13/07/2013
2 recensioni--------------------------------I wanna your smile--------------------------------
Passeggiavo per il parco, in preda alle lacrime: una nuova litigata con Alex.
Il mio nome era Amulya: principessa della notte.
Avevo diciannove anni. Ero di origini indiane, ma mi ero trasferita ad Aosta quando avevo qualche mese; lì ero cresciuta, mi ero fatta degli amici, avevo un fidanzato.
Già, un fidanzato, il mio Alex. Quella stronza di Julie gli aveva fatto il lavaggio del cervello; la vorrei uccidere, sul serio.
Alex mi aveva lasciato in piazza, come se fossi una merda; aveva detto che no ne voleva saper più nulla di me e della mia faccia di cazzo.
Quelle parole bruciavano dentro di me come un fuoco vivo.
Lacrime. Riuscivo solo a piangere. Sembrava che nulla avesse più un senso; che il mondo avesse smesso di girare e si fosse riposto in una gabbia.
Mi sedetti su una panchina, presi il cellulare e le cuffie per ascoltare un po’ di musica; la musica era l’unica “persona” che mi dava aiuto quando ne avevo bisogno.
Rimasi in quel modo per ore: pensando ad Alex; ogni canzone mi faceva ricordare lui e ad ogni cosa fatta insieme.
Alex, adesso, era solo un ricordo.
Alex, adesso, era solo un eco.
Alex, adesso, era solo un rumore lontano.
Alex, adesso, era ancora la mia vita.
Nessuno avrebbe mai potuto colmare il grande vuoto che aveva lasciato dentro me. Nessuno.
Ogni lacrima versata corrispondeva ad una parte di lui che usciva da dentro di me, o forse no, forse lui era ancora dentro me.
Ad un certo punto sobbalzai: una mano si era poggiata sulla mia. Tolsi le cuffie e mi girai: Alexander, il mio migliore amico.
Una cosa strana, della mia vita, era che il mio ragazzo ed il mio migliore amico avessero lo stesso nome, apparentemente erano simili: gli stessi occhi verdi, gli stessi ricci marroni, le stesse mani.
Ma in sostanza erano diversi: la luce che brillava negli occhi di Alexander, non avrebbe mai brillato in quelli di Alex; i ricci di Alex, non avrebbero mai avuto lo stesso profumo di quelli di Alexander; se avessi preso le mani di Alex, avrei sentito solo freddo, mentre quelle di Alexander portano calore.
Io abbracciai il mio amico del cuore, affondando la testa nella sua spalla, sentii solo un sussurro.
-Io voglio il tuo sorriso, non le tue lacrime. Tu non meriti di piangere, tu meriti il sorriso: lo stesso che avevi quando ci siamo conosciuti alle medie, ricordi?
Non risposi, ma le mie lacrime sembravano obbedire alle intenzioni di Alexander: smisero di scendere dai miei occhi.
Subito guardai Alexander in viso.
“Apparentemente così simili, ma in sostanza così diversi”
Lui mi sorrise e mi asciugò l’unica lacrima solitaria, rimasta sul mio volto.
-Alex non ti merita, tu meriti di più di uno come lui.
-Io lo amavo, cioè, lo amo …
-Lo amavi o lo ami?
A quella domanda una fitta nebbia avvolse la mia mente. Non avevo una risposta, non una abbastanza logica.
-Non lo so.
Dentro me sentii tutto l’amore per Alex sciogliersi pian piano; sentii ogni ricordo dissolversi nell’aria, per poi svanire per sempre; sentii la suo voce sempre più lontana e le sue mani fredde staccarsi dal mio corpo.
“-Lo amavi o lo ami?
-Lo amavo."
Ma ero sicura di quella risposta? Certo che no. Non si poteva smettere d’amare così, di punto in bianco: quello era solo l’inizio; prima o poi i ricordi sarebbero ritornati, dando vita a nuovi pianti.
Non sapevo se avevo paura, da un lato sì, ma dall’altro no: c’era Alexander con me, e sapevo, che ci sarebbe stato sempre.
“Io voglio il tuo sorriso, non le tue lacrime.”
*Angolo scrittrice*
Beh .. che dire .. questa è la mia prima OS in questa sezione, spero che vi sia piaciuta e che recensierete in tanti .. c;
Accetto critiche, complimenti e consigli ..
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Un abbraccio a tutti ...
-Meras9100