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Autore: Death Lady    13/07/2013    2 recensioni
Tratto dal testo:
"Toc-Toc
Il Lord si girò.
«Lucy!!! Sevvi!!!! Non sapete quanto vi ho aspettati! Venite, venite. Ho un assoluto bisogno di voi e della vostra esperienza in fatto di feste e capelli.» esclamò con trasporto.
«Mio Signore, è sempre un piacere rendermi utile.» disse con un profondo inchino Lucius.
«Oh, bene, bene. A proposito di rendersi utile, Sevvi, cosa ci fai con tutte quelle buste di Rocco Giocattoli in mano?» chiese il mago pelato."
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Lucius Malfoy, Severus Piton, Voldemort
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Trucco&Parrucco made in Malfoy.



«No, non ce l’ha farò mai! Devo essere pronto per le 19.30 e non ho nulla da mettermi» l’oscurissimo Signore Oscuro era in preda ad un oscurissima ondata di panico.
«Ho bisogno di Lucius, va a chiamarlo. Ah, e già che ci sei chiama anche Severus. Su, vai!» ordinò il Lord ad un Mangiamorte.
Era un giorno molto importante: nessuno invitava mai l’Oscuro Signore ad una festa!
L’invito era giunto, strano ma vero, proprio da Albus Silente. Diceva così:

“ Caro Tom,
strano ricevere un invito da me, vero?
Volevo chiederti se ti andava di passare il Sabato con noi ad Hogwarts in onore del mio 155esimo compleanno. Ovviamente impedirò a Harry di avadakedavrizzarti o di propinarti qualche strano veleno; però anche tu dovrai fare lo stesso! Ricorda tutti i bei tempi passati assieme. Mi raccomando, aspetto una tua risposta.
Con affetto, Albus.
Ps. Vestiti elegante e non mettere paura ai miei ospiti.”

Purtroppo il vecchio mago non aveva preso in considerazione l’idea che il povero Oscuro non avesse mai partecipato ad una festa.
 
Toc-Toc

Il Lord si girò.
«Lucy!!! Sevvi!!!! Non sapete quanto vi ho aspettati! Venite, venite. Ho un assoluto bisogno di voi e della vostra esperienza in fatto di feste e capelli.» esclamò con trasporto.
«Mio Signore, è sempre un piacere rendermi utile.» disse con un profondo inchino Lucius.
«Oh, bene, bene. A proposito di rendersi utile, Sevvi, cosa ci fai con tutte quelle buste di Rocco Giocattoli in mano?» chiese il mago pelato.
«Oh, sono felice che me lo abbia chiesto. Pochi giorni fa aveva espresso la volontà di volere un esercito in grado di non destare sospetti e, dopo averne parlato con Narcissa, abbiamo deciso che un esercito di Teddy Bear non sarebbe male. Ecco, vede, in queste buste ci sono tutti i tipi di Teddy possibili e li stavo portando a lei per avere la vostra opinione.» rispose Severus con un sorriso.
«Teddy Bear? Oh, oh, oh! Non ci avrei mai pensato. Fa vedere un po’ qua … - il mago si avvicinò ad una busta e prese un piccolo orsacchiotto – Bellissimo! Bellissimo!! Non mi sarei potuto aspettare di meglio! Dieci punti alla squadra dei Capelli Unticci!»esclamò il Signore Oscuro tirando fuori la bacchetta.
Severus e Lucius si guardarono un po’ confusi.
«Signore … mi spiace contraddirla ma qui non esiste nessuna “ squadra dei Capelli Unticci”. A dir la verità non esiste nessuna squadra.» intervenne Lucius titubante.
Tom fece un aria alquanto sorpresa e poi, con semplicità, disse «Oh, ma che peccato. Oggi che vado ad Hogwarts prendo il Cappello Parlante, così ci aiuta a fare le squadre.»
«Signore …»
«Cosa, preferisci il Calice di Fuoco, Lucius?»
«No, è solo che lei ha detto di non voler nessuna squadra.»
«Ah, dimentica! A proposito di dimenticare … mi stavo scordando perché siete qui: vi ho mandati a chiamare perché ho bisogno di un consiglio.» disse assumendo un aria seria e fissando i suoi occhi in quelli dei suoi seguaci.
«Sapete, con tutte queste magie oscure che mi servono per uccidere il ragazzo-cicatrice, non ho pensato a crearne una in grado di far crescere, se non il naso, almeno i capelli! Vedete, al compleanno di Silente andranno tantissimi giovani e vecchietti e loro saranno tutti forniti di naso e capelli. Ho paura di sentirmi a disagio.» confessò il mago.
«Oh, Signore, ci scusi: non avevamo pensato ad un’evenienza del genere … Ha mai pensato di chiedere un po’ di capelli a Bellatrix? Sono sicuro che per lei lo farebbe!» osservò Piton.
Per poco al Signore Oscuro non venne un oscuro infarto. «B-b-bellatrix?! Ma, dico, Severus sei impazzito? Il coniglio che abbiamo mangiato questa mattina ti ha fuso il cervello?! Bellatrix: quella pazza psicopatica!? Assolutamente no, io non mi ci avvicino neanche defunto e riposto nella bara!» esclamò agitato, muovendo la bacchetta.
Quel gesto, tuttavia, che può parere alquanto innocuo visto da occhi Babbani, stecchì un Mangiamorte.
STOMP

