Libri > I Miserabili
Segui la storia  |       
Autore: Dancing girls    15/07/2013    3 recensioni
La Maison de l'ABC è la più importante organizzatrice di vacanze studio in Francia; Grantaire lavora lì ogni estate in compagnia del suo solito gruppo.
Quell'anno tutto sembra procedere come al solito, Grantaire non sa che Combeferre ha fatto assumere un suo amico.
E che quel suo amico si chiama Enjolras.
Dal testo: "Courfeyrac sollevò il cappello in segno di saluto dando il la a una sfilza di 'bienvenue!' e presentazioni, finché il nuovo arrivato non tese la sua mano bianca e delicata verso R dicendo:«Enjolras»
«Grantaire» , rispose questi afferrandola.

Strano, pensò, come anche una mano tanto fine potesse avere una stretta così salda."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Enjolras, Grantaire, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologue


15:15.
Ok.
Il bus è in orario.
Va tutto bene, R, va tutto bene.
Sono sicuro che saranno dei mansuetissimi ragazzi... italiani? Italiani?! E chi aveva parlato di italiani? No, no, aspettate, io volevo i giapponesi, piccoli e calmi personaggi di manga, non gli ITALIANI! Per quale strana ragione non mi sono degnato di guardare prima questo stupido foglio? Se avessi saputo in anticipo la loro nazionalità avrei potuto… ammalarmi, fingere di dover soccorrere mio zio da un incidente nucleare o ubriacarmi e farmi licenziare una volta per tutte da Di!
Ok. Forse non va tutto bene.
O mio Dio.
Arrivano.
Che diavolo devo fare?

Oddio. Ora scendono!

In un soleggiato pomeriggio parigino un giovane dagli occhi blu, appollaiato sul cordolo del marciapiede, cercava invano di mantenere la calma.
Grantaire. 22 anni. Un metro e ottanta. Artista a tempo perso che solo per quei miseri tre mesi estivi si improvvisava membro dello staff della "Maison de l'ABC", la più importante organizzatrice di vacanze studio per ragazzi stranieri in Francia. Dopo due anni passati a lavorarci costretto dal tribunale di Tolosa e un altro in cui, pur senza obbligo o motivo, vi si era recato tutte le mattine, la temutissima direttrice Diane Lamarque aveva deciso di conferirgli l'onore e l'onere di far parte della grande famiglia dello staff della Maison de l'ABC. E anche un discreto stipendio.
Così ora Grantaire si ritrovava a dover accogliere il primo gruppo di studenti della sua vita.
Ed erano italiani, ok? Italiani.
Era noto che gli studenti italiani fossero i più difficili da gestire, con la loro naturale propensione a far casino, la loro totale incapacità di pronunciare correttamente la R, dunque il suo stesso nome, e la loro completa ignoranza del significato della parola queue1
Le porte del bus si aprirono.
Oddio. Oddio. Oddio
La prima a scendere fu la capogruppo: una bella bionda sulla cinquantina che gli tese fermamente la mano per presentarsi.
«Bonjour, Sajima Brevet. Et tu es?2»
Sajima?! Ma cos'è una marca di televisori?
«Samsung. Cioè Sajima, cioè Grantaire! Sono uno dei membri dello staff e seguirò il vostro gruppo. E' stato lungo il volo?»
« Cheri3, è meno di un'ora di aereo. Veniamo dall'Italia, non dal Giappone.»
« Purtroppo. »borbottò il ragazzo il più piano possibile, comunque non piano abbastanza da non farsi sentire dalla donna, che gli rispose con un sorriso complice.
« Ti capisco, Cheri. Prima di approdare nel bel paese ho fatto anch'io il tuo stesso lavoro qui a casa. Diciamo che i ragazzi italiani sono sempre stati più... brillanti degli altri. Ma vedrai: questi ti piaceranno.»
Mentre la donna parlava, una turba di adolescenti schiamazzanti si riversò fuori dal pullman, blaterando nella loro incomprensibile lingua. Potevano benissimo prenderlo per il culo e insultarlo e lui non se ne sarebbe mai reso conto.
DEVO. IMPARARE. L'ITALIANO.
Una volta che il pullman fu del tutto libero da ragazzini in piena crisi ormonale e dai loro stupidi bagagli, R si rivolse alle bestie: «Ecoutez-moi4. Benvenuti all'Universitée. Io sono R e potete rivolgervi a me per qualsiasi cosa. Ora venite che vi porto nei vostri appartamenti.»
«Dobbiamo venire già adesso? Neanche un po' di preliminari, bel moretto?»
Grantaire finse di non aver sentito la pessima battuta di una ragazzetta bassa e insignificante che probabilmente quella mattina aveva perso la giornaliera crociata contro l'eyeliner e si avviò verso lo stabile dove egli stesso purtroppo alloggiava.
All'entrata trovò ad attenderli la giovane Feuilly5, Combeferre e Courfeyrac che quella mattina aveva deciso di rispolverare la sua vecchia fiamma: un improbabile cappello di paglia frutto di un baratto con un mendicante della banlieue6 che l'aveva privato dei suoi calzini di Kermit la rana.
« Come sta andando, mon ami7?»chiese Feuilly con un sorriso timido.
«Sono italiani.»rispose R serio: «Per quale assurdo motivo avete omesso questo piccolo particolare?»
Combeferre rise: « Altrimenti avresti trovato qualche scusa. E poi lo sapevo che non avresti mai letto il foglio che ti avevo dato. »
Courfeyrac gli diede una pacca sulla spalla: « Su con la vita, amico! Piuttosto, iniziamo ad organizzare le camere...»

