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Autore: Irma    25/01/2008    1 recensioni
Questa storia è una Fanfiction, diciamo, a più mani. Presa da un gioco di Blog su gli X-Men. E' un pò particolare, spero ci capirete. In caso contrario c'è sempre il link del Blog. Xavier School GDB
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Questa storia è una Fanfiction, diciamo, a più mani. Presa da un gioco di Blog su gli X-Men.
E' un pò particolare, spero ci capirete. In caso contrario c'è sempre il link del Blog.
Xavier School GDB


PERSONAGGI STUDENTI:

 

*X-MEN*
*STUDENTI*

PERSONAGGI CONFRATERNITA DI MAGNETO:

  
*CONFRATERNITA*


FIRST SUMMER

Dalla vita di Irma Twain:

Le goccioline, una a una imperlano il mio volto pallido, sono in piedi in mezzo al cortile con le braccia penzolanti lungo i fianchi, gli occhi semi chiusi e il volto rivolto verso l’alto..
piove..
piove una fine, leggera, delicata pioggia estiva.. birichine le gocce mi solleticano il viso, ma sto troppe bene per muovermi, per rendermi conto che i miei vestiti e i miei capelli sono fradici.. buffo come sia legata all’acqua io che ho il potere del fuoco.. forse è proprio per questo.
”IRMA!” Un urlo improvviso mi riporta con violenza alla realtà, sussulto spalancando gli occhi di colpo, guardandomi attorno spaesata, intimorita.. ed ecco che vedo Ororo avvicinarmi a me di corsa assieme a logan.. il lupo mi getta addosso con poca delicatezza un pesante asciugamano verde scuro imprecando
”ma cosa fai?” chiede preoccupata tempesta Fermandosi davanti a me.
”beh. .. io.. ero a fare un giro per il cortile poi ha iniziato a piovere!” spiega stringendomi nell’asciugamano alternando lo sguardo da Tempesta a Wolverine aspettandomi una strigliata
”ed hai pensato bene di stare nel mezzo al cortile a prenderti la pioggia” sbotta Logan guardandomi male , ridacchio facendo spallucce “è stato più forte di me”
Ororo inarca un sopracciglio mentre Logan con un Calcio nel sedere mi indirizza verso la scuola “ohi..” mormoro contrariata incamminandomi verso l’edificio, mentre il lupo borbotta qualcosa su come si sia regredito il mio cervello..
Termino di salire gli scalini e giungo di fronte alla porta d’ingresso dello Xavier's Institute..
Lo Xavier Institute… la mia dimora… la mia esistenza…
è l’unico posto al mondo dove ho trovato calore dopo la scoperta dei miei poteri..
Parecchie volte ho avuto l’istinto di scappare, di tornare dagli zii e da Max, da loro che sono i più innocenti in tutta questa storia..
Ho mandato loro una lettera appena giunta a scuola con scritto di non preoccuparsi, che stavo bene, mi ero trasferita in un college americano.. tante bugie.. ma era l’unico modo.. alla fine hanno accettato a lasciarmi frequentare questo college.. per fortuna loro non sapranno mai che sono stata io a dar fuoco a Hilary e Regina..
Saluto con un lieve cenno Tempesta e Wolverine e entro nella scuola.. un’ondata di calore mi investe.. ma non calore atmosferico.. lo stesso calore che provi tutte le volte che entri in casa ttua, quella sensazione familiare, amichevole, cordiale, affettuosa che ti fa allargare il cuore.
Sorrido tra me e me soddisfatta avanzando gongolante ed ecco che intravedo due figure alla base delle scale
”Erik! Dominic!” esclamo avvicinandomi a loro di corsa, a loro che si voltano di scatto verso di me sorridendomi..
”Ehi! Pazza!” mi dice Dom scompigliandomi i capelli e trovandoli fradici assume un’espressione tra il sorpreso e l’esasperato
”ma che hai fatto??” è Erik questa volta a domandare.. faccio spallucce appoggiandomi alla ringhiera delle scale “Mi sono fermata sotto la pioggia, per poco Erik inciampa nei suoi piedi “COSA? ANCORA?” chiede
”Lo immaginavo io” aggiunge Dominic con un tono indescrivibile
io rido
”e dai.. con il caldo che fa mi asciugherò in 5 minuti” mormoro, i due si scambiano un’occhiata eloquente poi scoppiano a ridere .
”ehi ragazzI” ci voltiamo tutti e tre
”ciao Rogue!!” esclamo saltellando avvicinandomi alla ragazza,
“dov’è Bobby?” chiede Erik avvicinandosi a sua volta
”sarà in giro da qualche parte” mormora lei guardandosi attorno, portandosi una ciocca bianca dietro l’orecchio
”con Kitty” tossicchia Dom, gli pesto il piede con foga sorridendo a Rogue a trentadue denti mentre il ragazzo mugola qualcosa dietro di me
”ve beh.. ci vediamo.. vado a cercare Bobby!” dice lei iniziando a salire le scale , aspettiamo che la ragazza sparisca dietro l’angolo
”demente!” diciamo in coro io e erik a dom ridacchiando.. il ragazzo fa spallucce massaggiandosi un piede.
Quanto voglio bene ai miei amici!

Le nuvole di pioggia si sono diradate lasciando il posto a un caldo sole estivo.. ottimo per andare a fare un giro nel cortile.. mi allontano dalla finestra di camera mia guardandomi attorno.
Ophelia sta guardando la tv stesa sul suo letto, la nostra camera è disordinatissima e anche se siamo in due in camera ci sono tre letti.
”Ophi ti va di andare a fare un giro fuori?” le chiedo avvicinandomi allo specchio mentre scruto la mia immagine mi lego i lunghi capelli corvini in una coda di cavallo, vedo Ophelia tirarsi a sedere sul letto mugolando riflessa nello specchio.. mi volto verso di lei attendendo risposta
”possibile che non ti dai mai pace tu?” mi chiede stiracchiandosi .
Rido “ e dai sta venendo fuori il sole!” dico avvicinandomi a lei le afferra la mano trascinandola fuori letteralmente di peso, la ragazza oppone poca resistenza..
Attraversiamo di corsa tutta la scuola ignorando i vari brontoli e salutando fugaci i prof e gli studenti conosciuti.
Uscite rallento stiracchiandomi, inizio a scendere le scale incrociando logan
”mi raccomando signorina, se piove.. dentro”
rido “ok Logan” scendo saltando dall’ultimo gradino..
Ophelia si avvicina a me “perché ti ha detto così?” chiede sempre mezza addormentata
”storia lunga” taglio corto avvicinandomi lentamente al campetto da Basket da dove sento provenire dei rumori
Tombola! La a giocare ci sono Erik, Dominic e altri ragazzi
”andiamo la?” chiede Ophelia..
annuisco “dai chi arriva ultima è un bradipo!!!”


Dalla vita di Erik Deavers:

*TRATTO DAL DIARIO DI ERIK*
Il cielo è ricoperto da un sottile strato di chiare nubi ma il sole riesce comunque a far filtrare i suoi raggi di vita. Poggio lentamente la fronte contro il vetro della finestra, sospirando. Mi guardo intorno, notando il silenzio che regna. Non so come abbia potuto Peter abbandonarmi in un istituto del genere...crede che io sia pazzo? Mi sento nuovamente messo in gabbia, provando ancora una volta la brutta sensazione di essere imprigionato in un luogo per una causa sbagliata.
Stavo così bene lì, a Manhattan...perchè ha dovuto portarmi qui? Si vergognava forse di me? Aveva paura che mi facessi del male! No...sono grande ormai. Non voglio più essere il bambino indifeso che viene sballottolato da una parte all'altra a piacimento degli altri! Non voglio più passare per lo psicopatico della situazione che non riesce neanche a controllare i suoi poteri. Ma io so fingere bene a volte...
Alzo una mano, stringendo un pugno. Lo tengo in tensione col desiderio di volerlo schiantare contro la finestra: sento i muscoli irrigidirsi mentre stringo forte i denti. Ci ripenso, lasciando cadere il braccio lungo i fianchi e staccandomi dalla finestra. Guardati, Erik, non sei neanche più capace di fare questo...ecco, forse ti eri rammollito e Peter ha pensato bene di liberarsi di te.
Eppure posso scappare...lo so quello di cui sono capace...perchè non scappo? Non so...forse è quella specie di sesto senso che pizzica che mi dice di restare...di stare a vedere cosa accade.
So solo, diario, che ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e tu, in momenti come questi, non riesci davvero a darmi un grande aiuto.

*****

"Concentra la tua mente...rilassati..." Mi intima la voce di Emma Frost, alle mie spalle.
Improvvisamente un campanello mi fa distrarre dalla seduta, sobbalzo lievemente, gli occhi chiusi.
"Forza, riacquista la concentrazione..." Mi dice ancora mentre purtroppo non ce la faccio...il campanello continua a busare e nessuno va ad aprire.
"Deavers, forza!"
"Mi scusi Emma è che non riesco a concentrarmi - mi alzo dalla sedia, andando verso la porta e spalancandola, aspettando di sentire nuovamente il campanello-...vado ad aprire io, torno subito!" Dico velocemente prima che la professoressa di etica possa fermarmi. Il campanello suona nel frattempo altre due volte
"Ehi ma sono spariti tutti in questa scuola?!" Dico lievemente innervosito scendendo di corsa le scale che portano al piano inferiore. Il suono del campanello è sempre più vicino.
"Un secondo, un secondo..." esclamo a voce alta sbuffando, poggiando la mano sul pomello della porta ed aprendola per tre quarti. Vedo una ragazzina, con una valigia nella mano destra che la porta a squilibrare il suo peso verso quella direzione.
"Ciao..." Dice un pò timidamente la ragazzina. Un anziano improvvisamente compare dietro di lei...mah...non l'avrò visto arrivare. *Erik che fai? Non incantarti!*
"Ehm...vuoi una mano?" Dico impacciato mentre guardo la sua valigia.
La ragazzina guarda la sua valigia sorridendo
"No, no grazie. E' abbastanza leggera"
"Prego, entrate" Dico con un sorriso, mettendomi a lato della porta per farmi entrare.
"Accomodatevi pure sui divanetti...vado a chiamare la direttrice"
"Ororo!" Chiamo verso le scale quando improvvisamente una voce mi fa voltare
"Erik, sono qui!" Esclama dall'altro lato della stanza, appena uscita dalla cucina.
"Ah - mormoro imbarazzato - scusa!" Dico velocemente guardando la scena. I tre si presentano e Ororo si siede di fronte a loro, cominciando a parlare. Il mio sguardo si blocca di nuovo sulla ragazzina.
"Sta tranquilla, Ophelia...ti troverai bene qui!" Dice d'un tratto Ororo, mostrandole un sorriso.
Bene, so anche il suo nome...beh...è già un passo avanti Erik, no?
"DEAVERS!" Sento la professoressa Emma Frost urlare mentre scende velocemente le scale. Improvvisamente l'attenzione cade su di me
"Che sta succedendo?" Chiede improvvisamente la direttrice, aggrottando le sopracciglia.
"Ehm...la professoressa...io, cioè lei...doveva...veramente io dovevo fare una specie di incontro. Ecco, non un incontro..."
"Va bene va bene Erik...va dalla professoressa adesso!" Dice la direttrice mentre con la coda dell'occhio noto Ophelia soffocare una risata
"Deavers, ricordati che le mie sono lezioni extracurriculari solo per aiutarti! Non puoi andartene a zonzo per l'Istituto mentre io aspetto lì in camera il tuo arrivo" Spara tutto d'un fiato Emma Frost, ai piedi delle scale. Capelli biondi, occhi azzurri, sguardo penetrante....la regina della mente, dell'illusione. La nostra professoressa di etica non si può dire che non sia un vero schianto!
"Si, mi scusi Emma. Andiamo!" Dico aggrappandomi allo scorrimano delle scale ma la professoressa fa più in fretta di me, bloccandomi con una mano alzata
"Deavers il nostro tempo sarebbe finito tra due minuti, non vale la pena continuare. Ci vediamo domani" Mi dice frettolosamente precipitandosi poi dalla nuova arrivata. Sbuffo cominciando a salire le scale.
Guardo il legno dei gradini mentre continuo a salire fin quando la voce di Dominic mi richiama
"Erik, pssst, Erik!"
Alzo lo sguardo, fissando mio cugino sopra le scale. Sorrido, avanzando il passo
"Ehi, cuginastro!" Esclamo dandogli una piccola pacca sulla spalla
"Chi era al campanello?" Domanda a bassa voce
"Una ragazza nuova. Sembra volersi iscrivere qui!" Rispondo, indicando il piano inferiore
"Ah ah, capisco - Annuisce, poi tornando a guardarmi - e com'è, com'è?"
"Hum...come vuoi che sia?!"
"Bella o brutta!?" Dice schietto
"Beh...bella..."
"Bella?"
"Si però..."
"Però?"
"...non proprio bella intendendo..."
"Allora è brutta!"
"No non nel senso che..."
"Ma com'è???"
"E'...è...è okkei!" Dico imbarazzato, superandolo
"Ehehehe - Dominic si avvicina a me sghignazzando- eddai cuginetto, ti fai una storiella quest'estate, eh?!" Mi dice dandomi delle piccole gomitate.
Lo fisso, stupito
"Sei impazzito Dom? - Chiedo poco dopo, assumendo un'aria convinta - Mica solo una di storia?!"
"Eh si, il solito PlayBoy!" Dice facendo una pernacchia con la bocca
"Si, bravo! Vedo che mi conosci..."
"Logico..." dice soltanto, incrociando le braccia all'altezza del petto.
"A parte gli scherzi Dom...quest'anno non ci sto molto con la testa!"
"Non c'è la testa?" Mi fa quasi eco, facendo spallucce
"No" mormoro volgendo lo sguardo verso una finestra.
"Bah...io la vedo sul collo, poi non so!" Esclama scoppiando poi a ridere
"Idiota di un cugino!" Dico dandogli un piccolo schiaffetto dietro la nuca, sorridendo
"Che ne dici di andare a parlare giù in cortile?" Mi propone. Annuisco, cominciando a scendere le scale.
Ci ritroviamo ben presto in cortile, a passeggiare tra l'erba e le varie fontane dello Xavier's Intitute.
"E' strano quello che sento..." Comincio, sospirando
"Si, ti capisco" Dice adesso più comprensivo
Lo guardo, fissandolo negli occhi. Il mio cuginastro Dom, finalmente ci siamo ritrovati! Non ci separeremo mai più!
"Forza cuginetto...sfogati!" Mi dice facendomi sedere su una panchina lì vicino
"Non so...Forse non so abbastanza di me stesso per imparare a conoscere bene anche gli altri; forse ho semplicemente paura di scoprirlo, cosa sono...semplicemente timore di essere ciò che la mia famiglia più disprezza! Lo sai, lottare per anni è stato il mio scopo di vita principale, rinchiudermi in me stesso, cercando di non dare a vedere il mio stato...ciò che provavo quando certe visoni mi si piazzavano davanti agli occhi, costringendomi a tremare dalla paura...
Non avevo mai pensato che mi sarei ritrovato a combattere fianco a fianco con Peter nei suoi nuovi panni...non avrei mai immaginato di saper fare tutte quelle cose o addirittura di esserne in grado." Sparo, velocemente...non so neanche come faccio! Sembra che le parole escano da sole dalla bocca!
Mi fermo per un attimo, guardandomi attorno, poi mi fermo ancora su Dom che mi fa cenno di continuare, sorridendo comprensivo
"A volte credevo fosse tutto un sogno, ma quando un pugno nello stomaco o un colpo di pistola ti colpiscono e vedi il sangue correre lungo la ferita allora ti accorgi che è tutta realtà...ti accorgi che combatti per il bene di qualcosa e puntualmente vieni colpito, fatto cadere. Ti avverto Dom, la mia famiglia non sa e non deve saperne nulla...per la mia famiglia io sono morto, sepolto, semmai caduto in un fiume o in un burrone...o magari ucciso dalla delinquenza. Sapevano che quella clinica aveva risvegliato la mia curiosità e la mia voglia di esplorare e nessuno potevano fermarmi! Certo, non sapevano del mio potere ma erano coscienti del fatto che perdermi da un momento all'altro era una grande possibilità; forse preferivano morire piuttosto che non avere il mio amore...ebbene...sono morto io, ho fatto loro questo favore risparmiandogli di soffrire e di aspettarmi le ore di notte...aspettare i miei ritorni dopo le ore passate a saltare da un palazzo all'altro di Manhattan, cercando di fermare il numerò più alto di malviventi possibile...!"
"Smettila Erik! - Mi blocca d'un tratto Dominic, sospirando - Mettitelo bene in testa, loro ti vogliono bene! Hanno fatto tutto per amore, erano spaventati! Non volevano che ti accadesse qualcosa. Prima non riuscivo a capirlo neanche io ma adesso...è evidente!"
"E' evidente che non riuscivano a comprendermi bene allora!" Sbotto, alzando un pò più la voce. Improvvisamente mi zittisco, sentendo qualcuno arrivare
"Che c'è adesso?" Mi chiede guardandomi stranamente
"Shhh, sta arrivando qualcuno..."
vedo Dominic guardarsi intorno e soffermarsi a guardare alle mie spalle
"Si, è Bobby!" Mi sussurra
"Salve ragazzi!" Dice improvvisamente, sorridendo
Mi volto verso lui
"Ehi Bobby, ciao!" Esclamo fingendomi sorpreso
"Ciao!" Mi fa eco Dom
Bobby apre la bocca per parlare ma faccio prima di lui
"Non sappiamo dove sia Rogue, sorry!"
"Eh?" Sento Dominic stupirsi
"Ehm... - dice lievemente impacciato il ragazzo, grattandosi la nuca - Erik, non per nulla, ma leggi nella mente?"
Faccio cenno con la testa di no, ridacchiando "E' che ultimamente vi cercate a vicenda ma non vi trovate mai!"
"Già, tipo ieri sera, ti cercava! Ieri eri con Kitty, no?" Esclama mio cugine, sempre con la sua solita idiozia.
Sorrido a trentadue denti mentre con una mano gli do un pizzicotto facendolo zittire.
"Fate una bella cosa! - dico d'un tratto - datevi appuntamento tramite cellulare, così vi trovate e non perdete tempo!" Esclamo velocemente mentre Bobby comincia a ridere
"Va bene, ci penserò!" Esclama alzando i tacchi ed andando verso l'entrata della scuola.
Aspetto che il ragazzo si sia allontanato abbastanza per guardare Dominic con sguardo infuocato
"Ma sei scemo? Si sente preso in giro, così!"
"Ah..alla fine?"
"Si alla fine, perchè io che ho fatto?"
"Tu gli dici l'appuntamento!"
"E allora?"
"Scusate..."
"E allora che? Sei idiota!"
"scusate..."
"No tu sei idiota..."
"SCUSATE?!"
Ci zittiamo un attimo mentre ci voltiamo verso una figura femminile.
"Scusate questo è lo Xavier's Institute?" Chiede gentilmente la ragazza.
Dominic si alza in piedi, sbuffando un "si"
"Grazie..." Dice lei salutandoci con un cenno di testa
"Di niente..." mormora Dom, salutando con la manina
"Dom non impazzire e vieni qui!" Faccio pat pat sulla panchina, osservandolo
"Mio Dio ma hai visto?" Mi dice con sguardo sognante, risedendosi a peso morto.
"Cosa?"
"Lei!"
"Chi?"
"E' Ophelia?"
"Dove?"
"Quellalà"
"Ma chi?"
"Quellalà là!"
"Eh si, trallallero trallallà! Facciamo la tarantella!" Dico gesticolando come se ballassi.
Dominic sospira ancora guardando verso l'ingresso
"Chi è?" Chiede ancora sognante
"si...toc toc" 'Busso' alla sua testa, ritraendo dopo un pò la mano
"Chi è?"
"L'uomo nero, apri!" Dico ridendo
"No, ho paura!" Mi dice imitando un bambino
"Eddai, parliamo?" Gli dico più seriamente
"Va bene..." Dominic si alza, dirigendosi verso l'entrata
"EHIII! Io sto qua!" Dico sventolando la mano
"Ma...con lei!" Dice mettendosi un ditino sulle labbra
"Lei chi? Ophelia?" Domando stupito
"Si. Si chiama così? Non è un nome più da cani?"
"Si, una cagnetta pechinese..:" Lo prendo in giro, ridendo sotto i baffi
"Ahhhhhhh, ma allora è un cane, Ophelia!?"
"Si..."
"Mah...a me sembrava una persona normale...!"
"Idiota, ti prendevo in giro!"
"Grazie!"
"Prego!"
"Allora, andiamo?"
"Ma dove?"
"A parlare con il cane!"
"Ma come ci parli con un cane, tu???"
"Facendo bau bau!"
"...E lui che risponde?"
"Miao!"
"Miao è il gatto..."
"Ma il gatto non fa mau?!"
"Mau...E il cane?"
"wof"
"e bau che cos'è?"
"il cane"
"ah...il cane ha due versi...wof e bau!?"
"Si...basta ho deciso io, ok?"
"Si, si tanto qui siamo tanti animali, tu sei il primo..."
"EHI RAGAZZI!!!" Grida Irma, venendoci incontro
"Ciao bella!" Dico sorridendo a trentadue denti mentre Dominic si limita a salutare con la manina. Lo sguardo sempre da psicopatico
"Oddio! - esclama la ragazza guardandolo - che ha?" Mi chiede più sottovoce
"Non so, la sindrome di Ophelia!"
"E chi è?"
"Una persona cane!"
"Davvero?"
Faccio cenno di si con la testa, convinto
"Mio Dio mi dispiace...dev'essere orribile
"Già..povera Ophelia, Ophelia..." Mormoro fingendomi triste
"Ma...è morta?" Chiede Irma, riavviandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Povera bestia..."
"Quindi è morta!"
"Eddai andiamo a parlarci!" Esclama Dom, entrando in conversazione
"Dom ma sei impazzito? Non si può parlare con i morti!" Spiega Irma, cercando di essere più gentile possibile dato che sa potrebbe sclerare da un momento all'altro.
"Ma perchè è morta?" Chiede Dominic sbarrando gli occhi!
"Eh...si. Erik ha detto così?"
"E' MORTA???"
"E che ne so io?!" Dico discolpandomi
"A me hai detto che era morta!" Sbotta Irma più severamente
"Si infatti...ma a quest'ora sarà resuscitata, non so!" Spiego, convinto
"Meno male...è la mia unica ragione di vita!"
"Chi?"
"Ophelia!"
"Ophelia il cane? Dom ti sei innamorato di un cane??" Domanda Irma
Comincio a ridere, sebbene cerchi di nascondere
"UFFAAA!" Grida improvvisamente Irma, facendomi sobbalzare "Finitela di prendermi per i fondelli e fatemi capire qualcosa!"
"E come si fa?" Dico io, sorridendo
"Perchè?"
"Neanche io ci sto capendo niente!"
La ragazza mi guarda per un pò per poi scoppiare a ridere. Mi lascio cadere sull'erba, steso mentre fisso il tramonto!
Adoro i miei amici!


