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Autore: Fantasy_Kingdom    26/01/2008    13 recensioni
Il 10 dell'una e un quarto. Il pullman che passava davanti a scuola e raggiungeva la conurbazione cittadina. Il mezzo più usato dagli studenti, il veicolo di incontro tra amici più affermato.
O, anche, il luogo dove c'era sempre LUI.
Shikamaru Nara, 4° C. Visto sempre sul 10, identificato sull'annuario, e dalla voce perennemente sconosciuta.
[...] Come un'immagine di un film che si ripete sempre nella stessa maniera, con le stesse sequenze, alla stessa velocità, alla fermata del 10 Shikamaru Nara stava con la sigaretta in bocca e le mani in tasca ad aspettare il mezzo con sbuffi sonori. Lei, Temari Sabaku no del 4 A, lo divorava con gli occhi da lontano, sforzando il suo cervello per trovare un modo per attaccare bottone.
Nuova one-shot della produzione inesauribile di Lily_90 e Niraw, leggendarie e pervertitissime Mosche Nere!!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Pedinamento alla fermata Nara
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Il 10 dell'una e un quarto. Il pullman che passava davanti a scuola e raggiungeva la conurbazione cittadina. Il mezzo più usato dagli studenti, il veicolo di incontro tra amici più affermato.
O, anche, il luogo dove c'era sempre LUI.
Shikamaru Nara, 4° C. Visto sempre sul 10, identificato sull'annuario, e dalla voce perennemente sconosciuta.
Adorava il posto di fronte quelli posteriori, di fianco al finestrino, perchè poteva trovarsi tra gli amici ma rimanendo solo.
Lei si sedeva sempre nel sedile dietro gli sportelli centrali, a pochi metri da lui. Perennemente girata per parlare con il suo gruppo di amici, aveva un solo obiettivo fisso: lo stupendo quanto irrangiungibile Shikamaru Nara.
Come un'immagine di un film che si ripete sempre nella stessa maniera, con le stesse sequenze, alla stessa velocità, alla fermata del 10 Shikamaru Nara stava con la sigaretta in bocca e le mani in tasca ad aspettare il mezzo con sbuffi sonori. Lei, Temari Sabaku no del 4 A, lo divorava con gli occhi da lontano, sforzando il suo cervello per trovare un modo per attaccare bottone.
Le amiche di Temari conoscevano a memoria quella solfa. Prima, gli sguardi che la biondina lanciava furtivamente intorno. Poi, avvistato, tutte le occhiate che gli rivolgeva. Poi, i vani tentativi di avvicinarsi. Inoltre, le tonnellate di complimenti (anche pesanti, ammetterebbero) che gli mandava. Insomma, arrivati alla fermata, Temari terminava di essere la sana e diligente studentessa di Scientifico e si trasformava in una pazza ossessiva e convulsiva. Motivo della malattia? Chiamiamolo amore a prima vista...
...Perché quello era stato: un fulmine a ciel sereno. Aveva incrociato Shikamaru Nara per sbaglio, una mattina sul pullman e d'allora aveva adattato i suoi orari ai suoi solo per sedersi a qualche metro di distanza da lui e lanciargli sguardi accattivanti, che avrebbero dovuto risultare come segnali d'adescamento. Peccato che lui non ne avesse colto nemmeno uno. Questo almeno è quello che dicevano le sue amiche. Perché, secondo lei, Shikamaru Nara i suoi sguardi li ricambiava eccome...
Con Shikamaru Nara era subentrato un vero e proprio gioco di sguardi. Lei, fingendo di chiacchierare con le sue amiche, spostava lo sguardo sul ragazzo, che aveva sempre gli occhi rivolti al cielo. Temari lo fissava, mordicchiandosi le labbra, e appena Shikamaru guardava verso il suo gruppo, abbassava lo sguardo, imbarazzata, dimenticando tutta la sfacciataggine e il coraggio acquisiti precedentemente. E sentiva gli occhi di lui vagare sul suo corpo. Lo vedeva con la coda dell'occhio che guardava nella sua direzione ... Peccato che Temari non sapesse che Shikamaru Nara quando alzava lo sguardo su di lei, borbottava a denti stretti: "Seccatura" .
