Questa prima storia voglio dedicarla ad un'amica molto speciale, la mia cara Binky, per ringraziarla di avermi fatto scoprire una delle passioni più belle in assoluto!!!! Quindi...Grazie amore!                 
             Il tempo di un addio

Non credevo che sarebbe stato così difficile
vivere senza la forza di amare qualcuno,
per esistere e infine morire,
solo al mondo incompreso da tutti.
Ma poi, un giorno, qualcosa è cambiato in me:
una nuova luce, una nuova speranza e un nuovo calore
che mi facevano riaffiorare dalle tenebre più nascoste
dal mio passato tormentato da ombre nere quanto la notte,
ombre che, per quanto ancora mi sforzo,
non riesco a cancellare.
Solamente uno sguardo forte come la tua anima
e il tuo carattere impetuoso
mi hanno fatto riallacciare i legami verso il mio cuore malato
che
per la prima volta,ha cominciato a battere.
Ti devo il mio nuovo amore, ti devo la mia nuova vita
ti devo ogni cosa,
ormai.
E' grazie a te se adesso sento emozioni mai conosciute prima
e scopro il vero senso della libertà,
troppo lontana dai miei pensieri passati.
Sfuggevole,sconosciuta e certe volte anche lontana,
avevo provato tanto a cercarla
insieme alla gioia di una felicità nuova
quella gioia che avevo nel vederti.
Ma adesso,il tempo mi è contrario,
non avrò mai più quei momenti puri e semplici ricercati per anni e anni
e finalmente,
poi trovati alla fine di tutto.
Sto per intraprendere un lungo percorso, un viaggio
che per me e ogni altro essere non ha un ritorno
ma me ne andrò felice,stanco ormai
di tutto quello che ha a che fare con il mio triste passato.
Di un'unica cosa soltanto non mi darò mai pace,
un solo rammarico
un piccolo desiderio che, per quanto semplice,
sia irraggiungibile.
Mi basterebbe un tuo sorriso,
uno solo
per sentirmi finalmente completo
e per morire in silenzio, distante da tutto e tutti
tranne che da te.
                        **********
Appena ti ho visto, tanto tempo fa,
mi sei sembrato soltanto un ragazzo,
un oggetto capace solo di distruggere
e di spezzare vite,di dare fine ad un'esistenza
proprio come lo ero io:
una bambola, un piccolo giocattolo nelle sue mani
il tuo, il mio, il nostro padrone.
In fondo, anche se eravamo così distanti
distaccati l'uno all'altra
abbiamo sempre vissuto come nello stesso mondo,
in una realtà parallela ai nostri giorni
che scorrevano veloci e impassibili
estranei da tutti.
Siamo vissuti soli,
ci siamo abituati a sopravvivere senza alcun aiuto .
Non avevamo amici al nostro fianco
ma solo nemici e vittime alle spalle.
Nessuno ha mai provato a scavare nel tuo cuore
a sciogliere quel ghiaccio che risiedeva dentro di te,
a farti sembrare umano.
Non ci sono riuscita nemmeno io.
Avevo paura
tu,
mi facevi paura;
avvertivo continuamente il timore che mi potessi fare del male
che mi potessi persino uccidere,
come hai già fatto altre volte.
Poi però, un giorno, ti sei voltato verso di me
e mi hai fatto vedere per la prima volta i tuoi occhi:
turchesi come il color del mare
e limpidi come le nuvole in cielo,
ma pieni di tristezza e infelicità.
Avevi gli occhi di un bambino
di una persona in guerra col mondo
e in guerra con sè stessa.
Hai passato tutta la vita a sperare in un futuro migliore
che purtroppo
per te ha avuto inizio solamente
quando hai cominciato a smettere di vivere.
Avevi uno sguardo
che nessuno è mai riuscito a comprendere
a capire fino in fondo.
Una melodia composta da note complicate e soavi
difficile da suonare,
ma se ascoltata
stupenda e commovente.
Una melodia che si rispecchia nel tuo animo da guerriero
nei tuoi occhi da combattente instancabile,
negli occhi di una persona amata
amata da me.
Mi mancherai, lo so' già
e soffrirò senza di te
anche se sono cosciente che non si può ingannare la morte,
perchè perfino tu
sei stato sopraffatto da essa.
Mi mancherai
ed è per questo che ho ancora il desiderio di salutarti
come non ho mai avuto il coraggio i fare.
Una sola parola,
un unico suono
un'interminabile sensazione.
Addio.