Autrice: KumaCla
Titolo: In the shadow of your heart
Pairing: Mako/Korra
Rating: verde
Avvertimenti: flash fic, OC!Zanor, spin off, what if?, het
Genere: generale
Note: SONO TORNATA! Vi sono mancata? Sono così gasata con Avatar, la coppia, la mia Radio rossa (panta rei) che vi regalo uno spin off! Sempre nello stesso ipotetico futuro, Zanor è cresciuto, tutti sono felici e bla bla bla; però qualcuno ancora ricorda di come Amon abbia privato Korra del suo titolo di Avatar e non lo fa in modo gentile. E Zanor, che è il nuovo Avatar e che ha con il predecessore un legame profondo, questo proprio non lo sopporta: da qui alla rissa il passo è breve, ancora più breve quello per finire in centrale.



#38 - Reproof

Mako è fuori quando gli dicono che hanno arrestato Zanor e gli bastano un secondo e nemmeno un'esitazione per delegare il lavoro all'agente che lo ha raggiunto per correre in centrale: non è suo figlio e ai suoi occhi non è nemmeno l'Avatar. Per Mako, Zanor è quel qualcuno che ha risvegliato Korra, che l'ha portata indietro da qualunque posto stesse precipitando in seguito alla perdita dei suoi domini. Per Mako, Zanor è un ragazzino e allo stesso tempo è un eroe.
Quando lo trova seduto su una sedia, imbronciato, con solo un livido sotto l'occhio destro, il dominatore del fuoco sostituisce la preoccupazione con la rabbia e poi con la delusione.
«Come ti è saltato in mente?»
Zanor si irrigidisce: vuole bene all'uomo e lo rispetta, ma un po' lo mette in soggezione e, soprattutto, non avrebbe mai voluto deluderlo.
«Ti rendi conto di ciò che hai fatto?».
Il ragazzino annuisce, l'aria dura che mostrava con gli altri agenti è svanita come neve al sole.
«Potevano farsi molto male. Pensavo non servissi dirtelo, credevo fossi grande abbastanza per capire cosa è giusto e cosa e sbagliato. Mi sbagliavo».
Mako non lo ha mai trattato come l'Avatar e di questo Zanor gliene è grato, ma in quel momento vorrebbe il contrario - credevo fossi maturo perché sei l'Avatar avrebbe fatto meno male.
L'uomo si passa una mano sul volto e pensa che forse è stato troppo duro, non è che un ragazzino, ha tredici anni; cosa combinava, lui, a tredici anni? Di peggio.
Fa per andarsene, perché non può fare niente (ha fatto carriera, da quando è entrato in polizia, anni prima, ma non intercederà), perché si rende conto che non è la persona più adatta (né per sgridarlo, né per consolarlo), ma Zanor rompe il silenzio e lo fa con gli occhi lucidi.
«Avevano parlato male di Korra» rivela «Lo avresti fatto anche tu» osa poi.
Sì, lo avrebbe fatto anche lui.