Corro in salotto cercando di essere il meno rumorosa possibile.
Non voglio che qualcuno mi scopra,specialmente non voglio che Robin mi scopra.
Se dovesse sapere quello che sto per fare sicuramente cercherebbe di fermarmi o ... Bè .... Di uccidermi .
Mi dirigo verso il divano ma X non c'è.
Per un attimo penso che se ne sia andato senza di me ma ...
Appena alzo lo sguardo vedo la sua maschera bianca proprio di fronte al mio viso.
Sgrano gli occhi, perché è appeso al soffitto come un lampadario?
Forse sta provando una tecnica di occultamento per ciò che avverrà a momenti.
Decido di passarci sopra e quando scende prendiamo la porta.
- Allora, dove dobbiamo andare ? - chiedo guardandomi attorno.
X ci ragiona per alcuni secondi e poi indica la sinistra, mi volto e scorro rapidamente la strada con gli occhi.
Credo di poterci arrivare volando ed anche abbastanza in fretta.
Gli dico di tenersi forte a me e di fare attenzione perché il volo sarà il più veloce possibile.
Mentre lo tengo per le mani, come sempre faccio con Robin,mi sento strana, in colpa.
Sorvolo la città e ne immagazzino ogni luce, ogni area.
Atterriamo in pieno centro, proprio di fronte alla pizzeria, la solita pizzeria dove mangio sempre con i miei amici, cosa che, nel caso qualcuno se lo chiedesse, fa aumentare i miei sensi di colpa.
Forse avrei fatto meglio a chiedere loro aiuto.
Ma ormai il danno è fatto, tanto vale continuare con il piano.
Spero solo di non cacciarmi nei guai, e spero anche di non mettere Rosso X nei guai.
Arriviamo al nascondiglio di suo padre, ci infiltriamo e iniziamo a camminare.
Mi giro verso di lui e appena sento dei rumori di passi gli ordino di nascondersi.
Immediatamente lo vedo attaccarsi al soffitto e sorrido, sembra un pipistrello.
Mi lascio portare via dagli scagnozzi, sempre seguita da X.
Ho paura ma spero che la mia idea funzioni.
Arrivo dal padre di X.
Un uomo altissimo con i capelli biondi e gli occhi color ghiaccio.
Fa paura.
Sembra un assassino pericoloso e pazzo e chissà perché ho come l'impressione che sia così.
Mi avvicino lentamente e mi schiarisco la gola.
- Ti ho vista bene dolcezza -
Le loro voci sono così simili.
- Io ... Io sono qui per un motivo - mi sforzo di dire.
Il criminale mi guarda in cagnesco ed annuisce indicandomi di spiegargli il motivo.
- Oh io .... Io sono qui perché ... Per parlarle di suo figlio, Rosso X si fa chiamare... -
Vedo l'uomo dinnanzi a me irrigidirsi e comprendo che non sarà affatto facile avere una conversazione con lui.
- Di mio figlio? Lui per me è solo un povero idiota -
- Ha solo cercato di salvare suo fratello, non credo che dovrebbe essere condannato per questo ! - esclamo .
Quando avverto la rabbia dell'uomo crescere continuo a parlare.
Mi rendo conto che non è il caso ma non riesco proprio a smettere.
- Un figlio va amato! Non importa se è diverso da come lo si vuole, una famiglia dovrebbe dare affetto e non terrore! Lei non può costringere suo figlio a fare ciò che non vuole solo perché è il mestiere di famiglia, lui dovrebbe essere se stesso e lei dovrebbe appoggiarlo nelle sue decisioni!
Sarete anche criminali ma ... Siete pur sempre una famiglia, davvero avrebbe preferito perdere uno dei suoi figli? -
- Boris, Ted! Portate questa ragazza nella cella di isolamento, e portate Xavier con lei -
Immediatamente guardo in alto.
Xavier ... Rosso X .... La X di...Xavier.
Non avevo mai pensato al suo vero nome.
Gli scagnozzi ci prendono di peso.
Non importa quanto mi divincolo, non riesco a liberarmi dalle loro strette mortali.
Ci sbattono in una stanza buia e piccola.
Tentiamo di alzarci per uscire ma ogni sforzo è vano.
E adesso?
X POV:
Mi volto lentamente verso di lei, scorgo i suoi luminosi occhi color smeraldo e mi accorgo che sono ricchi di paura.
Non sa cosa ci accadrà e in fondo, si ha paura solo di ciò che non si conosce.
Io non ho paura, ho visto mio padre fare cose orribili e ormai non mi sorprende più nulla.
Ho solo timore che possa mettere in mezzo anche lei, lei che non c'entra nulla e voleva solo aiutarmi.
- Calmati,usciremo di qui te lo prometto, però ... Ora calmati,dai -
Mi sorride appena e si siede accanto a me.
Posa la testa sulla mia spalla e la sento singhiozzare.
Credo che sia perché è spaventata ma ....
- Mi spiace, dovevo aiutarti e invece guarda che ho combinato -
Sorrido , è troppo dolce per ignorarla.
- Ma che dici? No, tu non hai fatto niente di male anzi ... Mi hai aiutato più di quel che credi, sentire quelle parole mi ha ... Rincuorato -
- Ne sono felice, Xavier -
Arrossisco, sono felice del fatto che lei non possa vedermi il volto.
All'improvviso il suo communicator suona e risponde.
Non pensavo che prendesse.
- R-Robin -
- So dove sei! Che diavolo hai nella testa?! Aspetta solo che venga a salvarti e vedrai! -
- Robin è pericoloso ... -
- Lo so, ma qualcuno dovrà pur liberarvi no? -
Quando si chiude la chiamata la guardo.
- Sei fortunata ad avere un ragazzo come lui, ti ama molto, si vede -
Stella sorride e diventa tutta rossa.
- Sono lieta che si veda, anche io lo amo molto -
- Sì, si vede ... Davvero -
Non so perché ma mi abbraccia.
- Un giorno troverai qualcuno che faccia al caso tuo, troverai la persona che saprà completarti -
Spero proprio che abbia ragione.