Le amiche le ripetevano spesso di non illudersi. Lo facevano per il suo bene, questo lo sapeva: ma inevitabilmente le dava un fastidio atroce sentirsi dire che quel ricambiare era una cosa solo sognata da lei. Quando si sentiva che un ragazzo ricambiava, questo accadeva: il sesto senso femminile era infallibile. Peccato che ce l'avessero anche le sue amiche... Dettagli, dettagli, si ripeteva nel vano tentativo di scacciare quel pensiero.
A quanto sapeva, Shikamaru abitava un po' fuori il centro. Di contro a lei, che abitava in periferia, e a Tenten, che era addirittura fuori città, era un bel po' di fermate prima. Quando scendeva lui, sull'autobus restavano solo Tenten, Ino e Kiba, dato che tutti gli altri scendevano prima o per cambiare pullman o perchè abitavano nei dintorni. Quando lui scendeva, i tre amici venivano inondati da una nuova marea d'ansia, stavolta pigolante e invocante il coraggio che, anche oggi, le era mancato. «Diomio come sei stressante...» «Sta' zitto, Kiba. Tu non sei mai stato innamorato, che ne vuoi sapere» ribatteva Tenten in difesa dell'amica. «Ma non si sono mai nemmeno parlati!!» «Dettagli, dettagli» sentenziavano in coro le ragazze.
«Hai visto come teneva la sigaretta?» sbavò Temari, ricordando la figura di Shikamaru che fumava alla fermata. Kiba aggrottò la fronte: Nara reggeva la sigaretta come facevano tutti i comuni mortali, ma evidentemente si sbagliava! "Mah ... cose di donne ... " pensò. «Ha dei begli occhi neri» giudicò Ten Ten, moderata. «Non lo so ... ero troppo impegnata a guardargli il culo ...» disse Temari, in estasi, mentre il pullman proseguiva la sua corsa.
Le facce delle amiche erano indecifrabili. Mentre loro continuavano a chiedersi cos'avesse il culo del figo della scuola Uchiha in meno di quello di Nara, Temari si avviò verso l'obliteratore per timbrare il biglietto dell'abbonamento mensile. Infilò la striscia di carta da quasi trenta euro nella fenditura, ma non accadde nulla. La ragazza cominciò a sudare: esattamente a venti centimetri dal marchingegno stava Shikamaru Nara, in tutto il suo pigro splendore, e ora sicuramente la stava fissando. E lei, dall'emozione, non riusciva più nemmeno a timbrare un biglietto?! «Scusa?» domandò un ragazzo dai lunghi capelli castani e gli occhi chiari, «Posso?» Prese il biglietto di Temari restituendoglielo un attimo dopo, timbrato. Poi timbrò anche il suo, ed il tutto senza particolari problemi. La giovane scappò al suo posto, nascondendosi tra le ridacchiate delle amiche...
«Cavolo ... stronzetto di un biglietto» imprecò Temari, tornando a sedere. «Mi ha guardata? Che faccia ha fatto? Dite che mi ha preso per una baka? Certo, che domande! Una che non riesce nemmeno a timbrare un biglietto! Magari non se n'è accorto... No, impossibile, ero a pochi centimetri da lui...» «Temari, ricordati di respirare ogni tanto!» proruppe Ten Ten, facendola tacere. Temari, agitata, era entrata nella fase delle pippe mentali e farla uscire era sempre un'ardua impresa. Temari, che stava sudando freddo, inspirò ed espirò profondamente, cercando di riprendere il controllo sul suo cervello. «Sta guardando qui?» s'informò la giovane biondina, torcendosi una piega della gonna. Ten Ten si sporse con un movimento controllato, cercando di non dare nell'occhio. Diede una fugace occhiata in direzione del bel pigro Nara.
«Ceeeerto... non ti senti digerita? Ti sta praticamente divorando con lo sguardo...» Temari che, da brava pazza d'amore, se l'era bevuta, era diventata paonazza e subito dopo color porpora. Ino, invece, aveva una grossa goccia in testa. Kiba ci aveva invece già rinunciato da parecchio. «Masseisscema?! Che fai credi pure a una stupidaggine del genere? Ti pare che Nara ti sta mangiando con gli occhi??» sbottò Ino, come se qualcuno avesse offeso la sua sconfinata intelligenza. Temari invece si spense, rivolgendo uno sguardo languido a Tenten e, subito dopo, a Shikamaru: a quanto pareva, si stava quasi appisolando con la testa appoggiata al finestrino.
