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Autore: PhoenixQuill    16/07/2013    17 recensioni
Dal testo:
Ma ciò che si trovò davanti non erano Fred e George con i capelli a pois, né tanto meno esplosioni di alcun genere o strane creature che saltellavano sui letti. No, ciò che gli si prospettò davanti era ancora peggio.
Fred -Sì, proprio Fred Weasley, proprio il ragazzo che snobbava la Biblioteca e i Prefetti li torturava con ogni tipo di magia, legale e non- stava baciando -Sì, proprio baciare, proprio labbra contro labbra, bocca contro bocca- appassionatamente Hermione -Sì, proprio Hermione, proprio la ragazza che detestava ogni singolo movimento i gemelli Weasley facessero-.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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                                    Grimmauld Place si tinge d'amore.
 



Ma dove l'ho messo? Si può sapere che fine ha fatto? Morgana, eppure ero sicuro di averlo lasciato lì. 
Un frenetico Harry Potter rovistava ogni singolo cassetto esistente nel numero 12 di Grimmauld Place. Aveva controllato dietro ogni testa d'elfo, dentro ogni possibile orrore che Kreacher nascondeva, non si era lasciato sfuggire neppure la soffitta dove un incurante Fierobecco lo scrutava con quello che poteva sembrare un sopracciglio sollevato. 
"Harry." Una voce dietro le sue spalle lo distolse dai suoi pensieri. Era Ginny, con Grattastinchi tra le braccia. Era incredibile come quel gatto si lasciasse avvicinare solo dalle donne di casa.
"Buongustaio." Ripetevano all'unisono i gemelli.
Quando il gatto sollevò l'enorme muso e si accorse che c'era anche lui in quella stanza, sembrava essersi accoccolato ancora di più al petto della ragazza.
"Ciao, Ginny." Disse quello, continuando a sollevare i cuscini del divano e i coperchi delle teiere. 
Eppure ero sicuro di averlo lasciato in camera. 
"Cosa cerchi?" Gli chiese, con le guance leggermente rosse. 
Sarà il caldo, pensò Harry.
"Il mio lucido per manici di scope. Ero sicuro di averlo lasciato sullo scaffale della mia camera, ma-" 
Ginny interruppe quel flusso di pensieri e gli rivelò che Fred lo aveva afferrato la sera prima, perché "la mia scopa ha proprio bisogno di una lucidata.", aveva detto. 
Ma certo! C'ero anch'io in camera! ...Peggio di me solo Gazza. 
Harry ringraziò Ginny e chiese dove potesse trovare il fratello. 
"Probabilmente, è in camera sua a testare uno di quei suoi intrugli..." Gli suggerì, accarezzando il lungo pelo di Grattastinchi. 
La ringraziò nuovamente e abbandonò il salone, per potersi dirigere verso le scale. Lo spettacolo non era certamente dei migliori. Teste di elfi domestici appese un po' ovunque, intagli macabri, colori sinistri. L'unica punta di colore in tutta la casa si trovava nella camera di Sirius, tappezzata di stendardi rossi e oro, da buon Grifondoro quale era stato in gioventù. 
Harry salì un'altra rampa di scale e, sotto i suoi piedi, sentì scricchiolare alcuni gradini. Oltre che sinistra, cadeva anche a pezzi. Se non fosse stata per la magia, quella casa probabilmente non esisterebbe più da decenni. 
Finalmente.
Il ragazzo era davanti alla porta e, senza curarsi di bussare -Cosa potrò trovare, se non Fred e George con i capelli a pois?-, spalancò la porta. 
Ma ciò che si trovò davanti non erano Fred e George con i capelli a pois, né tanto meno esplosioni di alcun genere o strane creature che saltellavano sui letti. No, ciò che gli si prospettò davanti era ancora peggio. 
Fred -Sì, proprio Fred Weasley, proprio il ragazzo che snobbava la Biblioteca e i Prefetti li torturava con ogni tipo di magia, legale e non- stava baciando -Sì, proprio baciare, proprio labbra contro labbra, bocca contro bocca- appassionatamente Hermione -Sì, proprio Hermione, proprio la ragazza che detestava ogni singolo movimento i gemelli Weasley facessero-.
Una volta che si accorsero di essere osservati, si staccarono velocemente e si guardarono per quello che fu un secondo, ridendo sotto i baffi. Harry, invece, non trovava nulla da ridere. La sua mascella non arrivava a terra solo grazie ai muscoli che la legavano al viso. 
Fred si alzò dal suo letto e venne incontro al ragazzo. 
"Harry, carissimo." Gli disse, un sorriso malandrino dipinto in volto. "Cosa c'è?" 
"I-io..." Stava balbettando. "Vol-volevo solo i-il mio lucido per-per le scope." 
Anche Hermione si sollevò dal letto e disse: "Harry, forse io e Fred ti dobbiamo una spiegazione." Disse, guardandolo negli occhi. 
"Forse. Magari. Sì." Balbettò ancora. 
"Diciamo che mi sono accidentalmente Materializzato nella doccia di Hermione..." Asserì quello, guardando lei che prendeva fuoco. "Questo rimane tra noi, vero, Harry?" 
Harry annuì, come se non potesse fare altro. Rimase per alcuni minuti intento a fissarli, prima lei che si guardava le scarpe, imbarazzata da quanto era appena accaduto, poi lui, che, con gli angoli della bocca arricciati, la osservava attentamente. 
"Harry!" Fred lo richiamò dal suo stato di trance e gli intimò: "Forse devi andare a lucidare il tuo manico di scopa..." 
Hermione si voltò di scatto, pronta a rimproverarlo, ma Harry fu più veloce di lei e disse: "Oh, sì, hai ragione. Quella povera scopa. Eh, sì. Beh..." Li osservò ancora e continuò: "Arrivederci." E si chiuse la porta alle sue spalle. 
Fred ed Hermione, dall'altra parte della porta, ridacchiavano. Poi, Fred le cinse la vita e chiese: "Secondo te, riuscirà a mantenere il segreto?" 
"Non saprei..." Riuscì a rispondergli, prima che Fred la zittisse con un bacio. 

