15/07/2013
4 recensioni Era una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie,
e se la vita è carogna non importa, una ragione buona per sorridere la trovi comunque.
Era un tipo così. Ed era carina, questo bisogna dirlo. Non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Più semplice.
Ma aveva qualcosa che ti accalappiava, niente da dire, ce l’aveva.
Come una specie di limpidezza, di trasparenza.
Era quel tipo di donna che quando ce l’hai tra le braccia, sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte.
Non so se avete presente. Ma è una cosa rara. E bellissima, nel suo genere.
Alessandro Baricco
Liam amava ogni singolo particolare di Helena, ogni sfumatura del suo carattere, amava la sua semplicità che la rendeva unica e diversa da tutte le altre, il suo modo di dimostrare affetto verso gli altri e amava anche quando si rifugiava nella sua stanza a leggere un buon libro con una tazza di tè fumante tra le mani.
Liam amava ogni maglioncino che indossava quando fuori pioveva e ogni paio di Converse e Vans distrutte dal tempo, amava le lentiggini sul viso di lei, amava baciarle il naso perennemente freddo, accarezzargli le guance costantemente rosse dall’imbarazzo. Amava il suo modo di spostarsi i capelli dietro l’orecchio destro, il neo che si trovava appena sotto il labbro inferiore sulla destra, amava i suoi ricci ribelli e il modo in cui lei li domava racchiudendoli in una coda disordinata.
Amava vederla mangiare la Nutella dal barattolo, amava giocare a PES con lei e vederla imprecare in italiano quando perdeva, e amava quando dopo aver detto il suo ‘Porca puttana’ arrossiva leggermente e un sorrisino timido si dipingeva sul suo viso e lui la guardava ammaliato, incantato e alla fine lei faceva il suo goal approfittando della distrazione del ragazzo e si esaltava a tal punto da improvvisare un ridicolo balletto al centro del salone.
Amava fare l’amore con lei e risvegliarsi tra le sue braccia al mattino, amava l’odore di miele dei suoi capelli e quello di menta e tabacco delle sue labbra, amava vederla fumare anche se lui le ripeteva sempre che il fumo nuoceva alla sua salute, ma infondo Liam moriva ogni volta che dalle labbra piene di Helena fuoriusciva quella nube grigia di fumo, perché la rendeva dannatamente sexy.
Amava le sue mani morbide, amava la sua altezza di un metro e ottanta e le sue gambe lunghe, amava il fatto che ogni volta che si baciavano lui riuscisse a guardarla negli occhi senza abbassarsi di un centimentro, perché lei era comunque la sua piccolina anche con tutti quei cm di altezza.
Amava quei pochi chili di troppo che la rendevano perfetta e il broncio che metteva su quando lui le diceva che aveva finito i suoi biscotti preferiti.
Amava gli occhi castani di Helena, che lei considerava noiosi e troppo comuni, ma lui li amava, perché quando era felice diventavano luminosi, quando era triste diventavano cupi, quando stava sul punto di piangere diventavano acquosi, al sole erano leggermente più chiari, al chiaro di luna erano quasi dorati.
Amava gli abbracci di lei, le sue carezze i suoi ‘Ti amo Liam’, amava i suoi orecchini colorati e l’unico paio di scarpe con il tacco che aveva in qualche posto nascosto dell’armadio, ma che non indossava mai.
Amava il modo in cui lei si accoccolava sul suo petto per vedere un film sul divano e i teneri baci lasciati sul collo di lui.
Amava i suoi sbalzi d’umore e amava quando gli diceva che lui era la cosa migliore che le fosse capitata in tutti i suoi 19 anni di vita.
Amava quando strimpellava la sua chitarra e quando guardava il cielo estasiata da quella immensa distesa azzurra.
Amava quando tra le sue braccia gli chiedeva “Liam, ma tu mi ami per davvero? Cioè.. voglio dire, guardami non sono nulla di speciale, una matassa ingarbugliata di sentimenti, troppo complicata da essere capita perfino da me stessa” e amava gli occhi umidi quando lui le rispondeva “Amore mio ti amo da impazzire, come mai ho fatto prima d’ora”.
