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Autore: midnightsummerdreams    12/07/2013    2 recensioni
Robert e Alyssa sono una coppia da quattro anni e da due stanno provando ad avere un bambino ma non è facile come sembra, dopo aver provato di tutto decidono di chiedere aiuto ad una agenzia, e tramite questa agenzia pagano una donna di cui non sanno nulla per portare avanti la gravidanza, ma le cose non vanno mai come dovrebbero..
Per America Wright il significato non c'è mai fine al peggio è assolutamente vero..
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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America point of view 

“Buongiorno, ti auguro una buona giornata” recitava il messaggio che mi aveva svegliata.

Erano delle semplici parole in fondo, niente di eclatante, ma non riuscì a non sorridere, aveva pensato a me.

Ormai dormire era impossibile, difficilmente riuscivo ad addormentarmi e poi mi sentivo troppo euforica per riuscire a riaddormentarmi.

Presi di nuovo il mio cellulare in mano e gli risposi con altrettanta semplicità.

“Buongiorno anche a te, in realtà io avevo ancora mezz’ora da dormire, comunque buona giornata” digitai poggiando poi il cellulare sul ripiano della cucina.

Avevo ancora un ora buona prima di essere recuperata per raggiungere la location, e  potevo quindi  concedermi una colazione tranquilla, seduta al tavolo della cucina come ai vecchi tempi, come quando ancora mio padre era con noi.

Cercai il recipiente di plastica dove tenevo la farina e presi un paio di uova dal frigorifero.

Non avevo bisogno di leggere nessun istruzione, cucinare per me era istintivo, forse se non avessi avuto questa grande passione per gli animali sarei di sicuro diventata una pasticcera.

Forse avrei dovuto aggiungere anche se non avessi avuto la sfiga che avevo avuto fino a quel momento in tutta la mia vita, di sicuro se le cose fossero girate in maniera diversa ora non sarei una modella di Victoria Secret’s , forse sarei la dottoressa Wight, specializzata in animali di grossa taglia.

Improvvisamente nella stanza si diffuse Strawberry swings dei Coldplay e visto il volume della mia suoneria, e il silenzio che prima regnava nella mia cucina di primo impatto la voce di Chris Martin mi spaventò, ma poi realizzai che quella voce proveniva dal mio cellulare che continuava a vibrare sul ripiano della cucina.

“Chi diavolo è a quest’ora, giuro che se è mia madre”dissi prendendo il cellulare e sbuffando ancora prima di vedere chi fosse.

“Allora avevo ragione a pensare che il mio messaggio ti aveva infastidito”disse quella voce maschile che subito faceva accellerare i battiti del mio cuore.

“cazzo che figura”mi trovai a pensare imprecando mentalmente contro il mio vizio di rispondere al telefono prima di vedere chi fosse.

“scusa, credevo fosse mia madre”dissi io sospirando.

“niente, forse avrei dovuto evitare, effettivamente mancano 10 minuti alle sei”disse lui

“No.. ecco mi fa piacere tu abbia chiamato”dissi io sbadigliando.

“oh beh posso sentirlo effettivamente”disse lui ridacchiando.

“mi stai prendendo in giro all’alba delle sei?”chiesi io perplessa lasciando andare un altro sbadiglio, necessitavo di caffè, questo era certo.

“Il servizio è per i costumi da bagno della Bella Addormentata? “chiese lui

“si, prendimi pure in giro, guarda che è un lavoraccio, passerò la prossima giornata a sentirmi dire che non ammicco abbastanza verso la macchina fotografica, e che i miei capelli sono pieni di doppie punte.

“non ammicchi abbastanza?”chiese lui perplesso

“non sono brava a fare la sexy vamp”dissi io ridendo

“beh la foto che sto vedendo adesso sul giornale mi dice il contrario”disse lui

“stai guardando una mia foto? Oh mio dio, è imbarazzante, smettila subito”dissi io vergognandomi subito.

“ti vergogni che io veda una tua foto? “chiese lui ridacchiando

“si, è inquietante”dissi io

“era una foto di una tua intervista e sei vestita , ma comunque sexy, il fotografo che ti dice che non sei abbastanza sexy non sa cosa dice”disse lui

“mi hai chiamato a quest’ora per dirmi questo?”dissi io cercando di sviare l’argomento mi imbarazzava ricevere complimenti, specialmente da lui, ok dentro di me però un pò stavo gongolando.

