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Autore: MZoSoM    16/07/2013    2 recensioni
"Ora camminava per quella strada di periferia, le mani nel cappotto e una lattina che continuava a calciare, sempre più lontano, sempre con più forza.
Stava calciando con forza ogni ricordo di quegli anni, quasi a volerli eliminare dalla sua mente, perché ora la sua vita era cambiata, non era più Izzy Stradlin, il chitarrista misterioso dei Guns n’ Roses, ora era Jeffrey Isbell, l’ex chitarrista di una band di fama mondiale, colui che aveva rifiutato di continuare quella vita di successo ormai troppo insensata per lui.
Due mesi, due fottutissimi mesi da quando aveva preso quella benedetta decisione, quella decisione che gli rodeva il cervello da troppo tempo."
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Izzy Stradlin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cause yesterday's got nothin' for me
Old pictures that I'll always see 
Time to spin the pages 
In my book of memories 

...


Era una fredda mattina di Dicembre del 1991 e Jeffrey Dean Isbell  camminava da solo per le vie di Lafayette.
Lafayette, quella città così spenta e fioca rispetto a Los Angeles, così insignificante.
Quella città che aveva lasciato undici anni prima, in cerca del successo.

“Vaffanculo, io me ne vado a Los Angeles perché il clima è più bello e là c’è tutto”
Con queste parole aveva lasciato la sua città di origine, la chitarra in mano e la speranza nel cuore.

L’aveva trovato sì, aveva trovato il successo, aveva trovato la fama, ma con esse erano arrivati anche i vizi.
Come era riuscito a ridursi in tutti quegli anni? Aveva finito per autodistruggersi, aveva finito per essere dipendente da tutta quella merda, dall’eroina che si iniettava con costanza nel corpo, nelle vene.
L’eroina, quella bastarda ti faceva sentire così in estasi, così in pace con te stesso, ma ti costringeva a non fare a meno di lei, si legava con prepotenza alla tua anima e non voleva andarsene
Fortunatamente ora non si lasciava più consolare da lei, non ne aveva più bisogno.

 Yesterday
There was so many things
I was never shown
Suddenly this time I found
I'm on the streets and I'm all alone
...



Ora camminava per quella strada di periferia,  le mani nel cappotto  e una lattina che continuava a calciare, sempre più lontano, sempre con più forza.
Stava calciando con forza ogni ricordo di quegli anni, quasi a volerli eliminare dalla sua mente, perché ora, ora la sua vita era cambiata, non era più Izzy Stradlin, il chitarrista misterioso dei Guns n’ Roses, ora era Jeffrey Isbell, l’ex chitarrista di una band di fama mondiale, colui che aveva rifiutato di continuare quella vita di successo ormai troppo insensata per lui.
Due mesi, due fottutissimi mesi da quando aveva preso quella benedetta decisione, quella decisione che gli rodeva il cervello da troppo tempo.
Non era più fatto per stare nei Guns n’ Roses, la sua presenza non serviva più a nulla lì, le sue opinioni nemmeno.
I continui problemi che si creavano, la dittatura di Axl che imponeva le sue idee a tutti, aveva pieno il sacco di tutto questo.
Voleva cambiare vita, o almeno provarci.

Alzò lo sguardo al cielo e sospirò. Cosa gli rimaneva ora? La musica? La sua amata solitudine?
Sì, in quel momento gli bastavano loro, in quel momento aveva solo bisogno di passare le dita tra le corde della sua chitarra, di rimanere attimi innumerevoli a riflettere su come tutto, nella sua esistenza, sarebbe cambiato.

Si fermò appoggiando la schiena su un muretto di mattoni e si accese una sigaretta, l’ultima del pacchetto.
Inspirò il fumo osservando dei ragazzini che giocavano in un cortile lì vicino.
Anche lui un tempo era stato così spensierato?
Probabilmente sì, quando era ancora un ragazzino con troppi sogni nella testa, quando non sapeva ancora cosa il futuro gli avrebbe riservato, quando si sentiva ribelle rispetto a un mondo troppo stretto per lui.
 Sorrise al ricordo della vita a Lafayette negli anni della sua adolescenza, proprio lì aveva conosciuto William.
William, loro erano sempre stati come fratelli e nonostante tutto voleva ancora bene a quel bastardo, gliene avrebbe sempre voluto, come avrebbe sempre ricordato tutto di quel capitolo della sua vita.
Era inutile provarci, doveva arrendersi al fatto  che non avrebbe mai potuto scacciare dalla mente i ricordi di quel periodo.


Non avrebbe mai cancellato il marchio dei Guns n’ Roses dalla sua anima.

 

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Buonsalve, questa è la mia prima one-shot, mi è venuto di getto scriverla mentre ascoltavo yesterday (maddai?)...Boh, spero che non sia troppo cagosa çwç
MZoSoM
   
 
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