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Autore: past_zonk    12/07/2013    1 recensioni
Quando Seung Ri uscì dalla stanza, Top rise fra sé, una risata bassa e divertita, una risata giocosa “Mi stai sfidando, Ri? Mh, chissà chi vincerà questo gioco”.
Quando a Top piaceva una cosa, se la prendeva, certo, ma questa volta il gioco si prospettava più divertente del solito.
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Seungri, T.O.P., Taeyang, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic...Ehy! Eccomi tornata!
Questo capitolo è pieno di drama! Cioè, fatemi spiegare....Visto che sto guardando un numero illimitato di drama (dovreste salvarmi, davvero), ho diciamo preso in prestito quel modo molto drammatico di mettere in scena le cose. Frasi ad effetto e lacrime. EHEH.
Mi sento scema, davvero.
In più in questo capitolo c'è poco Daesungie *cries*, giuro che nel prossimo avrà un po' più di spazio, yepyep. Niente, il concerto dei Muse mi ha dato alla testa, rassegnatevi!
Sperando vi piaccia,
Silvia.












Bad boy.

 





Seungri guardò il soffitto con sguardo vacuo. Sentì i passi fermi di Seunghyun, la porta del balcone aprirsi e chiudersi alle sue spalle. Il cuore ancora gli batteva pazzamente nel petto, irrefrenabile. Sentiva ancora le mani dell’altro sul suo corpo, ancora la furia bollente della sua bocca e il suo fiato a scaldargli il naso.
Era stato  come uno shock termico, sentire il suo corpo alzarsi di scatto, abbandonandolo su quel letto.

Era stato come dover abbandonare d’un tratto qualcosa agognato a lungo; sentiva ancora il suo sapore sulle labbra, ma era già guastato da quel retrogusto di malinconia. Perché tutto quello che riguardava Top doveva irrimediabilmente sapere di malinconia? Tutto di lui era così, e Seungri era sicuro di  star cominciando a infangarsi di quello stesso suo sentimento vischioso e pesante.
La malinconia, pensava, è ancora peggio della tristezza. La tristezza fugge, si sfoga in mille pianti e singhiozzi, mentre invece la malinconia va via a piccoli sospiri, e ti consuma l’animo.

Seungri si alzò dal letto che aveva ancora la testa leggera.

Bene, pensò, ora lo lascio qui, solo, nella sua valle di malinconia o cos’altro cazzo è.

Bene, pensò, io vado via.

E così fece.
A piccoli passi, aprì la porta, ed uscì.

Appena messo piede nel corridoio del dormitorio, si trovò di faccia un volto conosciuto; il loro leader, Jiyong.

“Seungri...” fece una faccia stranita, come se fosse sorpreso di trovarlo lì “Dov’è Seunghyun, devo parlargli”

Il più giovane cercò con tutti i suoi mezzi di mascherare i suoi sentimenti. Si schiarì la voce.

“In...in camera”

Dallo sguardo di Jiyong capì di non essere riuscito a mascherare un bel nulla. Il più grande, però,  evitò la faccenda con un elegante cenno, prima di far scattare la porta bianca ed entrare senza bussare nella stanza del rapper.

Chissà se avrebbe  sentito l’odore di Seungri, chissà se Seunghyung si sarebbe confidato con lui...

Aveva il cervello pieno fino all’orlo di questi quesiti idioti, e gli occhi erano fissi sui suoi piedi scalzi, mentre camminava verso la cucina, ignorando il brontolio del suo stomaco.

Non si accorse neanche di essersi seduto al solito posto attorno alla tavola, non si accorse di nulla, come se avesse impostato il pilota automatico pochi minuti fa, quando il più grande s’era alzato da quel letto profumato per andare a prendere un po’ d’aria.

Fu per questo forse che fu scosso più forte del dovuto.

“Seungri...! SEUNGRI!”

Aprì gli occhi per osservare il volto di Youngbae preoccupato, le sopracciglia curvate in un’espressione pensierosa “Cos’hai? Dove hai dormito?”

Combo! Domanda da un milione di dollari.

Seungri scrutò a lungo il volto di Taeyang. Non sapeva mentirgli, lo sapevano entrambi, e poi non gli andava di inventare palle. Non a lui, non se lo meritava; gli era sempre stato vicino, fin dal debutto, da quei tempi in cui non riusciva ancora ad integrarsi perfettamente nel gruppo, gli faceva compagnia e rideva alle sue battute stupide più di quanto facesse chiunque altro. Se pensava alla parola ‘amico’, Youngbae era sicuramente uno dei volti che sfrecciava per primo nella sua mente.

“Da Seunghyun” rispose. E davvero, ci provò con tutto se stesso a trattenere la sua voce dallo spezzarsi, provò ad impedire che le lacrime si avvallassero nei suoi occhi scuri. Non ci riuscì.

