se ripresosi dallo stupore indietreggia e richiude la porta davanti a sé, tenendo gli occhi fissi sui suoi stivali.

- Per caso avevi intenzione di mantenere il segreto?

Dalla voce di Mamoru si capisce che sta compiendo uno sforzo incredibile per trattenere le risa ed io lo osservo confusa, ancora non mi sono ripresa del tutto dall’irruzione inattesa di Jadeite e sto per rispondergli male quando mi accorgo del suo sguardo sereno. Lui non ha paura. In un certo senso è felice di essere stato scoperto.

- Usagi non fare questa faccia. Dai non ha visto nulla, è uscito appena ha capito di essere di troppo.

- Mamoru… non ti rendi conto… lui ci ha visti…

- Allora? Usagi stai calma, conosco Jadeite, non dirà nulla. È la persona più discreta di questo mondo.

- Lo so ma non dovevano venirlo a sapere certo in questa maniera. Racconterò tutto, certo non nei minimi particolari ma dirò tutto anche del mio incubo.

Sbuffo e mi alzo. I capelli mi ricadono sulla schiena ricoprendo, in parte, le mie nudità. Cerco la mia camicia da notte ed infine la trovo sulla sedia vicino la scrivania. La prendo e quando sto per infilarla Mamoru mi afferra per i fianchi e mi avvicina a lui.

- Cosa c’è? Non ti fidi di Jadeite?

- No, non si tratta di Jadeite. È Rei? Capirà tutto… e poi… è imbarazzante… lui ci ha visti… nudi…

Mamoru sorride divertito. Cosa ci sarà da ridere poi non riesco proprio a capirlo. È imbarazzante. Mi libero dalla sua stretta ed infilo la camicia da notte. Quando tiro fuori la testa Mamoru è in piedi, davanti a me, nudo. Arrossisco improvvisamente e mi volto dandogli le spalle, poi con voce acida lo aggredisco.

- Potresti coprirti per favore?

Sento le sue grandi e calde mani sulle mie spalle. Mi fa voltare lentamente e fissa i suoi occhi nei miei.

- Usagi… ieri sera e soprattutto poco fa, non mi sembravi così pudica…

Il tono della sua voce, vagamente seducente, mi fa innervosire ulteriormente. Tolgo le sue mani dalle mie spalle e lo guardo dritto in faccia. Devo avere un’espressione davvero furibonda dato che Mamoru indietreggia di un passo ed io, approfittando di questo suo attimo di indecisione, inizio il mio rimbrotto, attaccandolo improvvisamente senza dargli il tempo di reagire. Avanzo puntando il mio indice sul suo torace.

- Tu non riesci a capire. Adesso io non potrò più guardare in faccia le mie amiche. Io adesso dovrei preoccuparmi di altro e non dovrei essere qui, nuda, con te.

Le mie guance diventano sempre più calde ed io mi sento impacciata perché sto parlando con un uomo completamente nudo, ma non per questo sono meno decisa. Ad ogni parola punto il mio indice con maggiore forza nel suo torace. Lo faccio indietreggiare volta per volta di un passo. Per un attimo, solo uno però, vedo una strana luce nei suoi occhi. Una luce maliziosa oserei dire. All’ennesima spinta cade sul letto ed io, non so come, sono trascinata nella sua caduta ritrovandomi distesa sopra di lui con la camicia da notte a ricoprire a malapena i miei glutei.

- Hai visto che alla fine sei proprio tu che fai di tutto per finirmi addosso…

Adesso credo di capire il perché della luce maliziosa di poco prima. Aveva calcolato tutto. Io… mi blocco non appena lo sento baciare languidamente il mio collo. Un gemito fugge dalle mie labbra serrate e serve a risvegliarmi dallo stato di trance in cui stavo per cadere. Mi stacco con un groppo al cuore, ma devo farlo. Ricompongo, nei limiti del possibile, la mia figura, e mi dirigo verso la porta.

- Per favore… renditi presentabile. Ti aspetto di sotto, nella sala del consiglio.

- Finisce tutto così? Uscendo da quella stanza dimenticherai tutto quello che c’è stato tra noi?

Mi fermo con la mano sulla maniglia e comprendo che la magia di questa notte è perduta. Svanisce nel nulla come una bolla di sapone. Torno sui miei passi avvicinandomi al mio amore che mi guarda con espressione addolorata. Ripenso alla notte appena trascorsa che però… che però mi ha lasciato in dono una consapevolezza: la autenticità del nostro amore ed una nuova forza che nasce proprio dal mio cuore. Lentamente mi avvicino a Mamoru e con gli occhi lucidi rispondo alle sue domande.

