Coroncine di fiori e il tuo motivetto canticchiato.

Charlotte stava camminando per New York mano nella mano con Harry, un diamante, piccolo ma sbrilluccicante, all’anulare sinistro e il cuore pieno di gioia.
Harry glielo aveva chiesto guardandola negli occhi, con la voce timida ma sicura di chi sa già che la risposta che sta per ricevere è la stessa
che vuole sentire.


Era stata una proposta di matrimonio semplice, di quelle che ti lasciano con il fiato sospeso, gli occhi pieni di lacrime e le gambe tremanti.

“Charlotte” aveva detto per poi inginocchiarsi “ non sei la ragazza da vestitini scollati e assurdi colori di capelli ma sei la mia ragazza dei fiori. La prima volta cheti ho incontrato avevi un giglio tra i capelli e canticchiavi un vecchio motivetto che non conoscevo. Ti stavano ascoltando tutti, sai? C’era una bambina che stava raccogliendo margherite poco distante da te che si era fermata, incantata, per osservarti. Poi c’era la signora sulla panchina che stava leggendo un libro e si era fermata per canticchiare con te e infine c’ero io, seduto sull’altalena ad ascoltare la tua voce. Una voce che a distanza di anni non mi stanco mai di ascoltare mentre canticchi sempre quel motivetto ,di cui non ho ancora imparato il nome, intrecciando fiori e facendo coroncine stupende.
Quindi ti chiedo, nel centro di questa piazza addobbata a festa, se ti va di cantare quella canzoncina e intrecciare fiori con me, per il resto della tua vita, della nostra vita.”

Era la prima volta che Harry faceva un discorso così lungo e Charlotte, per un momento, non capì più niente, perché era una vita che aspettava quella proposta e , mio dio, non poteva essere più perfetta.

“Mah, signor Styles, che ne dice se andiamo ad iniziare ad intrecciare quelle coroncine e nel frattempo le insegno quella canzoncina che canticchio sempre?”

Harry aveva riso e Charlotte si era riempita le orecchie di quella risata, di quanto fosse bella e cristallina.
Sarebbe stato un matrimonio piuttosto semplice, il loro.

Il vestito della sposa poco convenzionale, ma d’altronde era Lot quella che si sposava e nessuno si aspettava qualcosa di diverso da un vestito verde smeraldo e un sorriso da far venire il latte alle ginocchia ad Harry.
Harry invece aveva un semplice smoking bianco che risaltava la sua altezza spropositata.


C’erano venti centimetri tra i due, ma quando le loro labbra si unirono per suggellare quel ‘sì’ appena pronunciato, quella distanza venne annullata.
E così sarebbe stato per tutta la loro vita.


Charlotte avrebbe continuato ad intrecciare coroncine di fiori e a canticchiare quella canzoncina , di cui Harry non avrebbe mai saputo il titolo, e lui avrebbe continuato a fissarla, estasiato.
 





















Angolo autrice.

ALLORA, STO IN ANSIA PERCHE' LOT è IN ANSIA DI LEGGERLA E SIAMO TUTTI FOTTUTAMENTE IN ANSIA CHE NON L'HO NEMMENO BETATA, DIO MIO.
Respiriamo tutti, perchè fa troppo caldo e il mio cervello si è sciolto in questo ammasso di fluff da diabete, Lot ringrazia.
Dopo Larry, Harlot è il mio OTP in questo fandom.
Sono tanto amore entrambi. 
E TU, EHY RICCIOLINO, DICO PROPRIO A TE, VATTELA A PRENDERE CHE DI PERSONE COSI' NON NE TROVI IN GIRO.
Dopo questa io mi ritiro nel mio antro del profilo di fb e vado ad aggiornatre blue is your eyes.
non siate troppo crudeli, vi prego..
-Rei for Lot. <3