“ti ho chiamato perchè avevo bisogno di un iniezione di energia per iniziare la giornata, e poi così almeno evito di bruciare il latte di Eric”disse lui sbadigliando.

“sei stanco?”chiesi io

“a quest’ora è normale, Eric mi sveglia ogni giorno alle 5”disse lui

“quanti anni ha ora?”chiesi io

“ne compirà uno tra qualche settimana”disse lui

“uno? Credevo fosse più grande, insomma parla parecchio”dissi io

“no è nato il 12 marzo”disse lui.

“12 marzo? Non manca molto al suo compleanno”dissi io

“no, in realtà io vorrei mancasse di più, o semplicemente vorrei che mia madre non sapesse il giorno del suo compleanno”disse lui sospirando.

“Verranno a trovarti?”

“Direttamente dall’Inghilterra che gioia, è da prima che nascesse Eric che non torno a casa”

“non vedi i tuoi genitori da più di un anno? “

“no, figuriamoci, sono stati qui per natale”

“immagino Eric non veda l’ora di vederli”

“si è il loro unico nipote al momento, quindi è viziatissimo da lui e dalle mie sorelle”

“hai delle sorelle?”

“si, due, più grandi di me, quindi due grandissime rompiscatole”

“io ho un fratello e una sorella entrambi più piccoli”

“ecco perchè sei così brava con i bambini, Eric è timido in genere, ma Tom mi ha raccontato di come sia stato amore a prima vista per lui”

“per chi? Eric o Tom?”chiesi io ridacchiando

“purtroppo temo entrambi, ma ormai Tom se ne è fatto una ragione”

“rincuorante”dissi io ridendo

“ho un concorrente in meno, per me è molto rincuorante”

“un concorrente in meno?”chiesi io

“certo, sono perfettamente cosciente della fila di ammiratori che hai ad Hollywood” disse lui serio.

“grazie per avermi informata, che tu sappia anche Leonardo di Caprio ha una cotta per me?”chiesi io prendendomi gioco di lui.

“no, non sono molto in confidenza con lui, ma sarebbe uno sciocco se così non fosse”disse lui

“sei già così adulatore alle sei del mattino?”chiesi io

“un uomo fa quello che può” disse lui ridendo

“non hai bisogno di impressionarmi, sono stufa di frequentare uomini che cercano di impressionarmi con le loro macchine veloci, i ristoranti più costosi della città, i club più esclusivi, queste cose non mi sono mai interessate. Sono di Los Angeles, Los Angeles dei comuni mortali”dissi io

“allora vuol dire che la prossima volta posso invitarti a mangiare al fast food?”chiese lui

“si, ma io preferisco Burger king”dissi io

“Burger king? Che viziata”disse lui prendendomi in giro.

“ma questo latte non è ancora pronto?”chiesi io

“lo sto facendo raffreddare e poi Eric sta giocando da un ora”

“da un’ora? Ma dove la trova quest’energia?” chiesi io perplessa

“fidati noi Pattinson abbiamo riserve di energia, per fare qualsiasi cosa a qualsiasi ora”disse lui

“che maniaco”dissi io

“io maniaco? Io sto parlando del fatto che lavoro un sacco di ore al giorno, non è certo colpa mia se tu ci vedi doppi sensi nascosti”disse lui ridendo.

“che stronzo”dissi io ridendo con lui.

“comunque volevo chiederti se posso invitarti a cena questa sera”

“solo se andiamo da burger king”dissi io

“ok, ok”disse lui ridendo

“dio, ma è tardissimo, quanto mi hai tenuta al telefono?”chiesi io vedendo che improvvisamente l’orologio in cucina segnava le 6.30.

“è un buon segno, significa che non ti annoio”disse lui ridendo.

“volevo prepararmi dei pancakes”dissi io sbuffando

“in realtà ti ho chiamata sotto ordine del presidente di Victoria’s secrets, mi ha ordinato di impedirti di mangiare schifezze prima del servizio fotografico”disse lui prendendomi ancora in giro.

“fottetevi entrambi, adesso ci metto anche le goccie di cioccolato e una montagna di panna”dissi io

“la prossima volta li prepari anche a me?”

