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Autore: scorpy    13/07/2013    2 recensioni
Un incontro su internet unisce Sayuri e un misterioso ragazzo... di lui sa solo che è un giocatore di basket...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Sendoh, Altro personaggio, Kaede Rukawa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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WHAT YOU HAVE BEEN LOOKING FOR
 
Capitolo 7 Not Invisible
 
-“Per quanto tempo ancora vorrai continuare a fissare l’armadio?”-  mi dice Yoko irritata.
Ha ragione, so che ha ragione e mi scoccia parecchio, ma non so davvero cosa indossare per la giornata di presentazione del campionato di basket.
-“Non potrei mettermi la divisa della scuola, sarebbe tutto più semplice”- ripeto per la milionesima volta.
-“Se lo dici di nuovo giuro che mi alzo e me ne vado. No. Ho detto no. Come speri che Kae… scusami Lakers, chiunque egli sia, possa notarti con quell’orrida divisa scolastica che farebbe sentire invisibile anche Angelina Jolie”-  minaccia con un tono per niente scherzoso.
-“Ok, ok… non devo invisibile, solo che non voglio strafare”-
-“Perché non chiedi ad Asuka? È lei l’esperta, la donna cosmopolitan!”- scherza lei, credendo che non avrei mai preso sul serio la sua proposta.
-“Sai, per la prima volta hai avuto un’idea da persona quasi sana di mente! Anzi non è per niente male…”- dico più a me stessa che a lei.
-“Sul serio?”- domanda mentre mi guarda fiondarmi in camera di Asuka.
-“Posso?”- chiedo prima di entrare, non voglio fare l’invadente come mia madre. –“Ehi Asuka, non è che potresti darmi una mano a scegliere i vestiti per oggi?”- domando vagamente imbarazzata, è la prima volta che gli chiedo un favore del genere.
Lei alza gli occhi dal libro che stava leggendo, forse per controllare di non essersi immaginata la cosa, e mi guarda con aria interrogativa.
-“Devo andare alla giornata di presentazione del campionato, è la mia prima da giornalista e vorrei essere…”- spiego per farmi capire meglio ma è lei ad interrompermi.
-“Certo! Per me sarà uno spasso, erano secoli che volevo aiutarti con il tuo guardaroba!”- dice entusiasta. Cos’ha che non va il mio guardaroba?
-“Ok, ora che hai trovato qualcuno che ti può aiutare meglio di me, io andrei”- dice Yoko sopraggiunta alle mie spalle.
-“Come, non vieni con me?”-
-“No, il divertimento lo lascio a te! Chiamami quando hai finito. Ciao Asuka.”-  risponde in modo ironico e poi fa la sua uscita trionfale, da brava attrice.
-“Ciao Yoko. Iniziamo a provare qualcosa?”- mi dice Asuka.
 
Asuka in un batter d’occhio ha trovato qualcosa da farmi indossare, mi ha aggiustato i capelli e ora mi sta anche truccando. Mi sento come barbie top model. Belah!
-“Posso guardarmi adesso?”- domando cercando però di muovere meno muscoli facciali possibili per non rovinare il suo capolavoro. Da quando ha iniziato il suo re- styling non mi ha fatto avvicinare ad uno specchio.
-“Non ancora”- risponde paziente –“Questa storia del basket ti sta coinvolgendo parecchio…”- dice tranquilla, ma so già dove vuole andare a parare.
-“Hmn”- non ho voglia di spiegare, anche perché mi è quasi impossibile con lei che sta ancora pasticciando col mio viso.
-“Non è che c’entra qualcosa Akira? Non ti sarai mica presa una cotta per lui?”-
Lo sapevo. Da quando Sendoh è venuto qui ad aiutarmi ho dovuto subire: 1) l’interrogatorio di mia madre 2)le battutine di Toshio  e 3) l’apprensione di Asuka.
