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Autore: ohmypeterpan    15/07/2013    9 recensioni
But somewhere we went wrong , we were once so strong.
Our love is like a song, you can't forget it.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay, questa è la mia prima Ziam. Mi è stata richiesta da due persone molto importanti per me, e così l’ho scritta. E’ dedicata a Chiara e Marlene. Spero vi piaccia.
Ps: vi consiglio di leggerla mentre ascoltate Don’t forget di Demi Lovato. Link  http://www.youtube.com/watch?v=oYDDiqhhzbQ





Zayn si addormentava con l’amaro in bocca anche quella notte, e non era colpa del fumo che aveva aspirato dall’ennesima sigaretta, ma di qualcosa più denso e cupo.

Dolore.
Dolore corrosivo, dolore accecante, dolore che scavava dentro al suo esile corpo ricoperto da tatuaggi, fino ad arrivare all’anima e lacerarla.
E quell’amaro si faceva ancora più insopportabile quella notte, quasi fino a fargli venire i conati di vomito.
E quella notte, ad un anno dall’incidente che aveva messo a tacere la ragione del suo sorriso, Zayn cercava di chiudere gli occhi e ricordarsi il volto del suo angelo.
Riusciva ancora a sentire l’eco della sua voce quando gli canticchiava qualche canzone, quando rideva o quando semplicemente parlavano tra di loro. Avevano progetti, mete da raggiungere.

“Un giorno andremo in Ungheria!” Disse con tono eccitato.
“E cosa te lo fa pensare?” Chiese Zayn per prenderlo in giro, alzando un sopracciglio.
“Mi affascinano i castelli, le praterie, le vecchie case…” Rispose lui, serio come non mai.

Zayn rise, ricordando il viso contratto e concentrato di Liam mentre gli spiegava quanto fosse bella l’Ungheria.
Rise, e quella risata si trasformò in una risata amara, una risata psicopatica. Rise, e quella risata avrebbe fatto rabbrividire chiunque.
Ma lui era solo. Era solo da un anno.

E in quel momento, Zayn Malik, aveva bisogno di piangere. Aveva bisogno di liberare le lacrime che riempivano i suoi occhi.
Le sentiva salire, bruciare e appesantirgli gli occhi.
Ma poteva? Cosa avrebbe detto il suo angelo?

“No, piccolo Zay, non piangere” ecco cosa avrebbe detto.
Ma lui non c’era, e non ci sarebbe più stato.
Il ragazzo dai capelli corvini era sicuro che il suo angelo lo avesse dimenticato.

 
But somewhere we went wrong
Our love is like a song
But you won’t sing along
You’ve forgotten
About us.

Si stava accasciando lentamente sul pavimento, Zayn Malik, con la testa intrappolata tra il petto e le ginocchia. Piangeva.
Piangeva.
I suoi erano singhiozzi, singhiozzi che racchiudevano tutto il dolore che un ragazzo di 21 anni poteva provare.
Singhiozzi strazianti, lamenti che provenivano dal profondo dell’anima di Zayn e fuoriuscivano dalle sue labbra.

“Come si può dimenticare qualcosa che ti ha dato così tanto, Zayn? Come credi che io possa dimenticarmi di qualcuno che mi ha salvato?”
Una voce, QUELLA voce. Era lui, era il suo angelo.
Non voleva aprire gli occhi, magari stava sognando e così sarebbe finito tutto.
Si stese a terra, il ragazzo dalla pelle ambrata, con le mani a tenersi le ginocchia sul petto. Tremava.

“Io sono sempre qui; quando dormi, quando mangi, quando cucini quelle robe che piacciono tanto a te, e che chiami ‘alta cucina’. Sono con te quando canti, bimbo, e se fai attenzione, puoi anche sentirmi. Zayn, pensa che puoi tornare a sorridere, perché io sono con te. Io ti osservo, capisci? Sono sempre con te. Adesso dormi piccolo mio.” Quelle parole suonavano così rassicuranti, così dolci.
Il corpo di Zayn era ancora scosso dai singhiozzi, non aveva neanche il coraggio di parlare, o forse gli mancava la forza. Ma quando sentì una mano accarezzargli i capelli, sobbalzò, sospirando poi a lungo, perché aveva riconosciuto quel tocco a lui così familiare.

“Dormi amore mio…” sussurrò quella voce così vicina a lui, che a Zayn parve di sentire quasi il calore del respiro sul collo. “Ti amo”fu l’ultimo suono che sentì Zayn, prima di addormentarsi di botto, come sotto un incantesimo.
 
Al mattino faceva fatica ad aprire gli occhi. Sentiva il freddo del pavimento insinuarsi nelle ossa, fino a spaccargliele.
Aprì gli occhi, ed il suo angelo non c’era, ma confidava in lui, e sapeva che in realtà era lì anche in quel momento.


But somewhere we went wrong,
We were once so strong.
Our love is like a song,
You can't forget it.
  
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