Quando mi svegliai il solito caldo infernale mi investì.
Mi svegliai presi la bacinella e iniziai a lavarmi.
Mi misi i pantaloni ed andai a lavorare.
Il sole spiccava alto nel cielo; presi l’aratro lo attaccai al bue e iniziai a lavorare.
Da ore lavoravo , presi un po’ d’acqua dalla borraccia e la bevvi.
Mi girai e vidi una ragazza portava il grano, dello stesso colore aveva i capelli e gli occhi che begli occhi che aveva erano grandi e di un nocciola che scaldava il cuore, era rotondetta con dei seni piccoli praticamente la trovai perfetta.
Sentii una fitta acuta alla testa, un dolore lancinante mai provato; mia moglie mi vide cadere a terra, poi non ricordo più niente.
Sentivo solamente una voce nella mia testa che diceva: “sei sposato, non puoi, non devi essere innamorato”.
Udii la voce di mia moglie che mi diceva di svegliarmi, sentivo la preoccupazione nella sua voce.
Io
li
aprii eravamo a casa io ero distesa sul nostro giaciglio con un panno
bagnato
sulla testa.