Venti minuti ed innumerevoli calcoli sbagliati dopo, mentre la povera Feuilly cercava inutilmente di tenere a bada nove ragazzi piuttosto scalmanati aspettando l'ascensore, già occupato da Combeferre e dal suo gruppo, e Courf stava palesemente tentando di abbordare Sajima sotto lo sguardo attonito dei suoi studenti, Grantaire si ritrovò sulle scale con tre ragazze sorridenti dall'aria stranamente simpatica. Una di loro portava una maglietta piuttosto nerd, l'altra giocherellava con un pupazzo a forma di giraffa mentre l'ultima ondeggiava a tempo di una sconosciuta canzone che canticchiava a bassa voce.
Una volta arrivati all'interno dell'appartamento dalle ragazze si levarono cori di: ‘uh’ e ‘ah’8 e ‘oh mon dieu9guarda quanto è grande!’. Grantaire non potè fare a meno di sorridere alla vista delle tre che saltellavano in giro entusiaste, soprattutto quando improvvisarono un balletto imbarazzante.
Le guardò scuotendo la testa e si avviò verso la porta: « Va bene. Ciao Dancing Girls, ci vediamo in giro!»
Le tre smisero un secondo di ballare per voltarsi verso di lui e esclamare all'unisono: « À  bientôt, R!10 »
Chiudendosi la porta alle spalle l'unica cosa a cui riusciva a pensare era che avevano pronunciato la ‘r’ correttamente.

****


Grantaire entrò di corsa in mensa con l'orologio che pareva quasi rimproverarlo per quei dieci minuti di ritardo già il primo giorno. Vide nell'atrio la mandria che lo aspettava e si diresse verso Sajima che, oltre ad un vistoso paio di scarpe di pitone, sfoggiava un sorriso che a Grantaire sembrò divertito. O più probabilmente irritato. La salutò e si sistemò con non-chalance la maglietta azzurra dello staff.
« Excusez-moi11. Ma... erm... Courfeyrac mi ha trattenuto in ufficio per delle questioni tecniche » balbettò lui.
In quello stesso momento il sovra citato ebbe la brillante idea di affacciarsi dalla scala per fare ciao con la manina e urlare: « BIENVENUITTI! » in un patetico italiano. R quasi non si sorprese quando tre voci femminili gli risposero con acclamazioni e scrosci d'applausi.
« Dicevi, Cheri?» chiese Sajima sollevando un sopracciglio.
« Dicevo che è ora di andare a mangiare.» si corresse Grantaire. Si voltò con l'intenzione di richiamare la mandria all'ordine, ma invece sentì la mente svuotarsi, la bocca spalancarsi e un rivolo di bavetta colargli dall'angolo destro delle labbra.
Perché davanti alla porta a vetri dell'ingresso era appena passato l'essere umano più bello, fiero e, oh mon dieu, ipnotizzante che Grantaire avesse mai visto. Come una stella cadente non aveva fatto in tempo a comparire con la sua aura dorata che subito era scomparso, lasciando R senza fiato né parole e con gli occhi pieni del suo splendore.
A riportarlo alla realtà fu una mano poggiata sulla sua spalla e una voce che diceva: « Allons-y12, Cheri, accompagnaci su, perché mi sa che hai delle questioni tecniche da sbrigare laddove non batte il sole. »
 