-“No, mi ha solo aiutato con questa cosa del basket”-
-“Ah, meno male”- aggiunge sollevata –“ Sai Akira fa perdere la testa a un sacco di ragazze, ma non mette mai la testa a posto. Non è davvero il tuo tipo. Stagli alla larga, almeno da quel punto di vista…ecco ho finito!”-
L’avvertimento di Asuka mi ha dato fastidio.  Dice a me di stare alla larga quando loro due a scuola non fanno altro che stuzzicarsi. Crede che io sia stupida o cosa?
Tutti a scuola pensano che loro due dovrebbero essere la “coppia d’oro” del Ryonan e di certo con il loro atteggiamento non deludono nessuno. Anche quando Sendoh è venuto a casa mia ho notato qualcosa, come se avessero un segreto, ho visto i loro sguardi maliziosi. Per questo non la capisco. Basterebbero due secondi per far capitolare Akira ai suoi piedi ma preferisce fare questo giochetto della sorella preoccupata.
Tutti i miei pensieri sospettosi  svaniscono quando la mia immagine riflessa nello specchio. Sono senza parole. Non ha stravolto la mia immagine ma quei pochi tocchi, dai capelli sciolti al trucco leggerissimo,  mi danno una luce diversa.
-“Non ho dovuto faticare molto per renderti  graziosa”- dice interrompendo i miei pensieri –“Ormai sei una giovane donna, sicura, raffinata ed elegante…”-
Arrossisco. È vero, l’immagine allo specchio corrisponde alla descrizione ma io penso che appena uscirò da questa stanza apparirà di nuovo la mia timidezza e la mia goffaggine.
-“Grazie Asuka, cercherò di non rendere vano il tuo lavoro!  Non pensi che la gonna sia un po’ corta?”- Non riesco a trattenermi dal notarlo.
-“Assolutamente. Hai delle gambe lunghissime favolose, per le quali io ammazzerei. Io avrei messo i tacchi, ma tu sei stata categorica. Su vai e non pensare troppo a ciò che indossi. Sii sicura e professionale. Vai piccola”-
-“Grazie”-
 
Arrivo al palazzetto dello sport giusto in tempo per la presentazione, visto che ho perso un po’ di tempo per mettere le lenti a contatto. L’ ordine del giorno è:  basta essere invisibili. Tutti non fanno che ripetermelo, ma cosa c’è di male nel non volersi far notare !?! Credo di essere sulla buona strada, anche grazie a mia sorella. Infatti entrando ho notato che molti si sono voltati per guardarmi, facendomi diventare rossa dall’imbarazzo. Circondata da ragazzi in divisa, la scelta del mio vestito non passa di certo inosservato.  Grazie mille Yoko!
-“Dove eri finita?”- mi dice Hicoichi super arrabbiato.
-“Scusami, non riuscivo a mettere le lenti a contatto”- dico dispiaciuta.
-“Non importa, su vieni con me”- dice prendendomi per un braccio e trascinandomi giù dagli spalti –“tu ora stai qui, grazie a mia sorella ho avuto il permesso per farti stare nei posti riservati alla stampa. Lei è Yayoi. Yayoi lei è Sayuri Ora devo scappare. A dopo.”-  e mi lascia lì nella confusione più totale.
-“Non farci caso… mio fratello è un tantino apprensivo quando si tratta di queste cose. Io sono Yayoi Aida e lui è il mio collega Nakamura. Hicoichi mi ha parlato tanto di te, dice che scrivi molto bene e che sei amica di Kaede Rukawa!”- dice con la stessa parlantina dalla velocità supersonica di Hicoichi.
-“M-mi fa piacere”- dico più per cortesia che per altro. Mi sono ficcata in un bel pasticcio dicendo quella bugia, solo Sendoh sa la verità. E se dovessero scoprirmi perché kaede non si ricorda di me?
Finalmente inizia la cerimonia di apertura del campionato e vengono presentate tutte le squadre. Tutti i giocatori sono disposti in fila dietro i loro coach e il loro capitani. Non mi ero resa conto di quanto fossero numerosi i partecipanti. Di questo passo non scoprirò mai chi è Lakers!
