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Autore: hermioner    15/07/2013    4 recensioni
[SOSPESA]
C'era una volta, in un regno incantato, un re ed una regina, che avevano appena dato alla luce la loro prima figlia femmina.
Essi guardavano la loro figlia con un sorriso raggiante, cullandola fra le braccia e baciandole la piccola fronte.
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Una leggera brezza le accarezzò i lunghi capelli ribelli, facendoli svolazzare.
'Alzati figlia di Caldrash' disse il felino.
La ragazza fece ciò che esso aveva chiesto e si mise retta.
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'Peter, ti presento mia cugina, Selene, Regina delle terre di Calmer' esclamò il ragazzo.
'Piacere Sua maestà' sussurrò Selene facendo un leggero inchino.
'Regina' disse baciandole la mano Peter senza distogliere gli occhi da quelli di quella bellissima ragazza.
'Che cosa succede?' chiese di nuovo.
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[PETERx nuovo personaggio]
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Peter Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per il ritardo ma non ho potuto aggiornare prima,
ci vediamo infondo al capitolo LOL



Capitolo Due


La principessa arrivò nella sua stanza e aprì l'enorme armadio estraendo una camicia leggera in lino, dei pantaloni marroni e ai piedi mise degli stivali che le arrivavano a metà polpaccio.
Prese la sua spada e la faretra e le indossò. Infilò un coltello nello stivale e tornò dalle regine. Susan aveva il suo arco e le freccie sulla spalla.
'Waaoh, il tuo arco!' esclamò Susan.
'Ti piace? Lo ha fatto un grande artigiano di Calmer' disse la giovane prendendolo e mostrandolo alla ragazza.
'E' bellissimo' disse quest'ultima ammirandolo e toccando le incisioni che vi erano tra cui una luna.
'Perchè la Luna?' chiese curiosa osservando che anche le frecce avevano delle piume azzurre e bianche.
'E' il mio simbolo. Sono nata una notte di luna piena e il mio nome significa Signora della Luna' le rispose.
'Andiamo, i cavalli sono pronti' disse uscendo Lucy dal castello.
Nel cortile vi erano tre cavalli tra cui quello con cui Selene era arrivata. Era bianco con la sella e le briglie blu scuro.
Montarono a cavallo e si diressero al campo di addestramento.
Dopo qualche minuto di galoppo arrivarono in questa enorme radura con bersagli per il tiro a segno e dei fantocci di paglia per la lotta con la spada.
Nel campo vi erano dei centauri che si allenavano, alcuni minotauri, degli gnomi e degli animali. L'attenzione della ragazza però andò a tre ragazzi che si stavano allenando poco più in là.
Vi erano due moretti tra cui Caspian con la sua lunga capigliatura e un biondino.
Sempre a cavallo li raggiunsero e, una volta arrivate la, scesero avvicinandosi a loro che ancora non si erano resi conto del loro arrivo.
Il primo a farlo fu Caspian che distratto dalla cugina, fu steso a terra da un calcio assettato dal biondino. Selene rise leggermente vedendo il cugino per terra che la guardava sbalordito e lo salutò sventolando la mano e sorridendo.
Caspian si rialzò velocemente e corse verso di lei abbracciandola. Erano anni che quei due non si vedevano.
'Pensavamo fossi morta Selene!' le disse il ragazzo con gli occhi lucidi guardandola.
'Ciao anche a te eh! E perchè mai dovrei esserlo Caspian!?' rispose divertita la fanciulla guardando il moro e scrutandone i dettagli del viso. Era diventato da vero un bel ragazzo, con gli occhi scuri come la pece tanto diversi dai suoi verdi come il prato sul quale erano.
'Non abbiamo ricevuto più tue notizie e l'ultima volta che siamo venuti a trovarvi tu eri in guerra contro i giganti'
'Caspian, non sono morta anzi, sto benissimo fisicamente ma non mentalmente. I mutanti si sono impadroniti del palazzo e hanno preso mio padre e mia madre' annunciò lasciando che una lacrima scendesse lentamente sulla sua guancia.
'Che cosa?!' urlò il ragazzo facendo voltare tutti verso di loro.
'Già...' disse flebilmente la povera fanciulla.
'Che succede Caspian?' chiese il biondo 'Chi è lei?'
'Peter, ti presento mia cugina, Selene, Regina delle terre di Calmer' esclamò il ragazzo.
'Piacere Sua maestà' sussurrò Selene facendo un leggero inchino.
'Regina' disse baciandole la mano Peter senza distogliere gli occhi da quelli di quella bellissima ragazza.
'Che cosa succede?' chiese di nuovo.