“ti inviterò a colazione un giorno, così potrai mangiare qualcosa di meglio dei biscotti per bambini”dissi io ridacchiando.

“come sai che sto mangiando i biscotti di Eric”

“perchè sono buonissimi i biscotti per bambini, saresti un pazzo se non li mangiassi anche tu, ma non hanno niente a che vedere con i miei pancakes”dissi io orgogliosa.

“non ne dubito, comunque nemmeno tu devi impressionarmi, è sufficiente la gigantografia di Victoria’s secrets fuori dal mio balcone”

“che cosa???”chiesi io scioccata

“si, l hanno attaccata proprio ieri pomeriggio, ora parlo con te, ma in realtà è come se stessi parlando con la bionda ammiccante dall’altro lato della strada”disse lui

“ti sto odiando in questo momento”dissi io rossa di vergogna.

“io proprio no invece, c’èun ottima vista ora”disse lui.

“tanto sono tutte photoshoppate, non sono così in realtà”dissi io

“ah lo so, mi sembra che dal vivo tu sia molto meglio, ti ho detto che sei bellissima quando arrossisci, questa foto è solo una banale imitazione della tua bellezza”disse lui

“ho detto che non devi impressionarmi”dissi io sempre più in imbarazzo.

“sto solo dicendo quello che penso”

“mi piacevi di più quando ti mettevo a disagio, forse avrei dovuto fare la preziosa più a lungo”dissi io ridacchiando.

“Si, devo ammettere che il bacio che mi hai dato ieri mi ha incoraggiato parecchio, e poi sei timida, non mi sarei mai aspettato che una modella di Victoria’s secrets fosse così timida”disse lui

“uff, voglio ricordarti che praticamente mi hai chiamata al’alba per prenderti gioco di me”dissi io sbuffando.

“scusa hai ragione, ma hai detto tu che devo essere me stesso”disse lui ridacchiando.

“sarà meglio che ti faccia finire di preparare la colazione al piccolo, o entrambi faremo tardi”dissi io

“si, forse è meglio, ti auguro una buona giornata, divertiti e non hai bisogno di ammiccare, sei già sufficientemente sexy così”disse lui.

“che scene giri oggi?”chiesi io

“leggiamo il copione insieme più che altro, la preproduzione, una noia mortale insomma, mi ricorda com’era essere a scuola”disse lui

“capisco, beh allora buona giornata”dissi io

“un bacio”disse lui prima di chiudere la chiamata.

Dio eravamo rimasti al telefono per più di mezz’ora tutto questo all’alba?

E la sua voce, la sua voce era così eccitante al telefono, anche la sua risata era eccitante, e mi piaceva anche come non si prendesse mai sul serio, se non fosse stato anche così attraente sarebbe stato un ottimo amico, il problema era che era attraente.

Eccome se lo era.

 

“America ma hai dormito? Guarda che razza di occhiaie che devo sistemare”disse Mary la truccatrice che si sarebbe occupata di me durante il servizio costumi da bagno.

“scusa Mary, è che mi sono svegliata presto”

“certo, e chi ti ha svegliata presto? Trevor?”chiese Hannah seduta accanto a me ed intenta a messaggiare con il suo i phone.

“che?”chiesi io perplessa

“America, Trevor è un mio caro amico, e mi racconta tutto, so che vi state frequentando, forse frequentando è la parola sbagliata”disse lei ridendo.

“Il tuo caro amico deve averti mal informato sai?” dissi io cercando di frenare la rabbia.

“ho sempre sognato di dargliela una botta, come se la cava?”

“l’unica botta che darei al tuo amico, è una botta in testa”dissi io

Maledetto stronzo, come gli era saltato in mente di inventarsi una storia simile, se l’avessi visto un altra volta l’avrei distrutto con le mie stesse mani.

“vuoi dirmi che non è vero?”chiese lei perplessa

“certo che no, non lo vedo dalla sera della cena, e quella sera l’ho mandato al diavolo, è un soggetto viscido”dissi io offesa dal fatto che la mia amica potesse credere che fossi interessata ad un soggetto simile.

“che stronzo, si vantava  anche l’altra sera”disse lei un pò delusa, avevo la sensazione che Hannah avesse qualche difficoltà a decifrare le persone, come poteva pensare che Trevor fosse un uomo affidabile?  E dire invece che dovevo tenermi lontana da Robert?