La prima squadra ad essere stata presentata è il Kainan, la prima classificata dello scorso anno. Yayoi mi ha spiegato tra le sue file, fino all’anno scorso militava un certo Maki, un campione formidabile, che è stato invitato alla cerimonia di apertura. Da appassionata di basket, come lei presume che io sia, dovrei approfittarne per scrivere un articolo. Come risposta ha ricevuto solo un mio sorriso forzato.
Ed ecco arrivato il momento dello Shohoku, quasi ha riscosso più successo del Kainan, nonostante si sia classificata seconda.
Mi sono bastati meno di due secondi per riconoscerlo tra gli altri, Kaede ha la stessa aria indifferente  che aveva quando l’ho conosciuto, sembra quasi annoiato dalla situazione,  seccato da tutta quella pomposità, anche dalle sue fan starnazzanti. Mi sento un po’ stupida perché in sostanza non sono poi così diversa da loro, anche se mi mancano i pon pon. Lo spio di sottecchi mentre fingo di prendere appunti perché ho la sensazione che Yayoi non sia poi così convinta della mia vocazione sportiva.
 Il mio cuore  ha avuto un sussulto nel momento in cui ho incrociato il suo sguardo, che ho sostenuto solo per un istante. Ah, come vorrei avere la sicurezza di Asuka e la sfacciataggine di Yoko. Sono una vera imbranata.
Dopo pochi minuti è stato il turno del Ryonan, la mia squadra. Yaoei si è trasformata da professionale giornalista a groupie sfegata di Akira Sendoh. Non riesco a crederci, è la copia sputata di hicoichi quando ha a che fare con il capitano del Ryonan.
-“Non farci caso… è dall’anno scorso che ha una cotta per lui”- mi dice seccato e sottovoce Nakamura, temendo di farsi sentire dal suo capo- collega.
Così rivolgo le mie attenzioni all’oggetto dei suoi desideri. Akira, a differenza di Rukawa, sembra tranquillo e a suo agio come al solito. Niente lo scompone e ha il suo tipico sorriso ironico. Probabilmente anche lui ha notato l’assurdità e la pomposità di quella cerimonia, ma contrariamente al suo avversario, riesce a trovarne il lato comico. Anche per lui una frotta di ragazze hanno alzato un gran boato, quasi a marcare la loro rivalità. Lo osservo meglio e non riesco a non ammettere che tutto sommato non è poi così male, mi sembra quasi di vederlo per la prima volta. Riesco anche a giustificare le sue fan, che per lui si sbracciano e urlano come indemoniate. Sono quasi compiaciuta di aver dato il mio primo bacio a un ragazzo così carino…
Hai perso la testa? Questo non è da me… sembra una tipica frase di mia madre! È giusto ammettere che Sendoh è un figo da paura ma da qui a compiacerti per un suo bacio…
-“Hey, che hai? Non ti senti bene?”- mi domanda Nakamura vedendo il mio colorito pallido.
-“No, sto bene. Fa troppo caldo qui dentro”- mento io.
Cattiva, cattiva Sayuri. Basta con le bugie.
Finalmente la presentazione finisce e noi tutti siamo invitati ad unirci a un rinfresco per festeggiare l’inizio del campionato che si tiene nella hall del palazzetto. È l’occasione per la stampa per avvicinare i campioni e gli allenatori.
Mentre mi aggiro, una vocina nella mia mente, che stranamente assomiglia a quella di Yoko, mi ricorda di procedere con le mie indagini, quindi inizio a stilare una lista con tutti i giocatori che riesco ad avvicinare e che potrebbero corrispondere alla descrizione di Lakers.
-“Che palle! Questa festa è un mortorio!”- sento lamentarsi un ragazzo dai buffi capelli rossi non lontano da me.
-“Piantala Hanamici! Non farci fare figure di m***a”- aggiunge un suo compagno di squadra decisamente più bassino.
