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Autore: Keyla99    16/07/2013    2 recensioni
Otto neo-ragni.
Sì, otto.
Kuroro, Machi, Pakunoda, Nobunaga, Uborghin, Franklin, Feitan...
E una ragazza: Kaede.
Perché non se ne sa nulla? Perché?
Ecco la sua, la loro la storia.
Keyla
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Feitan, Genei Ryodan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10.

Non sarai mai sola

Stringimi a te, per favore. 
Abbracciami più forte, in modo che non possa sentire la solitudine che mi opprime. 
Stringimi, in modo che possa placare il tuo animo tormentato. 
In modo che il nostro amore viva...

La paura della solitudine è la più terribile delle paure. 
Soprattutto quando è il tuo incubo ricorrente. 
La solitudine è quando ti senti solo anche stando in mezzo a decine di persone. 
E solo una persona può placarla...

Machi continuava a raccontare, e Phinks ascoltava sempre più stupito.
Spesso al ragazza gesticolava, o si riallacciava a episodi precedenti o antecedenti, tutto per fargli capire meglio.

-Sai, noi abbiamo avuto il piacere di conoscerla solo parecchi mesi dopo. Feitan è arrivato un giorno trascinandosela dietro, tenendola per un polso. L'ha portata davanti a Kuroro ed ha detto "Ti voglio far conoscere una persona speciale". Si è presentata, un po' in imbarazzo, e ci ha mostrato la sua abilità. Il Capo non ha avuto nulla da ridire quando si è unita al nostro gruppo, anzi, era entusiasta. Noi anche non potevamo che gioirne, e sin da subito Kaede è riuscita ad integrarsi nel gruppo.- raccontò.
L'uomo annuì assorto.
-Però... Anche io sono vissuto lì, ma mentre un po' a voi vi conoscevo, di lei non ho nemmeno mai sentito pronunciare il nome...- ragionò.
La ragazza sorrise. -Oh, questo è perché lei era estremamente solitaria, con le persone che non conosceva. Infatti l'incontro con Feitan è stato puramente casuale...- spiegò.
-Ma... la collana?- chiese allora.
-Quella... Be', penso che ora l'abbia Feitan. Era uno dei suoi due tesori...-
L'altro inarcò un sopracciglio.
-Due?- fece confuso.
-La spada- gli ricordò sorridendo -Anche a quella teneva immensamente-


Uno squillo insistente risuonò nel vicolo.
Una mano pallida afferrò il telefono e premette seccata il tastino per accettare la chiamata.
-Ehi Fei!- esclamò una voce dall'altra parte della cornetta.
-Che c'è?- rispose spiccio lui, irritato.
-Senti, pare che laggiù a "casa" ci siano problemi. Vieni a divertirti?- propose Phinks.
-Non so. Chi viene?- chiese incuriosito.
-Be'...- iniziò l'amico -Io, Shizuko, Bono, Shal e quello nuovo. Sei dei nostri?-
Prese un istante per pensarci. Si poteva anche fare, dai. Sarebbe stato un buon modo per tenersi in forma e passare il tempo.
-Ok. Ci vengo. Dove ci vediamo?-
Immaginò il castano esultare. Memorizzò il luogo d'incontro e chiuse la telefonata. Sospirò e tornò ad appoggiarsi al muro.
-Be', forse è la volta buona per decidermi...- mormorò.
"Tornare a casa mi farà sicuramente bene. E poi, a dir la verità, ti avevo promesso che sarei passato a farti visita, no?" pensò.
Si lasciò sfuggire un sorriso amaro e tornò eretto, poi si incamminò per la via principale.
"Ehi, testona, spero solo che tu mi stia ancora aspettando..." sospirò.
Doveva essere paziente: nel giro di qualche giorno sarebbe tornato nella Città delle Stelle Cadenti, e subito dopo aver eseguito il lavoro sarebbe stato libero di fare quello che voleva da tempo.
Ma si sa, la pazienza non era il suo forte...

