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Autore: martiu    16/07/2013    2 recensioni
"Sapevo che ti saresti tirata indietro." Lei lo fissò.
"Io non mi sto tirando indietro. Voglio solo sapere cosa mi offri se vinco, Trunks." Lei inclinò la testa, leggermente. [...]
"Prima di fare questo..."
"Sì..." Lui sorrise, pensando che stesse temporeggiando.
"Facciamo un altro patto." Sentiva l'esitazione nella sua voce e appoggiò la sua testa alla spalliera della sedia fino a guardarla negli occhi.
"Sì?"
"Nessun rimpianto, va bene?" Lui annuì, poi si schiarì la gola.
"Va bene."
[La trama è basata in parte su storia inglese e in parte su una storia vera. Ho voluto dare a due persone a me care, l'agognato lieto fine, che nella vita reale non sono riuscite ad avere. Volevo che alla fine, stessero insieme, al di là di tutto, della differenze, degli ostacoli, delle opinioni della gente e .. di tanto altro. Volevo che stessero insieme fino alla fine, almeno nella mia fantasia galoppante. ]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pan, Trunks | Coppie: Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora, prima di tutto voglio ringraziare tutti i miei lettori, quelli che mi seguono e mi incoraggiano a pubblicare il mio lavoro. La storia l’ho scritta, è finita e rifinita, solo che continuo ad aggiungere particolari e dettagli. Ad esempio, stanotte mi è venuta un’idea, che non era affatto prevista e ho dovuto inserire un altro capitolo. Ho intenzione di pubblicarla tutta entro la fine di luglio, perché non voglio lasciarla in sospeso, e non so se dalla prossima settimana, potrò accedere al sito, perché non sarò in città, quindi la vedo difficile.

 Con questo capitolo, inizia la seconda parte della storia, che sarà raccontata e ricostruita attraverso pagine estrapolate dal diario della protagonista. Ci tengo a specificare che si tratta di un vero diario, ecco perché questa storia mi sta particolarmente a cuore.

Il mio diario, quello di qualche annetto fa, per l’esattezza, ovviamente con  opportune modifiche rapportate alla storia, in modo da adeguarlo alle caratteristiche della  trama e dei protagonisti.

Ci sono citazioni e pezzi di canzoni, soprattutto di Battisti, frasi di film che adoro, le riconoscete perché sono scritte in corsivo e tra questi simboli qui  « »

Ah sì, tutta la faccenda del “ Giochi o non giochi?” che permea l’intero testo, ovviamente è tratta spudoratamente dal mio film preferito : “Amami se hai coraggio.”  Se non l’avete ancora visto, fatelo.

Spero, di non deludervi. Buona lettura!

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Pagine di Diario – Il paradiso

 

 

1 maggio

Non ci credo. È successo. È successo sul serio. Non è un altro di questi stupidi sogni che ti lascia con l’amaro in bocca e al risveglio devi fare i conti con la dura realtà. No, non questa volta. Questa volta è successo. Davvero.

Ho fatto l’amore con Lui.

Ero convinta di non avere alcuna speranza con lui..dopo anni di training autogeno per non saltagli addosso alla prima occasione, per non rischiare soprattutto di rompermi qualche altro arto del corpo, mi ero rassegnata all’idea che lui mi vedesse come una sorellina asessuata. Lo squisito dolore di volere qualcuno di inaccessibile.

Ma ora..Dende, Può essere un bacio tanto perfetto? Spero non si sia reso conto dello scompenso cardiaco che mi ha causato.

È  sicuramente colpa dei feromoni.

Sento di dover ringraziare tutto il creato, per questa serata, piccola fetta di paradiso in terra. Di ringraziare l’albero che mi ha imprigionata, la tempesta che imperversava fuori casa mia, la cerniera bloccata..l’elettricità che è andata via e ha portato con sé anche la mia paura..paura di un suo possibile rifiuto. Sento di dover ringraziare paradossalmente anche la sua ragazza, la sua super modella, per essere stata ai Caraibi. Grazie, Stephanie. Davvero.

Era come se gli dei del cielo, mi ammiccassero tutti insieme. Potrei morire in questo preciso istante, me ne andrei all’altro mondo col sorriso stampato in faccia. Pazzesco..devo essere ammattita. Essere innamorati fa davvero male al cervello. Si perché lo amo. Eccome se lo amo.. lo so che è un amore illogico, disperato; uno di quelli inconfessabili, un amore a senso unico.. ma non posso fare a meno di crederci..di illudermi.

Noi abbiamo fatto l’amore insieme. Una, due, tre volte..di più..quattro..