Dalla vita di Ophelia Bailey:

“Ophelia sei pronta!?!”
”Sì sì arrivo!” scendo le scale tirandomi dietro la valigia, che non è pesante…di più…ci ho messo dentro tutto il possibile!
Arrivo nell’ingresso “Ma nonno, avevi detto che saremmo andati a settembre a quella scuola! Non posso restare con voi a godermi le vacanze?” brontolo facendo gli occhi da bambina.
“Tesoro, a settembre inizieranno le lezioni vere e proprie e ti ritroverai in mezzo a ragazzi che sono più avanti di te. Se vai ora e frequenti i corsi estivi, farai già amicizia e ti rimetterai in pari” sorride la nonna, accondiscende.
“Ma uffa! Io volevo stare qui e girare per New York!” protesto
“Potrai farlo Ophelia, non ti portiamo in un carcere” ride il nonno, aprendo la porta “Forza andiamo, che siamo in ritardo”
Saluto la nonna con un abbraccio e lo seguo, salendo in macchina.
Poco dopo arriviamo alla mia futura scuola, lo Xavier Institute. Il nonno mi ha detto che il suo fondatore era un suo vecchio amico. Mi ha raccontato moltissime cose sui mutanti, facendomi venire un gran mal di testa, devo ammettere. E nemmeno ho capito tutto… Però ho capito di essere speciale. Ora so perché riesco a fare tutte quelle cose con l’acqua e in questa scuola dovrebbero insegnarmi a usare al meglio il mio potere. Speriamo bene…
Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo all’entrata: l’istituto è immenso e bellissimo, con un parco favoloso! Sorrido contenta, la nonna aveva ragione: mi troverò bene qui.
Dopo cinque minuti che suoniamo il campanello finalmente la porta si apre e si palesa davanti a noi un ragazzino più o meno della mia età.
“Ciao” lo saluto timidamente. Lui si offre di portarmi la valigia e ammetto che quasi quasi non sarebbe stata una cattiva idea, ma rispondo impulsivamente “No grazie è leggera” colossale bugia!
Ci fa accomodare in un salottino e poco dopo arriva la direttrice della scuola, una certo Ororo.
“Sebastian, che piacere vederti qui” lei e mio nonno sembra che si conoscano da tanto “Lei è tua nipote, immagino” mi sorride presentandosi “Sono la direttrice Ororo, ma forse tuo nonno ti avrà parlato di me come Tempesta”
Tempesta sì, ho già sentito parlare di lei. “Piacere io sono Ophelia Bailey” ci stringiamo la mano e con la coda dell’occhio scorgo il ragazzino che ci ha aperto lì, vicino a noi.
Ororo e mio nonno si mettono a parlare, mentre io mi guardo intorno curiosa, lanciando ogni tanto delle occhiate al ragazzino.
“Ti chiami Erik, giusto?” gli chiedo a un tratto.
Lui si avvicina “Sì, piacere. Tu sei?”
Ma prima che potessi rispondere “Vedrai Ophelia, ti troverai bene qui” Ororo mi sorride.
Poco dopo arriva una donna, che cerca Erik e si allontanano insieme. Metto il broncio. Mi sarebbe piaciuto fare due chiacchiere con lui, è davvero molto carino.

Il nonno se ne è andato e Ororo mi ha mostrato la mia stanza: ha detto che la dividerò con un'altra ragazza, Irma, ma al momento non è in camera.
decido di fare due passi per la scuola, tanto per ambientarmi e chissà che magari non incontro di nuovo il biondino.
Sinceramente non ho la più pallida idea di dove andare e così mi avvicino a una persona di spalle, chiamandola “Ehi mi scusi…” questa si gira e “Ahhhhh” faccio un salto indietro, portandomi una mano al petto per lo spavento: davanti ha me c’è un essere dall’aspetto demoniaco che mi guarda incuriosito: non sembra pericoloso.
“Non spaventarti, non voglio farti del male. Io sono un X-men, Nightcrawler, ma puoi chiamarmi Kurt. Tu sei nuova?” la voce è gentile.
Scoppio a ridere, un po’ nervosamente “Scusa ma non mi aspettavo di vedere mutanti così…mutati…. Io sono Ophelia e sono appena arrivata. Piacere Night” sorrido mentre mi avvicino a lui e gli porgo la mano. Lui me la stringe e noto che ha solo tre dita. Lo guardo attentamente e in effetti fa tutto fuorché paura. Gli sorrido “Io continuo il mio giro, ciao Night” anche lui mi saluta.

Sto sistemando la mia roba nell’armadio e nei cassetti, quando sento entrare qualcuno. Alzo lo sguardo e vedo una ragazza. “Ciao, sono Irma. Ororo mi ha detto che avevo una nuova compagna di stanza” mi sorride.
“Piacere io sono Ophelia e sono appena arrivata”
Irma si siede sul suo letto “Vuoi una mano con la tua roba?”
“No grazie ho quasi finito” le sorrido
“Erik è proprio un idiota! Non sei per niente un cane e nemmeno morta” ride.
Mi volto a guardarla “Cosa scusa?” Irma mi racconta dell’incontro con Erik e Dominic, il ragazzo che mi ha risposto, e mi ha detto che il biondino si divertiva a prendere in giro il cugino, che si dev’essere preso una sbandata per me, a quanto pare.

********************

Sono stesa sul mio letto a guardare la tv, Irma è di fronte alla finestra, pensierosa. E’ una ragazza strana, ma molto simpatica e mi trovo bene con lei.
“Ophi ti va di andare a fare un giro fuori?” mi chiede mentre raccoglie i capelli in una coda. Mi tiro su a sedere e la guardo attraverso lo specchio, mugolando “Ma non ti dai mai pace tu?” borbotto
“E dai che sta uscendo il sole!” mi afferra per una mano e mi trascina fuori di peso. Ammetto che non oppongo molta resistenza. Scendiamo le scale, incontrando Logan che si rivolge a Irma con una frase per me incomprensibile.
“Perché ti ha detto così?” chiedo curiosa
“E’ una lunga storia” risponde lei, liquidando il discorso con un cenno della mano.
Raggiungiamo il campo da basket, da dove provengono dei rumori e vediamo dei ragazzi giocare: tra di loro c’è anche Erik.
“Andiamo là?” chiedo a Irma che annuisce.
“Chi arriva ultimo è un bradipo!” esclama e scatta a correre. La seguo a ruota.
Ci sediamo sugli spalti a guardare i ragazzi giocare: riconosco anche Dominic, oltre a Erik, ma gli altri non li conosco, solo di vista uno o due.
“Allora come ti trovi qui, Ophi?” mi chiede Irma, ma non le rispondo, sono rimasta imbambolata a guardare Erik giocare “Ehi c’è nessuno??? Terra chiama Ophelia” la mia amica mi sventola la mano davanti alla faccia
“Eh? Dicevi, scusa?” la guardo trasognata
“Dicevo che Erik è davvero un bel ragazzo, no?” mi fa l’occhiolino
“Uhm dici….”
“Dico dico, ti eri persa nel guardarlo” ride
“Sì in effetti è molto carino” ammetto, tornando a guardarlo.

I ragazzi stanno uscendo dagli spogliatoi. Mi alzo dalle tribune e scendo verso di loro.
“Ehi dove corri?” Irma mi segue
“Ragazzi, ciao” mi fermo davanti al biondino e suo cugino
“Cia-ciao Ophelia” balbetta Dom.
“Un uccellino mi ha detto che secondo voi sarei un cane….e che sarei addirittura morta….” Mi fingo offesa, spostando lo sguardo da uno all’altro
“Che sarebbe questa storia? Ho la faccia da cane? Ho un colorito cadaverico?” metto il broncio, fingendo di piagnucolare. Sento Irma trattenere una risata.

Dalla vita di Faith Revel:

Mi sveglio di soprassalto in una stanza nuova..sono ancora un po’ intontita…”Ma…come può essere..? Io...io dovrei essere morta a quest’ora...non posso essere qui!...Che è successo?!...Mi hanno ritrovata e sono riusciti a salvarmi e ora mi hanno portata qui in un istituto per malati...quanto li odio...ma perchè non vogliono capire che io non sono malata?…” penso seduta nel letto della stanza, poi a fatica mi alzo dal letto, vado verso la finestra, sposto la candida tenda bianca e guarda il parco… “Ah!” penso tra me “adesso ricordo…non sono stati loro a portarmi qui! E' stato qualcun'altro, ma chi?...Fatto stà che ieri sono arrivata qui e ho conosciuto la direttrice, sembra simpatica… e che ha detto?…Ah si! Che questa è una scuola per mutanti…si…giusto..lo Xavier’s Istitute...mi pare che si chiami così…chiederò a quel biondino che ho visto ieri assieme alla direttrice…Erik, in teoria..”
Poi decido di cambiarmi e mentre lo faccio mi accorgo che c’è un altro letto nella camera e ci sono delle cose sopra. “Forse sono si un mia compagna di camera...bho” Lascio il letto in disordine, con il pigiama gettato sopra, preferisco uscire e dare un’occhiata al posto, piuttosto di riordinare la camera…
Esco dalla porta incuriosita, vedo dei volti che mi guardano indifferenti, altri che mi guardano e poi bisbigliano qualcosa tra loro, ma sinceramente non mi interessa molto… Gironzolo un po’, poi seguo delle ragazze che scendono una scalinata e sembrano dirigersi all’esterno…
Non mi sbagliavo, ecco la porta che da sul parco, mi fermo sulla soglia e do un’occhiata: vedo dei ragazzi che fanno vedere le loro capacità mutanti, altri che parlano…poi vedo seduto in una panchina non lontana il ‘ragazzo spettinato’, l’ho soprannominato così, perché la prima volta che lo vidi sembrava si fosse appena alzato dal letto, assieme ad un suo amico… Mi avvicino a loro…
“Scusate?” dico ma non sembrano accorgersi di me, sono troppo presi dai loro discorsi..
”Scusate?” “SCUSATE?!” dico quasi urlando…finalmente si voltano…
“È lo Xavier’s Istitute, giusto?” chiedo per non sbagliarmi, il suo amico dai capelli scuri come la pece si alza “Si” dice e non aggiunge altro, li ringrazio e me ne vado a fare un giro per il parco, poi vedo un bell'albero vicino ad un laghetto e decido di salirci e sedermi a guardare il paesaggio, come facevo da piccola…

“Hey, stai attenta a non farti male, non vorrai mica morire!?” mi dice qualcuno scherzando vedendomi salire un po’ troppo in alto dove è facile che i rami si rompano.
“Ha ha ha, simpatico!” dico seccata, per la presa in giro, poi noto le sue ali…“Chi saresti tu? Il mio angelo custode?”
Vola in alto con le sue ali… “Scusa, non sapevo fossi tu, non l’ho detto con cattiveria…tu sei Faith, giusto, quella nuova?” chiede con tono di scusa.
“Si sono io, ma tu chi sei? Come fai a conoscermi?”
“Sono Warren, mi chiamano Angelo…Bhè, qui è già corsa la voce che tu hai tentato di ucciderti, per quello ti guardano in uno strano modo…”
“Ah..” non aggiungo altro e rimango scioccata dalla rapidità in cui si diffondono le notizie… neanche un giorno qui che già tutti sanno che mi è successo.
“È normale che tutti sappiano di te qui, sai… Ah… ho sentito che sei in camera con Rogue!”
“Ecco, io neanche lo sapevo con chi ero in camera” dico con un sorriso.
“Bhè ecco ora lo sai... lei non è più una mutante ora, ma rimane qui alla scuola lo stesso”
“E come mai non è più mutante?”
“Perché lei…cioè il suo potere era di assorbire l’energia di chi toccava rischiando di farli morire, perciò quando gli umani hanno scoperto un rimedio per eliminare il gene mutante, lei ha preferito diventare umana, anche perché è legata a Bobby Drake, l’uomo ghiaccio, e con i suoi poteri non avrebbe mai potuto toccarlo...” Mi spiega.
“Ah capisco…che tristezza però...”
“Io ora devo andare da Tempesta…Stai attenta che quei rami cedono..” mi dice ridendo poi scende, tocca terra e si allontana.
“CIAOO!”

