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Autore: giugiu94    27/01/2008    0 recensioni
In questa Raundrobin, portete essere l'angelo custode e non dei personaggi di naruto; naturalmente potrete anche fare innamorare di voi il vostro protetto; ma questo sta a voi. Questa è la prima Raundrobin che invento, vi aspetto in tanti saluti giugiu94.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Angeli


Erano passati un paio d'anni dall'ultima volta che Sasuke aveva visto la sua protettrice ed ora, aveva compiuto dodici anni.

In questo periodo, nel Villaggio di Konoha, si stavano svolgendo le selezioni dei chunnin e, il team sette era riuscito a superare la prima prova d'esame; e adesso, si apprestava a svolgere la seconda.

Tutti partecipanti, si ritrovavano davanti a cancelli di partenza diversi e quando arrivò l'orario prestabilito; i cancelli si aprirono e così, si inoltrarono nella foresta della morte.

Dopo un paio di minuti dall'inizio della prova e dopo vari peripezie, i nostri amici, si dovevano fronteggiare con un nemico mortale, un ninja di un altro villaggio e, la battaglia iniziò.

Purtroppo, Naruto, Sakura e Sasuke, erano in difficoltà, finché, i due ragazzi non decisero di dimostrare quanto valessero.

Naruto e Sasuke, fronteggiarono con grande forza il nemico, anche se il biondo, purtroppo fu sconfitto ed ora Sasuke, era rimasto da solo.

L'avversario, si scagliò su il giovane ragazzo e ricucì a mordergli il collo nella parte sinistra e, Sasuke, cadde a terra dal dolore.

Un simbolo, incominciava ad apparire nel luogo in cui era stato morso e, l'avversario, avvicinandosi a lui, stava per colpirlo di nuovo ma il colpo non arrivò; infatti, una figura si era posta tra i due che con un colpo lo fece schiantare nella direzione opposta.

Questa figura, non era altro che l'angelo custode di Sasuke.

La ragazza-angelo, non disse nulla, ma rimase ferma immobile a fissare la figura distesa sull'altro capo del ramo.

-Che cosa ci fai qui Orochimaru?-si apprestò a dire la giovane quando il nemico, alzandosi da terra, mostrò la sua vera identità.

-Vedo che sei diventata un angelo Yumi-le ripose, guardandola anche esso.

-E di sicuro l'Uchiha sarà il tuo protetto. Non è così?-continuò, fissando il suo obbiettivo, dietro alla ragazza.

-Non osare usare il ragazzo per il tuo loschi scopi, ci siamo chiariti?!-disse gelida Yumi.

-Vedo che sei sempre testarda come un tempo-continuò Orochimaru.

-Comunque, hai indovinato, ho bisogno di lui per diventare più forte di adesso-finì per dire sorridendo malignamente.

-Non lo avrai mai!-disse la giovane ragazza, scattando in avanti e così, iniziarono a combattere, finché Yumi, non cadde a terra stanca, non prima di trafiggere lo stomaco al nemico.

Orochimaru, si alzò prima di lei -dannata!-le urlò contro.

Yumi, fece uscire una piccola risata dalla sua bocca e, iniziò a toccarsi il collo nella sua parte sinistra.

-Vedo che ti hanno inflitto un marchio per trattenere la tua potenza, non è vero? -le chiese ironicamente.

-Che tu sia maledetto Orochimaru!-gli urlò contro Yumi, ma poi, l'uomo, se ne andò via sparendo in una coltre di fumo.

Yumi, volando a fatica a causa dl marchio, si andò a sedere vicino a Sasuke, e lo “prese” in braccio.

-Mi dispiace moltissimo, ma a causa di questo stupido marchio, non sono riuscita a proteggerti-dagli occhi della ragazza, scese una lacrima solitaria.

-Però, grazie a questo, riuscirai a sopravvivere- e, posando al sua mano sul simbolo, una luce bianca ne uscì; e una volta tolta, un altro tipo di marchio era apparso in torno ad esso.