- Non finirà mai amore mio e non potrò mai dimenticare neanche un particolare di questa notte. Tu ormai sei qui e non potrai più lasciarmi.

Porto la sua mano all’altezza del mio cuore. La stringo forte per trasmettergli quel po’ di pace che riesco a trovare al contatto con il suo corpo e, prima di andare via, deposito un bacio sul palmo aperto della sua mano.

Ammetto che volevo continuare il capitolo ma alla fine ho deciso di lasciarlo così. Aggiungere altro avrebbe sicuramente rovinato il tutto. Finalmente la nostra Usagi si è lasciata andare ed ha aperto il suo cuore a Mamoru, permettendogli di amarla. Come avrete notato la seconda parte del capitolo è più “leggera” della prima e questa è una mia scelta, il mio dovrebbe essere un tentativo per allentare la tensione creata nella prima parte. Adesso però devo darvi una brutta notizia. È vero che ho risolto i problemi di linea (ci credo telefonavo agli operatori del gestore telefonico cui faccio riferimento due volte al giorno, ormai non mi sopportavano più tanto sono diventata insistente…), ma ho un altro problemino. Lo studio. Mi sono resa conto di non poter aggiornare più ogni due settimane per questo dopo un’attenta riflessione ho deciso che aggiornerò una volta al mese. Lo so è poco, pochissimo, vi chiedo perdono ma io scrivo per divertirmi ed il pensiero di avere una scadenza così imminente toglie tutto il mio entusiasmo e la voglia di continuare questa fic. Inizialmente avevo ipotizzato anche di ridurre la lunghezza dei capitoli ma tale soluzione è stata scansata quasi subito. Non voglio modificare il mio stile e magari sorvolare su quelli che per me sono particolari importanti solo per aggiornare ogni settimana. Avevo pensato anche di non rispondere alle recensioni ma ho scartato anche questa soluzione: voi meritate delle risposte, anzi quando non posso farlo mi sento in colpa nei vostri riguardi. Alla fine come unica soluzione ho trovato solo quella di ridurre la frequenza di aggiornamenti anche perché oltre questa fic ne ho altre due in corso (una nella sezione di Harry Potter dal titolo Avanti nonostante tutto, l’altra tra gli originali, mi cimento in una commedia che ha per titolo una canzone di Carmen Consoli, L’ultimo bacio, per chi fosse interessato può sbirciare in queste due fic che ancora sono in un punto morto perché sono particolarmente concentrata su questa dedicata alla guerriera che veste alla marinara. ) e non credo sia giusto interrompere la stesura di queste due, non è giusto nei confronti di coloro che le seguono. Ma tornando a noi, spero che riusciate a perdonarmi per questa mia decisione. Adesso però passiamo ai ringraziamenti.

RINGRAZIAMENTI:

- SEASONS_GIRL: oddio credo di essere un po’ troppo dura con Usagi… per quel che riguarda Mamoru credo che lui abbia la cura giusta per la sua emicrania, non credi? Questo capitolo è un mix di sentimenti, ma su tutti c’è l’amore. Ho cercato di aggiungere un po’ di umorismo e malizia, spero solo di esserci riuscita.

- KILLKENNY: se devo essere sincera la penso come te. Caos può scavarsi la fossa ho intenzioni bellicose… il tuo alterego demoniaco può prepararsi alla vendetta. Per quel che riguarda Haruka… anche lei ha ragione…

- PRINCESSANGEL: ciao Vale, immagino. Il V anno per certi versi è il più difficile ma anche il più facile, difficile perché hai l’ansia degli esami, facile perché ormai i prof ti conoscono. Riguardo la storia… dimmi un po’, questo capitolo ti ha angosciato come il precedente?

- VALEPIGIA: hai visto le coincidenze della vita, si vede che in un certo senso siamo sulla stessa lunghezza d’onda… volevo assicurarti che non ho nessuna intenzione di lasciare questa storia incompiuta anche perché ormai è parte integrante della mia giornata. Ogni giorno mi soffermo su di essa e scrivo qualche rigo, a volte anche qualche pagina, ma c’è dell’altro. Io odio le cose lasciate a metà, quindi stai serena non lascerò né questa né altre storie incompiute ed anche per questa ragione ho deciso di aggiornare una volta al mese per dedicarmi serenamente alle mie adorate fic. Per quel che riguarda il capitolo, secondo te Mamoru l’avrà consolata abbastanza?