Rimango sull’albero ancora per un po’, poi scendo agilmente e mi avvio verso i dormitori con le mani in tasca. Sento improvvisamente qualcuno che corre e mi chiama, mi fermo e mi volto vedendo una ragazza, con dei ciuffi di capelli grigiastri…
“Ciao, sono la tua compagna di stanza, Rogue” e mi porge la mano
“Ah sei tu Rogue! Me lo aveva appena detto Angelo, ma non avevo ancora capito chi fossi. Piacere io sono Faith” le porgo la mano, poi parlando passiamo davanti ad Erik e il suo amico a cui si è aggiunta una ragazza...sorrido guardando come si divertono, intanto proseguo al fianco di Rogue verso l’interno dell’istituto…

Dalla vita di Irma Twain:

“ho vinto!!!” esclamo scattando in piedi buttando tutte le carte da gioco sul tavolo davanti a un Angelo perplesso.
Bobby ride mentre Rogue cattura l’attenzione dell’uomo ghiaccio baciandolo senza vergogna sotto lo sguardo di tutti
”Irma..” sospira esasperato Warren “perché ti ostini a giocare a briscola se non sai fare?” lui ride esasperato..
quando è caino quanto ride, i ragazzi dal volto ‘angelico’ come il suo non sono esattamente il mio tipo.. ma che male c’è a contemplare un bel ragazzo?
mi risiedo “e dai nemmeno una soddisfazione volete darmi?” dico ironica risedendomi sulla sedia a gambe incrociate, porto il cappuccio della t shirt a righe bianche e nere sulla testa ciuffo corvini mi ricadono sulle spalle sbarazzini.
”se vuoi ti insegno a giocare per l’ennesima volta..”mi sorride e io faccio spallucce scuotendo la testa
” non importa” asserisco soprappensiero, in quel momento passano due bambine, una dai capelli di un biondo evidenziatore che fluttuano nell’aria come se lei stesse sott’acqua.. in un attimo mi chiedo quale sia la mutazione.
le due piccole spariscono dietro l’angolo ridenti…
quanto le invidio.. loro e la loro infanzia.. vorrei che la godessero al massimo anche per conto mio.
”ehi Irma!” la voce di Angelo mi riporta alla realtà.. spesata mi guardo attorno.. e mi rendo conto che è arrivata Kitty proprio mentre ero immersa nei suoi pensieri e si è seduta tra me e Warren.
”si?” chiedo perplessa
”Kitty dice che hai una nuova compagnia di stanza.. non vorrai far scappare anche lei..” dice ridendo..
anche Kitty ride
faccio la linguaccia al ragazzo per poi aggiungere “non è colpa mia se ci vuole lusso e arte per accettare il mio carattere” lo dico con ironia ma purtroppo è la verità..
”e chi lo fa va riesce a vedere il paradiso” mormora l’angelo, ma io riesco a sentirlo benissimo e quanto pare lui se ne rende conto infatti un colore bordeaux colora le sue gote mentre sento le mie avvampare..
”cosa?” mormoro
lui scuote la testa “oh nulla nulla.. vaneggiavo ecco si.. stavo vaneggiando” lui ride imbarazzato..
non riesco a reprimere un sorriso tra l’imbarazzato e il felice mentre Kitty ridacchia
le pesto il piede con forza, la ragazza miagola qualcosa ma il mio sguardo la zittisce..
ridendo impacciata mi alzo facendo cadere la sedia che porta tutti gli sguardi su di me.. “ehm.. io vado a cercare Erik e Dominic” grattandomi l nuca scappo via..
perché riesco a farle solo io queste figure..????

Ho appena finito di raccontare a Erik e Dom della vicenda con Angelo.. e adesso loro stanno ridendo come dei cosi sdraiati a pancia in già sull’erba.
”se non la finite vi incenerisco.. non scherzo!” sbotto minacciosa incrociando gambe e braccia
i due si calmano un pò.. Erik si rialza..
”spiega.. spiega.. poi alla fine hai fatto cadere la sedia???”
annuisco e lui riscoppia a ridere
”uffiiiiiii” batto i pugni sull’erba sbuffando “possibile che trovate buffo il fatto che qualche ragazzo sia interessato a me???” miagolo poi
i due lentamente si calmano
”ma è la scena in se che fa ridere” spiega Dominic mettendosi a sedere sull’erba con il fiatone..
”ovvero?” inarco un sopracciglio
”il fatto che lui si sia fatto scappare quelle cose a voce alta.. la tua reazione.. poi la sedia alla fine è la ciliegina sulla torta!” dice Erik trattenendo un impeto di risate che lo stava riassalendo.
cade il silenzio per un attimo. Mi appoggio a un albero riflettendo..
infine dico “a quanto pare anche qualcun altro ha acquistato delle fan” ridacchio guardando Erik
”eh?” dice lui spaesato
”ophelia.. sembra interessata a te, l’altro giorno si è persa guardandoti” dico
”COSA?” dom scatta in piedi guardando in cagnesco l’amico…
io rimango perplesso.. che triangolo! Nemmeno nelle soap opere:
A Dom piace Ophelia a cui piace erik.. che è il migliore amico di Dom.. che capogiro!
Improvvisamente due figure che si sono avvicinate con passo felpato attirano la nostra attenzione
”Ophelia!!!” esclamo pensando ‘parli del diavolo..’
insieme alla ragazza un’altra figura.. una ragazza sconosciuta da i capelli castani chiari.. molto carina.
”ehi ma io ti conosco!” dice Erik indicando la ragazza a me sconosciuta che sorride
”piacere a tutti, io sono Faith.. vi chiesi un informazione qualche giorno fa” aggiunge poi rivolta a erik e dopo (che è letteralmente in trans) si sveglia di colpo scuotendo la testa
”un attimo!” esclama “ma lei non è Ophelia?” chiede indicando Faith
”se ha appena detto che si chiama Faith” dico inarcando un sopracciglio
”e allora che cazzate spari te????” grida il moro rivolto a Erik che scoppia a ridere
”io ti ammazzo!!!!!!!!” grida Dominic iniziando a rincorrere il biondino che scappa.
io rido per poi fare cenno alla due di sedersi
”da quanto sei qui Faith?” chiedo alla ragazza per poi sussultare ricordandomi di una cosa “approposito io sono irma!” esclamo imbarazzata per la mia distrazione, porgendole la mano
la ragazza me la stringe e poi risponde “da qualche giorno..” dice rimanendo vaga.. non investigo oltre
”ci siamo conosciute in un modo un po’ ambiguo” ride Ophelia
”si.. ci siamo praticamente scontrate”
ridono
”beh scontrandosi si fanno li incontri migliori” ironizzo guardandomi attorno alla ricerca di quei due esseri decelerati.
a quanto pare anche Omelia li cerca perché si lancia occhiatine attorno.
”cerchi Erik?” chiedo con lieve malizia
vedo le sue gote arrossire “ma cosa dici mai???”
”beh.” Mi alzo in piedi stiracchiandomi “non si sa mai” le faccio la linguaccia
”ci vediamo a cena belle bimbe!” grido allontanandomi saltellando

+.+.+

” continua Ororo “abbiamo organizzato un ballo di mezza estate.. un po’ per movimentare un po’ le cose!” esclama allargando le braccia sotto gli occhi di tutti gli studenti
le bambine iniziano a esultare.. che carino mentre io cerco con lo sguardo Erik.. so che lui odia i balli e Dom invece li adora se non ricordo male.. o forse è il contrario? Boh..
comunque sia un po’ di brio ci vuole alle volte..
”te con chi vorresti andare?” mi chiede Ophelia..
faccio spallucce.. ricordo il mio primo ballo allo Xavier Institute.. andai con uno sfigatello di un anno più piccolo di me. Ricordo che rifiutai clamorosamente l’invito di John Allerdyce, ma nonostante tutto quella sera finii al tavolo insieme a lui.. scuoto la testa cercando di allontanare il ricordo di John…

Entrando in camera trovo tutto buio.. Ophelia non è ancora tornata.. chissà dove sarà.. chissà con chi sarà in camera Faith.. mah…
pensando tra ma e me a tutto e un po’ mi vado a sedere sul letto..
improvvisamente risuona nell’aria Toxicity dei System of a down.. sussulto un attimo prendendo tra le mani
”numero sconosciuto” mormoro leggendo sullo schermo
avvicino lentamente il telefono all’orecchio per poi pigiare il tastino verde
”pronto?” dico con un filo di voce
”Irma!” la persona che sta dall’altra parte sussurra.. forse non si vuole far sentire… ha una voce maschile che non riconosco
”chi è?” chiedo mormorando piano
”come chi sono cazzo! Sono John!!!”
sento il cuore spaccarsi in due
”Jo-John Allerdyce???” sono io ora a sussurrare
”chi altri John conosci?” mi chiede
”John Travolta”
”ma vaffanculo”
”senti se mi hai chiamato per trattarmi male fottiti!”
”no! ti ho chiamato per parlare!”
”parlare?” chiedo perplessa
”si parlare!” ripete lui come se fosse ovvio
”sei cretino? Siamo nemici cocco! Te ne sai andato da Magneto? Bene restaci!” dico fredda
”non dire cose che non pensi” sussurra lui
faccio per rispondere ma il rumore di passi in avvicinamento mi ammutoliscono
”Irma ci sei?” sento lui dopo un po’.. ma i passi si fermano proprio davanti alla porta
”devo andare.:” sussurro ansiosa
”cosa???” chiede
”devo andare!!!” ripeto per poi attaccare.. appena in tempo per trovarmi di fronte Ophelia..
sospiro “ciao Ophi !”

Dalla vita di Ophelia Bailey:

Sto girando da mezz’ora nel parco come una disperata. Pumpkin è scappato e non so ancora se si possono tenere gli animali nell’istituto. Devo trovarlo prima che lo faccia qualcun altro.
“Vieni qui bel micetto, su…” vedo una ragazza arrampicata su un ramo che cerca di afferrare proprio il mio gatto “ No no non fare così, aspetta, buono….”sono sotto all’albero, che guardo in alto verso di loro quando…
crack… il ramo si spezza e la ragazza cade finendomi addosso.
“Ahia che male….” Borbotta lei.
“Scusa, ma se ti alzi mi faresti un favore” le dico
Lei mi guarda “Oh scusa, non me ne ero accorta” si sposta e mi aiuta a rialzarmi “Ti ho fatto male? È che stavo cercando di recuperare…”
“…il mio gatto. Grazie, lo stavo cercando” sorrido “Io sono Ophelia e tu?” le porgo la mano.
“Quella piccola tigre è il tuo gatto??? Comunque piacere, io sono Faith” mi stringe la mano.
“Sei la nuova arrivata, giusto? Anch’io sono qui da pochi giorni” le chiedo e lei annuisce.
“Vieni dai ti faccio conoscere gli altri” insieme ci dirigiamo verso l’istituto, alla ricerca dei miei nuovi amici.
Vedo in lontananza Irma, Erik e Dom e faccio cenno a Faith di avvicinarci a loro silenziosamente. Ma Irma si gira e ci vede “Ophelia!”
Le sorrido e li saluto. Irma è la prima a presentarsi a Faith, mentre Dom la guarda con aria sognante, prima di riscuotersi.
“Ma non è lei Ophelia!” dice a Erik. Alla fine la storia del cane era stata tutta un malinteso, uno scherzo di Erik che aveva fatto credere al cugino che Faith ero io… i due ragazzi iniziano a inseguirsi per tutta la stanza, mentre Irma e Faith parlano.
“Io e Ophelia ci siamo incontrate in modo un po’ brusco”
“Direi, mi sei caduta addosso!” rido, mentre lancio un’occhiata sfuggente a Erik.
Irma se ne accorge e mi prende in giro,maliziosa. Non posso fare a meno di arrossire, pensando al fatto che è davvero un bel ragazzo.

********************

La direttrice ha convocato tutti gli studenti per un annuncio “E così abbiamo deciso di organizzare un ballo di mezza estate per movimentare un po’ la vostra permanenza estiva alla scuola” conclude.
Le bambine più piccole (ancora mi chiedo che ci facciano dei mocciosi qui a dare fastidio!) sono tutte eccitate e non fanno altro che squittire, irritandomi.
Anche le mie nuove amiche sembrano felici dell’idea di Ororo, e devo ammettere che anch’io sono elettrizzata: adoro i balli scolastici! Al nostro gruppo si è unita anche Rouge, la compagna di stanza di Faith. È una ragazza molto simpatica che per restare vicino al suo ragazzo ha preferito rinunciare ai suoi poteri. Io non so se farei mai una cosa del genere…

Quando ritorno in camera sento Irma parlare al cellulare, sembra seccata.
"Ciao Ophi” mi saluta.
“Chiamami pure JD se preferisci, Ophi non è che mi piaccia molto” le dico, sedendomi sul suo letto.
“JD? Perché?”
“Mi hanno sempre chiamato così, sono le iniziali del mio secondo nome e del cognome di mamma” le spiego. Lei annuisce.
“Chi era al telefono?”
“Un idiota! Un ex studente della scuola, con cui ho passato la serata del ballo dell’anno scorso. Prima che lui decidesse di cambiare gruppo d’amici” risponde brusca. Non indago oltre.
“Ti va di cercare il vestito insieme? Anche con Faith e Rouge? Possiamo girare per i negozi di New York o ordinarlo per catalogo” le propongo.
“Mi sembra una buona idea. Così possiamo consigliarci a vicenda.”
“Tu con chi vorresti andare al ballo? Ti hanno già invitata?” chiedo curiosa, anche se credo di aver capito che lei ed Erik sono solo ottimi amici.
“Non so con chi andrò, siceramente. E tu? Erik ti ha detto qualcosa?” mi guarda con la sua solita malizia.
Arrosisco appena, abbassando lo sguardo “Non ho più visto Erik dall’annuncio di Ororo…”

********************

Sono seduta sotto un albero, a pensare al ballo e a tutto quello che dovrò fare per prepararmi. Prima di tutto comprare un vestito come si deve. Potrei approfittarne per andare in giro a Manhattan con le mie amiche,girando per negozi con la carta di credito di papà. Oppure dire ai miei se mi mandano dei cataloghi di moda per ordinare un abito. Ci penserò.
Un altro problema è con chi ci andrò… non esiste che Ophelia Bailey rimanga senza un cavaliere per un ballo, non è mai successo in sedici anni e non deve succedere proprio ora! Solo che sono nuova di questa scuola, non conosco molti ragazzi… certo Erik non sarebbe male, però magari a lui piace già un’altra, ho visto molte altre ragazze alla scuola…
Mi sdraio sull’erba, godendomi il sole che filtra tra i rami dell’albero, chiudendo gli occhi.
A un certo punto qualcosa mi fa ombra sul volto, apro gli occhi e vedo Erik.
“Ciao Ophelia” mi sorride. Mi rialzo a sedere “Ciao” e lo invito a sedersi.
“Eccitata per il ballo?” mi chiede, sedendosi accanto a me.
“Abbastanza. Sai per noi ragazze è un grande avvenimento, ma anche un grande stress” sorrido “E tu?”
“Non vado matto per i balli se devo ballare, ma mi piacciono se posso far casino con i miei amici” ride.
“Tu sai già con chi andare?” gli chiedo, fingendomi il più disinteressata possibile.