-Quando ti risveglierai, esso sparirà-e detto ciò, scomparì lasciando dietro di se una piuma nera che sia appoggiò sul corpo del giovane.

Dopo questo, il team sette, riuscì a portare a termine la seconda prova d'esame e Sasuke, riuscì a vincere anche i combattimento dopo di essa.

Appena, fu stato rimesso dall'ospedale, Sasuke, volle iniziare subito il suo allenamento con Kakashi e, alla fine di uno dei loro allenamenti...

-Ehi Kakashi-al nominare il suo nome l'umo si girò e gli dedicò la sua attenzione.

-Lei conosceva per caso una certa Yumi che ha avuto il mio stesso passato?-gli chiese con non curanza.(il nome lo aveva saputo da Sakura che aveva visto tutto).

A quella domanda, Kakashi, rifletté un po e poi gli rispose.

-Vi era una certa Yumi del clan Shimizu un bel po di anni fa, quando io ero ancora un ragazzino. Essa, era una grande e potente ninja che all'età di undici anni, faceva già parte degli Anbu e che a dodici anni, diventò un ninja traditore del nostro villaggio per potere diventare più forte e così sconfiggere sua sorella che aveva eliminato il loro intero clan-gli rispose.

-Quindi un po' come me. Ma quanto era forte sua sorella?-continuò a chiedergli il moro.

-Come tuo fratello e lei, all'età di quindici anni, ricucì a portare a termine la sua vendetta e io in quel periodo, avevo dieci anni. Nello scontro, riportò gravi lesioni in tutto il corpo, e per questo motivo, riuscirono catturarla e una volta arrivata a Konoha, fu processata e condannata a morte. Infatti, essa, diventò anche un'allieva di Orochimaru e in quel periodo fu capace anche di uccidere delle persone. Il giorno in cuoi ritornò al villaggio, era ricoperta di sangue, infatti era ferita molto gravemente ma lei, camminava a testa alta e non aveva paura del suo destino. Cinque giorni dopo vi fu la sua esecuzione e lei, invee di avere paura di morire, sorrideva, anche se i suoi occhi esprimevano molta tristezza. Mi giunsero voci che dicevano che passò i suoi ultimi cinque giorni, senza neanche piangere per il dolore delle ferite non curate e neanche per la sua morte imminente. Povera ragazza, l'hanno fatta soffrire tantissimo-concluse il maestro.

A quel punto, Sasuke se ne ritorno a casa sua, stringendo nelle mani la piuma nera del suo angelo custode.

Intanto nel mondo di Yumi...

-Siete solo dei maledetti! A causa vostra, non sono riuscita proteggere il mio protetto!-urlava la giovane, davanti ai suo superiori.

Il più anziano di loro, prese parola.

-Te la sei cercata tu. Dovevi prima consultarci che avevi scelto quel protetto, e poi sei troppo ribelle e se ti togliessimo il sigillo, chissà cosa saresti in grado di combinare. Sei troppo forte per tenerti a bada da sola-disse inespressivo.

-Gli altri tuoi colleghi non sono così, si comportano più disciplinatamente e se ti abbiamo legata con quelle catene è perché sei troppo pericolosa. Saresti in grado di portare tutti sulla via sbagliata; sei solamente un angelo dannato-a prendere parola fu un altro dei superiori, una donna.

A quel punto, Yumi si congedò dalla corte.

“Perché nessuno mi comprende perché”si diceva mentre serrava in due pugni le sue mani”io voglio solo proteggerlo” e con questo pensiero in mente, continuò a camminare.


Note dell'autrice:

In questo chappy ho voluto parlare un po' del passato del mio angelo e spero che vi sia piaciuto almeno un po'. Ora sono di fretta e naturalmente chi volesse partecipare può sicuramente; non chiedetemelo sempre, a me fa molto piacere che partecipiate. Saluti giugiu94.







  
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