-“Come al solito”- aggiunge per farlo arrabbiare uno vicino, mi pare di averlo visto in una delle videocassette di Sendoh… ah si Hisashi Mitsui, quindi quelli dovrebbero essere Hanamici Sakuragi e Ryota Miyaghi.
-“Che vorresti dire baciapiselli, io sono il genio del basket….”-
-“Piantatela ok”- riesce a fermare la lite una ragazza dai capelli ricci.
-“Tse, se almeno avessimo fatto una partita… avrebbero visto tutti il talento del grande genio, hahaha”- il rossino scoppia in una risata che mi fa venir voglia di unirmi a loro ma è meglio proseguire il mio giro di perlustrazione.
Dopo più di mezz’ora che mi aggiro tra questi giganti sono presa dallo sconforto. Nessuna idea di chi possa essere Lakers, nessun indizio, nessun sospetto, niente di niente. Non ho avuto nemmeno occasione di parlare con Rukawa. C’è sempre qualche ragazza che gli si avvicina e per di più sembrano tutte super fighe sexy che sanno come si flirta e come far entusiasmare anche uno gelido come lui. In più c’è Aida che mi da il tormento.
-“Signorina, lei è nuova della stampa?”- mi domanda un ragazzo dall’aria non più tanto giovane.
-“Si nota tanto la mia inesperienza?”- ammetto scoraggiata. Non ho neanche la forza di negare.
-“Non volevo dire questo”- si scusa da perfetto gentiluomo, sembra quasi mortificato per la mia supposizione –“ Sa, l’anno scorso partecipavo anch’io a questo campionato e non mi ricordavo di  lei…”-
-“Oh, ma tu devi essere Maki”- esclamo con il tono che immagino avrebbe usato Archimede nel dire “eureka”. Finalmente mi si è accesa la lampadina, riuscendo ad evitare un discorso imbarazzante.
-“Si, sono io. È strano ma in genere in queste occasioni mi conoscono già tutti”- non so se essere offesa da questo suo modo di fare che sottolinea la mia mancanza di esperienza o è solo che vuole pavoneggiarsi.-“Posso chiederti il tuo nome?”- mi chiede gentile non essendosi accorto del mio fastidio.
-“Sayuri”- rispondo educata rilassandomi un po’. In fondo perché devo essere sempre sulla difensiva. Attaccare è la miglior difesa.  –“Posso farti qualche domanda? Sai sono del giornalino del Ryonan…”-  
Devo dire che è stata una tattica vincente. L’ ex giocatore ha risposto a tutte  le mie domande. Se non posso scoprire l’identità di Lakers tanto vale che faccia un buon lavoro per il giornale. Così almeno Hicoichi mi perdonerà quando scoprirà la verità su di me, che sono una bugiarda patentata, che tutto quello che Sendoh gli ha promesso io non posso mantenerlo.
-“Sai mi piacerebbe vedere giocare qualcuno”- dico più per cortesia che per altro, ricordandomi delle parole che pocanzi quel ragazzo dagli assurdi capelli rossi ha pronunciato. –“Sarebbe un modo più produttivo di sfruttare questo tempo”-
-“Si, non sarebbe una cattiva idea”- dice pensandoci su.
Coooosa??? Non dicevo sul serio.
-“Aspettami qui io vedo quel che si può fare”- e mi pianta lì in mezzo a tutta quella gente prima che possa aggiungere qualcosa.                                                                                         
Uffa ma perché ho aperto questa mia boccaccia! Ora che faccio! Aspetto qui con le mani in mano. Mi guardo intorno ma mi sento un pesce fuor d’acqua in mezzo a questa gente, almeno prima stavo facendo un po’ di conversazione.
-“Ehi sei qui. Quasi non ti trovavo più.”- mi raggiunge il mio nuovo amico –“ho organizzato tutto, seguimi in palestra”.
Quando arriviamo in palestra, sono lì ad aspettarci almeno dieci energumeni. Tutti hanno spostato il loro sguardo dal mio accompagnatore su di me.
