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Autore: Rihanna_idol    15/07/2013    2 recensioni
Non so perché continuavo ancora a vivere quest'inutile vita, non avevo nessun motivo. Tutti mi odiavano e mi definivano 'strana'. Eppure quel ragazzo vide qualcosa di buono in me, non so di preciso cosa, ma mi piaceva.
**
A sguardo basso mi avviai a passo veloce verso l’aula, quando incrociai lo sguardo di un ragazzo.
Fu l’unico che non mi rise in faccia e non fece una squallida battuta su di me.
Mi guardò intenerito e mi sorrise, come se già sapesse tutto di me, la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3.



Cominciai a rovistare nell’armadio qualcosa da mettere per la famosa uscita con Justin, ed anche se era solo un’uscita da ‘’amici’’ ci tenevo ad apparire perfetta.
Rimasi delle ore alla ricerca per il look giusto, ma niente da fare.
Ad un certo punto si aprì la porta.
< Alyson! > vidi lo stupore e successivamente la rabbia attraversare gli occhi di mia madre, il tutto era un po’ inquietante.
< Cos’è questo disordine!? >
Deglutii prima di iniziare a parlare. < Mamma, non so cos’indossare! >
Mi guardò dalla testa ai piedi pensierosa, non aveva mai sentito quelle parole pronunciate da me.
< Stasera devi uscire? >
Annuii.
< Con chi? > Ci mise un po’ prima di farmi la domanda forse stava pensando se chiedere o meno per non infastidirmi.
Di una cosa ero certa: non avevo intenzione di dirle nulla!
< Non sono affari tuoi! >
Mi voltò le spalle e se ne andò incollerita.
Mi sedetti sul letto, consapevole di avere troppi problemi per uscire, avrei solo dovuto rintracciare Justin per dirglielo.
Per evitare altri problemi scesi di sotto in cucina per chiedere scusa a mia madre, ma lei non c’era… Se ne era andata anche senza avvertirmi?
Ero distrutta. Come poteva un giorno così bello trasformarsi in un incubo?
Presa dai sensi di colpa cominciai a piangere, sapevo che Justin se la sarebbe presa a morte se non fossi andata alla festa, e probabilmente non mi avrebbe più parlata ed avrei perso l’unico amico che avevo.
Ad un certo punto sentii bussare alla porta d’ingresso, asciugai le lacrime e mi diressi verso di essa aprendola: d’avanti a me c’era una ragazza molto bella, dalla pelle candida, gli occhi scuri, i capelli biondi ed un grande sorriso stampato sulle labbra.
La fissai per qualche secondo per capire cosa volesse, finché non domandò:
< Alyson? >
Spalancai gli occhi stupita, cosa voleva da me?
< Allora? > Replicò ridacchiando.
Annuii.
< Piacere, Lexi. >sorrise divertita poi aggiunse: < sono la migliore amica di Justin! >
Rimasi pietrificata, cosa voleva quella persona da me?
< Ti starai chiedendo perché sono qui… Giusto? >
Annuii.
< Vedo che non sei una persona di molte parole… Sono venuta qui per aiutarti. >
Aiutarmi? Mi feci coraggio e risposi:
< In cosa vuoi aiutarmi? >
< Ah, quindi sai parlare! > disse ironicamente. < Le ragazze al primo appuntamento non sanno mai cosa mettere. Andremo a fare shopping e cambieremo completamente il tuo look, cosa ne dici? >
Non risposi. Primo appuntamento? Adesso ero ancora più nervosa.
< Primo appuntamento? > Risposi tremolante.
< Non dirmi che sei… >
< spaventata, traumatizzata, nervosa… Ma no, sto bene! > Dissi ironicamente.
< Tranquilla, ti aiuterò io ad essere la più bella di tutte. Promesso! >
Mi sembrava molto sicura di sé ed anche molto convincente e questo mi tranquillizzava, probabilmente saremo diventate ottime amiche.
Seguii il mio istinto, sorrisi, l’abbracciai e lei ricambiò.
