'Niall,perchè dici di amarmi?'

Cècile e Niall erano sdraiati sull'erba, a guardare le nuvole.

Passavano così le giornate d'estate,uscivano e andavano al parco,a parlare.

E a cercare forme strane nelle nuvole.

Erano le cose che più gli piacevano fare.

'Cosa vuoi dire?'

'Voglio dire quello che ho detto.

Perchè mi ami?'

Niall si era girato per guardarla negli occhi.

Ci si era sempre trovato bene.Così azzurri,come il mare.

Come i suoi.

'Beh,amo tutto di te.

Amo quando sorridi e metti la lingua fra i denti.

Amo quando fai facce buffe per farmi ridere.

Amo quando la mattina gridi istericamente perchè non riesci a pettinarti i capelli da quanto sono crespi.

Amo il tuo essere disposta ad ascoltare gli altri.

Amo il tuo accento francese.

Amo quando ti arrabbi,e mi insulti in francese.'

Cècile rise a quell'affermazione.

'Amo quando ridi. Hai la risata più cristallina e dolce che io abbia mai sentito.

Amo quando canti sotto la doccia,pur essendo stonata come una campana.

Amo quando parli nel sonno,anche se a volte mi tiri i calci per sbaglio.'

Cècile rise di nuovo.

'Ma soprattutto,amo te Cècile.

E ti amo dalla prima volta che ti ho visto.'

Cècile si voltò verso Niall con gli occhi lucidi,e lo abbracciò.

Chiuse gli occhi,e ripensò a quel momento.

 

'Mi scusi?' Cècile si sentì picchiettare sulla spalla e si voltò.

'Potrebbe aiutarmi? Mi sono perso' Il sorriso imbarazzato del ragazzo di fronte a lei era adorabile.

'Dovrei andare al 'Caffè du Paris' ma non ho la minima idea di dove sia.'

Cècile prese la cartina che il ragazzo le stava porgendo,e gli indicò una strada.

'Vedi questa? Si chiama 'Avenue des Champs Elyseès'. Devi andare qua,fare tutta la via verso l'arco,e andare sulla destra. Lì c'è il bar che stai cercando.' Gli spiegò lei lentamente,dato che il suo inglese non era molto preciso.

'E come ci arrivo a Champs Elyseès?' Niall si era voltato per guardarla negli occhi.

'Non è difficile,puoi prendere la metropolitana oppure il tram. Entrambi linea gialla.'

'Capito,grazie mille.' Niall le sorrise,e si girò per andare verso la metropolitana,ma Cècile lo fermò.

'E' la direzione sbagliata quella' Disse ridendo.

'Senti,facciamo così,io ti accompagno,però poi tu mi offri un cappuccino,ci stai?' 

'Ci sto.' 

 

Cècile si staccò dall'abbraccio,e guardò Niall negli occhi.

'Adesso è il tuo turno però.' Disse lui.

'Devi dirmi cosa ami di me. So che la lista è lunga,ma puoi farcela.'

Cècile rise e si sdraiò sul suo petto,rivolta verso il cielo.

'Allora.

Amo quando fai le imitazioni dei personaggi dei famosi.

Amo quando,se ti interrompo mentre guardi un cartone animato,mi prendi per i fianchi e mi fai il solletico.

Amo quando urli parolacce alla televisione mentre guardi il calcio.

Amo quando metti la musica irlandese e cominci a saltellare per casa dicendo 'Sono un folletto!''

Niall scoppiò in una fragorosa risata.

'Amo la tua risata,nonostante io la senta per ventiquattro ore di fila.

Amo quando canti,anche se sono terribilmente gelosa del tuo talento.

Amo le tue polo rosse.

Amo il tuo sorriso anche con l'apparrecchio.

Amo quando prima di andare a lavoro mi saluti con un bacio.

Amo la tua semplicità.

Amo il fatto che continui a tingerti i capelli,nonostante tu sia perfetto anche moro.

Amo la tua calligrafia,un po' disordinata e buffa.