“tanto per essere chiara, non uscirò mai più con un tuo amico”dissi io evitando di pensare ancora a questa storia, non valeva la pena farsi rovinare l’umore da uno stronzo simile.

 

 

Robert point of view

Tom rientrò a filo con il mio orario di uscita, aveva passato la notte con una delle sue amiche.

Sinceramente ero piuttosto sicuro che presto si sarebbe preso qualche malattia venerea, ed ero anche un pò preoccupato dal fatto che si comportasse così dopo che aveva rotto con la sua ex ragazza, l’unica che aveva frequentato più di una notte era stata Hannah la collega di Alyssa, ma di sicuro questo comportamento libertino era partito dopo la sua rottura con Sienna, e da lì era stato tutto in discesa libera.

Probabilmente non era più riuscito a dimenticarla, io invece non avevo poi impiegato molto ad allontanare Alyssa dai miei pensieri.

Eric non aveva ancora compiuto un anno ed io mi ero quasi dimenticato il volto della donna che avrei voluto sposare, che stimavo e rispettavo più di chiunque altra al mondo, e che alla fine avevo imparato ad odiare per il male che mi aveva fatto.

Quando raggiunsi gli studios tutto il buon umore che avevo accumulato quella mattina parlando con America venne soffiato via da quella risata insopportabile e grottesca.

Trevor Holmes era presente agli studios, certo iniziava la pre produzione del film, e dopo tutto lui era il produttore, ma sinceramente speravo di non rivederlo più dopo aver firmato il contratto, mi dava sui nervi la sua presenza, il suo modo di parlare e specialmente le sue battute inutili e stupide.

Ok, dovevo ammetterlo, la cosa che però mi dava più fastidio era che era uscito con America, e ancora di più il ricordo del modo in cui l’aveva guardata.

L’aveva guardata  come se fosse la sua prossima preda, per fortuna lei quella sera gli aveva dato il ben servito ed era venuta via con me.

Tutto sommato forse avrei dovuto ringraziare l’idiozia di Trevor Holmes, se non fosse stato un coglione totale magari lei quella sera sarebbe rimasta con lui.

“ah ecco la nostra star, Robert sei in perfetto orario, oggi sta bene il tuo bambino?”chiese Trevor interrompendo il discorso sicuramente idiota che stava facendo con i suoi collaboratori.

“si, sta bene”dissi io

“perfetto, così oggi sarai totalmente concentrato sul tuo personaggio”disse Trevor dandomi una pacca sulla spalla e facendomi strada verso la sala dove avremmo organizzato la tavola rotonda per leggere il copione.

“ragazzi, Robert Pattinson”disse Trevor presentandomi al resto della troupe e io feci un cenno di saluto a tutti, specialmente ai miei colleghi già seduti al tavolo e mi andai a sedere al mio posto accanto alla mia partner nel film Carey altra conquista passata di Tom.

“ciao Robert come stai?”mi saluto Carey abbracciandomi, e non ebbi il tempo di risponderle che Trevor disse qualcosa che mi infastidì alquanto.

“ecco un flirt tra voi due aiuterebbe la promozione del film in futuro, tanto siete entrambi liberi al momento no?”chiese Trevor e io avrei tanto voluto dirgli che no, non ero libero e che uscivo con la donna che lui desiderava e che mai avrebbe avuto, ma non mi sembrava corretto nei confronti di America, non volevo esporla ai media come era sempre accaduto con tutte le donne che avevo avuto.

La stampa scriveva ben poco su di lei, e perfino i paparazzi non riuscivano a beccarla in situazioni compromettenti che avrebbero potuto alzare le vendite delle testate per cui lavoravano.

America era una persona limpida e priva di scheletri nell’armadio, la sua semplicità metteva Ko qualsiasi paparazzo che non sentiva la necessità di perseguitarla troppo.

 

“non abbiamo bisogno di questi giochetti per promuovere il film, la sceneggiatura è valida e noi faremo del nostro meglio”disse Carey

“certo Carey, tranquilla stavo scherzando”disse Trevor, decisamente infastidire gli attori che tanto aveva voluto per questo film non era una buona idea.

