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Autore: xniallschips    12/07/2013    3 recensioni
Non era veramente lui, va conosciuto, va scoperto, è quella persona che apparentemente è un'altra... è quella persona che non sopporta ma fa finta di sopportare, è Liam Payne.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam era quel tipico ragazzo che combatteva contro se stesso, quel tipico ragazzo che la timidezza stava distruggendo, quel tipico ragazzo aflitto dal dolore...
Magro, quasi scheletrico e poco più alto di me. Quel visino angelico confondibile con il viso di un bambino, quel viso che ti ricordava tanto tutti i tuoi attimi di felicità, fin quando non guardavi i suoi occhi. I suoi occhi erano apparentemente normali, ma dentro essi si leggeva il dolore che solo un adolescente può provare, dentro quei profondi occhi castani, quasi gialli, viveva il vero Liam Payne, quello che nessuno conosceva.
Non potevi lasciarlo solo con qualcuno che non conosceva, gli sarebbe crollato il mondo addosso e lui non ce l'avrebbe fatta, era forse l'unico quattordicenne in quella scuola che non aveva amici. Nessuno conosceva i suoi segreti, nessuno sapeva se per caso quell'innocuo ragazzo avesse un talento, nessuno lo ascoltava, nessuno lo appoggiava e nessuno era fiero di lui, forse solamente la madre. Soffriva, piangeva ogni notte quando nessuno poteva sentirlo, era distrutto interiormente ed esteriormente, era ciò che la società l'aveva spinto ad essere. L'unica cosa che gli era rimasta era la sua passione, passione per cosa? La passione per il canto. Il canto era il suo grido d'aiuto, il canto era uno dei suoi pochi amici, se non l'unico... il canto era il fratello che non aveva mai avuto, il canto era il suo migliore amico. Aveva un po' debuttato in qualche recita alla scuola primaria e in qualche spettacolino organizzato in Chiesa, ma perché tenere questo talento nascosto? Non tollerava il fatto che i bulli potessero evitare il suo debutto... ma lui aveva paura. I bulli lo avevano sempre tormentato, dal primo giorno di scuola, nessuno andò mai ai suoi compleanni, nessuno gli rivolse mai la parola. Ma paura di cosa? Paura di essere tormentato ancora ed ancora? Paura di non essere completamente accettato? Paura di essere discriminato perché nato con un solo rene funzionante? Non gli interessava più, lo avrebbero infastidito, insultato, discriminato e messo da parte comunque, allora si fece coraggio. Il giorno dei provini si recò agli studi del talent show chiamato "X-Factor", l'ansia lo assaliva, il terrore di sbagliare qualcosa, di non riuscire a prendere il numero data la troppa fila, ma comunque non riusciva a crederci, non riusciva a credere di essere lì.
Cominciò a sudare, la maglia grigia divenne praticamente nera e fradicia, le braccia erano appicicaticce e dato il troppo caldo bagnò i suoi morbidi capelli lisci color caramello con un po' di acqua che aveva nella bottiglietta. Erano circa le 9.00 di mattina e ancora la fila era immensa. Dopo circa sette ore davanti a lui c'erano solamente quattro concorrenti: una coppia, un gruppo musicale composto da tre ragazzi, una cantante solista ed un adulto, circa quarantenne, con una folta barba bianca ed un cappello di una squadra di football.
Dopo quella mezz'ora passata aspettando quei quattro concorrenti avanti arrivò il suo turno e con gioia gli assegnarono il numero. Senza esitare lo attaccò nella parte sinistra del petto, proprio sopra il cuore. Entrò dentro. Tutte quelle persone che avevano la sua stessa passione lo fecero commuovere, pensare che nella sua città c'erano persone che lo odiavano e gli rendevano la vita più difficile di com'era e lui comunque era lì lo rendeva orgoglioso di se stesso, fiero di quello che era e di quello che sarebbe diventato. Verso le 19.00 svolse il suo provino, dopo essersi presentato cominciò a cantare. Cantò a cappella una canzone di Frank Sinatra dal titolo "Fly Me To The Moon". Ascoltarlo era praticamente come entrare in paradiso, ascoltandolo si era solamente lui e l'ascoltatore. Fu accettato e da lì cominciò veramente la sua vita, i suoi sogni cominciarono a realizzarsi e ad avere un senso. Quel Liam pieno di dolore fu distrutto, nacque un nuovo Liam, il Liam che tutti adesso conosciamo.
Ma io mi sono presentata? Sono Shannit, sono una sua compagna che a differenza degli altri non lo insulta, ma ha comunque dentro di sé quel timore che la porterà a non rivolgergli mai la parola.



-Spazio autrice-
Scusate se è un po' corto, vuoto e non trasmette "niente", ma è una specie di introduzione che sto utilizzando per presentarvi questa FanFiction che a mio parere non premette nulla di buono! 
Su twitter sono: @perrjes
  
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