Temari guardò il giovane seduto scomposto, con le gambe larghe, sbracato, la testa scura poggiata contro il vetro del finestrino, con quella sigaretta spenta che pendeva dalle labbra ... «Voglio averlo... Devo averlo...» delirò Temari, fissandolo imperterrita. Era diventata un'ossessione e finché non fosse stata soddisfatta, lo sapeva che non avrebbe avuto pace. «Ma se nemmeno lo conosci. Magari ci parli e scopri che è uno stupido» obiettò Kiba, che trovava il tutto surreale! «Impossibile, ho saputo che è il primo nel corso di matematica» ribatté subito Temari, gli occhi luccicanti. Ma questo non le bastava più. Voleva sentire la sua voce, sapere che posti frequentava, se aveva la ragazza... ma soprattutto, doveva sapere che via prendeva una volta che scendeva dal pullman e scoprire in che palazzo abitava. Ed ecco che nel suo cervellino atrofizzato balenò un'idea inquietante: "E se scendessi alla sua stessa fermata e lo seguissi?". Idea stuzzicante... Pericolosamente stuzzicante...
«Ten?.. Da quanto siamo amiche noi due?» domandò con gli occhioni da cucciolo abbandonato rivolta alla sua amica dalle palline castane. Questa la guardò, un po' stranita «Praticamente da sempre... perchè?» «Sei disposta a darmi... una piccola spinta?»
Giorno dopo. Sorprendente, ma Temari stava parlando letteralmente.
Fermata della seconda curva del 10, soprannominata fermata Nara. Chissà per quale motivo.
Le porte si aprirono. Shikamaru, con le mani in tasca e lo sguardo vacuo, scese pigramente dall'autobus. Temari si posizionò davanti alle porte aperte, guardando il marciapiede con aria sperduta. Ecco, come prevedibile, che il coraggio le moriva in gola. «T...Ten?..» ma, prima che potesse chiedere aiuto, la brunetta l'aveva già spintonata giù dal pullman. Così, quando il 10 ripartì, Sabaku no Temari si trovava lì, alla fermata Nara della seconda curva. E Shikamaru aveva appena svoltato l'angolo.
Temari si precipitò nella sua direzione, prima che potesse essere troppo lontano. Non conosceva quella zona e perdersi non sarebbe stato il massimo! A passo svelto svoltò a destra e qualche metro più giù si ritrovò il giacchetto verde di Shikamaru Nara. Il ragazzo procedeva con andatura lenta e lei dovette fare altrettanto per non superarlo e rimanere fregata. Gli occhi acquamarina scrutavano circospetti ogni suo movimento per timore che lui si accorgesse della sua inspiegabile presenza. Ma ogni tanto scendevano più giù delle spalle, soffermandosi a fissare un bel panorama! "Quei jeans gli fanno proprio un bel culo" pensò Temari, ridacchiando fra sé e sé. Evitò a stento un lampione della luce contro cui stava per andare a sbattere con la testa talmente assorta nell'esame del fisico dell'attraente Nara, e riprese a camminare silenziosa.
Nel mentre che compiva quella che sapeva benissimo essere una follia, rifletteva anche su ciò che doveva essere il suo io interiore. Mai si sarebbe ritrovata a fissare insistentemente il culo ad un ragazzo, come mai e poi mai avrebbe pensato di seguirlo fino a casa sua. Anzi, pedinarlo.
Probabilmente, l'audacia ed il coraggio schizzavano alle stelle insieme agli ormoni. Ino aveva maledettamente ragione: era proprio una pervertita!!
La bionda alzò lo sguardo. "Porca ... " . Di Shikamaru Nara non ce n'era nemmeno l'ombra. Ma come aveva potuto perderlo di vista? E adesso come avrebbe fatto a tornare indietro? Non si ricordava la strada che aveva percorso dalla fermata Nara e poi non voleva mollare proprio ora che c'era così vicina. Si guardò intorno, sperduta. "Accidenti a te, Temari" , si maledì. Non aveva la più pallida idea di che strada prendere, così s'infilò nella prima via interna che trovò. Avanzò qualche passo incerto, finché non si bloccò per lo spavento. «Cercavi me, seccatura?».