****


Dopo un'estenuante fila per raccattare un po' di cibo, sempre che quella la si potesse chiamare fila e sempre che quello lo si potesse chiamare cibo, Grantaire si gettò su una sedia al tavolo con i suoi amici. Ma mentre quelli lo salutavano, lasciava che lo sguardo scivolasse per tutta la sala alla ricerca di quei riccioli biondi e di quel maglioncino rosso.
Era talmente preso dall'operazione che neanche si accorse che Courfeyrac aveva scambiato i loro due vassoi e ora stava allegramente finendo anche la sua porzione di patatine - oh mon dieu perché sono giallo fosforescenti- fritte.
Né realizzò che Combeferre si stava sbracciando per attirare l'attenzione di qualcuno e che quel qualcuno ora si stava dirigendo con passo deciso verso il loro tavolo.
Quando Grantaire alzò lo sguardo su di lui non era minimamente pronto per l'immagine che si trovò davanti.
Era un metro e ottantacinque di fresca bellezza. Il suo viso dai lineamenti marcati era incorniciato da una cascata di morbidi riccioli biondi, lo sguardo deciso degli occhi ammorbidito dall'infantile rossore intenso delle sue guance e la confidenza che traspariva dal sorriso aperto era tradita dalle nocche bianche che stringevano il vassoio. 
« Ragazzi, questo è Enjolras. » prese la parola Combeferre.
Courfeyrac sollevò il cappello in segno di saluto dando il la a una sfilza di ‘bienvenue!13 e presentazioni, finché il nuovo arrivato non tese la sua mano bianca e delicata verso R dicendo: «Enjolras »
« Grantaire », rispose questi afferrandola.

Strano, pensò, come anche una mano tanto fine potesse avere una stretta così salda.
 

****
 

Note&Google Traduttore
1. Fila
2. “Buongiorno, Sajima Brevet. E tu sei?”
3. Tesoro
4. Ascoltatemi
5. Allora, Feuilly è una donna. Perché vi chiederete voi? Il motivo è semplice. Nei Miserabili ci sono personaggi femminili fortissimi e meravigliosi ma Les Amis sono tutti uomini. Ora, è perfettamente comprensibile in riferimento all’ 800 ma essendo questa un’AU abbiamo deciso di trasformare uno di loro per dimostrare che anche le donne possono avere grandi ideali politici! Comunque non vi preoccupate sarà comunque una giovane simpatica, dolce e andrà in giro saltellando e canticchiando “Viva la Polonia!” (Questa è la versione infiocchettata, la realtà e che non lo sappiamo il perché. Semplicemente l’abbiamo scritto e poi l’abbiamo tenuto xD).
6. Periferia, sobborgo
7. Amico mio
8. Pseudo-citazione da Red and Black: “I’ve never heard him ‘uh’ and ‘ah”
9. Oh mio dio
10. “A presto R!”
11. Scusatemi
12. Andiamo
13. Benvenuto
 
Disclaimer
Enjolras e Grantaire e tutti gli altri personaggi di questa storia non ci appartengono ma si appartengono l’un l’altro appartengono ai bis-bis-bis-nipoti di Hugo o a chi di conseguenza. Amen!
 
Dancing Corner
Salut amis! Io sono Giuls!
And I'm Javert!! (magariii) no, io sono Laura :)

Ok, questa storia la stiamo scrivendo a quattro mani perché amiamo poco i Miserabili. E questi due. 

Basicalmente (mon dieu adoro dire basicamente!) il tutto nasce dalla nostra vacanza studio londinese e il nostro meraviglioso, straordinario, paradisiaco, ipnotizzate (ecc.. ecc...) incontro con il sosia di Aaron Tveit e il ragazzo-con-gli-occhi-più-azzurri-del-mondo e, ovviamente, dal nostro grande amore per questi due!
Credeteci se vi diciamo che la cosa più difficile è stata trovare un titolo alla storia! Avevamo pensato a "Diamo un lieto fine a 'sti due belloni", perché obbiettivamente non si possono creare personaggi del genere e poi farli morire (vero Hugoooooo?!).
Indi per cui, alla fine abbiamo deciso di pubblicare il prologo il giorno della presa della Bastiglia, tutto in onore di Enjolras! :D
Useremo spesso qualche parola o espressione francese, così – dopo che ce l’hanno consigliato- abbiamo deciso di aggiungere nelle note la traduzione di TUTTO, per non saper né leggere né scrivere :P
Speriamo vi piaccia :D Ci abbiamo lavorato un sacco, quindi sono ben accetti eventuali consigli!
Se tutto va bene (e vi promettiamo che tutto andrà bene) aggiorneremo la prossima settimana ;)
À  bientôt!
Giuls e Laura :D
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > I Miserabili / Vai alla pagina dell'autore: Dancing girls