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Autore: berenis    13/07/2013    8 recensioni
«Ne ho passate tante per stare con te, mia piccola Her, ma devo ammettere che ne è valsa la pena. A partire dal fatto che per riuscire ad avere il pieno consenso di tuo fratello c'è voluta Megan. Chi l'avrebbe mai detto che avrei avuto entrambi gli Styles tutti per me?» ridacchiò Louis.
Ma infondo, l'amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio, no?
SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11.

 
«Her,» Louis fece irruzione in camera mia «va tutto bene? Ho…Ho sentito che urlavi con Harry e poi hai sbattuto la porta…» sussurrò con voce preoccupata avvicinandosi lentamente al mio letto per poi sedersi su esso.
Al sentir le sue parole mi allarmai e voltai di scatto la testa verso di lui.
«Hai sentito quello che abbiamo detto?!» chiesi agitata.
«No, ho solo sentito che urlavate, e basta».
Feci un enorme sospiro di sollievo e mi voltai a pancia in su, poggiandomi il dorso della mano destra sulla fronte.
«Ma… Ma perché non dovevo sentire? Mi dici che cos’è successo? Sono davvero preoccupato, Her, per favore spiegami cosa…» non gli lasciai il tempo di finire la frase.
«Niente» lo interruppi. «Una… Un’incomprensione tra me e Harry, nulla di grave, ogni tanto capita, siamo sempre fratelli» cercai di sviare il discorso usando le prime scuse banali che mi passavano per la testa.
«Sei sicura? È che sembravi così…»
«…Arrabbiata?» lo precedo io. «Sì, lo sono, e anche parecchio. Harry dovrebbe smetterla di ritenermi ancora una stupida, irresponsabile e ingenua bambina» risposi acida.
«Her, lui ti vuole bene» disse Louis accarezzandomi un braccio. «Fa così solo perché è un gelosone iperprotettivo che ha tremendamente paura di perderti» mi spiegò.
Non sapevo se dargli retta o meno. Magari stava solo cercando di difenderlo perché era il suo migliore amico. O forse, proprio perché era il suo migliore amico, aveva imparato a conoscerlo e sapeva quasi meglio di me il motivo per cui si comportasse così.
«Sarà anche come dici tu, ma a me da fastidio» dissi guardandolo.
«Lo capisco, ma non serve che te la prendi così tanto» continuò sorridendomi.
Mi domandai come fosse possibile che lui avesse sempre ragione.
Riusciva ad analizzare le varie situazioni oggettivamente e trovava la spiegazione ai comportamenti delle persone come se il suo reale lavoro fosse quello di studiarle a fondo.
Chissà se faceva lo stesso con me.
Pensando alle sue parole la mia rabbia si placò leggermente.
Louis si chinò su di me e mi stampò un bacio sulle labbra.
«Grazie» sussurrai.
Lui fece spallucce e mi sorrise nuovamente.
«Figurati. Ah, comunque credo che tu debba dirmi qualcosa riguardo alla tua amica di Holmes Chapel…» disse lui incrociando le braccia al petto.
Megan. Quasi me n’ero dimenticata.
«Oh… È una lunga storia. Io… C’è così tanto da dire che non saprei nemmeno da dove cominciare» ammisi mettendomi seduta a gambe incrociate sul letto e guardandomi le mani che non smettevo di torturare.
«Ho tutto il tempo del mondo» disse lui sdraiandosi e facendomi segno di appoggiarmi a lui. «Comincia col dirmi chi sia, il resto verrà da sé».
Annuii, e prima di cominciare a parlare inspirai a fondo.
«Megan Balti era la mia migliore amica dall’età di quattro anni. Non solo mia, in realtà. Era anche quella di Harry, con cui aveva sempre avuto un rapporto meraviglioso. Era come se fosse nostra sorella. Io e lei abbiamo frequentato le stesse scuole fino a undici anni… poi è andata via. Come puoi aver già intuito dal suo cognome, lei non ha origini inglesi, infatti, suo padre Marco, è italiano, mentre sua madre, Alicia, ha sempre vissuto a Holmes Chapel. Era il 2007 quando i suoi decisero di divorziare. Megan fu affidata a Marco, poiché lui aveva un lavoro stabile e poteva permettersi di pagare tutte le spese che necessitavano, al contrario di Alicia. Il problema sorse quando richiesero la sua presenza in Italia poiché era uno dei veterinari migliori dell’Europa e avevano assolutamente bisogno di lui. Ovviamente accettò, e da un giorno all’altro Megan sparì completamente dalle vite mie e di Harry, ma sicuramente non dai nostri cuori. Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di salutarla. Tutto questo ce l’ha raccontato Alicia poco dopo la sua partenza. Non abbiamo più avuto alcun tipo di contatto con lei per tutto questo tempo e… e ora è tornata» gli raccontai rivivendo mentalmente la mia infanzia con lei.
Louis rimase in silenzio qualche istante probabilmente a studiare la mia espressione.
«Ti manca, vero?»
Annuii. Non potevo certamente negarlo. Megan era stata la mia unica vera migliore amica e mi mancava da morire tutto quello che avevamo vissuto insieme.
Partì il giorno dopo i festeggiamenti del mio undicesimo compleanno. Io e lei avevamo la stessa età, mentre mio fratello aveva un anno più di noi.
Lui aveva una cotta segreta per Megan, ma nessuno a parte me ne era a conoscenza.
Non perché lui si confidasse chissà quanto con me, ma semplicemente perché, per quanto ne potessi capire dell’amore a quei tempi, il modo in cui guardava lei mi ricordava quello in cui mio padre guardava mia madre prima che lui ci lasciasse per un’altra donna.
Così una sera glielo chiesi.
 