Feitan osservava la giovane dormire accanto a lui.
Era l'ultimo giorno prima di partire per una nuova meta. Un nuovo tesoro doveva essere rubato, e lui non vedeva l'ora.
D'un tratto si accorse che qualcosa non andava: l'erba su cui la ragazza era distesa stava ingiallendo a vista d'occhio, e i fiorellini si piegavano sui loro esili steli, raggrinzendosi e appassendo.
"Oh, no..." pensò iniziando a scuoterla. Kaede si agitava, muovendosi nel sonno, ed il suo viso era contratto.
Finalmente riuscì a svegliarla. Lei sgranò gli occhi di colpo e scattò a sedere, avvinghiandosi al collo del ladro.
-Era solo un incubo, tranquilla- la rassicurò lui accarezzandole i capelli.
Succedeva sempre così, quando faceva brutti sogni: la natura attorno a lei invecchiava e moriva, tanto velocemente quanto era grande l'angoscia che provava.
-Cos'era, questa volta?- le chiese distanziandosi un poco.
-Sempre lo stesso: sono sola in mezzo all'oscurità...- rispose tenendo gli occhi fissi a terra.
-Tu non sarai mai sola- la rassicurò abbracciandola.
Quando si staccarono si stesero nuovamente sul prato.
-Feitan...- lo chiamò insicura.
Il ragazzo si sollevò sui gomiti.
-Sì?- fece.
-Tu hai mai paura?-
“Che domanda strana!”
-Perché me lo chiedi?- domandò a sua volta.
-Sei sempre così freddo, così vuoto...- mormorò Kaede vaga.
-Lo sono perché sono un ladro.- replicò lui indifferente.
-Ma allora... Qual è il vero Feitan?- chiese confusa, guardandolo con quei grandi occhi color zaffiro, così belli e puri.
-Lo dovrai scoprire da sola...- rispose enigmatico.
Kaede gli fece la linguaccia.
-Cattivo! Almeno rispondi alla prima domanda!- protestò.
-Tutti hanno paura- sospirò il ragazzo.
Lei gli rivolse uno sguardo strano.
-Quindi anche tu?- insistette, testarda.
-Dipende se mi consideri nel "tutti"-
Kaede ci stette un attimo a pensare, poi scosse la testa.
-No. Tu sei un caso a parte- decise infine.
-Sono diverso?- chiese lui divertito.
Scosse di nuovo la testa.
-Non sei diverso, sei speciale.- replicò pacata.
Lui rimase in silenzio, riflettendo su quelle parole.
-Ancora non mi hai risposto...- gli ricordò.
-Sì.-
-Cosa?- fece, colta alla sprovvista.
-A volte ho paura anch'io.- ammise il ragazzo senza guardarla.
-...Quando?-
Ma lui non rispose.
Era sicura che non avrebbe più parlato, quindi si ridistese.
-Ho sempre paura, quando rischio di perderti.-
Balzò seduta, ma lui le dava le spalle.
-Quando? Come?- farfugliò confusa.
Ci fu un'altra pausa.
-Feitan?- lo chiamò.
Finalmente si decise a risponderle: -Tu non te ne accorgi, ma io sono geloso.- dichiarò.
-Ma di chi?-
A quel punto il ragazzo si girò a guardarla.
-Di te! Quando ti vedo con un'altro, accanto ad un altro... Quando sorridi a qualcuno che non sia io...- elencò serio.
Vedendo la sua espressione stupita sorrise divertito.
-Che c'è? Ti ho spiazzata?- scherzò.
Kaede sbatté le palpebre un paio di volte e gli si avvicinò, prendendogli la mano.
-Lo sai che sei tu che amo. Nessun altro può avere il tuo posto nel mio cuore.-
Si chinò in avanti e lo baciò sulle labbra.
Feitan le mise una mano dietro la nuca, intrecciando le dita ai suoi lunghi capelli scuri, rispondendo con dolcezza al bacio.
-Ti amo- sussurrò lei, guardandolo negli occhi.
Non le rispose, anzi distolse lo sguardo.
Negli occhi della ragazza passò un'ombra di tristezza.

Ehilà, come state? So già che non mi perdonerete mai per questo ritardo imperdonabile, quindi non vi chiederò di farlo...
Vi chiedo solo di dirmi cosa ne pensate di questo nuovo capitolo...
Be', a presto ('sta volta per davvero!)
Keyla

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