Dalla vita di Dominic Bale:

*Basta così, non vale, Erik è super agile non va bene se continua così ci straccia!...devo...FERMARLO!!!!* sghignazzo guardando mio cugino che ripete uno dei suoi soliti super salti per farci canestro *...vincevamo noi ma da quando ha iniziato ad usare i suoi poter in partita la situazione si è capovolta... poco male, abbiamo detto che i falli non valgono... infatti ci sono Luis e Matt che a momenti si prendono a cazzotti, che ridere, ora però la brutta fine la fa il caro Ericcuccio! bhuauaua!*
Alcune gocce di sudore mi imperlano il viso, ammazza che caldo che fa... respiro profondamente aspettando il momento giusto e... ECCO!
”MATT LASCIA STARE QUELL’ IDIOTA DI LUIS E CORRI A MARCARE ERIK...” urlo diventando rosso, lo spirito di competizione ribolle nel mio sangue, vedo che gli occhi di mio cugino guardarmi e poi sorridere beffardi... eh no, credi che possa cascare di nuovo nel tuo tranello cuginastro?!sbagli...
gli sorrido come un ebete, poi scatto verso il canestro...ottimo Matt è già lì vicino, il cuuginetto si spinge velocemente verso il canestro, ma tanto lo fermo...canticchio tra me e me...
”CEMENTIZZATI MATT!” urlo al mio amico che in pochi secondi diventa di cemento fondendosi un po' col pavimento gli salto sulla schiena come appoggio e salto sopra il canestro, vedo mio cugino saltare, non mi ha ancora notato?!
Seduto sul canestro sorrido come un bambino, sgambettando felice. Erik ha fatto uno dei sui super salti ma... finalmente mi ha notato, sento i nostri compagni ridere e mio cugino come sconvolto, ci era arrivato vicino al canestro, eh, capita... salto verso di lui prendendo il pallone al volo... *BUM* sbatto a terra ridendo, meno male che sono di coccio, passo velocemente la palla a David che riesce a fare canestro mentre io rido come un matto...
”Oddio...oddioo!!” mi rotolo a terra per le risate, piegato in due, mi sembra di fare gli addominali tanto da farmi male...”basta...ahahaha che fa...che faccia...bhuauauaua”
Mi si fanno tutti attorno e per un momento sono avvolto dall'ombra mi fermo ansimando...
”Crrrrrretino! – la voce di Erik mi stona un orecchio – non sai più cosa inventarti eh?!” sbuffa arrabbiato per la mia azione.
”Ci sei rimasto male Erik?” ridacchio socchiudendo gli occhi.
Il biondino fa una smorfia suonandomi poi un “delicato” calcio nelle costole.
Ululo per il colpo che non mi ha fatto chissà quanto male… piano si allontanano da me gli altri ragazzi e io posso rialzarmi con sguardo goloso di vittoria… noto Matt, è rimasto con un piede incementato… oddio che cosa fantastica!
Ecco che il gioco ricomincia, vari passaggi, poi la palla va nuovamente a noi, se segno questo siamo pari!
salto e… CANESTRO!
”HAHA!SIIII!!!...visto cuginastro?! – faccio la linguaccia a Erik che mi guarda male – WUUUOOOOAAAA!!!.....DRRRIIIIINNNN” urlo prendendo il pallone e scotendolo a mo’ di sveglia, ma mentre i miei compagni fingono di svegliarsi infastiditi succede qualcosa che non sarebbe dovuta succedere…
*BOMmmfffiiiuuuu…* il pallone si sgonfia nella mia mano artigliata… non riesco ancora a gestire la trasformazione, miseriaccia…
Tutti mi guardano male, eccetto Erik che sogghigna…”TUTTI ADDOSSO A DOMINIC!” esclama scaraventandosi su di me…
”Aiut…” annaspo sotto di loro, ridiamo tutti come gli scemi…

****

“Be’ abbiamo fatto parità, ma la prossima volta vinco io!” proferisce Erik da dentro la doccia…
”Zitto e cuccia!” controbatto tranquillo mentre infilo la maglietta.
”Guarda che il cane qui in mezzo sei tu bello mio!” mormora Erik non troppo a bassa voce.
Mi avvicino alla caldaia gongolante…
”Eeeerik?...sai cosa succede se sposto un po’ più giù questa manopola?” sghignazzo sfiorando il metallo rosso della manopolina.
”Eh?” chiede mio cugino cacciando la testa fuori dalla doccia ”che hai detto?”
”Risposta sbagliata!!!” rido spostando la levetta dell’acqua calda sulla scritta “Max”
Sento mio cugino urlare e dimenarsi cercando di spegnere la doccia…”Oh scusa cuginetto, ora rimedio subito… ti rinfresco le idee” dico azionando la levetta azzurra e spegnendo quella rossa.
”UAAAAAHHHH!!!”
”Credo possa bastare così “ confermo spegnando ora anche la levetta dell’acqua fredda… apro la porta della doccia facendo fuoriuscire un bel po’ di vapore acqueo… delle mani rosse spuntano da dietro la nuvola e mi afferrano il collo, spingendomi e facendomi cadere a terra, dopo un attimo di sorpresa mi ritrovo mio cugino mezzo nudo addosso che cerca di strangolarmi, lo guardo senza preoccuparmi tanto e noto che è diventato di un rosso acceso dopo i veloci cambi di acqua…
”Ehm…Erik?!” proferisco senza scompormi.
”Zitto che sto provando ad ucciderti!”
”eh lo so… ma puoi almeno vestirti e poi cerchi di uccidermi?! Ti giuro che rimango fermi qui e aspetto…”
”E perché dovrei starti a sentire?!” sbotta adirato mio cugino.
”Be’… perché se entra qualcuno potrebbe capire male” spiego seriamente.
Erik sbuffa, ma sono sicuro che volesse ridere…
”Con te non si può fare proprio nulla, vero?! Sei uno psicopatico senza possibilità di cura!” lo vedo alzarsi e dirigersi verso la sua borsa, mi alzo a mia volta sorridendo.
”Nanana! Vai via, che quello in analisi sei stato tu mica io?!Nanana” una voce strana esce dalle mie labbra, tanto che mio cugino mi guarda stravolto…
”Ma che hai?! Tu oggi sei proprio fuori!”
”Na!”
”Si invece!”
”Nanana!”
”Ah no?!””
”Na! E sai perché?!”
”Perché, sentiamo…”
”Perché…perché……….eeeeh… Na e basta!” scuoto forte le braccia come se fossero delle ali e prendo il mio borsone in spalla… Erik ancora sconvolto dal mio atteggiamento non sa se ridere o piangere… fatto sta, che decidiamo di uscire dagli spogliatoi…
”Ragazzi ciao!” una voce femminile richiama la nostra attenzione, è una ragazzina dai capelli castani e Irma la segue… si fermano vicino a noi e io proprio in quel momento inciampo nello scalino ”Cia-ciao…*Dannato scalino a momenti cadevo!*” mormoro arrabbiato, che figura, sembro un balbuziente per colpa di quello scalino… basta! Lo faccio rimuovere hahaha ho deciso!
”Un uccellino mi ha detto che secondo voi sarei un cane… e che sarei addirittura morta... – mormora la ragazza di cui non ho capito il nome, ma si è presentata?!...bho! - che sarebbe questa storia? Ho la faccia da cane? Ho un colorito cadaverico?” lei sembra dispiaciuta, Irma se la ride, Erik si scuote cercando una scusa e io non ci ho ancora capito niente… wow…
Però, carina… uffa!!! Ma così non vale!Irma è carina, quell’altra è carina, Kitty è carina, questa è carina… la professoressa Frost è bona… ehm, peccato che sia una professoressa… basta, basta, via, sciò sciò pensieri impuri! Tutte le ragazze di questo istituto sono molto carine, così non vale, sono indeciso! Va be’ capita…
”Be’ scusate ma ora vado un po’ in camera, che così mi metto un po’ a suonare, Erik, Irma ci vediamo a cena… anche te che non ho capito il nome, comunque se vuoi stiamo sempre lì…CIAO ragazzi!” giro su me stesso e mi incammino verso la scuola.

****

“Ophilia… sembra interessata a te, l’altro giorno si è persa a guardarti!” sento Irma ribattere alle nostre risate.
”COSA?” scatto in piedi sorpreso, e bravo il cuginetto, poteva almeno avvertirmi, e va be’, vuol dire che farò colpo su qualcun'altra… ma quando ci ha parlato con Ophelia?!...mha…
”Oh, eccola…Ophelia!” sorride Irma girandosi e salutando le due ragazze che si avvicinano…
”Ehi ma io ti conosco!” spara Erik improvvisamente indicando “Ophelia”(?)
”Piacere, io sono Faith, vi chiesi informazioni qualche giorno fa…”
Il mio sguardo si posa sul suo viso, eccola qui, l’altra da mozzare il fiato!
”Cosa?!Ma lei non era Ophelia?!”

****

Sono le 2.00 di notte e sono sdraiato sul mio letto, senza maglietta, con solo i boxer neri, senza coperte e senza riuscire a prendere sonno, voglio sfogarmi, non riesco più a dormire, da quella sera che scappai tutto è cambiato, in bene…ma vorrei sfogarmi a volte, far capire che mi comporto così solo per convincere me stesso che sono felice…
Mi alzo di scatto dal letto, la pianta del piede ha un piccolo sussulto al contatto col pavimento, sembra più freddo del solito…
Esco dalla mia stanza in silenzio, Warren dorme beatamente… chiudo la porta e… mi accorgo di essere rimasto in boxer… ops… faccio spallucce sgattaiolando verso la camera di Erik.
La finestra davanti alla loro camera (Erik e Bobby) è aperta, e sento un brivido percorrermi la schiena… fa freschetto stasera…
”Toc toc… - ripeto a voce bussando alla porta – c’è nessuno?”
sento un trambusto e poi un tonfo… la porta si apre piano lasciando uscire la luce interna…
”Oh Bobby… c’è Erik?”
”A quest’ora?!”
”Ti ho fatto una domanda! Rispondi! Si, a quest’ora!”
”Uh…si, si è dentro…”
”Ah bene!”
”Già, vero?!”
”si…”
”si!”
”Oook…”
”Ok!”
”ehm…”
”Dimmi Dom?!”
”Che ne dici mi fai entrare?!” sbotto alla fine
”Oh…uh…si entra entra!”
”Grazieee!”
”però fai presto che sto gelando!”
”eh, che novità!”
”simpatico!”
”che dici mi fai entrare?!??”
”uh, si, si!”
Mi intrufolo nella camera buttandomi sul letto di Erik!
”Sveglia!Sveglia!Sveglia!”
”Uh… come?....cosa?..zzz…ronf…ho fame…zzz”
”Uh davvero?!” sorrido scotendolo ancora un po’
”eh?! Uh…si si!” mi dice cercando di riaddormentarsi
”uhm…anche io ho fame!Andiamo a mangiare?!”
”ok…” risponde assonnato, non credo ci abbia capito molto…
Mi alzo e apro l’armadio mettendomi un paio di jeans di qualcuno, ma non so di chi, prendo Erik per la maglietta portandolo fuori dalla camera…
”Dove andiamo?”chiede ora un po’ più sveglio…
”A mangiare!”esclamo tutto sorridente…

****

Siamo seduti ad un tavolo dentro la cucina, entrambi con un occhio di bue e pancetta davanti… però, che cuochi che siamo! Banchettiamo allegramente con coccola e sprite…
”Speriamo che non ci scopra nessuno!” Mormora Erik addentando un po’ del suo uovo.
”Naaa, tranquillo chi dovrebbe trovarci?!”
”Be’ c’è il bidello che passa ogni tan…”
”Chi Mr.Purple?! Ma no! Starà dormendo!”
”Già, però che cavolo di nome!”
”Be’ è strano… ma dopotutto spruzza inchiostro come i calamari, il nome un po’ gli si addice…”
”Gia!...Purple uguale a purpo uguale a polipo uguale il nostro bidello!” ride il cuginetto, ma per sbaglio fa cadere la forchetta a terra provocando non poco rumore… dannata forchetta…
”Ci avranno sentiti?”chiedo preoccupato.
”Naaa!Vedi, non c’è nessun Mr. Purple qui!” ridacchia lui
”Già già!” annuisco divertito.
”Who is Mr. Purple?”
”Non so who is Mr. Purple!”
”E voi che ci fate qui?” chiede la voce di una persona più grande.
”Mangia…AAAAAH!!” urla Erik non essendosi accorto che…
”Be’ Erik… ecco qui Mr. Purple…” deglutisco sonoramente…
”Già e non mi sembra sia molto felice di fare la nostra conoscenza…”
”Già…ed ha…un colorito alquanto…porpora…credo si stia arrabbiando!” aggiungo in fine guardando l’uomo in piedi di fronte a noi…

Dalla vita di Erik Deavers:

Sono ormai un paio di giorni che mi sento male, sentendo un pizzico dietro la nuca che mi fa girare sempre vorticosamente la testa, poi si calma. Un periodo orribile quando senti arrivare qualcosa di brutto, riesci a prevedere (ironia della sorte) ciò che dovrà accaderti. Quasi nessuno è a conoscenza dei miei poteri extrasensoriali, della capacità che ho…
E’ come il plenilunio per i licantropi, l’astinenza per i fumatori, la voglia di spaccare tutto…ma non per rabbia quanto per paura! La paura di morire sotto quel buio, inghiottito dalla tua stessa, potente aura; la paura di far del male a persone care; la paura di vedere ciò che non vorresti mai vedere!
La prima volta durò un flash…sentivo gli occhi mutare mentre cercavo di controllarmi ed era come se mi vedessi: fermo, immobile con la bocca semiaperta e gli occhi spalancati…bianchi, di ghiaccio, impassibili come quelli di un mostro. Ecco come mi sento in questi periodi: un mostro! Sentire la coscienza che prova a farti ragionare non fa che male, saper di poter reagire ma essere cosciente di non avere la forza per farlo. Ecco che ti squilibri, vai in panico e tutto ti fa paura, anche una carezza. Il nero…poi figure, scene confuse, immagini stanche di visioni dolorose hanno largo spazio nella mia mente. Come una belva furiosa la mia parte cosciente cerca di ragionare mentre l’altra ha tutta la forza per respingermi. Quante volte ero conscio di dire a me stesso “non voglio, non voglio…” mentre una goccia che scendeva dagli occhi appannava la vista. Tutti mi vedono pronto a scherzare, felice, simpatico, a volte intrattabile, si, ma pur sempre spensierato. Ebbene…io celo tutto dentro. Sono come un supereroe che prima di entrare in scena indossa la sua maschera e quella maschera per un giorno o anche solo una notte…diventa la sua vera faccia!

