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Autore: Marti930    14/07/2013    4 recensioni
" Fu il sangue dei Sayan a forgiare il pianeta Vegeta,
fu il loro coraggio a renderlo grande,
la loro ambizione a coprirlo di gloria.
Fu il loro cuore a scegliere il primo re e nella sua discendenza, riconobbero una guida.
Fu il sangue dei Sayan a forgiare Vegeta e rimarrà quel sangue a governarlo per sempre."
Il pianeta Vegeta non è mai stato distrutto, dopo la morte del re, viene indetto un torneo per decretare il suo successore. Quale Sayan diverrà re? Scopritelo in questa ff!
Genere: Azione, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Nappa, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sotto la luce argentea e spettrale della luna, l'imponente palazzo pareva ancor piú lugubre e spaventoso. Al suo interno sembrava non esserci nessuno, le grandi stanze eleganti e sfarzose erano immerse nella piú tetra oscurità.
Una voce sottile ed inquietante risuonò per i sotterranei del castello, in quelle segrete nascoste da tutto e da tutti, si decidevano le sorti del pianeta Vegeta.
- Il nostro protetto sta bene?- Il Primo sedeva sull'elegante poltrona dorata mentre fissava il movimento oscillatorio del vino contenuto nella coppa di cristallo che teneva tra le sue dita lunghe ed ossute.
- Certo mio signore. I piccoli parassiti di Dasos non sono in grado di ferire gravemente un Sayan, per uno di noi non sono che uno spiacevole contrattempo- Il Secondo aveva pronunciato ogni parola con una certa enfasi, l'idea di usare i colibrì per attrarre gli eletti in un'altra porzione della foresta era stata sua.
- Molto bene. Ora si che ci divertiamo- Il Primo non riuscì a trattenere una risata soddisfatta che si era subito trasformata in un ghigno terrificante.


L'aveva vegliata tutta la notte, con la devozione e la dolcezza di una madre. Le accarezzava i capelli, intrecciando le ciocche turchine tra le sue dita affusolate. Era riuscita a calmare il pianto e i singhiozzi convulsi, ora era in uno stato di totale apatia. Non faceva altro che stare seduta vicino a Bulma, solo ogni tanto sembrava destarsi da quel coma lucido e le sussurrava all'orecchio: - Devi lottare, devi lottare Bulma, devi farlo per me, ti prego- .
Kakaroth le si era avvicinato più volte, per far si che bevesse e mangiasse qualcosa, ma soprattutto per cercare di capire perché fosse caduta in quello stato catatonico per via di Bulma. L'attacco dei colibrì era stato terribile,questo lo capiva nonostante fosse un Sayan e per questo estremamente avvezzo al concetto di morte: le urla, il sangue, quell'agghiacciante stridio degli uccelli, avevano colpito anche lui,ma rimaneva il fatto che le ragazze si erano conosciute solo pochi giorni prima e una reazione così forte da parte di Chichi,lo aveva lasciato confuso e perplesso.
Vegeta aveva invece preso le distanze, si era occupato della cena mentre gli altri due componenti rimaneva accanto a Bulma ancora incerta tra la vita e la morte, poi si era addormentato come se nulla fosse accaduto.
Kakaroth era disgustato dal suo comportamento, così sfacciatamente disinteressato, eppure sapeva che non avrebbe potuto in nessun caso, aspettarsi di meglio.
Presto avrebbe albeggiato e Bulma non si era ancora svegliata, di tanto in tanto emetteva dei gemiti o dei sospiri soffocati ai quali Chichi reagiva sempre con grande trepidazione, nella speranza che fossero un segno del suo imminente risveglio, cosa che però non avveniva mai.
Kakaroth si era seduto vicino alle due schiave ammirato dai gesti meccanici di Chichi nei confronti di Bulma, erano dolci e premurosi eppure non poteva fare a meno di scorgervi qualcosa di insolito e morboso.
Non riusciva a sopportare lo sguardo di Chichi così freddo e distante, per un attimo pensò che forse aveva avuto ragione ad allontanarla da sé, a ritenerla troppo debole per sopportare la tensione e l'angoscia di quel torneo.
- Ora basta- Ancora preso dai quei pensieri, afferrò i polsi sottili ed aggraziati della ragazza, quasi istintivamente, riuscendo così a metter fine a quello strano rituale. Chichi alzò lo sguardo dal viso di Bulma per rivolgerlo al Sayan, i suoi occhi erano pieni di rabbia, paura e confusione, mentre fissava quelli di Kakartoh capì di essere sul punto di impazzire.
