Capitolo 1.
La prima volta che lo vidi, un nebbia scura e pesante avvolgeva l’aria. Era mattina presto, aspettavo l’autobus alla fine del viale che collegava la fattoria dei miei con la strada principale. Fu allora che lo vidi. Tutto quello che avevo intorno, che mi sembrava così familiare, diventò buio e misterioso. Quasi avevi paura. Era lì, in piedi di un enorme faggio, sull’altro lato della strada. Indossava solo una leggera maglietta bianca e dei jeans. Non so come faceva, essendo pieno inverno.
Chi mai se ne starebbe sotto un albero la mattina presto, con indosso un mantello?
Si accorse che l’avevo notato. Per un momento vacillò tra attraversare la strada o rimanere la, sotto il faggio.
Perché non arriva più quello stramaledettissimo autobus?
In quel nanosecondo che impiegai per pensare all’autobus, il ragazzo si era veramente mosso e stava venendo verso di me.
L’autobus arrivò proprio in quel momento e, grazie al cielo, lo strano tipo non mi aveva ancora raggiunta.
“Bryanna” pronunciò.
Il mio vero nome..il nome che mi diedero nell’est Europa prima che fossi adottata e portata in America, per poi diventare Alyson Woodpack..
Ma forse me lo immaginai soltanto.
Salii sull’autobus il più presto. Con il suo solito cavernoso ‘Giorno Jess’ mi salutò Mr Dilly, l’autista.
Intanto che cercavo un posto tra i ragazzi assonnati seduti nell’autobus pensai a quanto faceva schifo vivere in Pennsylvania, a volte…
Forse avevo troppa immaginazione. Forse avevo visto troppi episodi di American’s Most Wanted..ma quello sconosciuto avrei voluto non averlo mai incontrato.
Mi voltai per guardare fuori dal finestrino, li mi si fermò il cuore.
Lui era ancora lì, in mezzo alla strada con le mani incrociate. Fissava l’autobus. Fissava me.
“Bryanna”..
Mi stava veramente chiamando con quel nome ormai dimenticato? Ma soprattutto, cosa voleva da me?