*****

“Erik, vuoi dirmi perché non sei venuto alla mia lezione di potenziamento, ieri?”
Sento il sangue ghiacciarmi nelle vene…e adesso che le dico?! Mi volto lentamente verso la professoressa Frost, incantandomi per un attimo nei suoi occhi azzurro ghiaccio.
“Ehm…- balbetto, tossicchiando - veramente, ecco…me ne sono dimenticato!” mento
“Dimenticato, Deavers?” Chiede ancora, poco convinta
“Si…davvero…”
“Ma non ti avevo dato quel famoso foglietto con le date e gli orari?!” Dice sarcastica, sorridendo.
“Si, però…- cerco di inventarmi una bugia al volo…l’unica cosa che mi viene in mente è Dominic… - …Dominic l’ha mangiato!” Dico tutto d’un fiato mentre sento le orecchie infiammarsi per la vergogna.
“E il signor Dominic è una pecora?”
Mi mordo un labbro
“No, però…in quell’istante aveva una follia licantropesca omicida, quindi…”
“Ahah…- ride la professoressa mentre spero che non mi faccia nessuna ramanzina - …e va bene signor Deavers…per la sua simpatia le risparmio una strigliata! Però badi a venire la prossima volta!” Dice allontanandosi con tono ammaliante mentre sospiro risollevato vedendola scendere le scale.
“Si…- mormoro fissandola ancora - ci verrò eccome professoressa…”
Resto incantato per un po’ poi vengo riportato alla realtà da una ragazzina dalla voce frizzante. Sobbalzo, mettendomi una mano al petto.
“Ehi…”
“Ciao Erik, con chi parlavi?” Chiede curiosa Faith con un atteggiamento quasi infantile
“Nulla…”
“Nulla?”
“Si…cioè con la professoressa Frost!” Dico sorridendole
“Ah quella…” Mormora guardandosi attorno, lievemente disgustata.
“Non preoccuparti è andata via. Ma…ti ha fatto qualcosa di male?” Chiedo incuriosito facendole cenno di camminare, avviandoci verso il cortile.
“Eh? No, no…è che…la vedo troppo snob, ecco!” Sbotta incrociando le braccia.
Non riesco a trattenere una risata.
Avanziamo chiacchierando fino al cortile dove incontriamo Dominic e Louis litigare.
Dominic ha una strana cera…i suoi occhi non sono quelli di sempre…sono gialli, investiti da un alone fosforescente. La bocca semiaperta e la muscolatura tesa…
“Ehi…ehiehi!” Grido separandoli, gettando Dominic verso Faith.
“Ma…che vi prende?” Chiede Faith, tenendo Dominic per un braccio.
“Lasciami che gli spacco la faccia a quel licantropo dei miei stivali!”
“Shhh! – grido prendendo Louis per il colletto della camicia – bada con le parole verso mio cugino!” Dico un po’ minacciosamente
“E che bel cugino…” Mormora piano ma lo sento. Lo alzo ancora più verso me.
“Ripetilo se ne hai il coraggio” Dico a denti stretti, lentamente in modo da farmi capire.
“Dominic tu non agitarti sennò mi sfuggi dalla presa” Esclama Faith tenendolo adesso con due mani, tremolando.
“Nanana lasciami stare che lo sbrano!” Grida il cugino sballottolando senza volerlo la povera Faith che sembra volare.
Mi esce naturale una risata mentre vedo la scena.
“Tu mi vuoi lasciare, si o no?” Dice Louis mentre lo tengo ancora per il colletto della camicia.
“Ah…perché altrimenti che fai?!” Lo istigo guardandolo con sfida
“Altrimenti ti fa quello che ha fatto a me!” Sbotta Dominic, mentre comincia a battibeccare con Faith che continua a tirarlo.
“Non l’ho fatto a posta, te l’ho detto, idiota!” Controbatte Louis.
“IDIOTA SARAI TE!” Grida Dominic riavvicinandosi minacciosamente. Lascio andare Louis, occupandomi adesso di mio cugino.
“Fermo…- gli dico per poi guardarlo severamente negli occhi, sobbalzando – mamma mia sei orripilante!”
“Non è colpa mia, cuginetto!”
“Ritrasformati” Gli dico, quasi come un dovere, prima di voltarmi ancora verso Louis.
Sento improvvisamente Dominic gridare. Spalanco gli occhi, guardandolo sconvolto, fermo immobile. Improvvisamente la smette, cadendo in ginocchio e cominciando a lamentarsi.
“Mio Dio…il sole ti dà alla testa, cuginastro!” Dico tra il divertito e lo spaventato
“Ma perché…PERCHE’???” Grida, alzando le braccia al cielo
“Ma che cavoletti, che è successo?” Dico comprensivo, mettendogli una mano sulla spalla
“Non ce la faccio…NON CE LA FACCIO!” Grida, disperandosi
“Ma cosa???” Sbotto spazientito
Rimaniamo un po’ in silenzio, poi Dom alza la faccia, ricoperta da alcuni pelacci marrone scuro. Gli occhi sempre da licantropo e le orecchie quasi a punta. Sobbalzo ancora una volta, respirando affannosamente
“Nanana non va bene, non riesco a trasformarmi basta trasformazione sei psicopatica, nanana!” Dice in modo più o meno nevrotico, con il suo solito sguardo psicopatico.
“Ahah, anche perdente!” Sbotta Louis dalle mie spalle
“Vai via, tu stai zitto!” Esclamo voltandomi e facendo segno ‘sciò’ con la mano.
“Forza – riprende Faith dopo essersi stata zitta per tutto quel tempo – adesso datevi la mano e fate pace!”
“Naaa ma che mano, ho paura che gli faccio male, al bambino delicato!” Dice ironico Dominic
“Se muovete un muscolo vi faccio testa e testa, testoni!” Sbotto guardandoli periodicamente mentre si fissano fulminandosi con lo sguardo.
Guardo per un attimo Faith, ferma con le mani ai fianchi. La fisso sorridendo e alzando le braccia al cielo. Mi risponde con un sorriso…
“E va bene…” Dice Louis sospirando e mettendo in avanti la sua mano destra
“Sicuro di voler rischiare?” Ripropone Dom, sorridendo beffardo.
Gli do una gomitata nelle costole “E smettila!”
I due si danno la mano poi Dominic sembra ritornare normale pian piano “Pace” dice a Louis che sorride lievemente. Il cugino comincia a sclerare e corre da Faith, prendendole la mano e stringendogliela molto ‘vivacemente’
“Pace!” Dice ancora, in tono convinto.
Poi si avvicina a me, lo guardo stranito mentre mi prende la mano.
“Pace” dice ancora, sorridendo.
“E con il tuo spirito! - rispondo ridendo - ma che stai facendo?”
“La pace” risponde affermativamente
“E ma noi che c’entriamo!?” Chiedo, trattenendo un’altra risata.
“Eh…ma l’ha detto lei ‘scambiatevi un segno di pace’ “ Dice imitando la voce di Faith che scoppia a ridere, poggiandosi sulle ginocchia.
“Ma no…ha detto – inizio guardandola – fate la pace…”
“Eh! E io che ho detto?!” ribatte Dom agitando le braccia come se volesse volare.
“…Vabè lasciamo perdere!”
“Rendiamo grazie a Dio!”
“Ehhh è finita la messa?! Ce ne possiamo andare?” Domando ironicamente
“Prego! Che la pace sia con voi! Andate mie cari fratelli…” Risponde sarcastico imitando la voce di un parroco con problemi alle corde vocali.
“Fratelli? Tuoi?...MAI!” Grido ridendo, guardandolo mentre corre per il prato.
“Che psicopatico!” Mormoro, facendomi sentire da Faith
“Già…” mi fa eco lei, calmando le risate.

*****

Mi mordo un labbro, voltandomi leggermente dall’altro lato. Sto diventando rosso…lo so, lo sento! Deglutisco ritornando a guardarla…i suoi occhi sono davvero belli ora che la guardo bene.
“Sai…non mi sono mai accorto di come fossero belli i tuoi occhi” Dico incantandomi nel fissarli in ogni loro piccolo movimento.
Vedo la ragazza intimidirsi, regalandosi un sorriso
“Grazie…” Sussurra quasi in un sospiro.
Però è ingiusto…Dominic ha ragione: in questa scuola ci sono tutte belle ragazze…certo, non tutte belle come lei, però ci sono…
“Ehm…i balli del genere mi annoiano molto…” Dico ricomponendomi, stiracchiandomi un po’.
“Capisco - mormora Ophelia abbassando per un attimo lo sguardo - quindi non ci vai?”
“Si, credici…così Ororo mi fulmina a terra, eh?!” Dico facendola ridere
“Ed hai già scelto la dama?”
“Pure tu con sta damigiana? Ma siete fissati?!”
“Ma chi?”
“Tu, Irma e le damigiane!”
Ride mentre io rimango calmissimo
“Sei molto simpatico, lo sai?” Dice improvvisamente la ragazza dopo alcuni attimi di silenzio.
“Si? Grazie” mormoro
*Ma no Erik…che vai dicendo? Grazie? Ricambia con un complimento, no?*
“Ehm...hai un buon profumo!”esclamo senza pensarci.
“Cosa?”
“Eh?!…le rose sbocciano d’autunno!” mi affretto a correggermi…
“Ah…non lo sapevo!”
“Eh si, ora lo sai!”
*Bravo, bravo il cretino che sono! Le rose sbocciano d’autunno?! Ma da quando?! Madò so’ scemo!*
“Ehm…già...”
Cala un silenzio alquanto imbarazzante, alternato dai sibili del vento…
“Vuoi venire al ballo con me?” Sento improvvisamente la sua voce arrivare timidamente alle mie orecchie.
“Eh?! NO - sparo agitato - …ehm… io te lo devo chiedere, ok?”
“Ah… ok…come vuoi, quindi…?”
“Si, ma anche se te lo chiedo ora diresti di no…ehm…perché, cioè hai scoperto che sono psicopatico e quindi no…”
Ophelia mi tira a sé dandomi un bacio sulla guancia.
Rimango per un po’ fermo, fissandola…leggermente interdetto.
“Allora, ci vieni?” domando arrossendo giusto un po’, lievemente…

*****

Sera ormai inoltrata. Bobby continua ad esercitarsi nel congelare i rami dell’albero fuori dalla finestra mentre io sono intento ad infilarmi il pigiama: una canotta blu ed un pantaloncino corto bianco, ecco il mio pigiama.
Sospiro, aprendo la porta del bagno. Accendo la luce e mi avvio verso il lavandino, prendendo tra le mani lo spazzolino da denti e il dentifricio. Apro la fontana quando…
Toc toc…
“Bobby…ti spiace andare ad aprire?”
Sento delle voci poi qualcuno fa irruzione in bagno
“Erik…” vedo nello specchio riflessa l’immagine di Irma
“Irma! - esclamo felicemente sorpreso - Che ci fai qui?”
….
“Un ballo?” Chiedo stupito
“Erik non dormire, Ororo ha dato l’annuncio stamane!” Esclama Irma spostandosi una ciocca di capelli corvini dietro le orecchie.
“Ah…davvero?” Chiedo ancora, grattandomi la nuca.
“Si, davvero! Quindi datti da fare a cercare una dama!”
Attimi di silenzio mentre mi spazzolo i denti. Sputo quello che ho nella bocca nel lavandino, per poi riaprire l’acqua e farla correre. Metto una mano sotto l’acqua, sciacquandomi la bocca. Torno quindi a guardare la mia amica, poggiata con le spalle alla porta…ancora con quel cellulare tra le mani.
“Devo cercare la damigiana?” Dico quasi a voler richiamare l’attenzione
“Dove?” Chiede scendendo dalle nuvole…
“Le damigiane…piene o vuote?” Le chiedo, trattenendo una risata
“Ma per il vino?!” Domanda a sua volta facendo una smorfia
“Eh no, ad una domanda non si risponde con un’altra domanda!” Esclamo autoritario.
Irma sbuffa, mandandomi a quel paese con un gestaccio.
“No, non ne ho voglia, magari la prossima volta!” dico semplicemente, sorridendo
“Hai già un’idea per la dama?” Mi chiede poi, genericamente
“Si, ho intenzione di invitare te” Confesso, anche se falsamente, avvicinandomi a lei.
“Eh? – balbetta lei – cosa? Ehm Erik…stai scherzando vero?”
“E perché dovrei?” Sussurro con sguardo ammaliante
“Ma…io e te siamo amici!” asserisce la ragazza convinta, con un sorriso impacciato
“Perché arrossisci?” La vedo coprirsi le guance mentre si guarda alle spalle
“Ehm…co-come perché? Perché tu fai l’idiota!” Sbotta, quasi a sperare che la smetta.
Ma a dire la verità ci provo gusto…mi avvicino ancora, poggiando la mano contro la porta, proprio vicino alla sua testa. Mi avvicino con il capo, bisbigliandole alcune parole
“Io ti…” mi avvicino ancora di più.
La vedo respirare profondamente, mentre premuta contro la porta, mi fissa stupita attendendo le mie parole
“…io ti sto prendendo in giro!” Le dico infine dandole un pizzicotto sulla guancia e tornando al lavandino. La vedo deglutire sbattendo alcune volte le palpebre.
“Ehi ehi calmati dai, Irma…”
Mi abbasso per mettere un po’ d’acqua in bocca quando intravedo una scintilla. Mi alzo di scatto guardando Irma riflessa nello specchio.
“Che hai fatto?”
“Io? Niente!”
“Niente? E - annuso l’aria - che cos’è questa puzza di bruciato?”
“Non so…forse avranno bruciato le foglie”
“Ah, a quest’ora?”
“Perché c’è un’ora predisposta, scusa?!”
“Si!”
“Cosa?”
“Cosa cosa?”
“Ma cosa???”
“La puzza”
“E allora?”
“La sento…”
“Logico…”
“è prosciutto!”
“no!…”
“pancetta?”
“acqua…”
“salame?”
“acqua”
“hum…- comincio a sentir caldo… - speck?”
“acqua!”
“cosciotto?”
“si, fuochino…”
“il MIO cosciotto?”
“fuoco!”
“Evvivaaa, fuoco, fuoco! Ho vinto, ho vinto!……………….FUOCO?????”
Istintivamente comincio ad agitarmi, aprendo la porta del bagno e precipitandomi in camera urlando mentre sento sempre più caldo. Comincio a correre velocissimo, anche su per le pareti in modo da provocare vento ma il fuoco non si spegne. Intravedo Irma ridere come una pazza
“MA CHE RIDI?”
“Erik, sta calmo, ti aiuto io” Sento dire a Bobby che con una mano cerca di puntarmi.
“NO STA FERM…” cerco di dire ma troppo tardi. Improvvisamente mi ritrovo metà corpo bloccato dal ghiaccio, attaccato con i piedi al soffitto. “Grazie…” dico sarcastico
“Uops…” mormora Bobby prima di scoppiare a ridere insieme ad Irma.
“Si, si, ridete pure, tanto quando scendo da qui vi scotenno!”

*****

“E voi che ci fate qui?”esclama una voce alle nostre spalle
“Mangia…AAAAAH!!!” grido spaventato dall’inatteso ‘ospite’
“Be’ Erik… ecco qui Mr. Purple…” esclama il ciginastro con una faccia alquanto bianca.
“Già e non mi sembra sia molto felice di fare la nostra conoscenza…”
“Già…ed ha…un colorito alquanto…purple…credo si stia arrabbiando!”
“Nana, non ti arrabbiare - poi guardo Dom e gli sussurro - dobbiamo scappare!”
“Eeeh…ma come?! ...Uh aspè!”
Dominic guarda il bidello “Senta?! - esclama convinto - Può prestarci una penna e un foglio?”
Il bidello assume un’aria stupita ma dà a Dom quello che ha richiesto.
“Ecco, grazie - commenta mio cugino abbassandosi un po’ sul tavolo verso di me - allora… il piano, piano piano!”
“eh?!”
“Aspetta che questo buzzuvvo ci ascolta…Scusi?! - Dom si rivolge a Mr. Purple - può farsi un po’ più in là che stiamo facendo un piano di fuga!?!”
Mr. Purple si allontana di un passo, ma a me sembra ancora troppo vicino.
“Eh no, su, su, un altro po’! - dico facendo segno con le mani di allontanarsi - E non faccia il fringuello eh?! Non si metta a spiare!”
Raggiunta la distanza adatta col bidello iniziamo il nostro piano di fuga, ed ogni tanto ci accertiamo che Mr.Purple sia ancora al suo posto. Finito il piano conto fino a tre e…
“Senta Mr. Purple?!” dico convinto facendolo avvicinare…
“Che vuoi, marmocchio?”
“Senta, lei deve essere più gentile! E visto che ci ha cacciati noi ce ne andiamo, basta! Tra noi è tutto finito…”
“Ma…” cerca di reclamare lui, ma lo blocco con voce struggente.
“Niente ma!... Ci ha feriti profondamente! E quindi noi la lasceremo qui, col suo rimorso e i suoi sbagli, perché non può tradirmi e andarsene a spasso con Miss Kappa L’urina, o addirittura con Pippo il ficcanaso…”
“Pippo?”
“Shhh… - aggiunge Dom con un pacco di pop corn in mano – è interessante! Approposito, ne vuole?” chiede riferito al bidello.
“Si… - prendo una manciata di pop corn e li mangio sommessamente - si, l’ho vista sa, lei non può continuare a tradirmi…cof cof… - schiarisco la voce - dicevo…senta sa… - poi mi rivolgo un attimo a Dominic, abbassando la voce - ‘Senta sa’ va bene, si? - vedo il cugino annuire con un pollice alzato quindi ritorno nella parte rigirandomi verso Mr. Purple - …lei non può continuare a tradirmi con l’impresa di pulizia…è un impresa, capisce?!...NO! No… lei non si rende conto minimamente della gravità del fatto…”
“Ma io verament…”
“NO, non aggiunga altro…Dominic, vai via, lasciami solo, ora è una questione tra noi… perché lui mi ha spezzato le coeur!”
“Ecco, si vergogni lei che gli ha spezzato…gli ha spezzato…che ti ha spezzato?”
“Le coeur, il cuore…”
“Ah ecco, si vergogni perché non si fanno queste cose, su su…lei si deve vergognare, poi gli esce il sangue dal cuore e che schifo, dopo chi lo pulisce, lei?! No lei no perché è stato lei che l’ha rotto, quindi deve scappare perché se no la sgridano e lei non vuole essere sgridato, vero?!”
“N-no…io…no…” una voce rotta e lacrimosa esce dalle labbra di Mr. Purple.
“Annamarì…!” la mia voce esce dura e sicura, cambiando personaggio.
“Uh marò…”esclama Dom preoccupato.
“Annamarì, piccerè, nun chiagnr’…vien’ accà, facimm’ cicchettuccicc…(traduzione: Annamaria, piccola, non piangere… vieni qui, facciamo i ‘birbantelli’)
Gli occhi marroni e lacrimosi del bidello si posano su di noi, si alza lentamente, quasi incerto, muove qualche passo lasciandoci poi da soli senza proferir parola…
“Che buzzuvvo!” esclama Dom scuotendo la testa.
“Già, nessuno gli ha mai detto che si saluta prima di andare via?! E poi non mi ha dato il bacio della buona notte…” aggiungo io, poi iniziamo a ridere come due matti…
“Cosa facciamo ora?!” chiede il cuginastro stiracchiandosi.
“Non saprei - mi volto e vedo passare Rogue davanti alla porta, ma non credo ci abbia notati, forse torna nel dormitorio - andiamo in cortile a rincorrere gli scoiattoli? Semmai poi dormiamo sotto le stelle mentre gli scoiattoli preparano vendemmia!!!”
“Oh… ok!... – dice Dom, poi si blocca, portandosi le mani alla bocca e cominciando a tremolare - Ma… se ci sono i lupi mannari?!”