Quasi cadevo quando ho scoperto che tra quelli c’era anche Rukawa. Credo che la sua sorpresa nel vedermi  sia stata pari solo alla mia. Volevo scomparire. Si sarà chiesto come mai io possa conoscere uno dei migliori giocatori del paese.
-“Ehi vecchietto sono stufo di aspettare…”- dice il ragazzo dai capelli rossi che ho visto poco fa.
-“Calmati Hanamichi, tra due minuti iniziamo. Ragazzi”- aggiunge rivolgendosi a me- “volevo presentarvi Sayuri, scrive per il giornale del Ryonan. È stata sua l’idea di questa partitella...”-
 Non ci credo che l’abbia detto! Voglio sprofondare, tutti hanno iniziato a fissarmi e a studiarmi come se fossi un marziano! Ora mi uccideranno…
E invece parte una specie di ovazione.
-“Brava, mi ero rotto di stare in quella hall”-
-“ Meno male che c’è ancora qualcuno che ragiona qui”-
-“Finalmente una ragazza che vuole vedere le partite e non i giocatori…”.
-“Ragazzi su cominciamo!”- li interrompe Maki –“ Scrivete il vostro nome su un pezzo di carta così potremmo sorteggiare il vostro nome per la formazione delle squadre. Ci daremo il cambio”- da buon coordinatore detta le regole.
Poi mi si avvicina e all’orecchio mi sussurra –“hai avuto una splendida idea, ne sono entusiasti. Lascio a te l’onore di formare le squadre”-
A uno a uno mi si avvicinano per consegnarmi i bigliettino con scritto il proprio nome. Qualcuno si complimenta con me, altri mi trattano con sufficienza, altri ancora ne approfitta per fare il cascamorto, addirittura qualcuno mi ha scritto il numero di telefono.
Quando si avvicina Kaede per poco non cadevo all’indietro.
“Non fare danni” mi ripetevo. Ma mentre tentavo in tutti i modi di trovare la tattica giusta per attaccare bottone…
-“Ciao Sayuri”- mi saluta con aria interrogativa. Era una domanda? E cosa dovrei rispondere.
-“Ciao”- mi esce con troppo ritardo tanto che mi fissa come se davanti avesse una celebrolesa. Siamo solo ai saluti e già sono in panico.
-“Vedo che stai bene…”- mi dice indicandomi le mie gambe, ma poi sembra pentirsene immediatamente. Direi quasi che è arrossito.
Mi stava fissando le gambe??? Oddio allora è vero che la gonna di Asuka lascia poco all’immaginazione.
O forse si domandava come stava il tuo ginocchio visto che l’ultima volta ti ha quasi investito, idiota!
Ora anche i miei pensieri hanno la voce di yoko!
-“ Oh, s-sto bene, grazie”- riesco finalmente a dire in preda all’imbarazzo più totale. Mi aspetto una risposta che non arriva. Non doveva essere il suo turno?
 Tra noi cala un silenzio agghiacciante, così è costretto a consegnarmi il  bigliettino con il suo nome e va via.
Stupida, stupida stupida! Hai sprecato un’occasione d’oro!
-“Allora è lui?”- si avvicina uno spavaldo Akira Sendoh interrompendo i miei pensieri.
Dopo quello con Kaede, l’incontro ravvicinato che temevo di più era quello con il capitano della mia scuola. So già che si sente compiaciuto perché ho seguito il suo consiglio. La piccola Sakemoto pensa che togliendo gli occhiali farà colpo su qualche giocatore, già me lo immagino mentre spettegola con i suoi amichetti. Lui è l’unico che qui conosce la vera Sayuri, la secchiona, quella che ha pochi amici e che si interessa a cose bizzarre. La verità è che la mia oggi è solo una patetica imitazione di Asuka.  Non riesco a sostenere il suo sguardo, quasi temo di scoppiare in lacrime dalla rabbia, mentre tento invano di abbassarmi la gonna. Cosa credevo di ottenere?