Amo il fatto che ridi per ogni cosa.

Amo il tuo essere così tenero.

Amo il tuo essere gentile.

Amo la tua timidezza.

Amo la tua insicurezza.

Amo il piccolo neo che hai sul collo.

Amo il tuo essere così disordinato.

Amo quando mi fai da mangiare,perchè ci metti tanto amore.

Amo le frittelle che fai per colazione.

Amo quando guardi i cartoni animati.

Amo quandi mi chiedi di giocare con te ai videogiochi.

Amo quando ti perdi in una città sconosciuta.

Amo quando,nel periodo natalizio,metti tutti quei maglioni rossi e verdi con le renne.

Amo i tuoi i biscotti.

Amo il tuo accento irlandese.

Amo i tuoi occhi,potrei annegarci dentro.

Amo quando mi fai i massaggi alla pancia.

Amo quando guardi un film sdolcinato con me,pur sapendo che li detesti.

E più di tutto,Amo il fatto che mi ami.'

Niall era rimasto sorpreso.

Non si aspettava davvero di sentire così tante cose.

Soprattutto così piccole.

Erano cose di tutti i giorni,e Cècile le amava.

Cècile amava tutte le sue piccole cose.

Cècile amava Niall perchè era se stesso.

Cècile non poteva più aspettare.

Si alzò,prese Niall per mano e lo fece alzare.

Inchiodò i loro sguardi.

Prese un respiro e parlò.

'Niall James Horan.

Sposami.'

Niall la guardava con gli occhi spalancati.

'Cosa?'

'Ho detto: Sposami'

'Cècile sei seria?'

'Mai stata più seria.

Voglio avere un futuro con te.

Voglio essere sicura che ti avrò al mio fianco per sempre.'

Niall era sempre più sorpreso,ma allo stesso tempo era felice.

Felice che lei avesse fatto il primo passo,il passo che lui non avrebbe mai avuto il coraggio di fare.

'Si Cècile.

Ti sposo.'

 

Cècile stava camminando per la stanza nervosamente, non si sentiva pronta.

Era spaventata.

E se non fossero riusciti ad affrontare una vita insieme? Se non fossero stati pronti? 

Cècile sentiva la testa scoppiarle.

'Cècile? Posso entrare?' La sua migliore amica, Amanda, stava bussando alla porta.

'Entra'

'Allora, come ti senti?'

'Male Amanda, male. 

E se non fossimo pronti per tutto questo?

Se io non fossi pronta per tutto questo?' Cècile si stava sentendo male. Aveva paura che non funzionasse.

'Cècile. Ora ascoltami. 

Stai per sposarti con una persona che ti ama per quello che sei, e che non potrebbe mai ferirti.

Hai paura, e lo capisco, ma non devi preoccuparti così tanto. Niall ti ama, è questo ciò che conta. 

Ora guardati.'

Amanda prese Cècile e la portò davanti allo specchio.

'Guardati. Sei bellissima. Siamo anche riuscite a domarti i capelli.' Amanda rise e Cècile con lei.

Forse aveva ragione lei, non doveva preoccuparsi.

In fondo aveva chiesto lei a Niall di sposarla.

Anzi, glielo aveva imposto.

Se si fosse tirata indietro avrebbe commesso il più grande errore della sua vita, e lo sapeva.

'Sei un po' più tranquilla?' Amanda le stava massaggiando le spalle.

'Si. Lo sono.' 

 

Niall nell'altra stanza era l'opposto di Cècile.

Era così sicuro di volerla sposare.

Si guardò un ultima volta allo specchio, si sistemò i capelli, uscì dalla stanza e si diresse verso l'altare.

 

La musica cominciò, e Cècile arrivò accompagnata dal padre, con un sorriso bellissimo in viso.

Arrivata al fianco di Niall lo prese per mano, e i due si guardarono sorridenti, e furono pronti a vivere quel momento.

Quel momento che avrebbe ricordato con felicità per molti altri anni.