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Autore: sakuraenn    27/01/2008    2 recensioni
Questa è la mia prima Fan Fiction e gli ci sono molto affezzionata ^^. Sono lentissima nella sua scrittura perchè voglio che gli eventi siano ben bilanciati anche se non sempre mi riesce. Ho scritto all'inizio capitolo una breve introduzione che ritengo necessaria. La storia sarà un seguito ipotetico del manga , sarà una storia con molte sorprese in cui ci sarà da stupirsi o almeno così è stato per le amiche che l'hanno letta. La storia di questa Fan Fiction intreccia molti eventi e ricama una storia complicata in cui un passato remoto si intreccia con eventi presenti e con il carattere dei vari personaggi.
Vi auguro Buona Lettura
Nota importante : Questa fan fiction l'ho pubblicata in diversi forum nell'edizione meno curata (Per questa pubblicazione la sto un po rivedendo e arricchendo di particolari) quindi se la vedete sotto i nick Sakurakid e Sakura sono sempre io che la posto ^^ scusate se mi sono dimenticata di specificarlo da subito.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ora di cena arrivò fra le risate ed il buon umore generale, sembrava che i problemi del primo pomeriggio fossero stati dimenticati; dal suo ritorno al locale, Ichigo continuava a rimuginare sulle parole di quella ragazza, chi era? e perché provava tutto quel rancore verso di lei?
Quiche aveva raccontato il fatto a tutti e i commenti in merito si erano sprecati, Zankuro e Mint avevano cercato di risollevare il morale dell’amica, ma con scarsi risultati, a quel punto era intervenuto Masaya che aveva baciato Ichigo sulla bocca di fronte a tutti, facendola cadere nel suo solito stato di adorazione e poi rivolgendosi a Quiche aveva detto: << Questo è un bacio. >>
A quel punto l’alieno aveva incominciato a dirne di tutti i colori contro Masaya che soddisfatto, si era seduto a tavola, scatenando così l’ilarità generale. Intanto Ichigo con occhi vacui continuava a guardare Masaya come se fosse un dio in terra, scatenando così l’ira repressa di Retasu, che la guardò con occhi colmi d’odio.
Pochi minuti dopo, tutti furono invitati a sedersi a tavola per consumare la cena, Keiichiro aveva servito dei piatti che mostravano tutte le sue abilità culinarie e i convitati alla tavola si gustavano le pietanze continuando a parlare del più e del meno, ad un certo punto della cena Ryo si rivolse a Pie chiedendogli informazioni su quest’ipotetica possibilità di salvare il loro mondo ormai prossimo alla fine.
Pie sorpreso deglutì il boccone che stava masticando e si fece serio << Un anno fa abbiamo casualmente trovato alcune pagine di un diario negli antichi resti di una delle astronavi che portarono i nostri antenati sul nostro attuale pianeta; le pagine erano ridotte malissimo e quasi totalmente bruciate, però con enormi sforzi siamo riusciti ha tradurne qualche frase, il contenuto è semplice ma alcune parole ci hanno rammentato un’antica leggenda che circola fra la nostra gente.
Vi riporterò le esatte frasi che siamo riusciti ha tradurre, poi in breve vi racconterò anche la leggenda; dunque…. Le parole del libro sono queste: Tempio della vita, poi nella pagina seguente Ancella di cristallo, nuovamente due pagine illeggibili poi questa frase “ L’ancella di cristallo ha il sacro compito di proteggere la sacerdotessa della dea Are e la perla delle acque simbolo dell’energia vitale del pianeta”. Dopo mancano non so quante pagine, ma abbiamo trovato un singolo frammento del libro che riportava un nome, Aijissa . >>
Quando quel nome fu pronunciato Ryo ebbe un sobbalzo al cuore, si strinse il petto, mentre i suoi battiti cardiaci rallentavano ristabilendo il normale assetto del cuore; perché quel nome aveva scatenato quella reazione in lui, quale motivo ci poteva essere?
Si sforzò di cancellare questi pensieri dalla mente e di concentrarsi sulle parole di Pie che esponeva la leggenda; << Il mito, parla di un periodo in cui la nostra gente viveva sulla terra, a quel tempo la nostra società era prospera e la terra rigogliosa grazie ad una sacra pietra protetta dalla casta delle sacerdotesse e dalla più pura e delle donne chiamata l’ancella di cristallo, che aveva il compito di difendere la suprema sacerdotessa e la pietra.
Si narra che quando la divinità ci punì per aver infranto la sua legge scatenando le catastrofi naturali che ci costrinsero ad emigrare la pietra sparì nel nulla insieme all’ancella e la sacerdotessa più importante del tempio fu ritrovata morta, la memoria della gente non rammenta altro, ma il popolo è certo che la salvezza sia arrivata grazie a Deep Blue che ci ha protetto, mentre emigravamo.
Di più non so dirvi, ma visto che i ricordi sono così distanti, circa 8000 generazioni; nessuno si azzarda ad affermare che questa leggenda sia vera, ma comunque questa resta sempre una minima probabilità, per questo siamo venuti, vedere se troviamo tracce della pietra e intanto cercare un nuovo mondo casomai come crediamo, questa leggenda sia solo una burla dei nostri antenati.
Ryo so che vi abbiamo causato un gran numero di problemi ma se tu ci vorresti aiutare te ne saremmo eternamente debitori. >>
Tutti guardarono il ragazzo che rispose a Pie << Va bene vi darò il mio completo aiuto; dato che ci siamo potreste dare una mano anche voi nell’impresa, Rosa Chrusaders! >>
Quello che rivolse ai suoi interlocutori non fu uno sguardo gentile tuttavia i quattro risposero mitemente all’occhiataccia e accettarono l’invito.