-“Cosa?”- domando evidentemente turbata. Incrocio le mani al petto anche se so di sembrare una bambina imbronciata, quando finalmente riesco ad alzare lo sguardo. Mi mordo il labbro tentando di fermare il magone che mi si è formato in gola.
Non deve essere sfuggito nulla del mio turbamento ad un attento osservatore come il ragazzo che è rimasto lì impalato a fissarmi, non sapendo spiegarsi una reazione del genere.
-“Dicevo… è lui il ragazzo su cui volevi far colpo?”- mi domanda dolcemente questa volta – “non sei obbligata a rispondere. È una domanda stupida” – aggiunge dispiaciuto dalla sua stessa domanda.
-“Chi?”- mi affretto subito a domandare temendo che abbia assistito alla mia conversazione penosa con il giocatore dello Shohoku. Ma so di aver fatto un passo falso. Non ero stata io a dirgli ripetutamente che non ero interessata ad alcun giocatore? Vorrei mordermi la lingua. Mi sembra di stare nelle sabbie mobili, vengo inghiottita sempre di più dalle mie stesse bugie.
Sorride. Ma non sta ridendo di me, sorride come se … non so neanche dire io come, ma so che mi sento spiazzata, che mi fa stare meglio, suscita in me un moto di tenerezza verso di lui mai provato prima.
-“Allora?”- mi incoraggia –“ è Maki?”-  
COSAAAA??? È impazzito! Non è affatto sveglio come mi aspettavo.
-“Assolutamente no!”- sbotto io. Vedo che  il suo volto si è rilassato. –“è troppo vecchio!”- aggiungo con sincerità facendolo ridere di gusto.
-“Sarà! Ma lui di sicuro non ha organizzato questa cosa per fare un piacere a noi ragazzi…”-
-“Non ti seguo”- a cosa sta alludendo?
Lui mi si avvicina e mi sussurra all’orecchio come se fosse un segreto di stato –“ credo che ci stia provando con te”.
-“E’ impossibile.”- dico mentre osservo il suo sguardo divertito –“Voleva solo aiutarmi a scrivere un bell’articolo…”-
-“… e gli unicorni esistono e vivono in un mondo incantato fatto di caramelle!”- mi prende in giro lui –“Ho visto come ti guarda. E poi non c’è niente di male”-
Mi fa arrabbiare quando mi tratta come una bambina stupida, vorrei prenderlo a schiaffi.
-“non credi che io me ne sarei accorta se ci stesse provando con me?”- gli dico stizzita.
-“Sappiamo entrambi che non sei esattamente un giudice obiettivo di te stessa. Non prenderesti mai in considerazione che qualcuno possa provare un interesse per te.”-
Cavoli, quando ha ragione mi fa ancora più arrabbiare. Io non avevo mai pensato che lui alle scuole medie potesse avere una cotta per me (anche se questa storia è tutta da verificare). Automaticamente mi giro verso Maki che, poco più in la, mi lancia un sorriso a tremila denti da far invidia a una pubblicità di un dentifricio.
Ci sta provando con me! Cosa penserà Rukawa? Forse che sono una psicopatica che tenta di abbordare ogni giocatore di basket che mi capita a tiro! Forse mi sto impressionando, potrebbe anche essere che Maki mi abbia sorriso per caso, che mi ha solo visto in difficoltà ed ha organizzato questa partita cogliendo la palla al balzo.
-“Visto?”- mi dice con presunzione Akira.
-“Ti sbagli”- affermo io con sicurezza –“E poi chi sei? L’oracolo di Delfi che ha tutte le risposte e sa tutto di tutti”-
-“No, ma solo uno stupido non l’avrebbe capito. Ero  solo curioso di sapere se interessava a te.”- mi dice con la solita ironia e con la solita ambiguità.
Ok passiamo sopra al fatto che mi ha dato della stupida, in modo molto subliminale! Te la farò pagare. Vuole farmi proprio arrabbiare oggi.