I tre uomini si guardarono.
«S-Signore … Ha appena ucciso Greyback.» osservò Lucius un po’ spaventato dall’improvviso incidente.
«Oh. Vedi, caro, è la vita: nasci, cresci, ti crei gli Horcrux, li nascondi, ti dai alla pazza gioia ammazzando tutti, inizi la Prima Guerra Magica, arrivi da un nano nella culla, muori, aspetti 14 anni e risorgi, dai inizio alla seconda Guerra Magica, terrorizzi i Babbani, offri la cena, a base di professoressa incompetente, al tuo serpente domestico, prendi il controllo del mondo e, poi, se qualcuno aiuta un certo ragazzino, muori. No, aspetta, forse ho sbagliato. Va beh, avrò aggiunto qualche cosa in più ma, tanto, sono cose che fanno tutti. Comunque, avverti la famiglia che è morto lottando con un Auror.» rispose tranquillamente il mago.
Nessuno osò controbattere il Signore Oscuro e, così, cambiarono argomento.
«Allora, per quanto riguarda i capelli vuole che facciamo una colletta tra noi Mangiamorte e ci tagliamo i capelli un po’ alla volta finché non creiamo dei capelli per lei?» ritentò Severus sempre con tono neutro.
A quelle parole Lucius inorridì: non aveva alcuna intenzione di tagliarsi i capelli!
«Oh, no, grazie molte. Preferisco usare metodi meno drastici: non mi va di avere scagnozzi pelati, mettono tristezza.» rispose.
Lucius tirò un sospiro di sollievo che, però, andò a scomparire quando nella sua testa si disegnò un’immagine di lui senza capelli.
«Oh, miseriaccia …» disse il biondo.
«Lucy, caro, ti sei dato alle battute dei Wealsey? Devo forse preoccuparmi per te?» chiese il mago Oscuro con aria accigliata.
La mente del signor Malfoy, però, ancora sconvolta dalla notizia dei capelli registrò solo la parola Weasley, e nella sua mente si figurò lui con lunghi capelli rossi, lentiggini e abiti sgualciti.
Per la sopportazione dell’uomo fu troppo e cadde disteso a terra.
«Severus, abbiamo detto qualcosa che non va?» chiese il Signore Oscuro preoccupandosi dello stato pietoso in cui si trovava il Mangiamorte.
«Non mi sembra, Signore, probabilmente si è appena ricordato che la sua scorta di shampoo è finita.» disse Piton con lo stesso tono neutro di prima.
Lucius, che si era appena rialzato, appena sentì le parole “ shampoo” e “ finita” cominciò a diventare più bianco di quanto già non fosse.
«Lucius, mi preoccupi. Forse ti serve un qualcosa per farti sentire meglio … Severus, va a prendere una spazzola, sicuramente quella lo aiuterà» esclamò il Signore Oscuro guardando Lucius preoccupato.
«Come desidera» e il mago uscì dalla porta.
Passarono dieci minuti, durante i quali il Signore Oscuro si rimirò le unghie delle mani e Lucius svenne altre cinque volte, e Severus tornò con una scatola di spazzole di vario genere.
«Mio Signore, non sapevo quale prendere, così, ho chiesto consiglio alla moglie e mi ha detto di prendere queste …» disse il mago dal capelli unti.
Gli occhi dell’Oscuro, a differenza di quelli di Lucius che diventarono a forma di cuore, luccicarono di rabbia: odiava le spazzole.
Appena Piton passò una spazzola a Malfoy, lui si alzò esclamando «Bene, mio Signore, vuole cambiare il suo look? Ha scelto la persona giusta! Ben venuto da Trucco&Parrucco made in Malfoy! Che facciamo? Vuole un piccolo intervento per ridare colore alla pelle? Un trattamento con la crema per far sparire le rughe degli ultimi 100 anni? Vuole vedere qualche parrucca?» chiese Lucius sollevando una ventiquattrore nera con sopra una scritta in verde.
