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Autore: DrEaM_    13/07/2013    3 recensioni
Lui e lei erano così. Un giorno si parlavano, quello dopo no. Erano in guerra, in guerra aperta contro lo stesso nemico: la nostalgia. Perchè quando qualcuno ti manca, altre braccia non servono. E loro erano così, lontani e incazzati, con una malinconia che di notte veniva a cercarli, per ricordargli quanto bello era stato godere di quell'abbraccio..
Duncan e Courtney, forse, non avevano ancora capito, che bastava un loro sguardo per riuscire ad innamorarsi di nuovo, ancora e per sempre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
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Capitolo 5 : ‘Apri gli occhi, amico’


Duncan fissava la strada davanti a se, scambiando certe volte occhiate ad una Gwen addormentata placidamente, col viso rivolto verso il finestrino. I suoi lineamenti così sottili e la sua pelle chiarissima al sole la rendevano leggermente più bella, forse era per quello che si era invaghito di lei. Troppo simili o troppo lontanamente simili a lui, oppure caratterialmente impossibili da gestire. Lei, invece, non aveva nessun problema caratteriale, tranne per il fatto che da un po di tempo assumeva atteggiamenti spocchiosi e se la tirava un po’ .
Eppure quando dormiva tutto il negativo si estraniava da lei e lasciava il posto alla semplice Gwen che aveva conosciuto: quella che se si rompeva un unghia non moriva di infarto, quella che non passava ore davanti allo specchio, quella che indossava il primo abito capitato in mano e non contemplava l’armadio strapieno pronunciando un ‘non so cosa mettermi’. Sarebbe cambiata?
Poi improvvisamente gli venne alla mente, come spesso ormai, quel giorno in pasticceria, quegli occhi grandi e castani puntati fisso nei suoi azzurri. Courtney, la sua voce, il suo corpo e.. Lei. Le sue sclerate improvvise, i suoi momenti di profonda avversione verso di lui, oppure il continuo parlare che non sopportava. Perché pensava ancora a lei? Perché si concedeva pensieri docili e da innamorato verso Gwen poi ad un tratto ricordava Courtney come l’amore della sua vita? Riuscì a concentrarsi un altro po’ su Courtney e gli vennero in mente ricordi belli, riguardo alla prima stagione, l’isola, e ricordi tristi riguardo all’ultima, il tour. Lo ricordava come il giorno prima: l’aveva tradita con Gwen davanti a mezza America, ed era anche fiero, contento di avergli inflitto quella punizione. Litigava con lei ogni giorno, anche quando doveva portarla in braccio vestita da sposa per una stupida prova indotta da McLain. Dietro uno schermo televisivo e sotto una telecamera le emozioni non vengono trasmesse, ma quando l’aveva vista con quel vestito voleva dire che era splendida, per ragion di orgoglio e di logica si era trattenuto, ovviamente.
Ora invece, voleva davvero capire cosa doveva fare, come comportarsi se l’avrebbe rivista. Parlare con lei, chiamarla ‘principessa’ ancora per molto, ma la confusione nella sua testa era troppa. Stava giocando sporco? Abbastanza. Gwen si stiracchiò passandosi una mano davanti agli occhi per poi sussurrare: “Ei siamo arrivati?”
“Tra poco” rispose Duncan.
“Cosa mi hai regalato per il compleanno?”
Ah.
“Mi sembra che in questi anni non ti abbia mai detto il regalo che ti ho fatto, spiegami il motivo per cui dovrei farlo ora” rispose pensando a cosa le avrebbe regalato dato che non ci aveva pensato minimamente.
“Non mi hai fatto il regalo Duncan.”
No, non era una domanda, non era una supposizione. Era una affermazione chiara e tonda, come se avesse risposto ad una supposta domanda.
“Che dici? Certo che te l’ho fatto!” lo disse con tanta sicurezza che Gwen gli allacciò le braccia al collo e gli baciò la guancia assaporando il buon profumo di dopobarba da lei più che conosciuto. “Ti amo per questo, sai?”