«Harry? Harry sei qui?» lo chiamo, ma non mi risponde.
Ho già cercato per tutto il giardino ma di lui non c’è traccia, così entro in casa.
In sala non c’è, in cucina neanche, e nemmeno in camera mia.
Vado nella sua stanza sperando di trovarlo lì, ma non lo vedo.
Quando faccio per girarmi e uscire, sento dei singhiozzi, così torno indietro e trovo Harry seduto dietro al letto con le braccia che circondano le gambe strette al petto e con una fotografia in mano.
Mi siedo accanto a lui e lo abbraccio forte.
Non ho mai visto mio fratello piangere in questo modo e sono un po’ preoccupata perché ho paura che gli sia successo qualcosa di brutto… poi guardo meglio la fotografia e capisco tutto.
È degli inizi di giugno, e ritrae lui e Megan al mare, abbracciati.
L’ha scattata Alicia quella foto, me lo ricordo.
«Harry lei non si dimenticherà di noi» sussurro cercando di farlo calmare.
«Io non voglio che lei non si dimentichi di noi, io voglio che torni qui e ci resti per sempre!» mi risponde lui tra un singhiozzo e l’altro.
«Tornerà» dico semplicemente, poi resto un attimo in silenzio aspettando che Harry si tranquillizzi un po’. «Lei ti piace, vero?» gli chiedo finalmente.
Lui si gira verso di me e mi guarda con un’espressione che non riesco a decifrare.
«Non importa più, ormai» dice tornando a osservare la fotografia che tiene accuratamente tra le mani.
«Tornerà».
 
Solo dopo la telefonata di mia madre, quella mattina, mi resi conto di quanto, senza nemmeno saperlo, avessi ragione.
«Quindi Harry era innamorato di Megan?» mi domandò Louis.
«Oh, “innamorato” è una parola grossa, Louis. Aveva solo tredici anni» gli risposi voltandomi dal suo lato. «Però, sì, sicuramente non era solo la sua migliore amica».
«Pensi che si ricordi di lei?»
«Ti basta guardare la fotografia che tiene da sempre accanto al comodino, per risponderti. È quella di cui ti ho parlato, quella che aveva in mano quando lo trovai a piangere dietro al letto» gli spiegai.
Louis assunse un’espressione pensierosa. «Ecco perché non voleva mai farmi vedere quella foto, allora!» disse poi.
Io annuii accennando un sorriso.
«Perché non mi ha mai parlato di lei?» mi domandò ancora.
«Perché ricordare gli fa troppo male. Lui è convinto di averla persa per sempre il giorno in cui è partita» feci una piccola pausa. «Credo sia per via di Megan che lui ha poi avuto difficoltà nelle relazioni con altre ragazze. Penso che non l’abbia mai dimenticata davvero e che cerchi sempre qualcosa di lei in tutte le altre, ma non è mai soddisfatto. Io… non so se sto facendo la cosa giusta a nascondergli che sia tornata, ma per il momento forse preferisco che non lo sappia. Prima di tutto voglio accertarmi che lei sia davvero di nuovo a Holmes Chapel e poi vedrò cosa fare. Ah, Louis, tu devi aiutarmi».
«Qualsiasi cosa ti serva puoi contare su di me» mi rispose lui dandomi un bacio sulla fronte. «Comunque dopo quello che mi hai raccontato capisco molte più cose di lui. Quando hai intenzione di incontrarla?»
«Oh, non subito. Prima chiederò a mia madre di farmi avere il suo numero di telefono, o comunque un modo per rintracciarla, poi ci metteremo d’accordo. Sono così… elettrizzata all’idea di poterla riabbracciare di nuovo. Tu non hai idea, Louis, di quanto abbia sentito il bisogno di lei soprattutto in questi ultimi anni, ma tutto ciò che avevo erano delle fotografie appese alle pareti di camera mia» dissi con un filo di voce.
Sentii gli occhi inumidirsi e un nodo in gola, e faceva male, perché non volevo piangere.
Louis mi strinse forte a sé e mi disse che se avevo bisogno potevo sfogarmi.
Neanche il tempo di finire la frase che mi ritrovai sommersa dalle mie lacrime e da ricordi che mai avrei voluto rimanessero solo tali.
Dovevo vedere Megan.
 
“Perché non ci sei mai quando ho più bisogno di te?”
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Ciaaao a tutte!
Chiedo scusa se non ho aggiornato di mattina come mio solito, ma ci ho messo veramente tanto a scrivere questo capitolo perché ero molto indecisa su cosa mettere e cosa no.
Bene, con questo capitolo abbiamo introdotto meglio un nuovo personaggio: Megan. 
Spero di aver risposto alle domanda che vi siete poste per quanto riguarda chi sia, ma non è certamente finita qui!
Ora che è tornata ne succederanno delle belle.
Se non si fosse capito, il pezzo al centro scritto in corsivo è un flashback di Hermione.
Che ne dite di questo Harry versione superdolce?
Mi piacerebbe sapere il vostro parere, quindi vi sarei immensamente grata se mi lasciaste qualche recensione.
Anche solo un paio di righe, non chiedo tanto.
Fatemi sapere!
Un bacio,
true. :)

   
 
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