Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Steffa    28/01/2008    2 recensioni
< Che posso fare, Sora? E' troppo forte per noi due soltanto... > parlò, mostrando le palme in segno d'impotenza.
Sora in risposta gli urlò tacitamente < Ma non possiamo arrenderci in questo modo! >
Roxas si voltò, come a guardare qualcosa in tutto quel candore < Li senti, non è vero? > gli domandò quindi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Che bello!! Sono tanto contenta di ritravarvi tutti ancora fedeli alla mia storia!! (commossa!!!) *.* Dunque, ringraziandovi di cuore, non tradisco la vostra fiducia, pubblicando il prossimo capitolo!! Buona lettura amici miei!! Premetto che da questo capitolo comincerò a scrivere al passato, perchè costretta da un mio amico che lo preferisce come stile e che mi fa da critico prima che pubblichi un capitolo... Non abbiatene a male per questo cambio!! Un bacio!


Finalmente atterarono a Radiant Garden e tutti quanti scesero dalla nave, dirigendosi immediatamente alla casa di Merlino, dove con Cid e Leon avrebbero cercato di tradurre qualcuno dei messaggi d'aiuto dei vari mondi.

Dentro la piccola casetta si ammassarono come meglio poterono per poter vedere sul monitor del computer. Sora restò nuovamente per ultimo, così che si accontentò di ascoltare le parole di Cid, appoggiandosi al muro accanto all'ingresso.

L'uomo cominciò a ticchettare sulla tastiera per qualche istante ad una velocità impressionante < E' veramente incredibile... Ogni mondo manda lo stesso messaggio... >

< Sora! > si sentì chiamare il ragazzo, che si guardò intorno, cercando si capire chi avesse parlato, ma nessuno in quello stanza parve esserne la fonte.

< Sora! > la voce risuonò per una seconda volta nell'aria ed il ragazzo sentì mancarsi il terreno sotto ai piedi; sentì di cadere in un nero ed assoluto vuoto, senza alcun vento che gli scompigliasse i capelli, senza alcun punto di riferimento.

D'improvviso tutto l'ambiente s'illuminò d'una bianca luce e Sora dovette coprirsi gli occhi con il braccio per non restarne accecato. Mentre mille lucine lampeggiavano davanti ai suoi occhi, sentì i piedi toccare lievemente un terreno stabile; volgendo lo sguardo nel'intorno, riusciva solamente a vedere una vastità di bianco.

< Finalmente, Sora. > il ragazzo sentì la voce provenire dalle sue spalle. Voltandosi di scatto, si ritrovò faccia a faccia con il proprio Nessuno. Roxas restava fermo sotto al suo sguardo, più solido che mai, con una specie di sorriso in volto, come a salutarlo.

< Roxas? Ma cosa....? > cercò di domandare Sora, mentre le mille domande gli morivano in gola. L'altro scrollò il capo < Non chiedermi dove siamo, non lo so nemmeno io... Può darsi che questa sia la tua mente... > commentò guardandosi intorno < Ma devi sapere che sei.. Cioè, siamo in un grande pericolo... >

Sora annuì lentamente < Sì, tutti i mondi sono... > ma Roxas lo interruppe con un brusco movimento della mano < No, non capisci... Noi! > disse portandosi una mano al petto e poi indicando con l'altra lui < Noi siamo in pericolo! >

Sora scosse il capo < Non capisco. Cosa vuoi dire? > d'improvviso tutto il candore di quel luogo divenne scarlatto, come una colata di sangue ed una risata che al ragazzo parve di riconoscere, si propagò nell'aria.

< Sora, neanche qua siamo al sicuro. Apri gli occhi! > lo incitò Roxas, mentre si guardava intorno trepidante < Apri gli occhi! >

Sora obbedì ed aprendo gli occhi si ritrovò circondato dai suoi amici, ammassati l'uno sull'altro per guardarlo; il capo poggiato sulle gambe di Kairi, che ora lo fissava sollevata.

< Sora, cosa ti è preso? > domandò Paperino, brusco. Il ragazzo si alzò a sedere, tenendosi la testa, che ora gli pareva potesse scoppiare da un momento all'altro e raccontò quello che gli era successo.

< E poi abbiamo sentito quella risata e Roxas mi ha detto di aprire gli occhi, perchè neanche lì eravamo al sicuro... > concluse, fissando poi i presenti ad uno ad uno ed attendendo che qualcuno potesse dargli delle risposte.

Il re stava misurando a grandi passi, per quanto potesse, la stanza, con una mano sotto al mento, mentre rifletteva. < Roxas ti ha detto che voi due siete in pericolo, eravate nella tua mente, ma anche lì hai sentito la stessa risata di quel tipo che hai incontrato sull'isola... > ricaitolò velocemente. Sora annuì, speranzoso che il re potesse avere una qualche risposta. < Non so proprio che pensare... Mi dispiace... > concluse quindi Topolino, alzando le spalle in segno d'impotenza. Il ragazzo abbassò il capo deluso.