La giornata trascorse piuttosto velocemente, i dettagli da discutere con il regista erano molti, e per fortuna Trevor ci lasciò per impegni che riguardavano la casa di produzione augurandoci una buona giornata, tornò purtroppo nel tardo pomeriggio.

Per fortuna però passò soltanto per un saluto veloce per poi lasciarci a finire il lavoro.

Alle 18 in punto avevamo terminato la lettura del copione ed avevamo discusso dettagli di alcune scene che non ci convincevano ed eravamo stati istruiti dal regista su cosa avrebbe voluto esattamente da ognuno di noi.

Insomma era stata una giornata produttiva ed ora non vedevo l’ora di passare da Burger king e fare una sorpresa ad America.

Ero passato anche a prendere qualche dvd di qualche ultima uscita per trascorrere una serata rilassante, e Tom mi aveva promesso che si sarebbe occupato di Eric restando a casa, mi aveva detto che se ne sarebbe occupato fino all’indomani, ma l’avevo rassicurato che sarei tornato a casa presto.

Lui aveva riso dicendo che gli arretrati che avevo da recuperare probabilmente avevo ragione, cinque minuti dopo il film sarebbero bastati.

Avevo ignorato la sua ennesima battuta, salutato il mio piccolo e guidato fino a casa di America, non avevo nemmeno sentito se aveva finito con il servizio, ma se così non fosse stato l’avrei aspettata.

“chi è?”chiese America quando suonai al suo campanello.

“sorpresa”dissi io

“Robert”disse lei aprendo la porta e quasi non mi venne un colpo, indossava un bikini rosa che poco lasciava all’immaginazione.

“che bell’accoglienza”dissi io

“ehm cavoli, scusa, è che sono appena tornata”disse lei arrossendo.

Dio quanto adoravo vederla arrossire.

“non scusarti, sei bellissima”dissi io non riuscendo a staccarle gli occhi di dosso.

“anche tu, questo cappello di lana ti dona molto”disse sollevandosi sulle punte e togliendomi il cappello mi scompigliò ulteriormente i capelli, potevo sentire il suo profumo così vicino che dovetti trattenere il fiato.

“sei bellissima quando arrossisci”dissi accarezzandole il viso e lei mi sorrise di nuovo in imbarazzo.

“ti ho detto che non devi adularmi troppo”disse lei

“mi chiederesti di mentire, e io odio mentire”dissi io

“sai cosa odio io invece?”chiese lei

“che cosa?”chiesi io avvicinandomi ulteriormente al suo viso.

“il fatto che abbia voglia di passarti le mani nei capelli e baciarti”disse lei avvicinando le labbra alle mie e allora tutti i buoni propositi che avevo in mente fallirono miseramente.

Il suo tocco scatenò in me una reazione che nemmeno mi sarei aspettato, la spinsi dentro e afferrandola la sollevai permettendole di circondarmi la vita con le gambe.

Le nostra labbra non si erano staccate un istante, continuavamo ad assaporarci presi da quella strana frenesia.

Volevo fermarmi, non volevo sembrarle un uomo che desiderava solo il suo corpo come tutti gli altri che aveva incontrato, ma la verità era che fermarmi mi sembrava davvero impossibile.

Lasciai scivolare le mie mani lungo la sua schiena alla ricerca del laccetto di quel bikini ma ero troppo preso a baciarla per riuscire a scioglierlo.

Lei allora sorrise contro le mie labbra mentre riprendeva fiato.

“forse stiamo correndo un pò troppo”disse con il respiro accellerato.

“si, scusa non so cosa mi sia preso “dissi io facendola scendere dalle mie braccia e accorgendomi solo in quel momento quanto i miei jeans fossero diventati stretti all’altezza del cavallo.

Perfetto avevo un erezione raggiunta in tempo zero e ora anche lei se ne sarebbe accorta dandomi del maniaco.

“è che ti conosco da così poco, non fraintendermi, vorrei, ma non voglio comportarmi come una ragazzina che non riesce a calmare gli ormoni”disse lei e poi il suo sguardo cadde proprio dove speravo non cadesse.

“Dio che figura, adesso avrebbe pensato che aveva a che fare con un maniaco in piena regola” pensai sperando che il suo sguardo si alzasse in fretta fingendo di non aver visto nulla e invece l’aveva visto eccome, me ne accorsi dal suo viso ancora più imbarazzato.