In preda al panico cominciò a piangere, un pianto convulso e disperato come quello di un bambino. Kakaroth mollò subito la presa ritenendosi colpevole di tutte quelle lacrime, ma come la lasciò andare, Chichi si buttò su di lui stringendosi al suo petto.
- Chichi stai bene?- Quando il suo respiro si fece più calmo e controllato, Kakaroth la scostò da sè, voleva guardarla negli occhi per essere sicuro che fosse ritornata la sua Chichi.
- Si, ora sto bene- La sua voce era ancora rotta e le lacrime le rigavano le guance, ma sembrava essere tornata alla realtà.
- Muovetevi voi due, dobbiamo andare via di qui.- Vegeta aveva fatto capolino da dietro un cespuglio e aveva richiamato bruscamente i due compagni che subito si divisero.
- Vegeta non possiamo, Bulma purtroppo non si è ancora svegliata- Kakaroth non voleva essere troppo duro con lui, anche se il Sayan non aveva detto nulla, sapeva che in qualche modo stava male per quello che era capitato alla sua schiava.
- Per me possiamo lasciarla qui, del resto sarebbe solo un peso portarla con noi-
La sua voce non lasciava trasparire la ben che minima esitazione, Kakaroth si chiese se fosse possibile che in una sola notte fosse tornato ad essere il guerriero cinico ed egoista di sempre.
- È colpa tua se è in queste condizioni, sei tu che hai lasciato che le facessero questo- Chichi si era alzata in piedi e lo stava guardando con odio, affrontandolo senza paura.
- Cosa hai detto schiava?- Vegeta le si avvicinò minaccioso, voleva ucciderla e se Kakaroth non si fosse messo in mezzo lo avrebbe fatto sicuramente.
- Prova solo a toccarla e dovrei vedertela con me e non sarà importante chi di noi due avrà la meglio- Kakaroth non ci pensò due volte ad usare il regolamento del torneo a suo vantaggio, se Vegeta lo avesse eliminato avrebbe automaticamente perso la prova e questo il Sayan dai capelli di fiamma lo sapeva bene, quindi si limitò a ringhiargli contro e ad indietreggiare addentrandosi nel bosco.
- Lo odio- Chichi non era riuscita a trattenersi,per fortuna Vegeta era giá troppo lontano per sentirla.
- Lo so, anch'io ma se vogliamo rimanere vivi dobbiamo collaborare.- Così detto si apprestò a caricarsi Bulma sulle spalle, non avrebbe mai permesso che morisse lì,da sola.


- Ehi cosa facciamo, continuiamo a seguirli?- Sembrava leggermente annoiata da quello stupido pedinamento.
- Si, certo- Sussurrò piano per essere sicuro che nessuno eccetto lei, potesse sentirlo.
- Non capisco proprio perché. Se non siamo riusciti a trovarla noi quella maledetta capsula perché dovrebbero riuscirci loro?-
gli sbuffò in faccia senza alcun timore, mentre affilava il suo coltello preferito dal manico dorato.
- Bellezza,lo sai che non mi sono innamorato di te per le tue idee-
Le rispose con aria sprezzante e divertita arrivando a pochi centimetri dal suo viso.
- Quanto sei stronzo- gli rispose maliziosa morsicandogli l'orecchio con fare sensuale, poi si spostò iniziandogli a baciare l'incavo del collo fino ad arrivare alle labbra.


Camminavano da circa tre ore, Kakaroth non faceva che rimuginare su quanto fosse accaduto quella mattina, soprattutto non riusciva a trovare una spiegazione allo strano comportamento di Chichi.
Come se potesse leggergli nel pensiero, la ragazza anticipò quella domanda che sapeva non avrebbe tardato ad arrivare.
- Probabilmente penserai che io sia pazza, per quello che é successo prima- Accennò timidamente la corvina mal celando un imbarazzo che Kakaroth aveva colto immediatamente.
- Non sei costretta, insomma non mi devi alcuna spiegazione- Forse si sarebbe pentito di quell'affermazione, ma non voleva che Chichi si sentisse a disagio, era tutto giá piuttosto strano.