*****

Ore 16.47. La sala relax è affollatissima e io e Bobby cerchiamo di farci spazio tra i tantissimi altri studenti.
“Ma che succede?” Chiede Bobby stupito.
“Te lo direi se lo sapessi, oh guarda c’è Ororo… ciao Ororo, ciao!”
“Buon pomeriggio a tutti gli studenti, volevamo informarvi che dal 26 luglio al 3 agosto di quest’estate si terrà un campo scuola ad Oxofrd, in una scuola di mutanti gemellata. La professoressa Frost si occuperà dei permessi e delle richieste di adesione… Sappiamo che molti di voi non potranno mai avere il permesso dei genitori, così abbiamo pensato che ogni ragazzo che non può ottenere il permesso dei genitori sarà tutelato da un professore o da uno studente maggiorenne scelto dal consiglio docenti. - tra la folla si alza un sonoro “oooooh” di assenso. Sorrido lievemente, anche se con un po’ di malinconia. - Vi daremo in seguito maggiori informazioni… adesso da bravi, tornate ai vari corsi di potenziamento, buon termine di giornata a tutti.”


*****

La sala mensa è piena fino all’ultimo posto, tutti mangiano tranquillamente, tutti tranne io...! La tensione è troppa…una voglia matta di respingere il pizzico dietro la nuca che mi sta facendo star male.
“Erik, cos’hai?” Chiede Irma preoccupata
Cerco di sforgiare il mio miglior sorriso, mandando indietro le lacrime e mostrandole il mio viso
“Eh? – fingo di non sentire – nulla…mangio calmo e beato!” Cerco di essere convincente mentre addento una patatina
Irma mi fissa ancora preoccupata, si avvicina a me studiandomi
“Erik, se vuoi non dirmi cosa hai…fai pure, ma non dire che non hai niente, offendi te stesso” mormora seria
*non ho niente* ripeto a me stesso cercando di sforgiare il miglior sorriso che ho
“Tranquilla Irma...-provo a parlare ma la voce mi esce strozzata. La ragazza inarca un sopracciglio – è che...io non ce la faccio più! Devi aiutarmi...” Esclamo nervosamente, in panico
“Oddio, che ha?” Chiede confusamente Faith ma Irma non le risponde.
“Cosa c’è?” Mormora abbracciandomi
Improvvisamente il pizzico alla nuca si fa più forte.
“Io non riesco più a trattenermi...è come se fossi pronto a scoppiare da un momento all'altro...”
Prendo la ragazza per le spalle, fissandola negli occhi. Un brivido percorre la mia schiena, spalanco gli occhi, guardando il nulla
“Erik…cosa c’è che non va?” Irma cerca di farsi dare una risposta ma la mia mente già sembra non voler più rispondere alle provocazione. Riesco solo a pronunciare “le…visioni”, prima che una forte aura invisibile mi avvolga del tutto, facendomi entrare dove solo io so....dove la paura è solo un optional...dove provo davvero quelle grandi sensazioni di terrore allo stato puro. Sento i sensi allontanarsi…
Gli occhi cominciano ad appannarsi e sento pulsare il sangue nelle vene con forza, quasi fino a scoppiare. Sento gli occhi tramutarsi pian piano dal verde al ghiaccio, quasi bianchi. Sento le mani tremare, insieme lentamente a tutto il corpo
Le parole di Irma e Faith entrano confusamente nel mio cervello che non riesce a rielaborare bene. Sento improvvisamente rabbia, frustrazione, sentimenti cattivi avvolgermi…insieme al più spietato: la paura! Impaurito sento che getto via ciò che avevo tra le mani prima di scaraventare più in là il tavolo al mio fianco, provocando grida varie. La luce sembra volersi fulminare.
Sento solo una grande forza poi nero...Lancio piccoli respiri affannati mentre l'aura si innalza di più facendomi sbarrare ancora di più gli occhi. Improvvisamente sento di cadere a terra, mi avvicino lentamente al muro, poggiandomi ad esso ed assumendo una posizione fetale: tremo, sempre più forte.

Ecco che la visione si appresta a mostrarsi!
-Il trambusto termina. Mi ritrovo improvvisamente in un giardino, sembra quello dello Xavier's Institute. Confusamente sagome camminano quando improvvisamente lo sguardo si ferma su un ragazzo dai capelli biondi, con un accendino tra le mani. Passando più avanti vedo Irma ballare un lento con Warren. Mi avvicino, spostando alcuni cespugli dalla visuale...scene confuse...poi ancora il trambusto...Irma sbattuta contro al muro, improvvisamente un calcio non calcolato...fuoco…un’albero….un incendio...Irma...no...IRMA!-
“IRMA!!” Grido ancora in trance, sudato
“Erik…sono qui” confusamente questa parole interrompono la visione. Mi sento svenire, dando però prima il colpo finale, innalzando di tanto la mia aura e spalancando fino al possibile le palpebre. Non so perché lo faccio però…mi mancano le forze…perdo il controllo del mio corpo…

Nella mia mente non c’è spazio per tutti e due eppure questa voce continua a perseguitarmi…ammaliante, decisa, convinta che io la ascolti…un po’ familiare…

*Lasciami entrare, andrà tutto bene…a me puoi dire ciò che hai visto…controllerò io i tuoi poteri…fidati di me, Erik! Io voglio aiutarti…insieme possiamo guarire questo difetto del tuo potere…Hai un talento straordinario e non va sprecato per scherzarne con gli amici. Non farne parola con gli altri…dillo solo a me! Non aprire gli occhi* Mi lascio trasportare

“Si, va bene…” mormoro a voce alta poi improvvisamente la visione si ripresenta…quella parole spariscono dalla mia mente. Mi alzo a sedere dal lettino dove a quanto pare mi avevano disteso…
“IRMA!” Grido, affannato.
Vedo, anche se un po’ confusamente, la mia amica avvicinarsi
“Erik, sono qui!” Esclama Irma abbracciandomi
“Erik…stai bene?” Chiede Ororo, facendomi una carezza sulla guancia.
Mi metto una mano sulla fronte, sentendola pulsare con forza.
“Bene?...si, si sto bene!” Dico massaggiandomi la fronte. A quanto posso notare dalla parete vicina ricoperta da metallo i miei capelli sono un pò sconvolti e vedo gli occhi improvvisamente di nuovo di un grigio-bianco, solo per un attimo, rammentandomi ancora la visione.
Riconosco finalmente la sala di controllo…vicino al lettino c’è anche Logan, che sorpresa!
Lo guardo sorridendo lievemente.
“Va tutto bene, ragazzo” Mi dice, rassicurandomi
“Erik…- inizia Ororo, sospirando - che cosa hai visto?”
Mi gratta la nuca aguzzando lo sguardo, poi soffermandomi su Irma...E’ troppo pericoloso per Irma dirlo a tutti…Le vieterebbero vietato di andare alla festa o addirittura farebbero di tutto per tenerla sotto controllo facendola sentire in gabbia! Non voglio questo...io amo i miei amici.
“Io...non me lo ricordo” mento sfacciatamente.
Me la caverò da solo evitando quell’incontro pericoloso per Irma, ma non voglio farla sentire in pericolo raccontando tutto...lei non merita!
Ororo mi fissa perplessa, poco convinta
“Impossibile che non ricordi, fai uno sforzo! - sbotta Logan avanzando - Potrebbe essere di vitale importanza!!!”
“Ho detto che non ho visto niente!” Sbotto innervosito fronteggiando Logan.
Improvvisamente sento gli occhi ritramutarsi per un secondo. Cerco di nasconderli ma non faccio in tempo a quanto pare *Oddio che mi succede…?!* penso tra me, scuotendo la testa.
“Erik, ti prego…- comincia Ororo sbuffando - ti capiamo…sei una adolescente! Anche noi lo siamo stati e abbiamo dovuto combattere con i nostri poteri…con noi stessi!” Spiega la direttrice
“Si, lo so…”
“Quindi noi possiamo capirti!” Adesso è la voce di Polverine a parlare.
“TU NON HAI AVUTO LA MIA STESSA COSA!” Grido a Logan che prontamente sferra gli artigli di adamantino.
“Questi…- dice mettendomeli bene in vista - …credi che mi abbiano divertito? Credi che mi divertivo ad ammazzare persone senza neanche volerlo, trafiggendoli anche mentre le abbracciavo o salutavo?!” Il suo tono è calmo ma autoritario.
“Non solo tu hai problemi…” Continua Ororo
“Erik…ti prego!” Vedo Irma dire a denti stretti
Ma no…è più forte di me…non voglio!
“Erik non costringermi a chiamare la professoressa Frost!” Sbotta adesso Tempesta, più innervosita mentre incrocia le braccia al petto.
Guardo i tre presenti della sala.
“Non ho nulla da nascondere…fate pure come volete! Se volete credermi, bene…altrimenti… - sospiro - credevo di potermi trovare bene qui…” Sibilo guardando il pavimento.
Spero solo che le mie doti di attore servano a liberarmi di loro!
Non lo faccio per me…se fosse per me correrei subito dalla Frost per aiutarmi a controllare il mio potere. Davvero, io non lo faccio per me…lo faccio principalmente per Irma!

Dalla vita di Irma Twain

Sono ancora parecchio scossa dall’attacco che è preso ad Erik, non l’ho mai visto in quello stato, aveva le pupille completamente bianche e mi stringeva forte facendomi male, era tutto rigido e non rispondeva alle mie domande, come se stesse per venirgli un attacco epilettico, poi continuava a chiamarmi…
Mamma che paura. Per fortuna alla fine sono arrivati Tempesta e Logan e lo hanno portato nella stanza di controllo…
li si è ripreso fino a svegliarsi, continuando a chiamarmi.. è sempre così quando ha una visione? Dev’essere orribile..
Chissà cosa ha visto e perché non lo vuole dire..
Nemmeno a me ha voluto dirlo, a me che sono come una sorella per lui.. cioè, questo è quello che credevo..
ho avuto tantissima paura…
Adesso siamo qui nel corridoio io e lui, John ha di nuovo tentato di chiamarmi ma io non gli ho risposto
”chi era?” mi chiede Erik che nonostante tutte le mie moine per evitare che si accorgesse della chiamata se n’è accorto benissimo.
”oh nessuno..” scuoto la testa mentendo.. “ma non cambiare discorso!” continuo “perché non vuoi dire cosa hai visto? Potrebbe essere in gioco la vita di qualcuno!” esclamo
lui scuote la testa esasperato “non mi ricordooooo!! E te perché non vuoi dirmi chi era al telefono???” dice battendo il piede in terra
”perché non era nessunissimmente nessuno!!!” sbotto allargando le braccia..
Lui fa per ribattere ma il rumore di passi ci fa volte entrambi, ed ecco che da dietro l’angolo sbucano Kitty e Warren..
Sento il volto avvamparmi alla vista dell’Angelo..
Da quel giorno, quando ha detto quelle cose tutte le volte che lo vedo sento il cuore battermi a mille e il volo prendere.
L’altro giorno mentre è passato ha preso fuoco il mio panino -.-
Non dico le risate che si sono fatti Erik e Dominic… ma perché adesso mi fa quest’effetto Warren? Prima non reagivo così.. adesso cosa è successo? Cosa ha scatenato in me quella frase?
Troppi punti interrogativi e nessuna risposta.. mentre lo fisso avanzare sento le labbra di erik vicinissime al mio orecchio
”adesso verrà qui, ti bacerà la guancia e ti dirà.. finalmente ti ho trovata!”
sento il volto avvampare con ancora più violenza, mi volto di scatto verso Erik trovandomi la sua faccia davanti
”ma sei pazzo???” mugolo imbarazzatissima
lui fa spallucce rimanendo in silenzio, ormai i due sono da noi praticamente
”ciao ragazzi!” ci saluta kitty sorridendo
”Irma, finalmente ti ho trovata!” mormora Warren avvicinandosi a me che sono completamente paralizzata, sento le sua labbra sfiorare la mia guancia.. manca poco svengo…
mi volto lievemente verso Erik che sorride allontanandosi con Kitty.. bastardo perché mi lascia sola???
”ehm.. si beh.. e… perché mi cercavi?” chiedo martoriando una ciocca di capelli con le dita
lui sorride facendo spallucce “prima ho visto la scena con Erik” dice serio, preoccupato “cos’è successo?”
”ha avuto una visione” dico semplicemente sentendo che l’imbarazzo si sta allontanando per fortuna
”ti ha praticamente scaraventata a terra” dice … oh cacchio quanto è vicino!
”ehm.. beh.. perde il controllo in quelle situazioni” dico abbassando un attimo lo sguardo qundo lo rialzo sento la sua mano sulla mia guancia, ed ecco che torna l’imbarazzo..
”ora stai bene?” ,mi chiede
”benissimo…”
”hai già qualcuno con cui andare al ballo?”
eccola! Sento il cuore battere talmente forte che potrebbe schizzare fuori dal petto da un momento all’altro
”ehm.. io… no a dire il vero.. no” mormoro.. dio che scena pietosa…
”ci vuoi andare al ballo?” mi chiede sorridendo
”certo che ci vorrei andare” dico perplessa
”posso farti da cavaliere?”
la bomba è esplosa.. no.. non sento tantissimo imbarazzo a dire il vero si è dissipato quasi tutto..
annuisco sorridendo “mi piacerebbe tanto”
L’angelo mi sorride.. oh mammina, si sta avvicinando o è una mia impressione???
istintivamente socchiudo gli occhi, è talmente vicino che sento il calore delle sue labbra sulle mie..
oddio sta per baciarmi!
il rumore freddo di una canzoncina c fa tornare entrambi alla realtà.. si allontaniamo spalancando gli occhi, sento il cellulare dentro la mia tasca vibrare mentre Toxicity risuona nel corridoio, metallica e pungente come non mai.
”ehm.. scusa, ci vediamo domani!” dico a Warren per poi correre via..
prendo il cellulare tra le mi imprecando mentalmente
”John.. che cazzo..?” sbotto a voce alta, appena giunta dietro l’angolo mi appoggio al muro
”che cazzo vuoi???” rispondo
”ah è così che si saluta?” sento la sua voce dall’altra parte della cornetta
”te si, perché devi rompere?”
”non ti sto rompendo!”
”questo lo dici te!”
”hai qualcos’altro di meglio da fare tesoro?”
”direi di si..”
”qualche mese fa non dicevi così”
sento la fronte avvampare di calore
”ma cosa vuoi da me?” chiedo in un mormorio
”mi mancavi.. ho saputo che ci sarà un ballo il 22”
”e come fai a saperlo..?” chiedo sconcertata
”siamo mutanti tesoro”
dice con un tono arrogante, quel tono che adoro..
”si ma va beh… c’è un ballo ok? A te che ti importa?” chiedo
”verrò li”
”COSA?”
”hai capito..”
”ma.. cioè .. non puoi… sei della confraternita di Magneto, un nostro nemico!”
”vengo solo per vedere te, Magneto mi ha dato il permesso..”
”lo dubito..”
”dubiti di me? Di Pyro?”
”la vuoi finire John??? Siamo nemici, hai abbandonato la scuola? Hai abbandonato me? Bene attaccati!” detto questo gli attacco in faccia, subito che però questo lo fermi…

