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Autore: kibachan    25/01/2008    2 recensioni
Questa shot è ambientata al quarto anno quando Harry e Ron sono in crisi per cercare una ragazza da invitare al ballo del Ceppo ^^ è un quadretto senza pretese di un breve momento tra ron e hermione! XD
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                               SE NON LO DICI TU NON LO DICO NEANCHE IO!!

-Harry dobbiamo sbrigarci altrimenti finirà che saremo gli unici a non avere una compagna per il ballo!-
squittì Ron nell’orecchio dell’amico con fare agitato.
Immediatamente una librata made in professor Piton molto irritato lo raggiunse sulla testa.
Il moro aspettò che il professore di pozioni si fosse allontanato prima di sporgersi verso Ron
-già… noi…. E Neville…- disse sogghignando stile gemelli in modalità presa in giro. Ron trattenne malamente uno sbuffo di risata.
La ragazza riccia seduta accanto al rosso alzò pesantemente gli occhi al cielo e si rivolse con uno scatto nervoso dalla loro parte
-vi interesserà sapere che Neville ha già una ragazza!- li apostrofò
-awhn…- Ron si piegò in avanti come se avesse accusato un violento pugno allo stomaco.
Adesso si che erano veramente fregati…
Poi improvvisamente gli venne un’illuminazione. Ma certo! come aveva fatto a non pensarci prima??
Con finta indifferenza si sporse col viso più vicino a quello della ragazza
-Hermione….- sussurrò tentando di far risultare il suo tono di voce anche lontanamente sexy
-tu sei una ragazza….- aggiunse.
Hermione lo incenerì con lo sguardo
-che intuito Ron- ringhiò fingendo poi di concentrasi di nuovo sul suo compito di pozioni quasi finito.. non riusciva a spiegarsi perché di colpo il cuore aveva cominciato a batterle a mille…
-vieni al ballo con uno di noi due?- le chiese a bruciapelo Ron con una voce che adesso assomigliava molto di più a una supplica
-c-cosa?- sillabò lei voltandosi di nuovo a guardarlo mentre si prendeva un’altra librata in testa da un Piton decisamente stufo di tutto quel chiasso nella sala di lettura
-eddai Hermione..- insistette lui con aria canzonatoria non appena l’untuoso non si trovò più a portata di orecchio
-già per un ragazzo andarci da solo è imbarazzante… per una ragazza…. È triste!-
Harry alzò disperato gli occhi al cielo mentre l’espressione si gelava sul viso di Hermione.
La frittata l’aveva fatta.
Come gli era venuto in mente a Ron di proporre a Hermione di andare al ballo con lui come se le facesse un favore a chiederglielo?? Quel ragazzo mancava assolutamente di tatto…
Si ritrovò a pensare Harry dall’alto della sua “esperienza”.

Il viso della ragazza si adombrò leggermente mentre riportava gli occhi sul foglio… e poi, in silenzio sotto lo sguardo un po’ perplesso di Ron, calde lacrime cominciarono a rotolarle giù dalle guance senza che lei riuscisse a far nulla per impedirglielo.
Immediatamente il rosso si agitò, come tutte le volte che la vedeva piangere.. ma non fece in tempo a chiederle che cosa aveva che quella scattò in piedi come una molla sibilandogli addosso un chiarissimo
-sei un deficiente-
e si diresse a passo di marcia verso il professore.
Con faccia perfettamente inespressiva gli consegnò il tema di pozioni che aveva appena terminato e si diresse quasi correndo fuori dalla sala da lettura.
Ron la guardò andare via e poi si voltò a metà tra lo stupito e il mortificato verso Harry
-che ho fatto stavolta?- chiese esasperato
-muoviti- fu l’unica cosa che ricevette in risposta.
Sbuffando leggermente si alzò, consegnò il suo compito a Piton scritto solo a metà e si precipitò fuori dalla sala.
Si guardò un attimo intorno. Ma dove si era cacciata Hermione?
E poi la vide in fondo al corridoio deserto appena in tempo prima che svoltasse l’angolo.
Si mise a correre.
Da un po’ di tempo le loro giornate erano un tantino tutte uguali: lei che si metteva a piangere per qualcosa detto da lui e lui che le correva appresso per sapere almeno cos’era che l’aveva fatta arrabbiare.
-Hermione!- la chiamò non appena svoltato anche lui l’angolo. La ragazza era poco davanti a lui
-Ron lasciami in pace cinque minuti per favore- gli chiese lei senza voltarsi e con la voce ancora sporca di pianto
-he no cara…. Per venirti a cercare ho consegnato il tema di pozioni a metà e quasi sicuramente mi beccherò una T quindi adesso almeno mi ascolti!- protestò immediatamente lui
Hermione si voltò dalla sua parte
-cosa c’è?- chiese stancamente. Gli occhi ancora gonfi e le guance bagnate. Ron si sentì male solo a vederla così.
