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Autore: SheHadTroubleWithHerself    15/07/2013    2 recensioni
-Lo supereremo, come sempre! Fidati di me!-risposi semplicemente.
-Se non dovessimo riuscirci?-
-‘Hey, ci riusciremo! Siamo una squadra vincente ricordatelo!-incoraggio riuscendo a strappargli un debole sorriso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nightmares.

"Your eyes, they shine so bright 
I want to save their light."

Ringrazio @HOPE199431
(scrive da Dio, vi conviene passare!)
per avermi convinta a pubblicarla :) 





-Non lasciarmi mai.-sussurrai appena all’orecchio di Harry che già dormiva sul mio petto.
Per quanto fosse difficile mantenere la nostra relazione, io e Harry eravamo decisi a stare insieme per sempre, non potevamo evitarlo. Sappiamo soddisfarci e ci completiamo a vicenda.
Nessuno sa di tutto ciò. Nessuno sa che faccio pensieri poco casti su di lui, che fisso il suo viso in continuazione appena gli occhi degli altri sono distanti, nessuno lo sa perché se si sapesse verremmo giudicati.
Questa è la prima notte che passiamo completamente da soli da quando è iniziato il ‘Take Me Home Tour’ e siamo dovuti ricorrere alla stanza d’albergo, nonostante la scelta che trovo piuttosto squallida. Ma farei tutto per lui, per me questa non è una frase fatta.
Niente è come baciare le sue labbra, il suo collo e il suo petto ricoperto ormai dai numerosi tatuaggi. Niente è come stringere i suoi ricci per scaricare l’eccitazione, niente può essere confrontato alla bellezza del suo viso quando, stanco, biascica un piccolo ma significativo ‘ti amo’ al mio orecchio.
Nessuno sa tirarmi su il morale come fa lui, lui è unico, lui è speciale.
Adoro il suo tocco delicato e possessivo sulla mia pelle e i piccoli succhiotti che semina in parti del corpo che è sicuro verranno coperte dai vestiti il giorno dopo.
Non potrei mai dimenticare la prima volte che, ubriachi, ci baciammo  violentemente nella nostra casa comprata un anno fa.
Era inevitabile l’imbarazzo, ma abbiamo imparato a controllarlo con lo scontro delle nostre labbra e dei nostri corpi.
Non dimenticherò mai la sensibilità che usò con me la prima volta in cui la mia tensione copriva noi stessi.
Non dimenticherò le mie guance rosse, le sue labbra gonfie, le mani scivolare dappertutto per provocarci del piacere a vicenda, i suoi ricci solleticarmi il petto mentre lui mi lasciava sensuali  baci.
Non dimenticherò il mio affannarmi nel lavarmi i denti per non avere uno sgradevole alito nel momento in cui lo baciavo, anche se lui diceva che possedevo un gusto particolare in bocca. Ma non ho mai capito quale, dice di non riuscire a spiegarlo, ma gli piace.
E mentre per lui toccò la prima penetrazione, lo vidi nascondere una lacrima e io la cancellai dal suo volto con la lingua cercando di rendere la situazione più piacevole possibile. Vederlo sorridere e arrendersi all’eccitazione rendeva tutto più magico e travolgente.
La prima volta che mi disse “ti amo” non gli diedi peso. Era ubriaco, avrebbe potuto dire di tutto. Ma poi lo ripetè mentre Zayn faceva il suo assolo in “Gotta be you” una settimana dopo, quando era abbastanza sveglio da rendersi conto di cosa diceva.
Quelle parole melodiose rimbombarono nella mia testa fino alla fine del concerto e anche nel pulmino dove lui continuava a fissarmi, in cerca di una risposta consenziente che non riusciva a uscire dalla mia bocca finché non fu lui a tirarmela via dalle mie labbra un attimo dopo averle toccate con le sue.
 
