"Cara Lily,
ormai sono passati  anni da quando ti ho visto la prima volta con i tuoi capelli rossi raccolti in due trecce e gli occhi curiosi di un mondo ancora sconosciuto; ormai sono passati anni da quando il mio cuore ha perso un battito dopo aver sentito la tua voce, da quando mi sono innamorato di te.
Ammetto che all’inizio era tutta una sfida! Era una sfida al primo anno farti arrabbiare. Era una sfida al secondo anno farmi schiantare solo per essere considerato. Era una sfida al terzo anno vincere quel briciolo di timidezza che ho per chiederti di venire a Hogsmeade. Era una sfida richiedertelo mille volte al quarto anno. Poi al quinto tutto è cambiato, ho capito che tu non eri una sfida e ormai ti stuzzicavo, ti chiedevo di continuo di uscire con me solo per attirare la tua attenzione. Al sesto anno la mia sfida era farti sorridere dopo quello che avevo visto accadere davanti ai miei occhi. Quando poi finalmente il primo giorno di dicembre mi hai detto quel semplice “si!” io sapevo che avrei potuto volare anche senza la mia scopa.
Ricordi quel pomeriggio a Hogsmeade? Quando nelle stradine più strette appena le nostre mani si sfioravano, ci allontanavamo come scottati. E ricordi quando poco più tardi iniziò a nevicare? Tornammo al castello fradici solo perché qualcuno a caso (la grande caposcuola Evans) mi  ha “casualmente” spinto in un grosso cumolo di neve. Ricordo che per quanto arrabbiato non riuscii a urlarti contro perché ero incantato dalla tua risata cristallina. La mattina dopo non sono andato a lezione grazie al nostro pomeriggio nella neve e mi beccai un gran bel raffreddore. Quel lunedì di dicembre dovrebbe essere scritto sui libri di storia della magia poiché Lily Evans mentì ai professori per prendersi cura di un James Potter preda di una delirante febbre. Per quasi una settimana ti prendesti cura di me senza preoccuparti delle lezioni e non so cosa hai detto alle tue amiche per non creare sospetti. In quel tempo passato insieme ci siamo conosciuti meglio e una sera ti addormentasti pure nel mio letto in infermeria per la troppa stanchezza. Tu non lo sai ma quella notte ti osservai dormire affascinato dalle tue lentiggini e dalla tua espressione serena. Mi davi un senso di fragilità e proprio quella notte giurai a me stesso che ti avrei protetto qualsiasi cosa sarebbe successo anche a costo della mia vita, anche se saresti rimasta per me solo un’amica. Non posso dimenticare le tue parole il mattino seguente quando svegliandoti, mi trovasti sveglio :” James Potter sei una grande testa dura e anche se chiedo a Merlino il  perché tu sei stato sveglio a fissarmi tutta la notte l’unica cosa che mi viene voglia di dirti è che se tu vorrai fino a che mi vorrai nella tua vita io mi voglio risvegliare così ogni mattina:tra le tue braccia”  subito dopo senza darmi modo di rispondere mi hai baciato. Ammetto che all’inizio ero sorpreso ma mi sono ripreso subito pensando che le dolci labbra premute sulle mie non erano un sogno  ed erano della mia adorata Lily Evas Ammetto che all’inizio ero sorpreso, ma mi sono ripreso subito pensando che le dolci labbra premute sulle mie non erano un sogno  ed erano della mia adorata Lily Evans.
Ti ricordi le prime volte che ci vedevamo in segreto? Ogni incontro in qualche aula deserta o nella stanza delle necessità rendeva in nostro amore speciale, diverso. Ricordo tutti i pomeriggio abbracciati contro il muro a parlare di cose futili senza un perché, a volte cercavamo di immaginare le facce dei nostri amici quando avrebbero scoperto tutto!
Quando quel giorno arrivò successe un gran casino. Ricordo che era l’ennesima nostra falsa litigata, quando a un tratto guardandoci negli occhi siamo scoppiati a ridere. Tutto da quel pomeriggio cambiò.
Non mi pentirò mai di tutto quello che abbiamo fatto insieme.
Ieri abbiamo litigato per una stupidata ma credimi in queste 27 ore passate senza di te tutto è sembrato spento.
Lily Evans io dipendo da te, tu sei la mia droga, ebbene si sono Evans-dipendente e non voglio guarire.
Non so se quando troverai questa lettera sul tuo cuscino accanto a un giglio la leggerai o la brucerai ma se sei arrivata a leggere fino a qui ti avverto che ti riconquisterò e ti aspetterò ogni giorno sotto quello stesso albero in cui abbiamo inciso i nostri nomi. Ti aspetterò.
Ti confesso che da quando siamo entrati nell’Ordine ogni volta che usciamo da queste quattro muro ho una fottutissima paura di morire senza poterti abbracciare, baciare e dirti ti amo almeno un’ultima volta.
Ti amo piccola mia.
Per sempre tuo,
James"


Sono passati appena 27 minuti prima che un tornado dai capelli rossi e occhi verdi si buttasse tra le braccia del bel malandrino per baciarlo appassionatamente.

"no dico và! ci sono io! Non voglio vedere concepire il mio nipotino qui! Rem si potrebbe traumatizzare!!!" urlò Sirius.