<< Bene! Keiichiro affido tutto il resto nelle tue mani, io sono stanco vado a riposare. >>
La riunione che avrebbe deciso i criteri di ricerca della pietra si sarebbe tenuta tre giorni dopo, le ragazze furono rimandate a casa accompagnate da Tasuku, mentre Keiichiro, Ryo, i Rosa Chrusaders e gli alieni avrebbero fatto di tutto per trovare un nuovo mondo prima, che quello su cui adesso abitava la popolazione di Quiche e compagni esplodesse.
Anche Masaya era rimasto nel locale con l’intento di dare una mano, vide Ryo allontanarsi dal gruppo di discussione e dirigersi barcollando con le mani alle tempie verso la sala computer, si avvicinò e gli domandò << Senti Ryo vorrei essere d’aiuto…… >>
Ci furono attimi di silenzio poi Ryo rispose…. << Davvero…..? Perché non la smetti di fingere; pensi davvero che io non sappia quale sia la tua vera natura, non te la lascerò! Ricordi la promessa, non lascerò che tu la usi nuovamente per i tuoi scopi come allora!
Si voltò verso Masaya, il suo sguardo era diverso come se fosse quello di un’altra persona ,era carico d’ira e odio, il ragazzo rispose a quello sguardo alcuni secondi poi fuggì via.
Ryo tornò a mettersi le mani sulle tempie in preda ad un dolore lancinante, intanto Masaya stava correndo verso casa, chiedendosi chi fosse il ragazzo con cui aveva parlato, l’aspetto era quello di Ryo, ma la voce era diversa, era qualcuno che lui aveva già incontrato ma chi? E come aveva capito qual era la sua vera natura. Rientrato a casa si distese sul letto ad occhi chiusi domandandosi << Chi sono davvero io; sono stato abbandonato senza nemmeno sapere chi fossero i miei genitori, ho vissuto l’infanzia in un orfanotrofio poi sono stato adottato dai miei attuali genitori, ho incontrato Ichigo e mi sono messo con lei, ma io……, la amo davvero? Che domanda stupida, certo che la amo, lei è mia, solo mia e lo sarà per sempre.
Di nuovo il suo alto oscuro aveva preso il sopravvento, quel lato oscuro che lui aveva cercato di reprimere, quel lato oscuro che doveva essere scomparso quel giorno, ma che lui ingannando abilmente tutti aveva tenuto nascosto, anche Ichigo, perfino a lei aveva mentito, si chiese nuovamente << Chi sono io? >>
<< Sicuro di volerlo sapere? >>
Si alzò di scatto dal letto, da dove proveniva la voce che aveva sentito nella sua testa? Sentì una risata cupa e sadica, si voltò di scatto e di fronte a lui nello specchio al posto del suo riflesso c’era l’immagine di Deep Blue, l’immagine parlò << Io posso raccontarti tutto Masaya Aoyama; raccontarti chi sei veramente, sta a tè decidere se volerlo sapere o meno. >>
Masaya guardò l’immagine sorpreso e poi con ira domandò << Qual è il tuo obbiettivo Deep Blue? Pensi forse di ingannarmi per poi rimpossessarti del mio corpo e fare del male a Ichigo? >>
L’immagine nello specchio rise nuovamente << Io non posso ingannarti Masaya Aoyama, anche in passato quando presi il tuo corpo lo feci perché anche tu lo volevi, io sono tè e tu sei me, siamo indissolubilmente legati quello che saprai sarà solo la verità niente altro che la verità; poi starà a te decidere. >>
Masaya lo guardò nuovamente dubbioso se fidarsi o meno, in lui ardevano desideri contrastanti poi gli rivenne in mente l’ultimo colloquio con Ryo e l’inquietudine provata così strinse i pugni frustato fissò lo specchio e disse << Ti credo, come devo fare per conoscere questa verità? >>
<< Appoggia la mano sullo specchio. >>
Il ragazzo obbedì all’ordine, improvvisamente si sentì come invaso da migliaia di scariche elettriche e dopo poco fu scaraventato da un’invisibile energia sul letto, quando riprese i sensi, rise in maniera strana , inquietante, si riavvicinò allo specchio che ora rifletteva nuovamente la sua immagine e disse << Ora so ogni cosa, e va bene Deep Blue, no anzi Blue, io avvererò quello che era il tuo sogno, ma tu farai in modo che Ichigo sia solo mia e per sempre. >>
Una scarica elettrica scaturì dalla sua mano riflettendosi sulla superfice ora buia dello specchio mentre lui scoppiava in una fragorosa risata, in breve tutto il suo corpo fu avvolto dalla luce e lui si mutò in Deep Blue, rise ancora, sentiva l’energia scorrergli ovunque, con quella potenza, il mondo sarebbe stato ai suoi piedi e Ichigo sarebbe stata la sua serva e la sua schiava d’amore per la vita; tornato di nuovo serio si teletrasportò altrove, ormai in quella casa non c’era più niente che lo interessava. >>
Nello stesso momento Ryo era arrivato barcollante in camera sua con ancora le mani strette sulla testa, anche lui si domandava chi fosse stato a parlare tramite il suo corpo, ma per ora il suo principale problema era il dolore fortissimo alla testa, per non cadere appoggiò le mani alla parete proprio di fronte allo specchio della sua stanza e vide riflessa l’immagine di un uomo biondo con le orecchie come quella degli alieni, aveva lunghi capelli biondi e gli occhi di un color verde intenso, indossava una tonaca bianca stile antichi greci, il suo sguardo era triste ma allo stesso tempo severo.
Nello stesso momento in cui vedeva quella visione, Ryo sentì un crack all’interno della sua testa e dopo aver lanciato un grido soffocato svenn
  
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