In quel preciso istante, da un varco oscuro si materializzò Riku, tenendosi il braccio sinistro e zoppicante, mentre una ferita sulla fronte sanguinava copiosamente. < Riku!!! > esclamò Sora, ancora seduto sul pavimento, balzò in piedi, andando a sorreggere l'amico che si abbandonò tra le sue braccia < Cosa ti è successo? > domandò quindi, con voce preoccupata, cercando di trascinarlo verso il letto dall'altra parte della stanza.

Kairi arriv di corsa, per aiutarlo nell'impresa ed insieme riuscirono ad adagiarlo sul letto di merlino. L'amico aveva il fiato corto e presentava lividi e ferite sparsi < Chiamate Merlino, maledizione!! > esclamò Sora inferocito, rivolto verso uno quasiasi degli altri presenti nella stanza, in risposta, Paperino corse fuori dalla casa per cercare il mago. Sora s'inginocchiò accanto al letto, stringendo i pugni < Chi ti ha fatto questo? Dimmelo, Riku, chi è stato? >

Il ragazzo fece una smorfia di dolore nel cercare di alzarsi, appoggiandosi al braccio sano, ma fu bloccato nel movimento dalla mano premurosa di Kairi che lo fece nuovamente sdraiare sul materasso < Non pensarci nemmeno, resta fermo! > esclamò la ragazza, andando quindi a prendere un panno e bagnandolo con l'acqua del rubinetto per cominciare a ripulere qualcuna delle ferite. Mentre l'amica si prendeva cura di lui, Riku cercò con lo sguardo il re, che prentamente gli si avvicinò < Maestà... Il Mondo che non esiste.... E' pieno di Heartless e la fortezza.... E' impenetrabile... > una fitta di dolore gli fece mancare il fiato per un momento < Sono stato attaccato... Da lui... >

Alle parole dell'amico, Sora si voltò verso il re, con lo sguardo infiammato d'ira < L'avete mandato da solo nel Mondo che non esiste, senza preoccuparvi della presenza degli Heartless e di altri nemici?! > domandò balzando in piedi, ma l'amico gli afferrò un braccio prima che potesse continuare < No, Sora, è stata una mia idea... > il re confermò il suo dire, annuendo mesto.

Sora quindi tornò ad inginocchiarsi accanto a lui < Chi è lui, Riku? Quello dell'isola? Era lui? > alle sue domande Riku annuì lentamente, prendendo fiato < E' troppo forte... Non sono riuscito a resistere... > mentre l'amico parlava Sora sentiva la rabbia crescergli dentro sempre più, sino a che fu costretto ad alzarsi, per cercare di calmarsi camminando nervosamente in circola per la camera.

< Sora, calmati per favore... > lo ammonì Merlino, appena arrivato con Paperino al seguito; il mago si avvicinò immediatamente a Riku, esaminandone tutte le ferite < Non è molto grave, qualche giorno e tornerà come nuovo... > commentò quindi, mettendosi a pronunciare sottovoce delle formule, seguite dal movimento della sua bacchetta < Per favore, uscite, ora. Vi chiamerò quando avrò finito. > disse, facendo un gesto con la mano, e tutti quanti uscirono senza una parola.

Una volta all'aperto, Sora tirò un calcio contro un vaso ai lati dell'ingresse, che andò a schiantarsi qualche metro più in là, finendo in mille pezzi. Kairi accanto a lui, rimase in silenzio, allontandosi un poco come impaurita. Il re, quindi si avvicinò al ragazzo < Sora, so che sei arrabbiato, ma cerca di calmarti, per favore... > cercò di placarlo con tono gentile, ma ciò lo fece solamente imbestialire di più.

< Calmarmi dite? Calmarmi?!? Come posso calmarmi, quando il mio migliore amico è di là, pestato a sangue da un nemico del quale non sappiamo niente, e mentre io me ne stavo tranquillo sulla Gummyship? > domandò con tono ironico, senza aspettarsi una risposta < Sarei dovuto andare con lui... Se solo lo avessi saputo... > Kairi gli si avvicinò < Non avresti potuto far niente, Sora, non hai nessuna colpa... > cercò di consolarlo, ma il ragazzo non avevo orecchie per ascoltare le consolazioni.

Nel petto sentiva come se il cuore stesse per scappare via, nella mente sentiva come se avesse tradito il suo migliore amico, abbandonandolo nel momento del bisogno. L'unico sentimento che trovava posto insieme ala rabbia, era quello della volontà di vendetta. Pur nella ceca rabbia in ci si trovava, riuscì a comprendere che se ne avesse parlato con gli altri, alla fine savrebbero fatto di tutto per impedirgli di vendicare Riku, cosicchè decise di cercare di mostrarsi calmo, pianificando una specie di fuga notturno con la Gummyship, con destinazione: il Mondo che non esiste.

Il resto del pomeriggio passò in una relativa tranquillità, Sora restava in disparte, cercando di contenere i propri sentimenti e di evitare di parlare con uno qualsiasi dei suoi amici che ogni tanto cercavano di avvicinarlo. La sera scese con la solita tranquillità disinteressata, mentre la compagnia si sistemava alla bell'e meglio in una stanza della Fortezza oscura. Riku riposava nella casa di Merlino, sorvegliato a turno da due di loro. Sore aveva intenzione di attuare il suo piano alle prime luci dell'alba.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Steffa