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Autore: AddyOswald    15/07/2013    3 recensioni
Questa storia parla di Cora Hale, più specificamente del suo rapporto con Derek e della relazione che andrà ad instaurare con Isaac. Parte dalla terza stagione, anche se i fatti e gli avvenimenti saranno diversi da quelli del telefilm. Cora dovrà re-instaurare il rapporto con suo fratello, dopo tanto tempo che lo aveva creduto morto, adeguarsi ad un nuovo inizio nno sarà facile per lei, fin da subito Isaac si avvicinerà a lei, ma i due hanno ancora molta strada da fare prima di capire quale rapporto li leghi.
{IsaacXCora ♥
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Cora Hale, Derek Hale, Isaac Lahey, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Posso fare anche da sola, non hai nient'altro da fare? - chiesi innervosita, non ce la facevo più a stare ferma,

e mi sembrava così inutile medicare delle ferite che poi sarebbero guarite da sole.

- La smetti di lamentarti? Ho quasi fatto! - sbottò Isaac, che ormai era da un'ora che perdeva tempo dietro ai tagli.

Non avevo ancora parlato con Derek dopo lo scontro, avevo così tante cose da chiedergli.. Quanto era che non ci vedevamo?

Credevo fosse morto, credevo che l'incendio mi avesse portato via anche lui, come tutti gli altri.

- Ricordi qualcosa.. di prima dello scontro? - Mi chiese Isaac, misurando le parole, come se avesse paura della mia reazione.

Mi passò un panno freddo sul braccio, per far scivolare via il sangue.
Scossi la testa, ri-sistemandomi la maglietta. - Non un granché. Fù Kali a venire da me, cercando di convincermi che mio fratello era ancora vivo.

Sono stata sola per la maggior parte del mio tempo in questi anni, non avevo nulla da perdere quindi ho creduto alle sue parole.

Mi disse che mi avrebbe portata da lui, che avrei fatto parte del suo branco..

Invece mi ha portato alla banca abbandonata, negli ultimi tre mesi nessuno mi ha spiegato che cosa stesse accadendo..

Ogni giorno pensavo che da un momento all'altro Derek sarebbe entrato in compagnia degli altri Alpha..

Solo quando arrivò anche Boyd capii che in realtà Derek nemmeno sospettava che io fossi viva.-

Isaac stava ascoltando attentamente le mie parole, finalmente posando lo straccio con cui mi stava pulendo le ferite.

Mi alzai prendendo qualcosa da bere, lanciai a lui una bottiglietta d'acqua.

- Mi dispiace di avervi attaccati, non ero in me.. - lo guardai, non pareva essere uno di noi da molto tempo, sapevo riconoscere i novellini.

- Ti ha trasformato mio fratello, vero? - gli chiesi, avvicinandomi a lui – non riesco proprio a capire perchè abbia deciso di tenersi un branco pieno di adolescenti alle prime armi..

- Bada come parli, sono più grande di te – ribattè lui.

- Ma io sono più forte – risposi con aria di sfida.

Lui inarcò la parte destra del labbro in un sorriso, in un gesto fulmineo gli bloccai il braccio, per poi farlo roteare a terra, lui si rialzò in pochi secondi, ma invece di attaccarmi rimase fermo immobile.

- Che fai? Ti fai battere così da una ragazza? - Risi, incrociando le braccia al petto.

Mi irritava il suo non reagire.. Non ero per caso all'altezza di uno scontro?

- Non mi batterò con te, non hai ancora ripreso del tutto le forze.. Dovresti riposare, sai?

- Certo, vuoi raccontarmi anche la fiaba della buonanotte prima di mettermi a letto?

La porta della stanza si aprì all'improvviso – quelle dovrebbero toccare a me, no?

Mi voltai, vedendo Derek. Sorrisi, ancora una volta ero così felice di vederlo..

Avevo tanto desiderato questo momento negli ultimi mesi, ero così dispiaciuta di averlo attaccato.

- Arrivi troppo tardi, e poi nelle tue storie il lupo cattivo finisce sempre per mangiarsi cappuccetto rosso! -

Lui rise, per poi venire a controllare le mie ferite. - Loro torneranno, dobbiamo essere pronti per quando accadrà. Ok?

Fino ad allora devi stare qui, non devi muoverti. Questo vuol dire: non uscire, restare il più possibile nell'anonimato e non combinare casini!

Isaac, va a chiamare Scott e Peter, dobbiamo essere pronti per il prossimo attacco, ci serve un piano.-

Fino al momento prima, mi era parso di rivedere il mio Derek, il mio fratellone che adorava prendermi in giro.. Ma in un istante quel ragazzino non c'era più..

Il suo viso si era fatto duro, sorrideva meno, e anche il suo sguardo era cambiato. Aveva sempre osservato tutto, ma se prima lo faceva con curiosità, ora lo faceva per essere sempre in allerta.

Dov'era finito mio fratello? L'avevo lasciato che era poco più di un ragazzo, e ora mi ritrovavo davanti un uomo la quale il cuore era stato indurito dai troppi colpi subiti.

Isaac annuì, uscendo subito dalla stanza all'ordine di mio fratello.

- Wow, finalmente qualcuno che ti sta ad ascoltare. - Dissi in tono strafottente, cercando di scacciare i pensieri di poco prima.