Amava il suo sorriso, il sorriso più bello del mondo a parer suo, amava i suo quattro piercing all’orecchio destro e gli altri cinque sull’altro, amava la sua spontaneità, la sua timidezza e il suo imbarazzo dopo aver ricevuto un complimento.
Liam la amava in tutti i modi in cui un uomo può amare una donna, con tutta la dolcezza di questo mondo, con tutto il suo cuore e anche con i polmoni, i reni e il pancreas, l’amava ogni giorno come se non ci fosse un domani.
E non sapeva perché quella notte si trovasse disteso sul letto nella stanza di Helena con gli occhi fissi in un punto indefinito, e non c’era verso di riuscire a dormire perché lei era al suo fianco e non guardarla dormire era come se un’opera d’arte meravigliosa venisse rinchiusa in uno squallido ripostiglio senza essere ammirata da nessuno in tutta la sua bellezza.
Senza accorgersene sorrise, allungò una mano verso il viso di lei e le accarezzò dolcemente una guancia cercando di non svegliarla, anche se avrebbe voluto perché aveva un disperato bisogno di baciarla, ma non poteva farlo, aveva un’espressione troppo dolce e rilassata e Liam non voleva disturbarla.
«Ti amo Helena» sussurrò Liam dolcemente lasciandole un piccolo bacio all’angolo della bocca.
E Liam lo sapeva, ne era consapevole, l’amava a tal punto da non riuscire a staccarsi da lei, erano come due pezzi dello stesso puzzle, si completavano a vicenda e da soli non valevano nulla. L’amava come mai aveva fatto prima d’ora.
Quella sera Liam capì che mai avrebbe potuto fare a meno del suo smalto rosicchiato, delle sue lentiggini e dei suoi piedi freddi che puntualmente incastrava tra le sue gambe.
Liam l’aveva sempre saputo, ma quella sera vederla al suo fianco, illuminata solo dalla luce fioca della luna che passava attraverso la finestra chiusa per metà ne ebbe la consapevolezza, Helena era la ragione del suo sorriso, la sua ancora di salvezza, il raggio di sole che illuminava le sue giornate, il pezzo di puzzle mancante di cui aveva bisogno affinché la sua vita fosse completa e bella da morire.
E chissà forse l’indomani le avrebbe chiesto di fare un tatuaggio raffigurante due pezzetti di puzzle che si univano con sotto la frase ‘you complete me’
Chiuse gli occhi, cinse la vita di Helena con un braccio e inspirò il suo profumo lasciandosi inebriare da esso e lasciandosi cullare dal leggero rumore dei loro cuori che battevano all’unisono.
Ne era certo, l’amava e l’avrebbe potuto anche gridare al mondo intero.
* * * *
Salve belle fanciulle!
Per prima cosa se siete arrivate fin qui e avete letto la mia OS vi ringrazio con tutto il cuore, spero che vi sia piaciuta e che non sia stata di una noia mortale.
Questa OS è incentrata su un Liam innamorato da far schifo, ma che io trovo troppo dolce, che in una notte insonne guardando la sua ragazza capisce di amarla più di quanto lui stesso potesse immaginare, inoltre mi sono permessa di dare il mio nome alla ragazza aggiungendo solo un H all'inizio che fa più Inglese lol (per quanto riguarda la scena dove lei giocando a PES impreca in italiano, beh ho immaginato che questa ragazza avesse origini italiane, perché mi piaceva di più lol)
So che non è un gran che e che è molto breve, forse non dovrei nemmeno pubblicarla su EFP, ma ho concepito questa OS alle 3 e 30 nel bel mezzo della notte perché non riuscivo a dormire e mentre il mio dolce Liam si faceva spazio nei miei pensieri ho deciso di aprire la pagina di World e scrivere tutto ciò che mi passava per la mente, e questo è il risultato.
Mi scuso per eventuali errori, l’ho riletta tantissime volte e se ora non la pubblico rischio di non farlo mai più, inoltre è la mia prima OS capitemi, ho un po' d'ansia ç.ç
Se avete voglia di lasciare una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate sarò la ragazza più felice del mondo.
I hope you like it.
Baci, Ele ❤