- Lo so, ma io, insomma prima che arrivassi tu, prima dell'inizio di questo Torneo, era tutto diverso. Dopo la morte dei miei genitori e il mio arrivo su Vegeta, mi ero ripromessa di non amare più, nessuno e in nessun modo, non volevo riprovare quelle cose, il lutto, la perdita, non volevo succedesse ancora. Per tre anni ho convissuto con l'odio verso il tuo popolo e con la solitudine, poi peró sei arrivato tu ed io non sono riuscita a mantenere il mio proposito. Tu sei riuscito a far emergere il lato migliore di me quello che ero convinta fosse morto con i miei genitori, sapevo che era un azzardo, che probabilmente ti avrei perso ancor prima di poterti dire mio, ma Bulma. Noi siamo diventate subito amiche, nonostante i litigi e le incomprensioni ci siamo sempre volute molto bene, era come la sorella che non avevo mai avuto. Non avevo messo in conto di poterla perdere, ero talmente preoccupata per te e per come avrei reagito di fronte alla tua, bhè alla possibilità che tu non vincessi questo torneo, che non ho pensato neanche per un momento che a morire sarebbe stata lei. Mi dispiace per come mi sono comportata, devo averti fatto preoccupare-
Aveva detto tutto d'un fiato, con lo sguardo rivolto verso il basso, non sarebbe mai riuscita a dire quelle cose guardando Kakaroth negli occhi.
- Mi dispiace, per quello che ti abbiamo fatto Chichi- Il suo tono era profondamente dispiaciuto, sapere che era stata la sua gente a farle questo era un pensiero insopportabile.
- Kakaroth non è colpa tua, come potrebbe?- Non gli aveva certo raccontato quelle cose perché si sentisse in colpa, intrecciò la sua piccola mano in quella del Sayan,nella speranza di riuscire a consolarlo.
Kakaroth le sorrise dolcemente, finalmente sembrava che tutto stesse tornando a posto tra loro anche se ogni considerazione risultava terribilmente prematura,fino a quando almeno non fossero usciti da quella maledetta foresta.
- Facciamo una pausa, state rallentando troppo- Vegeta si era fermato per concedere a Kakaroth qualche minuto di pausa, di fatto il suo era sembrato più un rimprovero che un gesto gentile.
Kakaroth aveva delicatamente adagiato il corpo di Bulma sull'erba morbida, le aveva controllato le ferite e aveva cercato di farle bere un po' d'acqua.
- Si sveglierá? Kakaroth sii sincero ti prego- Chichi lo guardava triste, ma voleva sapere, adesso si sentiva pronta.
- Le ferite si stanno rimarginando, però potrebbero essersi infettate e se così fosse sarebbe difficile ipotizzare un suo miglioramento- Odiava essere portatore di brutte notizie,se poi queste erano rivolte a Chichi,la cosa diventava ancor più odiosa e difficile.
- Cosa diavolo?- Vegeta, che stava riposando all'ombra di un albero, si sollevó immediatamente fissando il tronco più da vicino.
- Vegeta tutto bene?- Kakaroth gli rivolse quella domanda solo perché la sua sopravvivenza gli era necessaria al fine di superare la prova,non certo perché provasse una sincera preoccupazione nei suoi confronti.
Vegeta aveva sfiorato la corteccia, ad un primo contatto sembrava tutto abbastanza normale anche se la superficie gli sembrò eccessivamente viscida.
Quando ritirò la mano, vide che il suo guanto bianco e perfetto era macchiato, macchiato di rosso.
- Cos'é questa roba?- Si chiese,mentre portò la mano più vicina al naso per sentirne meglio l'odore.
- Vegeta non ti metterai a fare il paranoico proprio adesso- Lo canzonò il compagno,pensando che Vegeta avesse perso qualche rotella.
- É sangue, da quando gli alberi trasudano sangue- il suo tono si fece ad un tratto terribilmente allarmato.
Nel giro di pochi istanti dai fusti degli alberi circostanti,cominciò a colare un liquido denso e scarlatto che iniziò a riversarsi fino a terra.
- Sei sicuro, è davvero sangue?- Kakaroth non riusciva a trovarne il senso, si aspettava piuttosto che fosse un liquido tossico o velenoso, non riusciva a credere che gli anziani si fossero limitati ad uno stupido trucco come quello. - Si Kakaroth, non sono un novellino come te, di nemici ne ho fatti sanguinare parecchi.-Questo è sangue e per di più é il nostro- Vegeta non perdeva occasione per umiliarlo, questa volta però non aveva usato il suo solito tono sarcastico,anzi sembrava davvero preoccupato.
