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Autore: Iloveit123    14/07/2013    3 recensioni
In un modo o nell’altro ti troverò
ti avrò, ti avrò, ti avrò
in un modo o nell’altro ti conquisterò
ti avrò, ti avrò, ti avrò
Mi sorrise nuovamente e si avvicinò a me. Gli occhi azzurri ero perfetti al sole, riuscivano a farmi trapassare il corpo da milioni di brividi.
: Ciao!! Tutto ok?
Ero immobile incapace di muovermi.
: S-s-si, credo...
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 " Oh, no "

L'aria fresca disordinò i capelli che avevo appena sistemato. Non mi dava fastidio. Ero concentrata su tutt'altro.
Lo guardai un'ultima volta senza farmi vedere. Oh, quant'è bello.
Osservavo ogni suo movimento. Cercando di non distrarmi da ciò che stavo facendo.
Il cuore mi andava a mille.
Buttai le scarpe ormai rovinate nella spazzatura. Peccato, era il mio paio di scarpe preferite.
Si girò verso di me e mi sorrise. Quel sorriso perfettò che mi mandò dritto a destinazione paradiso. Non sò come riuscì a ricambiare.
Era finalmente il mio momento, il momento in cui io e la mia cotta storia ci stavamo sorridendo, niente e nessuno avrebbe potuto rovinare quel momento...
: Ciao tèè!!
Tranna mia sorella di due anni. Ginger.
: Ciao JeyJey!!
Quando mi giarai, lui era già rientrato. Oh, fantastico.
: Mamma porta me a giocae!!
Mia madrè uscì di casa roteando gli occhi. Prese la bambina in braccio e si rivolse a me.
: Si, Abbie, se chiama la nonna di che la raggiungo per il fine settimana!
: Okk!
Ecco. La mia vita aveva rovinato il momento perfetto! Fantastico! Ora potevo solo accettarlo.
Sbuffai e convinsi la mia testa a tornare in casa senza pensare a Louis per circa mezz'ora. Facile a dirsi, ma difficile da realizzare.

La musica era forte nella mia stanza, sencondo un punto di vista personale non ha senzo sentirla se non ad alto volume. Non mi accorsi che loro erano tornate. Fù Ginger a farmelo capire entrando della mia stanza.
: Ciao tèè!!
: Ciao te JeyJey!
: Mamma peoccupata!
: Davvero? Sopravviveremo!!
Presi la bambina in braccio e iniziai a farle il solletico.
Mia madre dal piano di sotto gridò per farsi sentire.
: Abbie!
: Cosa?
: Scendi un'attimo!
Presi la bambina in braccio e la portai al piano di sotto con me.
Mia madre era occupata a chiudere una valigia grigia topo. Ma che stava facendo.
: La nonna mi ha chiamato, un'urgenza, devo andare da loro subito, fammi il favore di badare a Ginger!
: Cosa, ma , mamma!
: Ehi! Niente ma! Fallo per me ok!
Poi passò a guardare la bambina piccola.
: E tu! Fa la brava capito? Vi voglio bene! Torno presto!
Ginger si agitò tra le braccia.
: Ciao te mamma!
Fantastico! Misi giù Ginger che andò a giocare con le costruzioni.
Camminai avanti e indietro in cerca di una soluzione. Forse avrei potuto chiedere una mano ai vicini.
Forse a Louis... Si certo, che idea stupida, cosa gli avrei detto? Ciao Louis! Mi aiuti a badare a mia sorella, sai l'ho chiesto a te perchè ti amo da circa due anni!
Che idea geniale, da deficenti.
Chiamai Ginger che mi trotterellò incontro.
: Ehi, JeyJey, ti và di andare dalla signora Cooper a farci dare un libro di cucina?
: Sììì! Me fame!
: Oh,  grande, troveremo un modo allora...
Presi la bambina e andai fuori.
Louis uscì di casa in quel momento. Una raffica di emozioni mi attraverò la schiena, non esisteva essere più perfetto. Dovevo averlo.
In un modo o nell’altro ti troverò
ti avrò, ti avrò, ti avrò
in un modo o nell’altro ti conquisterò
ti avrò, ti avrò, ti avrò
Mi sorrise nuovamente e si avvicinò a me. Gli occhi azzurri erano perfetti al sole, riuscivano a farmi trapassare il corpo da milioni di brividi.
: Ciao!! Tutto ok?
Ero immobile incapace di muovermi.
: S-s-si, credo...


Si mise a ridere e accarezzò la guancia di Ginger.
: Cioè, devo trovare qualcosa da cucinare a mia sorella, io sono negata in cucina e  mia madre è partita e...
: Sta tranquilla, ti do una mano io! Entriamo in casa!

Guidai Louis attraverso la cucina di casa mentre Gineger continuava a lamentarsi per la fame.
Louis la prese in braccio e le canticchiò una canzone mentre mettevo l'acqua nella pentola.
Ginger tacquè non appena iniziò a cantare, era qualcosa di magnetico che stregò anche me.
Dopo un pò poggiò la bambina a terra e iniziò a tagliare le carote, mentre mi spiegava cosa avremmo preparato.

Rimasi soddisfatta del risultato. Ginger spazzolò tutto quello che aveva nel piatto, poi si girò verso di me e annunciò.
: Me nanna! Io sonno!
: Ok, Louis, aspetta un'attimo, ci metto un secondo!
Presi la bambina tra le braccia e la misi nel mio letto al piano di sopra. Le lasciai un bacio sulla fronte.
: Dormi piccola!
Scesi al piano di sotto dove Louis stava seduto su una sedia.
: Ehi!
: Ehi, senti, ti volevo ringraziare di avrermi aiutato con Ginger!
: No, niente, ma vorrei qualcosa in cambio!
: Cosa?



: Ci vediamo domani Abbie...
: A-a-a domani
                                                                   
  
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