Il mago Oscuro era sbalordito e, se si può dire, anche un po’ spaventato dall’improvviso cambio di atteggiamento del mago. Tuttavia questo non gli impedì di chiedere spiegazioni. «Parr- che?! Cosa ci faccio con una pannocchia?» chiese.
«Parrucca, mio Signore, parrucca. È un oggetto babbano che usano le persone calve per far sembrare di avere i capelli.» spiegò Lucius «Può prendere quella che vuole … mi dia solo un momento per aprire la valigia.»
«Oh, oh, oh! Capelli! Perché non me ne avete parlato prima?» chiese con un sorriso Voldemort.
«Perché lei odia i Babbani.» spiegò semplicemente il biondo.
La valigetta era enorme piena di scompartimenti, specchi, spazzole, lucidalabbra, correttori, creme e parrucche di ogni tipo: da quelle che usava Lady Gaga a quelle degli anni ’50 a, addirittura, quelle dell’ottocento.
Gli occhi cremisi dell’Oscuro brillarono di una luce perversa. Si avvicinò lentamente e prese una parrucca rosa shocking a forma di cuore.
«Come vi sembro?» chiese con un sorriso mettendosi in posa.
«Bellissimo, mio Signore, bellissimo. Forse, però, proporrei per lei un trattamento completo e la parrucca la vediamo all’ultimo. Cosa ne dice?» chiese con aria professionale il biondo trasformando il soggiorno di casa sua in un negozio per parrucchieri.
«Come vuoi, caro, sono nelle tue mani.» rispose cominciando a saltellare e mettendosi seduto su una sedia.
Intanto, vicino a loro, un alquanto sbalordito Severus fissava la scena.
«Mio Signore …» cominciò Piton.
«Oh! Severus, bravo, mi stavo quasi dimenticando di te, va a prendere un paio di asciugamani e chiama mia moglie. E, se è in casa, porta qui anche Draco.» esclamò Lucius che, senza aspettare una risposta, si rivolse al Signore Oscuro, che ora si trovava seduto di fronte ad uno specchio. «Caro Lord, ora le passerò una crema idratante e poi un po’ di crema ringiovanente per togliere queste rughe, dopodiché le preparerò una maschera di bellezza.» disse mostrando uno dopo l’altro i vari prodotti che avrebbe utilizzato.
«Oh, non avevo mai sentito parlare di una … maschera per la bellezza … non credo che la festa di Albus sia in maschera …» disse l’Oscuro con aria dispiaciuta.
«No, no, no! Don’t worry, Lord! La maschera di bellezza è una speciale poltiglia che deve rimanere in faccia per un po’ e poi va tolta.» spiegò.
«Oh, bene! Bene! Comunque, ora che ci penso non ho risposto all’invito di Albus: SEVERUS!!!!!!» urlò il mago.
«Si, mio Signore?» chiese il mago appena tornato dal bagno con in mano una pila di asciugamani.
«Severus! Bene. Allora, prendi pergamena e piuma che devi scrivere.» ordinò il mago.
Il professore di Hogwarts ubbidì e prese il materiale richiesto.
«Cominciamo: “ Caro Albus”. No, no: cancella. “Caro Silly,” Si questa va benissimo. “ Innanzitutto io mi chiamo LORD VOLDEMORT e non TOM, quindi, a meno che tu non voglia ricevere una psicopatica Bellatrix come regalo di compleanno, ti conviene chiamare le cose con il loro nome.” Hai scritto Severus?» chiese il mago mentre Lucius cominciava a passargli la crema NIVEA sulla fronte.
« “ … con il loro nome.” Fatto.» rispose.
«Bene. Allora … “Ora, mentre Lucy mi prepara una maschera bellezza, molto più bella di te, ti scrivo per comunicarti che parteciperò alla tua festa di, purtroppo, non complemorte. Con affetto, colui che terrorizzerà i tuoi ospiti.” Fine. INVIALA!!» ordinò Tom.
«Un ottima lettera, mio Signore. Vado subito a legarla alla zampa del gufo.» e Piton sparì.
 