- Smettila di prendere tutto così alla leggera, non ti rendi conto di quello che sta succedendo?
Sbuffai. - Derek, ti ho creduto morto per anni, pensi davvero di potermi dire cosa fare? - dissi, più irritata per il fatto che le prime parole che mi rivolgeva dopo tanto tempo erano un rimprovero.

- Mi dispiace per ieri, non volevo attaccarti, ma ora lasciami in pace, non dirmi cosa devo fare, non sono parte del tuo branco.. Sono tua sorella. - aggiunsi, quasi implorante.
Era troppo chiedergli di essere felice che fossi finalmente insieme a lui?

- appunto perchè sei mia sorella dovresti starmi a sentire, sto cercando di farti rimanere al sicuro.

Sapevo che il suo preoccuparsi per me era un modo per dirmi che gli ero mancata, e avrei tanto voluto dirgli: "anche tu mi sei mancato",

ma parole di quel genere non riuscivano a uscire dalla mia bocca, ne in quella situazione ne mai. Non ne ero capace, non lo ero mai stata.

Ma d'altra parte, sentivo il bisogno che fosse lui a dire quelle parole.. ma in questo eravamo uguali, l'orgoglio era una cosa che ci aveva sempre uniti.. un tempo.

- D'accordo.. Resterò qui, ti dirò tutto quello che so su di loro, e ti aiuterò a sconfiggerli. Questi sono i patti, altrimenti me ne vado, oggi stesso.
Lui sembrava disapprovare le mie alternative, ma non aveva scelta. Annuì buttando la carta sporca di sangue.

- E va bene, ti preparerò un letto vicino al mio, cerca di collaborare però.. Non ci siamo solo io e te.
- Spero che tu abbia smesso di russare, Derek. - dissi sorridendo, uscii dalla stanza dietro di lui,

e per un attimo mi sembrò di scorgere anche lui sorridere. Sì, mi era proprio mancato.





- Lascialo! Lo uccidi così! - gridai, in preda al panico. Mio fratello giaceva a terra a quattro zampe,

mentre Kali minacciava di perforargli il cuore con un tubo di metallo.
- Non ancora, sorellina. Potrebbero volerci cinque ore, o cinque minuti.. tutto dipende da lui.
Mi portai le mani alla bocca, sofferente nel vederlo così. Avrei voluto fare qualcosa,

ma non potevo fare alcun movimento con le braccia dell'altro Alpha che mi stringevano.
Dall'altra parte della stanza sedeva Deucalion, che nonostante non potesse vedere nulla si stava godendo la scena.

Negli ultimi mesi avevo sentito tante volte pronunciare il suo nome, ma non lo avevo mai visto così da vicino..

Riuscivo a malapena a sentire le parole che sussurrava a mio fratello, da quello che riuscivo a scorgere, gli stava offrendo qualcosa..

Voleva stringere una specie di patto che Derek era restio ad accettare.
Dopo un lasso di tempo che mi parve infinito, lo lasciarono finalmente libero, uscendo dalla stanza cosi come erano entrati.

Accorsi subito da lui, osservandogli il buco nel petto, la ferita di stava già rimarginando..

Rimasi sorpresa, era diventato veramente potente, in passato le sue ferite ci mettevano molto di più a guarire.
Ma mio fratello era un'Alpha ora.

 

 


- Te ne devi andare, c'è Cora ora, non posso stare dietro a tutti e due.
- Cosa? Dove vuoi che vada?
- Non è un problema mio.
- Ho.. Ho fatto qualcosa che non va, se c'è qualche problema io..
- Il mio unico problema è che tu non te ne stai andando!
Ignari di essere ascoltati, Derek e Isaac stavano avendo una sorta di discussione.. Deucalion aveva offerto a mio fratello di uccidere il suo branco, per poi unirsi a lui.

Ovviamente aveva dissentito, ma le sue preoccupazioni non erano finite.
Sapevo che stava allontanando Isaac per il suo bene, ma non potei fare a meno di dispiacermi per lui.. Non aveva un posto dove andare, nessuno su cui contare.. tranne Derek.
Quando il ragazzo, confuso e scoraggiato, lascio l'edificio, arrivai alle spalle di mio fratello.
- Va tutto bene?
- Lasciami solo.
- Cosa? - Non capivo, perchè continuava a respingermi così?
- Lasciami solo! - Gridò, voltandosi verso di me – esci, vai via! Ho bisogno di restare un secondo solo!
- Mi hai detto di non uscire.. - attesi una sua risposta che però non arrivò, con gli occhi lucidi mi affrettai ad andarmene come mi era stato chiesto di fare.

Avevo così tanto atteso il momento di rivedere mio fratello.. E ora mi ripagava così, tagliandomi fuori, come se fossi una persona qualunque.
All'aria aperta, mi guardai intorno, non sapendo dove andare.. Non appartenevo a nessun posto, non più.
Stavo per scoppiare in lacrime quando vidi una figura poco distante camminare sul marciapiede.

Isaac camminava con le mani in tasca, i suoi passi erano lenti, e il suo volto era chino a guardare per terra..

Senza destinazione, senza punto di partenza e ne di arrivo.. come me.
Mi avvicinai a lui, asciugandomi le lacrime.. Nessuno doveva vedere Cora Hale piangere.  

  
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