“che hai Irma?” mi chiede Faith
Siamo io, Faith, Ophelia e Rogue sedute sul bordo della fontana a spettegolare.. da poco di è unita, per la gioia di Rogue, kitty.
”io?” chiedo ornando bruscamente alla realtà “oh nulla..:”
Le ragazze ridono “stavi pensando a Warren?” mi chiede con malizia Kitty..
i cavoli suoi lei no eh?
”no.. veramente stavo pensando a quale vestito indossare per il ballo.. non ne ho nemmeno uno elegante” mormoro
”cavoli bel problema!” esclama Ophelia
cade il silenzio
”se andassimo tutte a fare Shopping???” propone di botto Rogue “Non voglio fare certo brutta figura con Bobby..”
”dai è un idea!” esclama Faith
”a proposito..” mormora Rogue maliziosa.. “alcune signorine non mi hanno detto chi sarà il loro cavaliere” dice ridendo
io e ophelia arrossiamo di botto..
”beh… ecco” mormoro io “credevo lo sapeste che Warren mi ha invitata
”io lo sapevo!” esclama Kitty
”mentre io.. beh” è Ophi adesso a mormorare “ho invitato Erik Deavers!”
”LO SAPEVO!!!!!” esclamo scattando in piedi
”eh si.. ce li vedo come coppia” commenta faith
”e tu signorina?” tutte ci voltiamo verso di lei
”con chi vai al ballo?” termino io

”ehi! Professore!!!!!!”ho appena intravisto Kurt Wagner voltare l’angolo, magari lui sa dov’è Ororo.. è tutta la mattina che non la vedo..
la teleporta si ferma guardandomi con i suoi occhi gialli “Guten Morgen!” mi saluta sorridendomi con quello spiccato accento tedesco
Sorrido fermandomi di fronte a lui “buongiorno a lei!”
”ti prego cara, chiamami Kurt e dammi del tu” dice dolce.
Come mi piace questo professore, tutto il contrario di quell’acidona della Frost.
”va bene” dico ricambiando il tono gentile “hai per caso visto Tempesta stamani?” gli chiedo
”L’ultima volta era nella stanza di controllo con Logan” mi dice
sospiro.. “beh per piacere quando la vedi le dici che Irma Twain non parteciperà al campo-scuola per mancanza di autorizzazione firmata da un genitore, perchè la sottoscritta Irma twain non ha un genitore ne un tutore che possa firmare!” esclamo sorridendo nonostante la notizia non sia delle migliori..
vedo Kurt spiazzato
”non importa che le riferisci tutto” dico sospirando massaggiandomi le tempie
”scusa..” aggiungo poi rendendomi conto di essermela presa con lui di tutto
sento una sua mano sulla mia testa “non è facile sopportare l’abbandono, ma se te pensi che Dio è sempre con te e ti protegge, allora ti sentirai meno sola” mormora con dolcezza
”è facile dirlo..” mormoro
”è facile pure metterlo in atto.. a presto Meine Freund” dice allontanandosi..

Dalla vita di Faith Revel:

Oddio! Il ballo!

Mi sveglio di soprassalto nel bel mezzo della notte e guardo l’ora, ma l’orologio si è bloccato, non mi importa tanto, mi sono svegliata per un incubo terribile… Decido di andare a rinfrescarmi il viso in bagno e cammino al buio cercando di fare piano, ma… patapum.. rotolo per terra, cadendo sopra qualcosa, facendo un fracasso enorme… “Aiiia!” dico intanto mi rialzo dal pavimento, massaggiandomi la testa e un ginocchio.
“Faith! sei tu?Che combini?” mugugna Rogue senza muoversi, con la faccia schiacciata nel cuscino
“Niente, sono caduta cercando di andare in bagno…” Rido rumorosamente
“Da quand’è che questa valigia sta in mezzo alla stanza?”
“Sssshh!! vuoi svegliare tutto l’istituto? Ah, la valigia, l’avevo spostata perché cercavo una cosa, poi l’ho lasciata li..”
Apro la porta del bagno accendo la luce, poi richiudo la porta e mi rinfresco con un po’ d’acqua ghiacciata, esco dal bagno spegnendo la luce e visto che il sonno mi è passato decido di andare a farmi un giro fuori.
“Rogue?....Rogue?” sussurro
“…mmm…” mormora assonnata
“ Esco, vado a farmi un giro!”
“…mmm..” “…ma non puoi, il regolamento vieta di uscire di notte”
“E chi se ne frega del regolamento.. Le regole sono fatte per non essere rispettate… e poi tanto chi vuoi che mi veda!”
Non ho voglia di cambiarmi per uscire, tanto sono tutti a letto, quindi esco in pigiama e pantofole, faccio un giro per i corridoi non trovando anima viva, poi vado verso le scale e scendo scivolando per il corrimano, tocco il pavimento con un piccolo saltino e tutta allegra vado a vedere se almeno in sala mensa c’è qualcuno.. Tutto d’un tratto sento un rumore provenire dalle cucine e qualcuno che parlotta.. ‘Oddio.. chi è?’ penso preoccupata, ma mi dirigo ugualmente alle cucine per vedere chi è…
Sento dei passi dietro di me e cerco subito un posto dove nascondermi…Mr. Purple… mi nascondo appena in tempo, non mi ha vista per fortuna…È entrato in cucina e sento le voci di due ragazzi conosciuti.. mi affaccio appena alla porta per vedere chi sono e vedo Erik e Dominic… ‘Sempre loro’ penso trattenendo una risatina…
Spalanco gli occhi.. Mr Purple mi sta fissando… ‘O cacchio, che faccio, meglio filare’ scappo fuori in giardino e vado verso i campi da basket… da li si vede la finestra della mia camera, noto che la luce è accesa, chissà che sta facendo Rogue.. Poco dopo si spegne e vedo Rogue venire di corsa dalla mia parte..
“E le regole? Non bisogna rispettarle?” dico prendendola in giro
“Sono troppo in ansia per il ballo e non riuscivo a dormire, mi sono messa alla finestra a guardare il cielo, sognando ad occhi aperti, poi ti ho vista correre qui e sono venuta a vedere che era successo, o che avevi combinato!” mi dice guardandomi con aria curiosa
“No nientee…ero uscita e…” le racconto cosa è successo, poi ridiamo come due sceme
“Oddio.. sei troppo simpatica.. sei un po’ matta”
“Matta io? Ma non hai visto quei due la?”
Rogue cambia subito discorso e torna a parlare del ballo…
“Ma, tu non sei in ansia per il ballo? io non vedo l’ora che arrivi, scommetto che sarà bellissimo…tutto bello decorato, la musica, i balli…Bobby..” Fa una pausa e guarda il cielo, le vedo gli occhi brillare di felicità..’Che cara…’
“ Tu con chi vorresti andarci?” Mi chiede curiosa
“Io? Bha… non sono molto amante di questi balli, perchèèè non mi sento molto a mio agio vestita come una bambolina, preferisco indossare un paio di jeans e una maglietta, sono più comoda...”
“Ma se qualcuno ti chiedesse di andarci?”
“Bhè dipende chi è…ma si dai…ci vengo anche solo per curiosare, tanto si tratta solo di una serata, cercherò di starci dentro un qualche vestito per tutto il tempo!” dico ridendo
“ Prima mi sono alzata perché avevo fatto proprio un incubo sul ballo, però non me lo ricordo, so che è stato tremendo..” ridiamo
“Noo, addirittura un incubo.. ma ti terrorizzano così tanto?” mi chiede ridendo poi aggiunge
“Tanto ci scommetto che qualcuno ti chiederà di andare con lui…!”
“…ma non è detto che io dica di si se qualcuno me lo chiede” dico con un sorrisino cattivo, poi scoppio a ridere nuovamente.
Dopo un po’ Rogue si alza un po’ stanca..
“Io torno a dormire, ciao Faith!!”
“Ciaoo!!Tra un po’ torno anche io!”
Mi sdraio sulle gradinate del campo da basket e guardo la luna splendente circondata da migliaia di stelle lucenti e rimango a pensare un po’ alla scuola, alle persone che ci sono qui, a me… non avrei mai pensato che ci fossero così tanti mutanti...sinceramente non ci avevo mai pensato, ma non me lo aspettavo…
Poi vengo distratta dai miei pensieri da un rumore dietro un cespuglio…
“Chi c’è la dietro?” chiedo alzandomi di scatto sulle gradinate guardando verso il cespuglio sotto il salice, poco lontano da me.
“CHI C’É?”

********

“PASSA QUI FAITH, SONO LIBERO!” Urla Matt mentre corre verso il canestro, io faccio di testa mia provo un lancio triplo, la palla vola in alto, becca il canestro ee…”SSIIII!!” urlo saltellando, alcuni ragazzi mi abbracciano! “Grandee…Però, mica male la ragazza!” dice uno a Matt. “Grazie!” dico ridendo! Ci rimettiamo a giocare, mi passano la palla io salto per cercare di prenderla prima che arrivi qualcuno dell’altra squadra, la sto quasi per prendere, solo che mi piomba uno addosso e finisco per terra.. “Maledetto!” borbotto, poi mi rialzo e lo marco stretto..
“ULTIMI TIRI!”
‘Ok, ora la palla la prendo io bestione’ dico prendendogli la palla e correndo dal lato opposto del campo, passo la palla a Matt, lui corre, poi la passa a Noko, che a sua volta me la ripassa, sono sotto il canestro ormai, la prendo e puf! la faccio cadere dentro!
“Grande!” mi dice Niko dandomi il cinque
“Lo so lo so, non serve che me lo ricordi!” dico prendendolo in giro, lui mi salta addosso e comincia a farmi il solletico…
“No….no basta fermo…il solletico no..” mi rigiro per terra come un’anguilla
“BASTA.. BASTA!” si aggiunge anche Matt
“NO, in due no…aaaaah!!” mi muovo ancora di più, non riuscendo a scappare, dopo un po’ la smettono e io mi rialzo
“Questo non vaaaaleeeee..” dico con la voce da bambina, mi vado a rinfrescare il viso sotto la fontana e bere un po’ d’acqua, poi vado a sedermi nelle gradinate vedendo Erik e Dominic..
“Salve ragazzi” dico sedendomi un gradino sotto di loro “Come state?”
“Bene!” rispondono quasi in coro, anche se Erik non mi convince troppo, ma non vado oltre…
“Bella partita! Sei brava a giocare, no lo avrei mai detto!” Dice Dominic
Faccio spallucce e sorrido “Grazie!” vedo poi Niko e Matt andare a cambiarsi.. “CIAOOOO RAGAZZIII!” ho gli occhi un po’ sognanti, spero non se ne siano accorti questi due.
“Dai sputa il rospo! Chi è dei due che ti piace?” mi chiede Erik prendendomi in giro
“AH AH! Vuoi sapere troppo caro mio!” rodo e scappo negli spogliato a cambiarmi
“MA DOVE SCAPPI!! FAIIIITHH!”
Li sento urlare e rido come una matta mentre entro negli spogliatoi…


Sono sul bordo della fontana assieme ad Irma, Ophelia, Rogue e Kitty, vedo Irma un po’ strana e le chiedo che ha, ma mi risponde che stava pensando al vestito del ballo.. ‘Oddio è vero il ballo! Che strazio!Odio dovermi vestire come una bambolina’, mi sento rivolgere una domanda…o e che dico adesso..
“ E tu signorina?” si voltano tutte verso di me.. divento rossa come un peperone..
“Con chi vai al ballo?” mi chiede Irma, mentre Rogue mi guarda ridendo più delle altre, visto che sa che non sono particolarmente amante dei balli…
“Bhe..io…veramente… ecco…” mi metto a balbettare qualcosa.. ‘Povera me, che mi succede’ penso mentre le altre quasi cadono dentro la fontana da quanto ridono…
“Non lo so… cioè… si ci sono molti ragazzi carini qui, però…io non sono amante dei balli, mi sento impacciata dentro un vestitone, preferisco jeans e maglietta!”
“E giocare a basket con Niko e Matt…” Mi dice Ophelia dandomi una piccola gomitata
“No, hey, che hai capito, loro sono solo due amici!”
“Solo?” mi dicono quasi in coro Ophelia e Irma, mentre Rogue e Kitty ridono una da una parte della fontana e una dall’altra..
“Si, sono amici… Ci devo per forza venire con un cavaliere?” dico facendo la finta imbronciata…
“ È certo cara! Ci devi venire al ballo con un cavaliere, o sennò te lo troviamo noi!” dice Irma con il consenso delle altre…
“E daiiiii, dicceloooo!” cercano di convincermi Kity, Ophelia e Irma
“Dai lasciatela stare…Lo scopriremo al ballo!” Dice Rogue salvandomi, le faccio un sorriso
“Ok ok…” poi vedo Irma borbottare qualcosa ad Ophelia, ma lascio perdere
“Ragazze, ma da chi bisogna andare a dire del campo scuola? E come si fa a partecipare senza l’autorizzazione dei genitori?”
“ L’ha detto Ororo ieri,
la professoressa Frost si occuperà dei permessi e delle richieste di adesione… e poi per chi non può chiedere ai genitori ha detto che verrà tutelato da un professore o da uno studente maggiorenne scelto dal consiglio docenti.”
“Ah… giusto..che sciocca, men’ero dimenticata” dico ridendo e portandomi una mano tra i capelli
Irma e Ophelia e Kitty si alzano e si allontanano “Ciao ragazze… Tanto se non ti decidi a trovarti il cavaliere mettiamo i volantini per la scuola A.A.A., CERCASI CAVALIERE PER IL BALLO PER FAITH REVEL, RIVOLGERSI A KITTY PRIDE-IRMA TAWIN E OPHELIA BAILEY!” poi se ne vano ridendo
“Noooooo, ragazzeeee!” le saluto con la mano “CIAO PERFIDEE!” aggiungo ridendo

Dalla vita di Erik Deavers:

“Wow, non sapevo ci fosse una piscina qui!” Esclama il cuginastro mentre osserva stupito la piscina piantata nel terreno dietro lo Xavier Institute.
“Oh Cavolaccio!” Esclamo guardandola, restando letteralmente a bocca aperta
“Bella vero?” Mi dice Irma, venendomi incontro
“Che-che cos’è?” Mormora Dominic, avanzando lentamente verso l’enorme vasca d’acqua.
“E’ la regina Elisabetta Dom! – ironizza Irma – Oddio Dom non fare il cretino!” Dice ridacchiando
“E’ favolosa! BAGNO DI MEZZANOTTE!” Grido facendo un salto gigante, osservando tutto dall’alto “YUHUUUUUUUUU” grido ancora ricadendo precisamente dov’ero prima
“Evita la prossima volta!” Mi consiglia Irma con sguardo scocciato
“E…e perché?”
“Perché mi fai volare i capelli…sono già abbastanza odiosi da soli. Manca soltanto che tu muova l’aria e me li faccia mettere in disordine!” Sbotta, riavviandosi verso la piscina.
“Ma…come mai è così nervosa?” Chiedo a Dom che in tutto questo stava sbavando mentre guardava la piscina
“Non lo so…” mormora Dominic con sguardo sognante.
“Giuro che stasera la getto un piscina con tutto il vestito favoloso!”
“No…così poi la fai male!” Aggiunge piagnucolando
“Ma chi?”
“La piscina! Si, mi sono innamorato!”
“Ecco…almeno al ballo ci vai con la piscina!” Lo prendo in giro, ridendo
“Eh no cuginastro!”
“No?”
“No, ci vado con una ragazza!”
“Wow…con una ragazza… - mi fingo sorpreso - e chi, sentiamo!?”
“Beh…”
“Beh?”
“Aspetta…- dice guardandosi intorno e sbracciando improvvisamente verso un gruppo di ragazze. Lo guardo stupito - ehi tu! - grida - Si tu Jessy, vieni qua ma fai la brava!”
“Mio Dio…ma che vuoi fare?!” Chiedo metà divertito e metà stupito.
Che avrà in mente questo psicopazzo scemo?