Un’ora dopo ...
 
«Lucius! Insomma, quanto manca perché queste unghie si asciughino?» chiese il Lord.
«Mio Signore, è la ventesima volta in tre minuti che me lo chiede. Dipende dall’unghia. Probabilmente mancheranno 5 minuti.» rispose con tono professionale il mago.
Durante quell’ultima ora, Lucius Malfoy, aveva praticato ottimi trattamenti al suo Padrone: gli aveva passato la crema NIVEA; poi la crema L’OREAL notte e giorno; poi gli aveva applicato la maschera di bellezza; gli aveva lavato la testa con un ottimo shampoo; aveva fatto pedicure e manicure; gli aveva lavato i denti; gli aveva messo un po’ di correttore e un po’ di fard. Era semplicemente fa-vo-lo-so; mancava solo la scelta della parrucca.
 
Intanto ad Hogwarts ….
 
«Fanny, vedi, l’avevo detto ad Harry di non sperarci troppo. Lui verrà!» esclamò Albus Silente posando una pergamena.
«Solo … Non so cosa fare … Sicuramente, poverino, sarà l’unico senza naso e capelli … Devo assolutamente fare qualcosa per lui … Potrei chiedere a Severus di rasarsi … Oppure potrei chiederlo ad Harry: sicuramente se lo facesse Tom avrebbe un po’ più di clemenza per lui …»
 
Ritornando a Malfoy Manor …
 
«Che bella!!! E’ fantastica! Per Morgana, che bella questa parrucca!» il Signore Oscuro si rimirò allo specchio per la cinquecentesima volta.
Aveva indossato una parrucca rosa shocking corta e riccia. Quando l’aveva presa in mano aveva detto «Così posso prendere in giro Potter!» e poi aveva cominciato a rimirarsi allo specchio.
«Mio Signore, veramente fantastica la sua parrucca, concordo. Solo temo dovremo sbrigarci visto che tra 10 minuti inizia la festa.» esordì Lucius
«Oh, certo, arrivo subito!» e così, saltellano allegramente, uscirono dai confini della residenza Malfoy per Materializzarsi a Hogwarts.
 
Avevano tutti gli occhi puntati su di loro. Il Signore Oscuro era così felice, talmente felice che si sarebbe messo a regalare tutti i Teddy che aveva comprato Severus.
«SONO FIGO, VERO?» urlò improvvisamente una volta individuato Potter in mezzo alla folla di gente. «Ah, ah! Non avete coraggio di rispondere perché sono troppo figo, vero? Siete rimasti impietriti dalla mia bellezza, vero? Ahahahah! Io sono poteeeeente!» continuò.
I presenti fecero un passo indietro spaventati: il Signore Oscuro con in testa una parrucca rosa shocking e lo smalto sulle mani faceva una certa impressione e, se ci mettiamo che aveva anche cominciato ad urlare come un pazzo, gli invitati si erano spaventati.
«Tom, per favore, mi stai spaventando gli ospiti!» sussurrò Silente dando una gomitata al mago.
«Ma che dici!? Non vedi quanto sono incantati dalla mia presenza?» rispose con un sorriso.
Purtroppo non aveva fatto i conti con il fantastico dentifricio made in Malfoy, che aveva reso i suoi denti bianchissimi; talmente bianchi che aveva accecato il vecchio neo-155enne.
«Aaaaaaah! I miei occhi! I miei fantastici occhi blu! Non vedo più niente! Non vedo più niente!» urlò Silente coprendosi gli occhi.
«Tu! Brutto mago! Ci ha danneggiato gli occhi! Tu ha accecato Silente!» urlò una voce.
Il Lord si voltò: un’enorme bestia piena di peli ispidi sulla faccia, che poi si realizzò essere Hagrid, lo stava guardando con aria furiosa.
«Non lo ho accecato, non è colpa mia se l’età da queste complicazioni. Prima o poi a tutti succedono cose del genere. Comunque, caro Mezzo-uomo perché non parli un po’ con il mio caro Lucius? Sono sicuro che troverete un buon argomento di cui parlare.» disse il neo-mago-rosa-shocking.
«Cosa ci deve fare con Malfoy? Io non parlo con uno come quello!» esclamò il Mezzogigante.
«Suvvia, caro Hagrid, so benissimo che in realtà non sei stupido come sembri. Sappiamo tutti e due che tu hai bisogno di me» intervenne Lucius sorridendogli e tirando fuori la sua valigetta.



Ciao! Dopo tanto tempo sono finalmente tornata a scrivere. Allora, cosa ve ne pare di questa storiella abbastanza stramba?
Se volete, recensite.
Grazie,
-Death Lady

   
 
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