Capitolo 1. Festa?
No, grazie.
Decise
di abbandonare la pista, e andarsi a sedere al tavolo, alla decima
canzone
‘solo per coppie’.
Lei NON era in coppia
con qualcuno, il suo unico partner quella sera era stato qualche
bicchiere di
vino.
Tuttavia, era davvero felice, anzi felicissima. Era felice perché la sua amica era felice.
Tuttavia, era davvero felice, anzi felicissima. Era felice perché la sua amica era felice.
Bra,
la sua amica di sempre, così delicata nella
sua forma, così ammirata e venerata, sembrava
così splendida nel suo abito da
sposa che era difficile non essere felice per lei.
Era bella stasera, ma poi lo era sempre stata. Bra era sempre stata conosciuta per il suo look, così non fu una sorpresa che si sposò per prima.
Né fu sorprendente chi aveva sposato. Il suo migliore amico, il suo confidente, il ragazzo che aveva avuto una cotta per lei per tutta la sua vita, Uub.
Era bella stasera, ma poi lo era sempre stata. Bra era sempre stata conosciuta per il suo look, così non fu una sorpresa che si sposò per prima.
Né fu sorprendente chi aveva sposato. Il suo migliore amico, il suo confidente, il ragazzo che aveva avuto una cotta per lei per tutta la sua vita, Uub.
Ed
era altrettanto meno scioccante che Pan era sempre
stata la damigella della sposa, ma mai
la
sposa.
Era
ancora un più odioso clichè, il fatto che mentre
Pan aveva sperato di vedere il bouquet atterrare tra le mani, come se
ci fosse
una sorta di voto segreto da parte della buona sorte che le era
accanto, la
donna che l’aveva afferrato le non aveva nemmeno lasciato
intravedere la minima
speranza.
Marron
l’aveva afferrato al volo ed era risaputo che
lei aveva messo gli occhi su Goten già da un po’.
Quindi entrambe le ragazze con gli occhi azzurri erano state accontentate nel loro desiderio e dov’è che avevano lasciato Pan?
Quindi entrambe le ragazze con gli occhi azzurri erano state accontentate nel loro desiderio e dov’è che avevano lasciato Pan?
Con
una confezione di gelato e in un appartamento vuoto,
sopra il ristorante che dirigeva. Oh sì, aveva dimenticato
di aggiungere alla
lista un paio di film romantici a tenerle compagnia. Forse poteva
essere felice
da sola. Poteva avere un cane e potevano diventare migliori amici.
Sì, sembrava
carino come
finale.
Si
guardò intorno lentamente, controllando che nessuno
stesse guardando.
Sapeva
che se
avesse annunciato i suoi piani, ovvero
andare
a casa, avrebbero voluto tirarla di nuovo nella mischia. Lo avevano
sempre
fatto, dicendo che era come impantanata nel fango e che doveva uscirne,
aveva
bisogno di imparare a ‘fare festa’, a divertirsi
come ogni 22enne doveva fare.
Ma lei non era veramente interessata a 'imparare a fare festa'.
E non aveva bisogno di assistenza, e tante grazie.
Ma lei non era veramente interessata a 'imparare a fare festa'.
E non aveva bisogno di assistenza, e tante grazie.
La
musica pompava ad alta voce
e lei poteva sentire la risata di Bra che si alzava sopra quella degli
altri,
mentre gettò gli occhi al cielo a guardare le
stelle.
La
carnagione della luna
stava diventando più scura e le nuvole si muovevano
velocemente.Stimò che
presto il party sarebbe finito, era in arrivo una tempesta,
così lei non
avrebbe dovuto preoccuparsi di qualcuno che la invitasse a ballare, in
un
disperato tentativo di farla divertire. Si alzò furtivamente
dal tavolo,
evitando lo sguardo dei suoi genitori dall’altro lato della
pista. Tentavano di
ballare. Cioè, sua madre tentava di ballare, suo padre
sembrava più un orso
ubriaco. Ridacchiò osservandoli.
Non
avrebbe preso l’air-car, avrebbe fatto
troppo rumore e avrebbe attirato l’attenzione dei presenti.
Avrebbe fatto due passi.