Fece un respiro profondo e cercò di parlare senza attaccarla
-perché piangi? Che ti ho detto di male?- le chiese
-e per favore salta la parte in cui dici che non stai piangendo perché non sono cieco- ecco là…. Si era ripromesso di essere delicato ma non c’era riuscito proprio per niente… che caratteraccio….
-vuoi sapere perché???- urlò lei di risposta
- perché sei un insensibile che non si è nemmeno accorto di quanto sia brutta la cosa che mi ha detto!!-
Ron la guardò un po’ confuso
-COSA ho detto?- Hermione sospirò a fondo. In quel momento aveva una gran voglia di prenderlo a schiaffi mista a una voglia ancora più grande di rimettersi a piangere
-mi hai detto che per una ragazza è triste andare da sola a un ballo come questo….- esalò questa volta con voce più bassa e più ferma
-hai dato per scontato che a me nessuno mi avrebbe mai invitata…-
-io ti ho invitato mi pare….- cercò di ribattere il rosso accorgendosi che vista così no era certo una bella cosa quella che le aveva detto.
-tu non mi ha invitato- sbuffò Hermione con un mezzo sorriso
-tu volevi solo essere sicuro che non ci saresti andato da solo al ballo-
Ron stette zitto. Era vero in fondo.
La ragazza tirò leggermente su col naso
-Ron, guardami negli occhi e dimmi la verità… tu pensi davvero che io sia tanto brutta da ritenere impensabile che qualcuno mi inviti?- gli chiese infine.
Il ragazzo rimase un tantino spiazzato da quella domanda. Non pensava mica quello in fondo.
Arrossì abbassando gli occhi. Voleva dirle che non la trovava affatto brutta, anzi…. E che non è che era per quello che credeva che nessuno l’avrebbe invitata…. Era perché… lei era Hermione…. La sua amica… e basta… le altre erano “ragazze” nel senso i cui i maschi lo intendono.. lei invece era la sua mia migliore amica Hermione…. Forse si era veramente reso conto solo in quel momento in sala di lettura che lei fosse in fondo una ragazza come tutte le altre.
Voleva dirglielo.. che la trovava…. Carina. Ma lei lo precedette
-comunque mi dispiace per te ma qualcuno che mi ha invitata c’è, che tu ci creda o no- gli disse a bruciapelo e tutto d’un fiato
-quindi non posso venire con te- aggiunse.
Ma il cervello di Ron si era decisamente fermato all’affermazione prima della ragazza. Qualcuno…… l’aveva invitata. Un RAGAZZO che non era lui, e non era Harry… l’aveva invitata.
-chi?- fu tutto quello che uscì fuori dalle sue labbra al posto di tutti i bei discorsi formulati prima
-come?- chiese Hermione confusa.
Ron si avvicinò a lei fino a starle neanche  a un passo
-chi…. Ti ha invitata?- ripeté di nuovo.
A quella domanda le guance di Hermione si accesero immediatamente di un bel color cremisi
-pe-perché voi saperlo?- domandò in un soffio
-curiosità- ribatté immediatamente lui che a differenza della ragazza che le stava di fronte aveva riacquistato totalmente l’auto controllo.
-non te lo dico- fu l’infantile risposta di Hermione che immediatamente dopo si morse la lingua
-perché no?- insistette lui
-perché non mi va- affermò lei
Ron si drizzò al massimo sulla schiena e sembrò diventare ancora più alto del solito
-allora vuol dire che te lo sei inventato!- esclamò puntandole il dito davanti al naso
-Ron!- strillò scandalizzata Hermione
-come ti permetti di darmi della bugiarda!!- urlò ancora più forte
-perché non vuoi dirmelo allora!- incalzò il rosso
-io voglio solo sapere se è uno normale che non si fa strane idee-
-strane idee?- domandò la mora corrucciando le sopracciglia infastidita dal suo comportamento invadente
-si perché…. Gli uomini sono tutti uguali… hanno solo quello in testa- esclamò Ron con fare sempre più concitato e non riuscendo a dare un nome al sentimento che provava nei confronti di questo fantomatico tizio e della ragazza che gli stava di fronte.
Hermione stavolta trattenne a stento una risatina
-per quanto sia strano voglio ricordarti che anche tu fai parte della categoria!- ridacchiò
-non cambiare argomento.. allora chi è?- insistette lui implacabile.