- KIRBY: hai atteso abbastanza ma alla fine spero di averti resa felice con il capitolo passato ed ancora più felice con quest’ultimo. Per una volta Usagi è stata egoista, anche lei dopotutto è umana ed io credo che sia proprio questa sua umanità a renderla così perfetta nelle sue imperfezioni. Cosa posso aggiungere ancora? Caos? Ancora non sono del tutto certa del suo ruolo ma io sono dell’avviso che quando si odia una persona accade solo per due ragioni: o perché ci ha fatto soffrire o perché la si ama ma non si può sperare in un futuro insieme, in tal caso è più facile detestarla. Vedremo perché si comporta così con Usagi… grazie per i complimenti un bacio ed a presto.

- USAGI_84: prima di arrivare alla Dream ‘s Room siamo passati nelle stanze di Mamoru ed Usagi. Non so cosa ha sognato Mamoru, ma ti assicuro che il suo risveglio, credo, sia stato molto meglio di qualsiasi altro sogno. Non lo credi anche tu? Bacio a presto.

- ROMANTICGIRL: sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e sono ancora più felice di sapere che il mio modo di scrivere ti abbia permesso di essere lì accanto alla nostra eroina. Essere il più descrittiva possibile e il più precisa possibile per me è molto importante. Alla prossima.

- BUNNY1987: grazie per i complimenti ma così finisce che mi monto la testa e che non riesco più a scrivere capitoli davvero belli.

- JOY WYATT: grazie per tutto questo amore ma non credo di aver fatto poi chissà cosa. Cosa posso dirti, non ti ho fatto attendere molto tra un capitolo e l’altro ma come hai potuto notare d’ora in poi aggiornerò una volta al mese tutte le mie fic quindi passerà un po’ prima del prossimo capitolo, però tutto sommato non è che ti ho lasciato col fiato sospeso più di tanto in questo capitolo…

- SELENE89: che idee avevi a riguardo? Magari un Mamoru tenero e protettivo che asciugasse le lacrime di Usagi e dopo, con un bacio in fronte la faceva dormire tranquilla accanto a sé? Ed invece… vedi come è diventata intraprendente la nostra piccola Usagi… il mio problema di linea è stato risolto (io credo che gli operatori non mi sopportassero più), ma gli aggiornamenti hanno subito ugualmente una brusca frenata. Mi spiace ma spero che tu riesca a capirmi. Prima il dovere (lo studio) e poi il piacere (le fanfic). A presto un bacio.

- MANDERLAY: ammetto di non sapere cosa sia lo spaghetto ma non mi preoccupo più di tanto per il riavvicinamento… spero di averti accontentata, o forse volevi qualcosa di meno coinvolgente? Spero di poter trovare la risposta al mio quesito nella tua recensione, sempre se hai tempo e voglia di farla.

- DINNY: ci hai azzeccato in pieno. Caos ed Usagi si sono davvero incontrati ne è una dimostrazione i lividi della nostra eroina attorno al collo. A quanto pare per la reazione delle Senshi si dovrà aspettare, anche perché credo che avranno altro di cui parlare, tu che dici?

- PERA11: se devo essere sincera inizialmente avevo qualche dubbio su cosa fare con Kenji, poi un giorno l’illuminazione ed ecco la verità sul conto del padre terrestre di Usagi, spero che ti sia piaciuta l’idea e che non ti abbia deluso. Passando al resto cosa dire, non potevo far morire Mamoru, cosa avreste fatto tutte? Mi avreste perseguitata e costretta a cambiare il seguito… scherzo. No Mamoru è vivo e vegeto e lo resterà per molto, salvo qualche cambiamento dell’ultimo momento… mi auguro solo che il capitolo corrente ti sia piaciuto. Ho esaudito le tue aspettative?

Sono lieta di comunicarvi che con il prossimo capitolo entreremo nella seconda parte della storia che non so per quanti capitoli si snoderà. Probabilmente, nulla è certo però cambierò diverse volte anche il punto di vista narrativo. Adesso vi lascio e vi comunico che il prossimo aggiornamento sarà tra il 24 ed il 26 febbraio. Mi spiace ma non posso fare diversamente. A presto e spero di non perdere lettori!

   
 
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