 

'I mutanti si sono impadroniti del suo castello e ne hanno preso il controllo.' esclamò serio Caspian.
'I mutanti? Che creature sono?' chiese Edmund.
'Nelle antichità erano esseri mitologici che cambiavano aspetto ogni qual volta che volevano. Non avevano regole, erano maligni e pieni di odio. Eravamo già in guerra contro di loro dopo molte sparizioni dei nostri abitanti. Una notte però mio nonno con il suo esercito si introdussero nella caverna più oscura e nascosta del loro territorio. In quel posto c'era la fonte della loro forza. Una pietra che Caleb, re degli inferi, rubò a Selene, dea della luna. La portarono nel nostro castello e la fecero incatenare nel manico di una spada' disse la ragazza estraendo la sua arma dal fodero. Come aveva detto sul manico di quella spada vi era incastonata una gemma bianca che risplendeva.
'I mutanti se ne accorsero e vollero a tutti i costi riprendersela. Ormai sono 2 anni che questi attacchi vanno avanti ma eravamo sempre riusciti a reprimerli. Questa volta però erano più forti e ci hanno colto con sorpresa.
Loro cercano questa spada e per nessuna ragione al mondo deve finire nelle loro mani, a costo di passare sul mio cadavere. È per questo Susan che sul mio arco vi è una luna e che il mio nome e Selene, protettrice dei buoni e dea della luna. Dovete aiutarmi a tenerla al sicuro. Il problema ora è un altro però: non voglio che questa guerra distrugga il vostro popolo e uccida i vostri soldati. Io devo tornare la e aiutare la mia gente. Caspian, il maestro è nei paraggi?' chiese dopo il lungo discorso che però aveva magicamente affascinato i centauri, i minotauri e i 4 re, che la guardavano attentamente come si guarda una mamma che racconta una storia prima di andare a dormire, solo che quelle storie erano a lieto fine, quelle che stava vivendo ora Selene non era ancora finita.
Era stata cresciuta riuscendo a distinguere il bene dal male e sapeva che se sarebbe rimasta li avrebbe portato solo guai.
Doveva chiedere al maestro dove avrebbe potuto mettere quella spada che stranamente, ogni volta che lei toccava si illuminava di luce propria.
Quella spada era l'unica cosa che le rimaneva di suo nonno, quel re tanto giusto da morire per poter salvare una famiglia attaccata da un gruppo di mutanti. Quell'uomo che le aveva insegnato tutto ciò che sapeva e che l'aveva aiutata a crescere. Nonostante le incomprensioni che avvolte c'erano fra i due, re Cameron il saggio aveva dato speranza al suo popolo e a sua nipote. La stessa che il padre di Selene dava in questo momento.
Come aveva detto Aslan, non si è re o regine solo perchè si porta una corona, ma perchè si ha un animo e un cuore puro.
Lei doveva tornare dalla sua gente, doveva aiutare i suoi genitori, la sua famiglia, il suo popolo. Molto probabilmente i mutanti la stavano già inseguendo e la aspettavano al confine del lago, ma era un rischio che era pronta a correre pur di aiutare coloro che lei governava.
'Dovrebbe essere a Cair Paravel' le rispose il principe Caspian.
'Quanto dista da qui?' chiese la ragazza leggermente sovrappensiero.
'Due giorni a cavallo'
'Ok, partirò domani all'alba'
'Partiremo' esclamò Caspian 'Non ti lascerò andare da sola'
'Sai meglio di me che so cavarmela da sola Caspian' disse la ragazza leggermente irritata.
'Lo so, ma due spade sono sempre meglio di una.'
'Non voglio che tu sia coinvolto, chiaro?! Riguarda me, il mio regno, non l tuo. Non voglio che si sparga più sangue di quanto non ce ne sia già.'
'La mia non era una domanda Selene, era un'affermazione! Non fare la bambina e l'orgogliosa, ti servo.' disse modesto il ragazzo.
'Non pensiamoci ora ok? Continua ad allenarti!' disse la ragazza liquidando il discorso e distogliendo lo sguardo che fino ad ora aveva tenuto su quello del cugino.
Sapeva che aveva bisogno di lui, ma non voleva che gli succedesse nulla. Per quanto ne sapeva lui era l'ultima persona che gli rimaneva della sua famiglia.
'Facciamo così. Ora tu combatterai contro tutti noi. Se vincerai tutte la volte non dirò nulla e non verrò con te, se invece ne perderai anche solo una, sarai costretta a portarci con te'
'Portarci? Te e chi altro scusa?' chiese la ragazza con uno sguardo preoccupato della sua risposta.
'Me e loro' disse il ragazzo indicando i 4 principi.
'Stai scherzando spero?!'
'Hai paura di perdere Selene?' ammiccò il ragazzo.
'Questo mai' sibillò la ragazza.
'Allora non hai da temere'
la ragazza assottigliò gli occhi e si diresse a passo svelto verso di lui, arrivando a pochi millimetri dalla sua faccia, tanto che Caspian fu costretto ad indietreggiare.
'Fa vedere che sai fare' disse divertita la ragazza.
'Oh no, inizierai con... Edmund'
'Io? SEI PAZZO! QUELLA MI UCCIDE!'
'Non ucciderei mai uno dei quattro re di Narnia Edmund, primo perchè i tuoi fratelli sono qui, secondo perchè al momento ho troppi problemi e non voglio aggiungere anche una sicura vendetta da parte di loro tre' spiegò indicando i tre reali.
Susan e Lucy risero per poi urlare un 'Forza Edmund, non fare la femminuccia!'
il ragazzo le guardò male assottigliando gli occhi.
'Facciamo questa cosa' disse prima di tirarsi giù l'elmo.








 

O MALE SIMPALAAAA NANANANANA EH!

No, ok, non sto bene ma ehi! Che vi aspettavate!
Grazie mille per le tre ragazze che hanno recensito e per chi ha messo la mia storia tra le preferite, seguite e ricordate :)
In questo capitolo scopriamo la storia delle origini di Selene , dea della Luna degli Anitichi Greci!
Bien Bien, 
RECENSITE PER FAVORE E FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE!
Baci e al prossimo capitolo,
Erica xx

   
 
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