- Si hai ragione, è sangue Sayan questo, ma cosa diavolo vuol dire?-
Kakaroth aveva assaggiato con la punta della lingua lo strano liquido, arrivando così alla stessa conclusione del compagno; tutto quello che stava succedendo non aveva alcun senso, era solo macabro e orribile.
- Il sangue, vogliono il sangue- Una voce flebile e roca li raggiunse, proveniva dal basso.
- Bulma!- Chichi era pazza di gioia, la sua amica stava bene o almeno si era risvegliata. Chichi si abbassò per darle un bacio sulla guancia, ma gli occhi così spaventati della turchina la fecero subito indietreggiare.
- Loro vogliono il vostro sangue- Bulma non smetteva di dire quella frase, sembrava davvero terrorizzata.
- Stai tranquilla, va tutto bene adesso andiamo via di qui-
Chichi cercò di rassicurarla accarezzandole il viso, ma la turchina le strinse la mano con tutte le sue forze.
- No,no. La caps... La capsula é qui. Dovete cercare un altro gruppo- Respirava affannosamente, voleva farsi capire ma non ci riusciva.
- Questa capsula si attiverà solo se uccideremo altri due eletti, ognuna deve avere una chiave di accesso, la nostra é il sangue- Vegeta aveva finalmente capito il messaggio di Bulma e soprattutto come sbloccare il congegno, forse ce l'avrebbero fatta, forse sarebbero riusciti a superare la prova.

- Ora!-
Xilo e il suo compagno uscirono in fretta dai cespugli. La schiava dai capelli dorati invece, si posizionò alle spalle di Chichi puntandole un coltello alla gola.
- Dobbiamo ringraziarvi, senza di voi non avremmo mai scoperto come si attiva la capsula-
La voce di Xilo era terrificante, profonda e cavernosa, pareva quella di un mostro mentre risuonava soddisfatta per la foresta.
- Questo perché siete degli scimmioni senza cervello- Ridacchiò Bulma che era riuscita a sedersi appoggiando la schiena al tronco.
- Cosa hai detto miserabile schiava, tu sarai la prima- Xilo si era gettato sulla ragazza del tutto incapace di difendersi.
Con un unico movimento fulmineo, Vegeta lo colpì allo stomaco con un pugno scagliandolo contro il tronco di un albero che si trovava vicino a Chichi e alla bionda.
Quindi prese subito la ragazza tra le braccia portandola in salvo, la velocità di Vegeta aveva dell'incredibile.
- Possibile Xilo. Ti avevo detto di mantenere la calma e di seguire il piano- Il suo compagno, 15 così come lo aveva battezzato Vegeta, non aveva perso tempo a rimproverare l'amico, però non si scompose, sembrava piuttosto sicuro di sé.
- Ora Kakaroth, é da solo- I due Sayan erano sul punto di attaccare 15 con una tecnica combinata,quando questi gli ricordò una cosa fondamentale.
- Voi toccatemi e lei muore- Aveva detto viscido indicando Chichi, la quale era ancora chiusa nella stretta della schiava di Xilo.
A quelle parole Kakaroth si pietrificò fermandosi all'istante, Vegeta però non aveva arrestato la corsa e continuava a procedere in direzione dell'avversario.
- Fermati Vegeta!- Kakaroth aveva urlato disperato nel tentativo di convincerlo a desistere dai suoi proposit.i
Chichi sentiva la lama gelida sfiorarle il collo, più cercava di divincolarsi più questa si avvicinava implacabile alla gola.
- Ci siamo ragazzina, uno,due- La bionda,il cui viso si era deformato a causa di un ghigno sadico e terrificante, stava per conficcare il coltello nella carne della ragazza. Chichi iniziò a sentire le lacrime bagnarle nuovamente le guance, non era solo paura, era rabbia, non poteva finire così.
- Fermati!- Kakaroth si era lanciato addosso a Vegeta e i due erano caduti a terra.
- Dannazione, dovrai aspettare ancora un po' carina- La schiava sembrava delusa, non vedeva l'ora di dimostrare quanto Xilo l'avesse addestrata bene e invece era stata costretta a posticipare l'omicidio.