Hermione era stufa di quella pressione. A dire la verità non riusciva a capire bene il motivo per cui non voleva dirglielo. In fondo dato il modo in cui lui l‘aveva trattata su quell’argomento sarebbe dovuta essere una gran bella soddisfazione sbattergli in faccia che era stata invitata niente meno che dal grande giocatore di Quidditch Viktor Krum… di cui tra l’altro Ron era un grande fan… eppure qualcosa le impediva di dirglielo.
Nonostante tutto continuava a pensare che avrebbe preferito che Ron si fosse ricordato  di chiederglielo un po’ prima lui, e magari anche in modo un po’ più decente…
-lo vedrai al ballo- lo seccò quindi girando i tacchi per andarsene.
Ron la trattenne per il braccio
-Herm-
-ma si può sapere perché vuoi conoscere il suo nome a tutti i costi??- gli sbottò prima ancora che finisse di pronunciare il suo nome
-te l’ho detto perché!- rispose lui continuando a trattenerla voltata dalla sua parte per paura che tentasse di nuovo la fuga.
Hermione non capiva perché la stretta di Ron sul suo braccio le provocava quella strana fitta allo stomaco…. Non era certo la prima volta che Ron le toccava un braccio…. Certo forse…. Non così….. non con quella forza… non tenendosela quasi attaccata addosso.
-è una motivazione stupida- asserì tentando di divincolarsi e facendogli cenno con gli occhi che le stava facendo male, anche se non era vero.
Ron se ne accorse e la mollò all’istante in imbarazzo
-bhè..- balbettò molto meno spavaldo di prima
-anche se stupida io una motivazione te l’ho data tu neanche quella-
Hermione si sentì mancare per un istante la terra sotto i piedi: aveva ragione lui.
Poi Ron involontariamente le venne in aiuto
-e poi scusa…. Se già ti ha invitato questo tizio si può sapere che te ne facevi del mio giudizio su di te? Se sei brutta o no?- chiese con voce mortalmente infastidita sulla parola “questo tizio”
quell’affermazione per lei fu a metà tra il sollievo perché aveva cambiato argomento e la stilettata dolorosa che la centrò al petto. Forse. Disse a se stessa. Le importava più cosa pensasse lui di lei…. Rispetto agli altri ragazzi.
-a proposito- disse immediatamente per levarsi di impiccio
-neanche tu mi hai ancora risposto… allora…. Pensi che io sia brutta?- chiese con aria di sfida.
A quella domanda le guance di Ron si tinsero immediatamente di rosso
-se tu non mi dici chi ti ha invitata io non ti rispondo- disse alla fine credendosi molto furbo
Hermione sorrise trionfante. Proprio quello a cui voleva arrivare
-bene- disse
-bene- disse anche Ron a circa tre centimetri dal suo naso.
Poi entrambe si voltarono e si incamminarono nelle direzioni opposte………….
-hei Ron- lo chiamò Hermione dopo qualche istante
-la classe della prossima lezione è da questa parte-
-naturalmente- rispose immediatamente lui affiancandola velocemente e facendo finta di nulla rispetto alle sue orecchie rosse per la figuraccia, sotto il sorrisino divertito di Hermione.
Per un bel po’ camminarono in silenzio.
-hei Herm..- la chiamò lui dopo un po’
-vai ad Hogsmade sabato prossimo?- chiese
-ah non lo so Ron… ho la relazione di incantesimi da fare per lunedì!- rispose lei pensierosa
-oh eddai Hermione!- esclamò lui alzando gli occhi al cielo
-dobbiamo farla tutti! vorrà dire che la faremo domenica!-
-e poi scusa.. se tu la fai prima poi mi fai venire ancora più voglia di copiarla no??- aggiunse sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi assassini
la ragazza sorrise alzando gli occhi al cielo
-eddai…- insistette Ron sollevandole velocemente in aria le punte dei capelli con un colpetto
-Ron!- lo fulminò lei scandalizzata portando immediatamente le mani ad aggiustare l’aggiustabile
-eddai- insistette lui
-eddai eddai eddai eddai eddai!- continuò ripetendo il gesto sempre più velocemente.
Hermione quasi strillò ridendo
-va bene va bene hai vinto!- lo implorò
Ron scoppiò a ridere sonoramente in mezzo al corridoio.
Hermione lo guardò sorridendo dolcemente.
Presto lo avrebbe scoperto. E allora sicuramente si sarebbe arrabbiato, ne era certa. Ma per adesso… poteva ancora permettersi di guardarlo sorridere così no?




  
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