 
Fred e Hermione. Fred e Hermione. Fred e Hermione. 
Un traumatizzato Harry Potter lucidava il suo manico di scopa da già trenta buoni minuti, quando i due ragazzi oggetto dei suoi pensieri scesero le scale, per arrivare nel salotto dove erano tutti radunati. Presero un biscotto che Molly aveva preparato e si dileguarono, uno con la scusa che doveva dormire, l'altra dicendo che stava leggendo un libro di cui non poteva perdere per nulla al mondo il finale. 
Quando entrambi furono andati via, Remus disse: "Cinque galeoni che quei due sono innamorati." all'indirizzo di Sirius. 
Quello, che giocava a scacchi magici con Ron, sollevò un sopracciglio e disse: "Remus, la luna piena ti dà alla testa?", muovendo un pedone. Le orecchie di Ron erano incredibilmente rosse, ormai. 
"Starai scherzando!" Sbottò George con una risata. "Mio fratello non si metterebbe mai con una Prefetto." L'ultima parola fu detta con una smorfia di disgusto. "Vero, Ginny?" 
La ragazza, un tutt'uno con il divano, alzò gli occhi verso il soffitto ed espresse la sua opinione: "Secondo me, Remus non ha tutti i torti." Lupin guardò Sirius con un'espressione del tipo: "Te l'avevo detto." 
"Ti facevo la più sveglia in famiglia, dopo me e Fred. Avanti, non si può proprio sentire! Un gemello Weasley con una Prefetto! Baggianate!" 
"Tu cosa ne pensi, Harry?" Chiese timidamente Ginny. 
Harry, dopo quelli che si rivelarono essere quarantacinque minuti, alzò la testa dal suo manico di scopa e chiese: "Di cosa?" 
"Di Fred e Hermione." Gli rispose, tranquillamente. 
Fred e Hermione? Cosa ne sanno loro? Io non ho aperto bocca! ...Vero? Vero?!
"Cosa? Chi vi ha detto queste cose?" Harry si alzò dalla poltrona, con gli occhi di fuori. "Tra Fred e Hermione non c'è niente, capito? Niente! Io non vi ho mai detto nulla! Mai!" E se ne andò dalla stanza, sotto lo sguardo di tutti. 
"Quello non può davvero essere il mio figlioccio." Sussurrò Sirius, con un gemito. 

-SPAZIO AUTRICE-
Sono tornata, carissimi :3 Mi è venuta questa cosa così, per ispirazione, nulla di particolare :D
Me la lasciate una recensione piccina piccina? Grazie :D
Un bacione,
PhoenixQuill
   
 
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