Annuì e poi girò il manubrio indicando che erano arrivati. Lo stupore era espresso nei loro occhi, ma anche nella posizione della loro bocca. La stessa reazione che avevano avuto Bridgette e Courtney si presentava per una seconda volta, ma loro non lo sapevano ancora.
“È-è stupendo Duncan! Guarda lì che bellezza.. Non credo ai miei occhi!”
“G-già!”
Trovarono subito un parcheggio e fecero gli stessi convenevoli delle due ragazze per poi entrare nella loro stanza. Una suite enorme si manifestava davanti ai loro occhi, il pavimento era rivestito da linoleum, le pareti erano color panna e una grande finestra faceva da padrona illuminando completamente tutta la stanza. Gwen aveva la stesa espressione da quando era in macchina e se non avesse ripreso conoscenza le sarebbe venuta una paralisi facciale. E pensare che Courtney e Bridgette erano esattamente due camere affianco.
“È bellissimo, tesoro, vero?” Gwen mise la sua valigia ai piedi del letto per poi buttarcisi a mò d’angelo.
“Non ho niente da ridire, mi piace davvero molto” rispose Duncan mentre fissava fuori dalla finestra. In poche falcate la raggiunse e si sdraiarono uno affianco all’altro guardandosi negli occhi. Il verde-grigio degli occhi di Gwen lo pervase e non resistette da rubarle un soffice bacio.
“So che è contro la regola e che tu sia diventata.. come dire.. superstiziosa, ma non trovo momento migliore del dirti ‘buon compleanno Gwen’!” Duncan pronunciò quella frase accarezzandole una guancia, prevedendo una sua reazione isterica. “Tu sai che potrei non parlarti più, ma se tu mi fai gli auguri in questo modo in non posso fare altro che dirti ‘grazie’ e fare questo..” si mise a cavalcioni su di lui e gli lasciò un passionale bacio sulle labbra che lui intese come dolce inaugurazione del letto e partirono così per il meraviglioso viaggio del libido.

Le due amiche, nel frattempo, erano entrate in camera anche loro e stavano osservando dalla finestra il panorama.
“Ei Bridgette, ti volevo ringraziare per quello che fai per me..” Bridgette le cinse le spalle da dietro in un abbraccio carico di affetto dicendole “Per te questo e altro, Court.”
Era da tanto che nessuno la chiama col suo soprannome, da quando Duncan decise di porre fine alla loro relazione limonandosi Gwen nei bagno-confessionale di quel roito di aereo. Lui la chiamava così, tutti la chiamavano così ma si era completamente dimenticata l’effetto che le faceva. La rendeva felice essere chiamata in quel modo, per il semplice motivo che la prima volta che Duncan si ‘inventò’ quel bizzarro soprannome aveva recepito il fatto che sarebbe rimasta sua per molto tempo.. ma purtroppo era andato tutto in fumo.
Courtney, quindi si irrigidì e Bridgette lo capì mordendosi il labbro per poi disse: “Scusa, non avrei dovuto chiamarti così.. Mi dispiace.. Ehm.. vuoi che..”
“Bridgette, tranquilla. Tutto apposto” sorrise dolcemente per poi dirigersi alla sua valigia e aprirla. Riversò il contenuto sul letto accuratamente per poi disporlo negli armadi: Bridgette le aveva portato di tutto, neanche lei avrebbe preparato una valigia del genere.
“Come va con Geoff?” loro erano il suo tipo di coppia, affiatati ma non eccessivamente, gelosi ma non drasticamente, innamorati come nessuno.
“Splendidamente, proprio l’altro giorno mi ha chiamata dicendomi di affacciarmi alla finestra: era lì sotto con un mazzo di rose rosse. Lo amo alla follia Courtney, spero che anche tu troverai un amore così.”
‘Io ce l’ho già Bridgette, ma non è mio.’
“Sono contenta per voi, lo sai. Non ho mai visto una coppia come voi. Siete sempre insieme, nessuno vi separa e se litigate basta guardarvi negli occhi per fare pace all’istante. Neanche nei film si vedono cose del genere.”