< Non abbiamo tempo da perdere! > Sorrise e mi prese la mano, non ebbi manco il tempo di rimanere affascinata ed ammirare la sua Ferrari nera dall’esterno che subito mi fece salire in macchina. Cominciò a correre più che mai ed in meno di mezz’ora arrivammo al centro commerciale.
Cominciammo a girare negozi mano nella mano, non capivo perché con lei riuscivo ad essere a mio agio, non mi sentivo giudicata al suo fianco, potevo essere la vera me sapendo che lei era molto più stramba di me.
< Cosa ne dici di questo vestitino? >
Lo guardai meravigliata, era a dir poco perfetto: di un colore bianco molto acceso con una scollatura a cuore con delle paillette sparse qua e là, ma anche abbastanza corto. Ci abbinò vicino un bracciale, degli orecchini ed un paio di scarpe con il tacco.
Arrivammo alla cassa e proprio mentre stavo per pagare…
< Pago io, tranquilla. >
< No…Lexi. >
< Sono mille dollari. >
Sussultai a quelle parola, poi guardai Lexi a bocca aperta.
Ma a lei non sembrava pesare dover spendere tutti quei soldi, e d'altronde si era offerta lei di pagare per questo non mi feci i soliti problemi.
Uscite dal negozio ringraziai Lexi e dopo un po’ tornammo a casa.
< Vai a farti una doccia ti aspetto qui in camera tua, ci penserò io a farti trucco e capelli. >
Sorrisi ed andai in bagno, dopo una doccia gelida per pensare e rinfrescarmi le idee mi avvolsi in un’asciuga mano ed andai in camera dove c’era Lexi ad aspettarmi.
Mi invitò a sedermi sulla poltroncina di camera mia e cominciò a pettinare ed asciugare i capelli e dopo un po’ me li arricciò con l’arriccia capelli di mia madre, che per intenderci non sapevo neanche della sua esistenza in quella casa.
Dopo un po’ cominciò a truccarmi con i trucchi presi dalla sua trousse che portava sempre con sé in borsa, e dato che non mi truccavo ‘’mai’’ non avevo i miei trucchi a portata di mano.
Ci mise quasi un’ora per truccarmi, di sicuro perché la mia faccia era piena d’imperfezioni. Non mi faceva vedere allo specchio, diceva che doveva essere una sorpresa.
Quando Lexi finì di truccarmi, feci scendere l’asciugamano a terra, non rendendomi conto di essere nuda; ma lei non era assolutamente a disagio, per questo mi passò i vestiti e mi aiutò ad indossarli.
Quando mi fece vedere allo specchio le lacrime minacciavano di uscire più che mai.
< Non. Piangere. > Scandì bene le parole per farmele capire.
Forse aveva paura che il trucco si sciogliesse.
< Il trucco si scioglie! >
La mia ipotesi era corretta, per questo mi scappò un sorriso poi a voce emozionata dissi:
< grazie, sul serio! >
< Tra amici ci si aiuta! > Sorrise elettrizzata.
Bene, adesso avevo una nuova amica.
Dopo un po’ ci avviammo alla festa, la quale si trovava all’aperto in un’immensa villa.
All’entrata rimasi paralizzata, come se avessi perso la sensibilità alle gambe.
< Tesoro… > Disse Lexi accarezzandomi la spalla, aveva capito tutto.
< Non… Posso. >Indietreggiai lentamente, ma Lexi mi prese la mano confusa.
< Sei troppo spaventata dai giudizi delle persone… >
La fissai sbalordita, come faceva a saperlo? Sembrava che mi conoscesse da una vita!
Poi aggiunse:
< se qualcuno proverà a fare solo un commento negativo su di te, ci penserò io.
Ti resterò sempre vicina, ti guarderò da lontano mentre stai con Justin e per qualsiasi e ripeto qualsiasi cosa fai un cenno e io verrò… Subito. >
Dopo aver sentito quelle parole presi per mano Lexi per sicurezza, lei si allontanò:
< sì sicura di te stessa, cammina a testa alta e sentiti la più forte. >
Sorrise, mi accarezzò la guancia e si avviò in pista.
Cominciai a camminare cercando di mostrarmi più forte e menefreghista, camminando a testa alta, proprio come mi aveva suggerito Lexi.