Ma un po’ di tempo, Harry è agitato di notte. Si dimena tra le coperte, dice parole senza senso e quando si sveglia non racconta ciò che lo turba. Questo ormai è l’oggetto delle nostre discussioni, tanto che i ragazzi si sono preoccupati dei nostri strani comportamenti.
Ecco che ricomincia. Sento la fronte sudata strofinare sulle mie costole e Harry farfugliare qualcosa di strano e incomprensibile.
-No…non farmi questo…-
-Sto male…-
-Aiuto!-grida all’improvviso svegliandosi.
-Harry che ti prende?-sbotto confuso.
Ricambia lo sguardo allontanandosi e sedendosi accanto a me.
-Non capisco perché non mi dici niente, sembra che tu non ti fida di me…-aggiungo incupendomi.
-Louis non sparare stronzate!-impreca.
-Ok, starò zitto.-
Dopo  un’occhiata d’indignazione, mi stendo su un fianco dandogli le spalle e spegnendo la luce, incazzato come non mai per il modo in cui si è rivolto a me, non l’aveva mai fatto.
-Louis, ti prego…-sussurra lui debolmente.
Mi spezza il cuore sentirlo parlare così, ma io voglio sapere cosa lo agita e se lui non è intenzionato a dirmelo io taglio i ponti. Per cui, fingo di non aver sentito mentre chiudo gli occhi stanco dopo averlo fissato per un’ora e mezza buona.
-Louis.- continua a sussurrare tentando di cingermi con le sue braccia, ma lo respingo.
-Louis è complicato…-
-Harry smettila, voglio dormire.- ringhio.
Sbuffa pesantemente per poi avvicinarsi di nuovo, ma questa volta non ho né la forza né la voglia di respingerlo restando
comunque indifferente.

-Sono incubi, incubi che viviamo ogni giorno e ogni notte c’è ne uno diverso. Prima Eleonor, poi la Modest, i paparazzi, i ragazzi delusi, le fan che non ci accettano, è troppo da sopportare…-bisbiglia vicino al mo orecchio 
mentre i brividi mi percorrono dalla testa ai piedi.
Improvvisamente mi giro, ritrovandomi davanti a Harry, con i nasi che si sfiorano leggermente.
-Lo supereremo, come sempre! Fidati di me!-risposi semplicemente.
-Se non dovessimo riuscirci?-
-‘Hey, ci riusciremo! Siamo una squadra vincente ricordatelo!-incoraggio riuscendo a strappargli un debole sorriso.
-Louis…-
-Dimmi.-dico sorridendo.
-Ti amo da impazzire!-esclama lui timidamente.
-Ti amo tanto anch’io Harry!-esclamo di rimando facendo scontrare i nostri nasi.-E nessuno potrà mai separarmi da te, nessuno.-chiarii spostando un ricciolo che cadeva sulla fronte.

-Cosa farei senza di te?-chiede più a se stesso.
-Probabilmente le seghe.-sbotto ridendo da solo alla battuta.
-Quanto sei stupido Lou!-esclama ridacchiando.
-Intanto stai ridendo, non potrei vivere senza il tuo sorriso e la tua risata!-
-Oh Louis…-un gemito usci dalla sua gola risuonando nella stanza buia. Pochi secondi e le nostre labbra si scontrarono violentemente mordendo uno il labbro inferiore dell’altro.





I'm back!
Dopo mesi e mesi ho deciso di pubblicare un'altra os, cambiandone decisamente i soggetti.
Non pensavo fosse così complicato scrivere una larry, davvero!
Definisco subito che non sono una Larry Shipper sono semplicemente confusa! lol
E' corta lo so, ma ripeto, è la prima che scrivo e raccontare qualcosa di più forte per adesso mi è difficile.
Beh, non c'è molto da dire a parte che spero che questa os abbia un minimo di recensioni, tanto per capire se devo rimanere nell'ombra perennemente :)


 

   
 
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