-“Forse non avresti dovuto metterti così carina oggi…”- mi sussurra di nuovo all’orecchio, questa volta però con un tono suadente, tanto da farmi arrossire.
E’ un cretino. Un minuto prima ti sta facendo perdere le staffe e un minuto dopo se ne esce con queste frasi che ti gettano nel più profondo imbarazzo. Vuole prendersi gioco di me.
-“Da qua!”- gli dico in modo sgarbato strappandogli il bigliettino da mano.
Finalmente mi lascia in pace non prima di avermi lanciato uno sguardo divertito. E se avesse ragione? Come farò a farlo capire a Maki che non è lui che mi interessa?
Le squadre vengono sorteggiate: Sakuragi, Jin, Fukuda, Fujima, Hasegawa nella prima squadra e la seconda Takasago, Rukawa, Sendoh, Mitsui, Miyaghi.
Quando leggo i loro nomi ad alta voce mi sorprende la  rivalità che c’è tra loro e che l’idea di giocare insieme anche solo per una partitella li carichi di tensione.
-“cominciamo”-
La partita è davvero strabiliante, non me lo aspettavo. Le squadre sembrano non avere punti deboli. Maki si è gentilmente offerto di farmi un commento sulla partita visto che conosce i giocatori da molto più tempo ed ha molta più esperienza di me.
Con il registratore in mano, dono gentilmente offerto da yoko, mi limito ad ascoltare quello che dice mentre intanto posso guardare il procedimento del match. Rukawa è davvero forte, è per questo che tutti lo temono, mentre gioca sembra trasformarsi. Contro ogni previsione lui e sendoh sono abbastanza in sintonia e stanno facendo mangiare la polvere all’altra squadra. Anche il capitano del ryonan sembra trasformarsi quando gioca. Non c’è più traccia della sua aria da sbruffoncello o del suo sorriso rassicurante.
-“Hmn, hmn posso farti una domanda?”- mi dice Maki mentre siamo a bordocampo.
-“Oh, certo”-
-“Questo però sarebbe il caso di spegnerlo”- mi dice indicando il registratore mentre si avvicina in modo pericoloso a me.
Ohi, ohi qui si mette male.
-“mi domandavo se ti andrebbe…”-
Sbaam!!!
Improvvisamente mi ritrovo Rukawa steso ai miei piedi.
-“ti sembra questo un passaggio decente, Sendoh?”- urla Mitsui
-“rukawa sei un imbecille se ti fossi fatto male prima del campionato ti avrei ammazzato a mani nude… potevi anche lasciarla andare fuori la palla”- inveisce miyaghi.
Non capisco, cosa è successo? Vedo le facce degli altri giocatori  e capisco che anche a loro non torna qualcosa. Sento i commenti.
Sendoh non avrebbe mai fatto un passaggio così impreciso, nemmeno in una partitella, e rukawa non avrebbe mai fatto un recupero così goffo da finire a terra senza concludere niente. Sembra quasi che quei due l’abbiano fatto di proposito, solo per creare trambusto.
Osservo Sendoh aiutare Rukawa a rialzarsi e noto una strana complicità tra i due. Data la loro rivalità avrei pensato che si insultassero a vicenda e invece niente.
-“HO CAPITO!”- urla hanamici fissandomi. Tutti spostano gli sguardi su di me. Non capisco. O forse si?
Non è che l’hanno fatto di proposito per far allontanare Maki da me?. Qualcuno ancora non capisce mentre io ho capito eccome. È impazzito! Crede che rukawa sia geloso di me? E che Sendoh l’abbia appoggiato?
Prima che faccia altri danni, colgo l’occasione e decido di andarmene. Mi congratulo con tutti e gli dico che verrà un grande articolo. Ringrazio maki e fuggo con la coda tra le gambe, non prima di sentire hanamici tra una risata sguaiata e l’altra dire –“gelosia”-
 
Cavoli, preferivo essere invisibile!
 
 fine 7° capitolo
  
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