- Kakaroth cazzo, vuoi farci ammazzare- Vegeta era fuori sé, si divincolò nel minore tempo possibile per riprendere il suo attacco, ma era troppo tardi, Xilo si era rialzato ed era già davanti a lui.
- Mmm, bel gancio destro, se vuoi ti faccio vedere il mio- Xilo era alto quasi tre metri, per lui fu uno scherzo sollevare Vegeta per il colletto della battle suite e iniziare a massacrarlo di colpi. Kakaroth si rialzò subito per soccorrere il compagno in difficoltà, ma la voce di 15 tornò a disturbarlo ancora.
- Eh no ragazzino. Tu giochi con me- Con una ginocchiata violentissima,15 lo colpì alle costole strappandogli un gemito di dolore che subito costrinse Chichi a chiudere gli occhi terrorizzata.
Vegeta per quanto ci provasse, non riusciva a divincolarsi dalla presa ferrea del nemico che continuava ad infierire su di lui ostentando un sorriso divertito.
Kakaroth, dopo aver incassato i primi due colpi, riuscì a reagire iniziando una serie di scambi violentissimi con l'avversario.
- Adesso muori- Kakaroth urlò contro il nemico che indietreggiò di qualche metro alla vista del raggio di energia che il Sayan era pronto a lanciare.
Il Ki blast però, sfioró soltanto la spalla di 15 sfrecciando poi verso l'alto.
- Allora é vero che sei un pivello- l'avversario gli sorrise sardonico mentre si avvicinava per eliminarlo.
- Sicuro?- Kakaroth lo guardò compiaciuto facendogli un leggero cenno con la testa affinchè si voltasse.
Il Ki blast aveva tagliato in due il ramo dell'albero che si trovava ad alcuni metri sopra la testa di Xilo,il quale non essendosi accorto di nulla, rimase ferito lasciando andare Vegeta che subito preparò un Garlic Cannon pronto ad ucciderlo. - No Xilo!- La bionda estrasse con la mano libera un coltello dalla tasca sinistra colpendo con estrema forza il braccio di Vegeta.
- Dannazione, stupida donna- Vegeta si tolse in fretta il coltello dal braccio gettandolo poco lontano,non voleva perdere altro tempo, voleva terminare lo scontro il prima possibile.
15, avendo perso del tutto il controllo, stava subendo gli attacchi di Kakaroth il quale era diventato assoluto padrone della situazione.
- Uccidila, uccidi quella puttana, adesso!- Non potendolo ferire nel corpo, si era deciso a ferirlo nel cuore, lui e Xilo li avevano seguiti abbastanza per capire che tra Kakaroth e la sua schiava c'era del tenero e si erano decisi a sfruttare la cosa a loro vantaggio.
- Finalmente tocca a me, spero che tu sia pronta ragazzina- Si preparò per la seconda volta ad uccidere Chichi, Kakaroth però fu più veloce.
Colpì 15 facendolo cadere a terra, prese il coltello che aveva colpito Vegeta in precedenza, e lo lanciò violentemente contro la mano della schiava, che urlò a squarciagola quando la lama le trapassò la mano da parte a parte.
Chichi si girò di scatto, l'adrenalina le scorreva a fiumi nelle vene e dopo averla colpita allo stomaco con un calcio, estrasse il coltello dalla sua mano e glielo conficcò nel ventre. La bionda sentì che le forze la stavano abbandonando, tutto vicino a lei divenne sfocato.
Vegeta, che aveva già eliminato Xilo, si avvicinò a 15 che giaceva per terra mentre sputava sangue sul terreno incapace di combattere ancora.
Gli trapassò il cuore con unico raggio di energia, in altre circostanze gli avrebbe riservato una fine decisa,ente più dolorosa, ma ora non pensava ad altro che alla fine della prova.

Quando anche 15 smise di respirare, una specie di terremoto creò una grande crepa nel terreno, da questa comparve dopo pochi attimi, una specie di navicella metallica, doveva essere la capsula, il tanto agognato punto di arrivo.
Sporchi di terra e sangue i due Sayan presero tra le braccia le rispettive schiave e si posizionarono all'interno dell'abitacolo.
- Da domani Kakaroth dovrai guardarti le spalle, la tregua è finita-
- Lo so Vegeta, ma non darmi per spacciato-
  
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