“Hai ragione Courtney, io non saprei come fare senza di lui. Mi cadrebbe il mondo addosso.. Lo amo come nessuno mai. Ci sposeremo un giorno, e tu sarai la mia damigella d’onore, avremo tanti bambini e tu sarai la loro madrina. Vivremo in una casa bellissima e tu ci farai da avvocato.”
Courtney era con le lacrime agli occhi.
“Non so che dire Bridgette, io.. ecco io.. ti voglio bene, e spero per te con tutto il cuore che si avvererà il tuo desiderio più grande.”
Finirono in un abbraccio e in una asciugata di lacrime reciproca per poi dirigersi verso la hall e prendere qualcosa da mangiare.
“Stai giocando sporco Duncan, lo sia vero?” la ramanzina di Geoff delle 11 di mattina era diventata insostenibile. Duncan si trovava in terrazza mentre Gwen era in bagno intenta a cambiarsi.
“Geoff mettiti dalla mia parte per una volta!” lo incitava Duncan.
“No e non lo farò mai, io voglio solo una ragazza a questo mondo. E guarda un po’ è MIA. Tu ti ostini ad oscillare tra piacere dovuto e voluto e tra amore insaziabile verso Courtney, apri gli occhi, amico! Sul serio.” aveva dannatamente ragione e lo odiava per questo. Se avesse avuto un po’ della saggezza di Geoff a quest’ora poteva godersi l’amore di Courtney e nient’altro.
“Lei non mi vuole più..” disse con tristezza nella voce.
“Come puoi saperlo? Le leggi nella mente?”
“Avrebbe accettato di parlarmi, Geoff! Almeno quello!” disse alzando leggermente la voce.
“Tutto bene Duncan?” chiese Gwen avvicinandosi alla porta.
“Si, tutto bene. Arrivo tra poco” rispose.
“Duncan, senti, te lo ripeto per l’ultima volta: apri quei fottutissimi occhi per cui lei muore, svegliati e riconquistala di nuovo! Non aspetta altro, fidati. Oppure puoi sempre rimanere con la darchettona e rinchiuderti in qualunque posto chiamando me e scaricando le tue frustrazioni da ragazzino innamorato!”
“Non pensavo di disturbarti tanto, amico! Comunque non penso che ti starò a sentire questa volta.. Mi spiace”
“No, a me dispiace per te. Ora devo andare, scusami Duncan, ci sentiamo!”
“Va bene, ciao Geoff, grazie!”












NdA:
Eeeet voilà! Eccomi qui con il quinto capitolo. Commentiamolo un po’: nella prima parte possiamo notare – ok, sembra una visita turistica – un Duncan che pensa a Courtney, in quel modo, ma sa di avere Gwen al suo fianco, quella Gwen che lo ha fatto ricredere sulla relazione con Courtney. Ovviamente, cade nella passione con la sua amata (?) poiché dei sentimenti li prova, non è così rude il mio Dunc ^_^ . Possiamo concludere che Geoff dà delle ‘dritte’ a Duncan per quanto riguarda il suo comportamento: deve scegliere poiché Courtney potrebbe sfuggirgli dalle mani…… no, non dico niente, mi trattengo. Di Courtney possiamo dire più o meno le stesse cose, tranne per il fatto che non ha un compagno accanto a sé. Bridgette cerca in tutti i modi di distrarla, ma lei ci cade come una pera secca (si dice cosi?).
A questo punto, non vi rimane che seguire la storia, perché nel prossimo capitolo succederà qualcosa, qualcosa di moolto importante per entrambi!
E ora passiamo ai ringraziamenti:
a) Grazie ancora per le 8 recensioni in 4 capitoli.
b) Grazie alle 594 ragazze che hanno letto i miei capitoli :’)
c) Grazie alle 5 ragazze che l’hanno messa tra le preferite, e alle 8 che l’hanno messa tra le ricordate!
Mi fa molto piacere ;)
Beh, allora a presto
-DrEaM_
  
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