Regnò un forte silenzio, tutti erano occupati a guardarmi a bocca aperta, meravigliati e questo mi faceva un po’ ridere.
La maggior parte delle ragazze mi guardavano rosse dalla rabbia e dall’invidia, mentre la maggior parte delle persone mi sorridevano e mi salutavano.
Speravo non fosse un sogno. Era tutto così strano e surreale.
Mi sentivo in un certo senso accettata.
Dopo un po’ raggiunsi Lexi che mi guardava soddisfatta, ad un certo punto mi accorsi che c’era Justin accanto a lei.
Io e Justin ci guardammo per una manciata di secondi negli occhi imbarazzati, finché non intervenne Lexi imbarazzata:
< emh… Io levo il disturbo. > mi diede una pacca sul sedere e a quel punto mi accorsi che si stava allontanando, mi girai verso di lei e la guardai con uno sguardo implorante come per dirle ‘’non lasciami sola con lui’’. Ma lei si limitò a mandarmi un bacio volante sorridendo.
Justin mi girò verso di lui dolcemente ed i nostri occhi s’incrociarono ed arrossii leggermente.
< Hanno messo una delle mie canzoni preferite, che ne dici… >
Non gli feci manco finire di parlare che gli presi la mano, lo portai in pista, gli avvolsi delicatamente le mie mani attorno al suo collo e incominciammo a ballare un lento, mi appoggiai con la testa sul suo petto intimorita dal suo sguardo, potevo sentire il suo cuore battere più forte che mai.
Ad un certo punto intravidi Lexi che ci stava fissando, mi guardò intenerita e fece un cuore con le mani, cercai di trattenere le risate ma non ci riuscii.
Justin mi guardò perplesso, ma scossi la testa cercando di fargli capire che andava tutto bene.
< Sei veramente perfetta… >
< Grazie. > Sorrisi evitando i suoi occhi color miele.
< Hai conosciuto Lexi, giusto? > Sorrise.
< Si! È fantastica, l’adoro… >
< Lei è… >
< La tua migliore amica, lo so. >
< Quindi sei aggiornata. > Rise stringendomi sempre di più a lui.
Mi piaceva avere un contatto fisico con lui, mi faceva sentire protetta anche se provavo un gran disagio.
Alzai lo sguardo e lui trasportò una ciocca dei miei capelli dietro l’orecchio destro, poggiai delicatamente una mano sul suo visto accarezzandolo, quando i miei occhi si soffermarono sulle sue labbra. Dovevano essere morbide, molto morbide. Le fissai per qualche secondo, ad un certo punto Justin si avvicinò lentamente alle mie labbra, eravamo molto vicini, i nostri nasi si sfioravano e le nostre labbra stavano per unirsi.
Arretrai qualche passo, la timidezza aveva preso il sopravvento su di me. Di nuovo.
Justin mi guardò confuso.
Bruscamente mi allontanai da lui avviandomi verso.. Non so dove!
< Alyson! > Justin mi strinse da dietro, portando le sue mani sui miei fianchi, potevo sentire il suo fiato sul mio collo.
< Non posso… > Sussurrai, stringendo la manica della camicia di Justin.
< Capisco, non preoccuparti. Anzi scusami, non volevo davvero, io… >
< Non importa. Forse ora è meglio che.. vada. >
Feci dei grandi respiri cercando con tutte le mie forze di non piangere, andai a cercare Lexi in giro finché non la trovai appoggiata al bancone del bar.
< Ehy, tesoro. >
< Lexi, Justin… > dissi con fatica.
< Lo so, sapevo che avevi bisogno di stare sola per questo non ti ho disturbata. > Sorrise intenerita, poi aggiunse: < lei prende quello che ho preso io! >
Disse al barista.
< Vodka? > Rispose confuso.
< Ehm, non bevo sono astemia. >
< Come va l’amore dolcezza? > chiese il barista accarezzandomi i capelli.
< Passami la vodka va! > Risposi decisa.








Note autore:
Ciao a tutti! Ecco qui il terzo capitolo della storia. Spero che vi piaccia, al prossimo aggiornamento.
Baci! xoxo
  
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