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Autore: LadyFrost    13/07/2013    0 recensioni
Jessy è una normale ragazza californiana di 14 anni e, come tutte le ragazze di quest'età, si ritrova a dover affrontare i classici problemi dell'adolescenza. La situazione si fa complicata quando...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Anche io ti amo Giuseppe,ma come facciamo a stare insieme? Se tu lasci Cindy lei potrebbe far rimanere in miseria i tuoi genitori! La sua famiglia è molto potente e potrebbe rovinare per sempre le nostre vite!- -C'è un'unica soluzione!- -Quale- -Dobbiamo scappare...- -Scappare?- -Si,se Cindy non saprà nulla e non mi troverà,non potrà fare niente ne a me ne alla mia famiglia!- -Dimentichi un piccolissimo particolare!- -Cosa?- -Sparirò anche io- -Già...- -Perché essere felici è così difficile?- -Troverò un modo per stare insieme,anche se ci vorranno tante notti passate a pensare io ci riuscirò.Te lo prometto!- -Sai tutto questo cosa mi ricorda?!- -Cosa?- -Romeo e Giulietta- -Chi?- -Lascia perdere-dissi sorridendo prima di aggiungere -Almeno sei bello!- -Modestamente- disse con fare altezzoso,ci guardammo negli occhi e con un ultimo bacio ci lasciammo. Fuori dalla stanza non c'era più nessuno,pensammo che fossero tutti in spiaggia e infatti li trovammo che si facevano il bagno. Mi buttai in acqua e per un po' sembrava tutto normale,poi ad un tratto mene accorsi...Dove erano finiti Nico e Lola? Decisi di non cercarli,probabilmente stava nascendo qualcosa tra i due ed era meglio fargli avere un po' di privacy. Si fecero le nove di sera,noi eravamo tutti seduti intorno ad un grande fuoco e parlavamo rumorosamente,oramai ci avevano raggiunti anche Lola e Nico che si scambiavano sguardi dolci. Ad un tratto Roxy svenne. Chiamammo l'ambulanza e fu portata all'ospedale,alcuni di noi la raggiunsero con le macchine,mentre io,Peppe e Vanessa (che era sorella di Roxy) andammo insieme a lei in ambulanza. Arrivati lì i medici ci dissero di aspettare fuori mentre la visitavano,solo Vanessa ebbe il permesso di entrare. Ormai era mezzanotte e tutti erano tornati a casa tranne me,Peppe e Vanessa che era uscita dalla camera della sorella,stavamo aspettando che il medico ci dicesse cosa era successo. L'attesa era interminabile,così Giuseppe scese a prendere una bottiglina d'acqua mentre io cercavo di tranquillizzare Vanessa che piangeva a non finire per paura che potesse essere qualcosa di grave. -Calmati Van- feci abbracciandola -C-c-come p-p-posso c-calmarmi? M-m-mia sorella è l-lì che n-n-non si m-muove q-quasi f-f-fosse...- ma terminò la frase perchè scoppiò in un pianto disperato. -Vedi che starà bene- -L-l-lo s-spero t-t-tanto Jess! Grazie d-di es-s-sere qui c-con m-me!- -E' il minimo che possa fare...!- Ci abbracciammo e qualche minuto dopo arrivò Giuseppe seguito dal dottore. Vanessa scattò in piedi. -Sei tu Vanessa Sancez?-chiese il medico -S-si- -Tua sorella sta bene,è svenuta perchè troppo disidratata,ora sta meglio tranquilla- -Oh g-grazie m-mille- -Potete entrare,è sveglia- Felici ci catapultammo nella camera di Roxy e la abbracciammo. -Ehi Rox come stai?- disse Peppe,intanto Vanessa si era gettata sulla sorella e la stava abbracciando fortissimo -Ti sembra che io stia bene?- fece sarcastica -Be'...- -Roxy mamma e papà stanno per arrivare,domani torni a casa- disse Vanessa -COSA??- -Non posso rischiare che tu stia male di nuovo- -Ma io voglio rimanere qui...- -Mi dispiace,è per il tuo bene- -Non tornerò a casa-disse cocciutamente. Mentre Roxy si lamentava entrarono i signori Sancez che ringraziarono me e Peppe per aver aspettato con Van e abbracciarono entrambe le figlie. Prima di andarcene chiesi: -Signora Sancez?- -Dimmi cara.- -Roxy può rimanere con noi?- -No,mi dispiace,ma è troppo delicata...potrebbe svenire di nuovo- -Io delicata?-sbottò la dodicenne -Ma stai scherzando?Io sono una leonessa- saltò in piedi sul letto. -Calmati leonessa,non vorrai mica romperti una gamba- -La prego signora,la faccia rimanere con noi,si diverte tanto- disse a quel punto Giuseppe -E va bene- sorrise e poi rivolta alla figlia minore -Ma devi promettermi che berrai tantissimo- -Si, te lo prometto, grazie mamma- abbracciò la madre -Be' si è fatto tardi,noi torniamo a casa...arrivederci signori Sancez,rimettiti presto leonessa- feci affettuosamente e mi misi in macchina con Peppe. Dopo circa 10 minuti Peppe disse: -Ho trovato!- -Cosa?- -Il modo di scappare- -E cioè?- -Faremo finta che tu debba tornare a casa e io sparirò semplicemente- -Mmmmmm- -Cosa c'è ora che non va?- -Mi chiedevo come fosse possibile- -Cosa?- -Che tu sia un tale genio- lo baciai e tornammo a casa con i sorrisi sulle labbra. Arrivati tutti chiesero notizie di Roxy e furono felici di sapere che si era rimessa,io raccontai tutto del nostro piano a Nico e Lola (che si rivelarono fidanzati) e decisero di aiutarmi. La mattina io e Peppe ci svegliammo alle 5 per partire,ma prima volli dare un saluto alla spiaggia dove avevamo conosciuto così tante belle persone. Arrivai fino alla scogliera e lì sentii la voce di Cindy,mi avvicinai nascondendomi e vidi che parlava con Tomas. -Allora?- sbraitò -Allora cosa?- rispose il ragazzo spaventato -Cosa hanno in mente tuo fratello e quella mocciosa?- -Ti giuro che non lo sò- -Si invece e se non me lo dici subito farai una brutta fine bimbetto- -Racchia-commentò lui a bassa voce,ma Cindy lo sentì e iniziò ad infuriarsi -Come mi hai chiamata?- -Eh?- -Tu stupido mocciosetto,se non mi chiedi scusa e non mi dici cosa ha in mente tuo fratello...- mentre parlava avanzava sempre di più facendo indietreggiare Tomas verso il precipizio della scogliera. -Non te lo dirò mai!- ormai Tomas aveva le punte dei talloni sulla fine della scogliera,in bilico tra la vita e la morte -Be' allora addio scemo- Prima che Tomas potesse anche solo respirare,Cindy lo spise giù dalla scogliera facendolo precipitare per più di 500 metri di altezza,Tomas ebbe un inutile,misero ed insignificante secondo per urlare,poi scomparse in mezzo alle onde che si dibattevano furiosamente sulla scogliera.
  
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