Tirò su col naso e guardò in basso.

“Cos’è successo?” la voce di Taeyang era bassa, baritonale, quasi spaventosa. Seungri emise un piccolo singhiozzo.

Non rispose. Si morse il labbro e aggrottò le sopracciglia.

“Seungri, che è successo!” Youngbae alzò la voce,  lui alzò gli occhi a guardarlo. Taeyang era furioso. I suoi occhi erano scuri, più che mai, e il lato della bocca gli tremava.

In quel momento, Seungri si chiese se fosse davvero così ovvio, quanto fosse ferito. Glielo si leggeva così chiaramente negli occhi? Aveva un aspetto così sconvolto?
Non poteva giustificare in nessun altro modo la reazione così nervosa del suo hyung.

“N-niente, davvero”

L’altro si alzò in piedi in una frazione di secondo, poi sfrecciò verso il corridoio.

Seungri spalancò gli occhi, stupito.

“Hyung! Hyung, dove vai, non è successo niente!”

Sentì Youngbae percorrere il corridoio a lunghe falcate, lo vide avvicinarsi alla porta di Top con i pugni stretti. Corse al suo fianco. Le tempie del suo hyung pulsavano.

Cosa stava succedendo? Fino a pochi minuti fa era sicuro di trovarsi in paradiso...

Youngbae aprì la porta, senza bussare, poi rimase fermo, immobile, non aprì bocca.

Si voltò improvvisamente, guardando Seungri negli occhi con un’espressione smarrita, spaventata, quasi.

“Seungri...andiamo” sussurrò piano, cambiando completamente, da furioso a confuso, preoccupato; strinse il polso del più giovane e cercò di tirarlo via.

Lee Seunghyun sarebbe tornato indietro nel tempo, se avesse potuto. Non sarebbe mai entrato in quella stanza la sera prima, non avrebbe mai cominciato a pensare a Top-hyung in quel modo, perché sapeva di star giocando con qualcosa di pericoloso, lo sapeva, ma proprio come un bambino, non era riuscito a fermarsi prima di farsi male. In un lato inconscio del tuo cervello c’è, sempre,  la consapevolezza del potersi ferire, c’è questa intuizione, ma non fa altro che darti adrenalina al pensiero; quasi tutti la ignoriamo, per poi rimpiangerla una volta feriti.

E’ davvero patetico.

Seungri scostò con leggerezza Youngbae e guardò in quella stanza.

Sul balcone, ignari degli sguardi dei due, Jiyong e Seunghyun si stavano baciando. Era il più minuto dei due, a stringere Top contro la ringhiera, e Seungri poteva vedere il viso di quest’ultimo; era rilassato, mentre muoveva le labbra in sincrono con il loro leader.

Lo stomaco gli si rivoltò.

Le stesse labbra che fino a poco fa cercavano le sue...

“Seungri” una voce bassa gli soffiò il suo nome sul collo “Seungri andiamo via” gli strinse dolcemente il polso, ma lui lo scostò, questa volta violentemente.

Cosa ne voleva sapere lui? Cosa poteva immaginare, di quello che stava provando? Perché si stava intromettendo?

Fu allora che gli occhi di Seunghyun si aprirono, trovando il volto senza alcuna emozione di Seungri a scrutarlo. Persino le lacrime gli s’erano seccate.

Top si staccò improvvisamente da quel bacio, lasciando Jiyong sul balcone e percorrendo la stanza in poco più di tre passi.
“Seungri!” la sua voce lo fece rabbrividire.

Seungri si odiò per quello. Perché, nonostante tutto, non poteva fare a meno di tremare in sua presenza, di sentirsi morire dentro dalla smania di stargli vicino. Era come una calamita, Seunghyun. Solo che ora erano solo coltelli, ad accerchiarlo, e più si lasciava attrarre, più si sarebbe ferito.
Poteva già sentire le ferite pizzicargli.

“Seungri!” le mani di Top si posarono sulle sue guance “Guardami, Seungri, non è così, non è così, te lo giuro, Seungri!”

Ma gli occhi del più piccolo erano vacui, guardavano il cielo che traspariva dai vetri della stanza, guardavano le lacrime che colavano sul volto di Jiyong impregnato di rimorso, o quel che era.

“Seungri...”

Fu allora che Taeyang agì. Seungri non ricordava di averlo visto arrivare. Ci fu solo il rumore di un impatto, e le mani di Seunghyun che si staccavano forzatamente dalla sua faccia.

“Stagli lontano!”

Un pugno.

Sentì Top sputare, rimanere in silenzio, sul pavimento, Jiyong emettere un piccolo singhiozzo, Youngbae respirare pesantemente, furioso.

Poi non sentì più nulla.

Il buio.

Il vuoto.

Il silenzio.

E la speranza che fosse tutto solo un brutto sogno...







 


To be continued...
 




 

   
 
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