Il cuore di Temari mancò un battito. Improvvisamente si sentì come se fosse stata beccata in flagrante dalla polizia con una bella cannetta in mano.
Tremò, i muscoli non rispondevano ai suoi comandi. Tremavano e basta.
"Oddio, oddio, oddioddioddioddio" ripeteva dentro di sé, cercando disperatamente qualcosa da fare o da dire. Non stare ferma, Tem! Fai qualcosa! Di' qualcosa! Qualunque cosa!!
«C-chi io?! Ho p-perso... l'abbonamento del pullman!! C'era un controllore e sono dovuta s-scendere...»
Shikamaru, poggiato a peso morto sul muro con le braccia incrociate, la studiò scettico per quelli che a Temari sembrarono interminabili minuti. Il ragazzo si accese una sigaretta e tirò una boccata con la bionda che davanti a lui tremava e balbettava. "Mi prenderà per una minorata", pensò affranta Temari. La Yamanaka in questo momento in confronto a lei poteva sembrare un genio! «Davvero c'era un controllore?» domandò il moro, fingendosi pensieroso. «Strano ... eppure quando sono sceso non l'ho visto salire» concluse, secco e diretto. L'aveva incastrata. E anche alla grande!
«S-sì... era in borghese, sono la razza peggiore...» «Allora come hai fatto a riconoscerlo e scendere in tempo?»
Temari si sentiva una vera demente. Non era riuscita nemmeno a inventare una scusa plausibile. Perchè non ci aveva riflettuto mentre lo inseguiva invece di continuare a guardargli il culo?!
Mentre la bionda brancolava nel buio totale, Shikamaru sbottò a ridere. Temari lo guardò accigliata. «Come sei buffa, seccatura!» . Temari lo trafisse con lo sguardo. «Che cosa ti ridi?» abbaiò. «Non mi dovevi delle spiegazioni, seccatura. Ti sei messa nei guai da sola... Potevi semplicemente dire di farmi gli affari miei, invece mi ha dato spiegazioni, dando conferma alla mia ipotesi, ovvero che mi stavi seguendo» concluse il moro. Temari boccheggiò, interdetta. Caspita se aveva ragione! Si era ficcata nei guai da sola, aveva dato tutte quelle spiegazioni che non gli doveva... si sentiva una vera demente!! «Via dei Boschi Arvali numero duecentoventi, interno 4» ghignò Shikamaru, buttando via la sigaretta. «Cos'è?» domandò Temari, perplessa. «Il mio indirizzo... Già ti sei dimenticata perché mi stavi seguendo?» fece il ragazzo, sorridendo sornione.
La giovane dai codini biondi non sapeva più che combinare. Non solo l'aveva colta in flagrante, beccata, smascherata con le sue stesse parole, ma ora stava anche sensualmente al gioco!! Se continuava di questo passo, Temari giurò che non avrebbe risposto delle sue azioni.
«Beh grazie... me ne ricorderò» ribattè lei, riprendendo dignità e tornando orgogliosa come al solito. Prese la direzione del ritorno, a sguardo alto e fiero; ma, non appena gli passò di fianco, lui la catturò imprigionandola al muro con le braccia.
Temari sentiva che gli sarebbe troppo, troppo volentieri saltata addosso. «Che fai, scemo?! Lasciami!!»
"Macchè lasciami" pensò però dentro di sé la biondina, che sperava solo che quel figo di Shikamaru Nara chiudesse la distanza fra i loro volti. «Sicura che vuoi che ti lasci?» sussurrò lui, bloccandola per le spalle. La sua presa era forte. Le sue mani erano forti... Temari non stava capendo un accidenti!! «Sì, lasciami» ribadì la bionda, che a sentirsi pronunciare quelle dannate parole si sarebbe presa a schiaffi da sola! «Ok, come vuoi...» ghignò Shikamaru, lasciandola andare. Temari, altezzosa, fece per riprendere il passo e fu a quel punto che Shikamaru l'agguantò per i fianchi e la spinse contro di sé, baciandola con irruenza. Temari tentò di divincolarsi, ma più Shikamaru giocava con le sue labbra, più lei si abbandonava a lui, smettendo di dibattersi... Anzi, adesso aveva perfino allungato le braccia dietro al suo collo per accarezzargli i capelli...