*****
E pensare che dovrei odiare i balli…
“Perché sei così agitato? Erik…Erik mi stai ascoltando?”
“Eh? Si, si Bobby scusa è che…che questa cavolaccio di cravatta non riesce ad abbottonarsi” Sbotto buttando ancora una volta la povera cravatta per terra.
“Vieni qua…- mi dice Bobby, raccogliendo da terra la cravatta e portandola dietro al mio collo . si fa così, guarda e impara!”
“Già, stiamo parlando con un maestro dei balli, eh Bobby?!” Esclamo sorridendo beffardamente, prendendolo un po’ in giro
“Ahhh - sospira - non me ne parlare. E’ una vita che sono qui. Oramai ci ho fatto l’abitudine!” Dice infine dandomi un colpetto sul petto “Ecco fatto campione!” Aggiunge strizzandomi un occhio.
“Wow…grazie, sei il maestro della cravatta!” Dico eccitato mentre mi guardo allo specchio
“No Erik - ridacchia lui - sei forse tu troppo stupido non io troppo bravo!”
Eheh, simpatico il ghiacciolo!”
“Eheh, anche tu mio caro!”
Mi volto di scatto verso l’orologio. Cavolo…sono le nove meno un quarto!
“Diamine, siamo in ritardo!” Esclamo, infilando in fretta la giacca e precipitandomi a prendere il pantalone dall’armadio.
“Calma manca ancora un quarto d’ora…”
“Appunto! Un quarto d’ora…il tempo vola se non te ne sei accorto!”
“Dio mio Erik non fare il precisino!”
“No, no, non faccio il precisino è che non voglio far aspettare Ophelia!” Sparo d’un botto mentre sento la colorazione del viso cambiare.
“Ah ecco, è per la dama”
“La damigiana, si!” Dico seriamente mentre mi infilo il jeans.
Sento Bobby ridacchiare mentre si mette a punto il papillon.
“Ehm…Bobby...- lo interrompo io - credi che stia bene così?” Dico mostrandomi a lui e facendo un piccolo giro su me stesso
“Si ma…manca qualcosa!” Dice pensieroso
“Si…un cappello da cowboy…eddai dico sul serio!”
“Ecco! - grida - sei un genio!”
Si precipita verso il suo armadio, lo spalanca e ne estrae un cappello bianco da cowboy, viene verso me e me lo piazza in testa. Lo guardo attonito, senza parlare. Mi volto poi verso lo specchio a guardarmi. E’ vero…non sto male ma non vorrei fare la figura dell’idiota.
“Ma Bobby non farmi ridere! Cos’è sto coso?”
“Lo hai detto tu che ci voleva un cappello da cowboy!”
“Bobby, Bobby…sai cosa vuol dire sarcasmo?”
Vedo il ragazzo mordersi un labbro.
“Io scappo!” Dico in fretta, precipitandomi alla porta.
“Buona serata!” Mi dice alzandomi un pollice
“Anche a te campione! Può darsi che questa è la buona volta che Rogue ti ‘tocchi’ senza farti del male!” Dico un po’ maliziosamente mentre lo vedo tirarmi dietro qualcosa. Chiudo la porta in tempo, sospirando sorridente mentre mi avvio verso la stanza di Ophelia. Deglutisco e sbatto velocemente le mani.
“Calmo Erik, sta mooolto calmo, non è nulla. Io sono molto nervoso cioè no! Io sono molto calmo, ecco si, sono mooolto calmo!” Ripeto a me stesso mentre avanzo con passo lento
Che Dio me la mandi buona…

Dalla vita di Irma Twain:

oddio sono troppo in ansia per questo ballo...
Adesso sono in camera con Ophelia e stiamo finendo di prepararci, siamo entrambe tesissime come delle corde di violino
”Irma ti sta benissimo quel vestito, il viola ti dona tanto!” mormora la ragazza guardandomi.
Il mio vestito, il mio ultimo acquisto.. ho speso tutti i miei guadagni per comprarlo e non mi sento nemmeno me stessa. Sembro un’altra persona.. una di quelle ragazze che vedi nelle riviste di moda, perfettamente vestite e truccate.
”grazie anche te stai benissimo!” le rispondo sorridendo mentre seduta alla scrivania mi guardo nello specchio mentre finisco di truccarmi.
Grandi occhi azzurri mi guardano, occhi che non sento appartenermi più... è così strano curare il proprio aspetto.. è divertente, dovrei farlo più spesso..
Ma un’altro timore mi attanaglia.. John.. le sue parole.. una parte di me non vede l’ora di rivederlo, non vede l’ora di rivedere il ragazzo che le ha rubato il cuore.. mentre un’altra lo teme..
”Irma io vado.. Erik mi aspetta” dice Ophelia che è tutta in un fremito, sembra una bambol di porcellana da quanto è bella.. e bravo Erik, te la sei scelta bene la damigiana.
Mi lego i capelli in uno stretto cignon, la zia diceva sempre che stavo bene con i capelli raccolti, perchè mettevano in risalto il mio bel volto.. ma io qui vedo tutto fuor che qualcosa di bello.
faccio spallucce alzandosi, mi allontano in modo da vedermi intera nello specchio.. mi squadro, mi studio e più mi guardo più sono convinta dei miracoli del make up..
E Warren.. che dire di Warren.. lui mi provoca delle sensazioni piacevoli, sto bene quando sto con lui e come se fossi protetta, nessun pericolo mi può sfiorare quando ho con me il mio Angelo custode.
Scuoto la testa ed alcune ciocche mi ricadono sul volto ribelli, sbuffo, è impossibile farle stare al loro posto nemmeno 5 secondi.
Esco dalla stanza.. i corridoi sono vuoti e una musica lenta risuona nell’aria..
il cuore mi batte forte..
lentamente attraverso i corridoi e scendo le scale arrivando in cortile.. lui ancora non si vede ma vedo bene Faith ballare con Matt Carter, Ophelia e Erik e infine Dominic con quella pervertita cronicamente in calore di Jessy.
Sorrido tra me e me appoggiandomi al muro aspettando Warren, cavoli di solito sono io quella in ritardo.. ecco perchè Erik si infuria sempre quando ritardo.. è snervante...
Finalmente vedo planare l’Angelo di fronte a me, è vestito di tutto punto affascinante quasi quando Brad Pitt in ‘vi presento Joe Black’.. sembra un cameriere, ma lo smoking gli dona tanto.
Ha un espressione mortificate e mormora un lieve “scusa”
faccio spallucce “Non importa” sospirando prendo coraggio e mi avvicino a lui prendendolo a braccetto
”andiamo?” chiede sorridendogli
lui annuisce preso un pò alla sprovvista da quel mio atteggiamento, di solito quando sono con lui sono mite e imbarazzata.. ma questa sera non ho paura.. non ho vergogna..
sto bene con lui e voglio godere di ogni secondo.
Ci avviciniamo alla pista da ballo e lui si volta verso di me, mi prende e mani e mi fissa negli occhi, cavoli, mi perderei in quegli occhi blu.
Un caldo tepore ci avvolge e tutto intorno sembra svanire..
”sono fel..” faccio per dire ma delle urla attirano la nostra attenzione..
è Faith e un altra ragazza, entrambe sembrano avercela con Matt, lo schiaffeggiano e dopo Faith si allontana, vedo Dom correrle dietro..
”ma che succede?” mi chiede Warren
Faccio spallucce
La voce di tempesta risuona nel cortile attirando l’attenzione di tutti, la donna è sul palco e presumo voglia fare un discorso..
Warren mi lascia una mano, tenendomi però ancora la destra con delicatezza nella sua, si volta verso il palco mentre la professoressa inizia a parlare
” "Mi fa molto piacere vedervi tutti qui, riuniti. Sapete tutti che il professor Charles ci teneva tanto a queste feste. Diceva che aiutavano a conoscersi meglio. E noi vogliamo questo: che tutti si trovino bene qui” dice commossa
”Quindi...abbiamo rispetto dei suoi voleri e facciamo in modo che lui da lassù possa vederci ed essere fiero di noi, di voi!...Vorrei fare un applauso appunto per la memoria. Un ringraziamento ancora al professor Charles Xavier!" termina iniziando ad applaudire..
così fanno tutti, applaudisco anche io per un attimo costretta a lasciare la mano di Warren mio malgrado..
Il rumore di un messaggio ricevuto proveniente dal mio cellulare mi fa tornare in mente una persona.. Pyro!
Cavoli mi ero proprio dimenticata di lui, accidenti, accidentaccio!
prendo tra le mani il cellulare e leggo il messaggio che infatti è proprio di lui..
dice:
”Un accendino può appiccare il fuoco, fuoco alimenta altro fuoco e l'acqua lo spegne...non voglio farti del male. Sono qui, vicino la piscina, Irma”
alza lo sguardo preoccupata.. e riecco che una parte di me vorrebbe correre da lui, abbracciarlo, baciarlo. Mentre un’altra getterebbe il cellulare nel cestino della spazzatura godendosi la serata con Warren..
non resisto.. devo andare
”va tutto bene?” mi chiede l’Angelo
io annuisco ma con poca convinzione.. in quel momento si avvicinano a noi Erik e Ophelia..
mannaggia non ci voleva
allontanandomi dal gruppo dico fugace “devo andare in bagno, torno subito”
detto questo corro via diretta alla piscina..
Ma giunta li non vedo nessuno ma sentendo la voce di Erik che mi chiama poco lontana mi mordo il labbro inferiore, cavoli!
”Erik!” esclamo grattandomi la nuca cercando un modo per mandarlo via “devo andare al bagno!”
"Ehm... ci andiamo insieme!" esclama lui di colpo.
Spalanco gli occhi e lui si corregge
”Ehm.. no, volevo dire che anche io devo andare in bagno quindi..” mi prende per un braccio trascinandomi verso l’edificio della scuola
" facciamo la strada insieme e poi i bagni sono da quella parte!" Dice risoluto, spingendomi con forza.
”ERIK, ma che fai lasciami!!” esclamo voltandomi un attimo verso gli edifici, poi tornando con lo sguardo sul ragazzo, non lo vedo più..
avanzo guardandomi intorno perplessa.. mah dev’essersi arreso e aver capito che deve lasciarmi stare..
Ma la calma non è finita
”IRMA!” è Warren e corre verso di me.. no cavoli, Warren vai via..
”Warren..” dico cercando di essere più disinvolta possibile ma ci riesco poco
sento dei passi dietro di me, ma forse è solo un’allucinazione dovuta alla tensione..
Una voce familiare bisbiglia dietro di me:
” "La cena a lume di candela è ...SERVITA!" .
Alla velocità della luce una fiamma esca dalle piante dietro di me andando a colpire in pieno Warren che cade nella piscina.
Un colpo al cuore, una lama lo trafigge senza scrupoli.. grido, ma il mio urlo è ovattato.. mi avvicina al bordo della piscina portando le mano sulla bocca.
Mi chino al margine chiamando “WARREN! WARREN!”
Le lacrime mi rigano il volto.
Scatto in piedi voltandomi verso le piante da cui è uscito il raggio infuocato
”JOHN!” lo chiamo sperando con tutta me stessa che sia lui a uscire da dietro le fronde
”Indovinato..” ed eccolo li, il incubo, il mio sogno, la mia dolce tortura.. io lo amo, per qunto mi sforzi di smettere, di dimenticare.. non ce la farò mai..
io ti amo John Allerdyce..
lui avanza verso di me, sembra con quell’accendino in mano, con quello sguardo sfacciato, arrogante che tanto adoro..
”Dovevi venire da sola! Lo sai che odio gli...intrusi?! Sopratutto se si tratta dei lecchini di Xavier!” dice avvicinandosi ancora..
cosa fare? Sono pietrificata, vorrei corrergli incontro e abbracciarlo, stringerlo, urlargli di non scappare mai più.. ma non ce la faccio, mi ha fatto troppo male e continua a farlo..
Un rumore dietro di me mi fa voltare, Warren è riemerso,, dolorante ma vivo, sospiro sollevata, ma lo sguardo dell’Angelo è tutto fuor che rassicurante..
”dovevi incontrarlo?” mi chiede cono minaccioso e severe.. un tono che fa male... molto male...
Scuoto la testa abbassando lo sguardo, le lacrime continuano a rigarmi il volto
”non dovresti essere qui..:” sono rivolta a John
"Cosa c'è? Hai paura? Perché non gli dici la verità? Forza!” mi incita Pyro e poi si rivolge a Warren “ebbene si, mostro alato, dovevamo vederci e tu non c'entri niente quindi se non vuoi che capiti nulla di male a questo posto e a lei levati dai piedi!" il tono del pirocineta è minaccioso e sfacciato.
Warren non dice niente, il suo sguardo su di me pesa come mille macigni.. L’angelo spicca il volo senza dire o fare nient’altro..
Scuoto la testa per l’ennesima volta alzando lo sguardo verso John “vattene, ti prego” il miop tono è quasi di supplica..
prima che Pyro potesse dire o fare niente sbuca come dal nulla Erik gridando "IRMA NON PERMETTERGLI CHE SI AVVICINI!" Erik si scagli contro John colpendolo agilmente allo stomaco poi si protende davanti a me “Pyro Vai Via!” esclama deciso.. con una tale determinazione che mai gli avrei associato.
John preso alla sprovvista incassa il colpo ma rialza subito lo sguardo minaccioso..
Si aggiungono ad Erik pure Dominic e Ophelia.. no.. non dovete preoccuparci per me.. vi prego andate via.
Sono silenziosa dietro quella muraglia di persone.
Sento John ridere
"Bene, che bel quadretto di famiglia significa che farò fuori tutti voi!" mormora per poi lanciare una palla di fuoco verso di noi, mi stringo nelle spalle chiudendo gli occhi ama Ophelia con il suo potere ci salva tutti utilizzando l’acqua della piscina…
"Non vedete? E' inutile, sono più potente!" sento esclamare John deciso..
Poro le mani sul volto “andate via.. andate via… ANDATE VIA!” grido
”sei pazza?” chiede Ophelia girandosi verso di me
”non ti lasciamo sola!” esclama poi Dom trasformandosi improvvisamente in un peloso lupo mannaro, dagli occhi gialli.,
"IRMA NON ESSERE STUPIDA!!!!” Erik mi grida in faccia, ma io non lo guardo, non ci riesco
"Non hai ancora capito nulla....vuole usarti! Se non saremmo intervenuti sarebbe...insomma...sarebbe successo" mi dice per poi voltarsi verso Pyro..
piango, piango lacrime amare.. è lui che non capisce.. perché non capisce che io lo amo…
”vi prego smettetela” mormoro esasperata
All’improvviso accade qualcosa di strano, Pyro si piega sulle ginocchia chiudendo gli occhi e poi scuote forte la testa, e scappa, scappa attraverso il giardino recintato e li sparisce..
L’ho perso di nuovo…
Ophelia fa quietare le acque della piscina mentre Dominc riassume man mano sembianze normali.
Vedo Erik cadere a terra, stremato.. che cosa ha fatto?
Scuoto la testa lasciandomi cadere sulle ginocchia..
Le due parti di me lottano furiose..
una disperata per aver messo in pericolo i propri amici e aver deluso tutti, l’altra, la più forte, disperata per aver perso di nuovo John.
Per quanto tu ti possa sforzare non lo dimenticherai mai, lo amerai sempre per quanto lui provochi solo dolore…


Riapro gli occhi, sono in infermeria.. seduto vicino a me c’è Warren
scatto a sedere sul letto. Indosso una camicia da notte bianca, lo sguardo dell’angelo pesa su di me.
”ti sei svegliata..” mormora stiracchiandosi
abbasso lo sguardo guardando le lenzuola candide “sono passati tutti gli altri, tranne Erik, lui dorme ancora in quel letto li” alza lievemente lo sguardo fissando il letto a fianco a me.. in effetti c’è un Erik dormiente.
”mi dispiace” mormoro debolmente, mentre sento gli occhi inumidirsi ancora scuoto la testa ma non riesco a ricacciare le lacrime “sono una stupida, una cretina.. un’ingenua.. non riuscivo ad aprire gli occhi, non riuscivo a vedere la realtà perchè io.. perché io..” dico singhiozzando mentre la lacrime abbondanti mi rigano il volto
”tu lo ami” mormora Warren
alzo lo sguardo verso l’angelo, spalancando gli occhi
”sai.. in fondo io lo invidio..” mormora “riuscirai mai ad amare me quanto ami lui? Credo di no.. ma in fondo chi sono io per costringerti?” fa per alzarsi ma io lo blocco
”è vero, lo amavo, lo amavo alla follia ed è così difficile allontanarlo.. io quando lo sento, quando ci parlo, quando lo vedo sono debole, vulnerabile, ingenua.. tutto quello che dice lui è oro.. e mai mi passerebbe per la testa il fatto che lui voglia fare del male.. non riesco ad accettarlo, quando sono con lui non capisco più niente e mi spiace, vuol dire che sono debole” mormoro lenta e pacata..
è la prima volta che riesco ad aprirmi così nei confronti di qualcuno.
lui mi fissa “non sei debole.. sei innamorata!”
”ma io non voglio più amarlo.. è così doloroso” piego le ginocchia portandomele al volto e le stringo al petto affondando il volto tra di esse
sento la sua mano accarezzarmi i capelli
“l’amore non si comanda”
”è talmente complicato l’amore..” mormoro mentre le mie lacrime bagnano le lenzuola candide
la sua mano mi carezza il volto facendomelo alzare
”lo so..” mormora scotendo la testa
”lo so benissimo”

  
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