“mi dispiace”disse lei

“no, dispiace a me, è un pò imbarazzante effettivamente”dissi io

“direi che l’atmosfera ormai è saltata”disse lei ridendo

“ah dopo la mia figura da maniaco con un erezione da guinnes dei primati di sicuro”dissi io

“Dio Rob, smettila come faccio a non ridere”disse lei

“ecco si sta tornando al suo posto, di sicuro il fatto che tu rida di me abbassa tutto, oltre che la mia autostima”dissi io ridendo con lei.

Questa era un altra storia che Tom non doveva sapere, o sarei diventato lo zimbello di Hollywood.

“mi hai portato le cose di burger king?”chiese lei sorridendomi

“si, ma sai aiuterebbe che tu tipo”dissi indicando il suo look.

“si, giusto vado a cambiarmi”disse lei alzandosi sulle punte e lasciandomi un bacio sulle labbra.

Per fortuna quando tornò raggiungendomi in cucina il suo look era diventato qualcosa di più casto e la mia erezione era stata ufficialmente domata.

Passammo una bella serata insieme a chiacchierare ed evitai accuramente di proporle di vedere un film, sapevo che nel momento esatto in cui ci saremmo trovati su quel divano avrei avuto un’altra tentazione anche se indossava la maglietta larga del suo migliore amico e un paio di pantaloncini corti larghi.

“grazie per la bella serata Robert”disse America baciandomi davanti all’uscio di casa.

“buonanotte”dissi io mentre chiamavo l’ascensore.

“buonanotte”aggiunse lei mentre mi osservava salire sull’ascensore.

Quella sera avevo capito di possedere ancora degli istinti sessuali e che quella ragazza che mi attraeva così tanto mentalmente mi attraeva altrettanto fisicamente e per la prima volta tornai a casa da un appuntamento con l’urgenza di una doccia fredda.

Il giorno dopo andai a lavoro decisamente frustrato, avevo rivissuto il momento in cui stavamo per perdere ufficialmente il controllo diverse volte quella notte e mi ero svegliato con una terribile erezione mattutina.

Per giunta quel giorno dovevo girare una scena di sesso, sembrava proprio fatta a posto, per fortuna però quel coglione di Trevor non si vide quel giorno.

Lo incrociai soltanto quando passai al catering per prendermi un caffè freddo.

“Robert proprio l’opinione di un uomo come te mi serve”disse Trevor chiamandomi, gli lanciai un occhiata alquanto perplessa, che cosa voleva ancora da me?

“dimmi”dissi io

“tu che sei stato tanti anni insieme ad una modella di Victoria’s Secrets hai una vaga idea del perchè credono di averla solo loro? “chiese Trevor

“forse solo quelle che frequenti tu”dissi io

“ad esempio la scorsa settimana mi sono fatto quella nuova, sai la bionda tutta curve? Ti ricordi Robert era presente alla cena, mi ha fatto quella scenata, ma poi con i dovuti modi c’è stata anche lei.

Più sono giovani e più sono troie”disse Trevor ridacchiando e in quel momento non mi accorsi nemmeno del fatto che stessi stringendo i pugni fino a farmi male, non potevo crederci.

Trevor stava soltanto facendo lo sbruffone, non potevo credere che America si fosse fatta sfiorare da lui proprio quando aveva accettato di vedermi.

Non poteva essere vero, non potevo essermi sbagliato di nuovo, lei era diversa dalle altre, lei non era come la donna che mi aveva abbandonato.

“ma finiscila Trevor non ci crede nessuno”disse Taylor il suo collaboratore e amico fidato.

“ti assicuro Taylor, quella è una troia”disse Trevor

Non avevo detto nulla o fatto nulla quando avevo scoperto l’uomo con cui mi aveva tradito Alyssa, ma questa volta non ce la facevo a starmene lì in silenzio, fu più forte di me, un pugno in faccia non glielo levò proprio nessuno e lasciai il set sotto lo sguardo scioccato della mia manager che corse ad occuparsi dello stronzo.

Potevano andarsene a fanculo tutti, compresa la donna che mi aveva affascinato da subito per poi dimostrarsi uguale a tutte le altre.

 

Che dirvi come sempre mi scuso per il ritardo però eccomi XD

   
 
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