Non poteva crederci... era assurdamente pazzesco... Shikamaru Nara, il ragazzo più fighissimamente sexy che avesse mai visto in vita sua, quello stesso ragazzo così vicino ma così irrangiungibile, le stava donando l'emozione più bella... E dire che sembrava tanto pigro e svogliato, ma alla fine, preso da solo, era tutt'altro..!!
Sentì la sua mano scivolarle lungo i fianchi fino a raggiungere le pieghe della gonna. Temari lo bloccò, appena in tempo, e si staccò guardandolo con un sorrisetto ironico «Che fai, tocchi..?» Shikamaru rise sommessamente, squadrandola ancor più ironicamente «Perdonami... la pedinatrice sei tu, ora non posso nemmeno difendermi con le mie armi?»
«No no...» fece Temari, furba. «Difenditi pure, ma io farò altrettanto» sussurrò, strizzando un occhio e mordicchiandosi le labbra in modo provocatorio. «Mi hai consumato a forza di guardarmi... qualcosa mi merito in cambio...» strascicò Shikamaru. Temari mollò la presa, sorridendo compiaciuta, e la mano di Shikamaru poté continuare la sua esplorazione sotto la gonna della ragazza. Temari pensò che se Tenten e gli altri l'avessero vista in quel momento, non l'avrebbero riconosciuta. Alla facciaccia loro che dicevano che Shikamaru Nara non se la sarebbe mai filata!! E invece era lì, con quel figo che la baciava a la toccava... lei lo aveva sempre saputo che tra loro era subentrato un gioco di sguardi. «Anche tu mi hai consumato a forza di guardarmi» rimbeccò Temari, giocherellando maliziosa con cerniera dei suoi jeans.
«Ma almeno io l'ho fatto senza farmi palesemente beccare,» ribattè Shikamaru, «non hai idea i miei amici, cosa dicevano su tutti i tuoi sguardi...»
Temari si staccò rapida da lui, ferocemente offesa «Cosa?! Che cazzo dicevano??» Il ragazzo alzò le mani, innocente «Lascia perdere, è meglio...» le lanciò un'altra di quelle occhiate sensuali e fulminanti, a cui la bionda si sciolse, tornando tranquilla. «Piuttosto, ti accompagno a casa» disse senza mezzi possibilità di controbattere, prendendole la mano.
Lei ridacchiò, imbarazzata ma immensamente felice. «Così la prossima volta mi pedinerai tu?»
«Non credo che ce ne sarà bisogno...» rispose Shikamaru, strappandole un altro intenso bacio.

NDAutrici

Lily_90: Questa one-shot è nata per caso ... mentre io e la nee-san infieravamo sul sesso maschile e ci siamo dette "Quante volte ti è capitato di adocchiare un bel figo sui mezzi, ma che per ironia della sorte scende sempre prima di te?" Troppe!! Allora abbiamo pensato che qualche volta si dovrebbero cogliere le occasioni al volo!! Un giorno prendi finalmente coraggio, scendi alla sua stessa fermta, e lo pedini!! Se, magari!! Ma almeno nelle storie si può fare ... e chi meglio di quella, per la prima volta insicura, matta di Temari e quel figo pazzesco di Shikamaru?! Ragazze, vi do un consiglio: carp diem!! Insomma, per una volta potrebbe andarci bene com'è successo a Tem!! Magari non troviamo un figo come Shika, ma ci possiamo accontentare!! Un bacio!!

Niraw: Muahmuah!! Da due Mosche Nere pervertite come noi cosa vi aspettavate se non una bella fic con una pesante spruzzata di malizia?? Non vi dico la fibrillazione mentre c'immaginavamo Shika in questo atteggiamento... assolutamente troppo sexy!! *ç* Speriamo vi sia piaciuta (anche perchè se no ci teniamo Shika tutto per noi!! E' una minaccia sia chiaro ù.ù) E ringraziateci che vi abbiamo anche dato il suo indirizzo!!... (per l'occasione, io e la nee-san intendiamo rapirlo, vi avvertiamo!! Perciò, se dovete fargli qualcosa, fatelo ora!! Carpe diem xD) Un bazo!!^^


  
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