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Autore: annabll    14/07/2013    1 recensioni
Sebastian a queste parole scattò in un baleno verso la ragazza, come preso da un impeto di ira, e, quando le fu così vicino da farle sentire il suo fiato sulla pelle, le sussurrò..... Per un secondo aveva dimenticato completamente Brittany. Per un secondo aveva dimenticato di avere di fronte un nemico. Per un secondo tutta la sua forza era svanita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Santana/Sebastian
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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VII CAPITOLO

 

 

 

La vigilia di Natale è forse il giorno festivo migliore di tutti. Non è ancora arrivata la Befana, né Capodanno, né Natale in sé; eppure è una giornata allegra, durante la quale si cucina per il cenone, si accende il camino, si prendono e rispolverano quei giochi da tavola riposti l’anno precedente sullo scaffale più alto, ci si unisce intorno ad un tavolo e si parla dei propri progetti, ma, soprattutto si aspetta con ansia il momento in cui scartare quei piccoli pensierini che già da settimane sono sotto l’albero nel salone di casa. Si dice che i regali più graditi siano quelli inaspettati, ma se anche voi la pensate così, probabilmente dopo aver ascoltato questa storia, cambierete opinione.

Santana era nella sua camera da letto. Stava incartando il regalo che aveva appena comprato a Sebastian. Le scuole erano chiuse ormai da un bel po’, a causa dell’improvvisa ondata di neve che aveva rivestito di un soffice manto bianco l’intera città. Tuttavia quell’aria natalizia sembrava che la soffocasse. “ dovrebbe essere il periodo dell’amore, del perdono, eppure io sono qui sola senza amici “, pensava amaramente. Da quando aveva reso pubblica la sua storia con l’usignolo, tutte le persone a lei care avevano smesso di fidarsi di lei, di rivolgerle la parola, addirittura il saluto. Da Brittany una reazione del genere poteva anche aspettarsela, ma dagli altri no. Addirittura c’era chi, come Kurt, la guardava con sguardo compassionevole, come se lei stesse commettendo l’errore più grande della sua vita. Ma lei di tutto ciò non si curava più di tanto. Almeno aveva l’amore della sua vita, almeno così credeva, al suo fianco. Le passeggiate mano nella mano, le cioccolate calde condivise, quei teneri baci scambiati sotto i fiocchi di neve . . . le davano una sicurezza che non aveva mai provato in vita sua, e, ogni volta che passava anche un solo minuto con Sebastian, anzi, ogni singolo secondo che si specchiava nei suoi occhi azzurrissimi, si sentiva perfetta, come se non avesse bisogno di altro al mondo. Tutto ciò le dava il coraggio necessario di attraversare i corridoi della scuola a testa alta, senza preoccuparsi di ciò che pensavano gli altri.

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Quella sera che Santana avrebbe dovuto passare con la famiglia, stava cominciando nel migliore dei modi. La nonna era appena arrivata a casa, e, a differenza delle altre volte che la vedeva, l’abbracciò e la baciò ( “probabilmente deve aver sentito in giro che mi sto frequentando con un ragazzo” pensò rassegnata Santana) ; gli zii le avevano dato come regalo una mazzetta di cento dollari, mentre i nonni paterni le avevano portato un pacco grande quanto una televisione, con la promessa però che l’avrebbe aperto solo l’indomani. Nonostante tutto ciò, la cheerios non era del tutto soddisfatta. Per tutta la giornata non aveva sentito il ragazzo, e aveva una voglia matta di vedere la sua espressione nello scartare la cornice digitale con tutte le loro foto all’interno che lei aveva incartato con tanto amore. Sapeva che lui avrebbe passato la vigilia con i genitori a casa, una cenetta intima, così, prima della mezzanotte, sgattaiolò fuori casa per dirigersi verso quella di Sebastian. Non aveva minimamente pensato a cosa lui potesse aver preso per lei; l’importante in quel momento era dimostrargli tutto l’amore che provava, e passare i primi momenti di quel Natale insieme. Non fece altro che riflettere su tutto ciò durante il tragitto. Una volta arrivata, e, suonato il campanello, la madre dell’usignolo le aprì. “ Buona sera, signora Smythe! Ha trascorso una bella serata? “ chiese gentilmente. Di tutta risposta la donna disse: “ Amorevole, Santana. Spero anche tu sia stata bene. Se cerchi Sebastian, beh, lui è di sopra; ha detto che aveva una telefonata urgente da fare”. Convinta che le intenzioni del ragazzo fossero quelle di chiamare lei, e, intenta a fargli una più che gradita sorpresa, salì velocemente le scale, con un sorriso sul volto che sembrava illuminare tutto ciò che le era intorno. Giunta alla stanza del ragazzo, notò che la porta era socchiusa e lo sentì parlare a bassa voce, quasi come se stesse bisbigliando al telefono. Insospettita si avvicinò alla fessura senza far rumore, per ascoltare la conversazione. Tutto ciò che udì fu: “ Si, lei è completamente cotta di me, ma lo sai che lo sto facendo solo per poter vincere alle provinciali, e …”. Si allontanò velocemente e raggiunse le scale, dove si sedette per riprendere fiato. Aveva sentito bene? No! Probabilmente aveva frainteso il senso della conversazione. Eppure il suo sesto senso le diceva di fidarsi del suo istinto. Cercava di ripercorrere nella sua mente ogni singolo istante dei loro incontri, per cercare di comprendere se ci fossero stati indizi che avrebbero potuto portarla a capire la verità, prima di ritrovarcisi di fronte all’improvviso. Non trovò nulla; le era sembrato tutto estremamente vero, tutto così puro. Ma forse lui era davvero un bravo attore, così come voleva far credere a tutti. Si sentì così stupida. Si sentì tradita. Si sentì sola. Ma poi, si sentì estremamente arrabbiata. Non aveva intenzione però di fargli una sfuriata quella sera, non le sembrava opportuno, ed effettivamente sarebbe stata solo una soddisfazione per l’usignolo. Aveva bisogno di tempo per pensare a come agire. Così, quando il ragazzo uscì dalla stanza e vide Santana seduta sulle scale, lei fece finta di niente, lo abbracciò e lo baciò, augurandogli un buon Natale, anche se in cuor suo sapeva che non lo sarebbe stato affatto.

 

 

PS volevo solo fare le mie più sentite condoglianze a Lea Michele e alla famiglia di Cory Monteith. Ci mancherai da morire Finn! :(

  
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