Ok, è iniziato tutto per una scommessa, è vero. Ma non importa. L’abbiamo fatto. Ed è stato meraviglioso, tutto..tutto. Tutto quello che abbiamo fatto, insieme.  Per una volta me ne sono fregata, delle conseguenze, del suo giudizio, di tutte le paranoie e delle mie pippe mentali. Ho semplicemente fatto quello che desideravo. Inconsciamente, da troppo tempo. Ho voluto concedermi il lusso di essere egoista per una volta, di pensare a me stessa, e di fare ciò che mi fa stare bene.

«  Aver paura d’innamorarsi troppo

non disarmarsi per non sciupare tutto                

 non dire niente per non tradir la mente..        

non farsi vivo e non telefonare       

parlar di tutto per non parlar d’amore »

                                                                                               

Sono orribile, sono stata tremenda con Lui. Ma dovevo capire. Sapevo di averlo ferito con le mie parole, dicendogli che doveva andarsene..sapevo che era sconvolto dalla mia freddezza. Ma era necessario. Io lo amo, ma non posso abbassare la guardia ora. Devo prima capire se ne vale la pena, per non ritrovarmi poi da sola a riattaccare i cocci della mia anima straziata. Ho letto tristezza, delusione, persino disperazione nei suoi occhi chiari. Ammetto che c’era qualcosa di moralmente schifoso in tutto questo..stavo calpestando il suo ego. L’amore fa fare cose orribili.. ma il tempo mi avrebbe dato ragione : io avrei avuto le mie risposte, osservando le sue reazioni e nessuno si sarebbe fatto troppo male. Volevo solo essere felice.

« Aver paura di confessare tutto

per il pudore d’innamorarsi troppo

È un leggero dolor temere di mostrarsi interamente nudo    

e soffocare la sana gelosia           

 e controllarsi non dirti che sei mia »               

 

5 maggio

Stanotte sono rimasta a ‘dormire’ a casa sua. Non dovevo aprire il ristorante. E siamo rimasti tutta la notte abbracciati, dopo aver fatto l’amore, facendoci i dispetti come due bambini. Niente può essere più perfetto di questo. Niente.

« Sembravamo fatti per essere incastrati,  come se nulla,  prima di noi,  avesse mai davvero combaciato. »

Quando mi sono svegliata, erano già le 9 e mezza, e Trunks non c’era. Doveva essere andato a lavoro. Mi innervosiva il fatto di non trovarlo accanto a me quando mi svegliavo.

Ma il malumore passò in un attimo quando andando in cucina, vidi un mazzo di peonie adagiato sul tavolo. Erano stupende. Erano i miei fiori preferiti e lui lo sapeva. Il mio cuore aveva iniziato già a battere furiosamente. C’erano delle brioches, ed avevano un aspetto mooolto invitante. Poi un biglietto. La scrittura fine ed elegante.

Anche se a volte sei un po’ stronza, nessuno merita di iniziare la giornata a stomaco vuoto, Saiyan o meno.

Ps. Se provi anche solo a toccare una di queste brioches, mi concederai una cena, domani sera, all’Empire. Giochi o non giochi?

Cavolo, come posso non amarlo?

Gioco, certo che gioco, Trunks.

 

10 maggio

 

« Fare sesso, succhiarne la polpa

E via la vergogna e i sensi di colpa.. »

 

Tu mi guardi in un modo che non merito...Stai lì disteso, con le braccia sotto la nuca. La luce della luna filtra dalla finestra e ti illumina il volto. Chissà come riesci a controllare così bene le tue emozioni. Siamo davvero come il giorno e la notte, io e te. Opposti. Faccio una fatica immensa a trattenermi. Trattenermi dal gridarti quelle parole che non so se vuoi sentire. Mi sono addirittura iscritta ad un corso di yoga ..e vado da un’analista. Due volte alla settimana. Per riuscire a controllare il mio istinto, quando sono con te. Per tenere a freno la mia irrazionalità.

Ma questa è un’altra di quelle cose che non saprai mai. Mi prenderesti in giro fino alla nausea.

Sembri così tranquillo e rilassato..ma ho sempre pensato che dietro la tua maschera imperturbabile si nasconda una marea di sentimenti in tempesta.

È così, vero? Oppure, forse, questo è quello che mi fa comodo credere.. è solo quello che desidero.

Con un balzo, ti sono addosso. Non te l’aspettavi. Ti bacio e vedo il tuo animo tormentato distendesi e sorridere. Mi dici che ti senti ringiovanito di non sai quanti anni.

« Annusarle la pelle, scoprirne l’odore..

passare dal sesso a fare l’amore. »


 È un attimo..e mi alzo e scappo via.. e tu mi accontenti come al solito..inizi a rincorrermi..nella fuga urto il vaso sulla mensola in salone..cade e tutti i cocci sono sul pavimento..ma non mi fermo a raccoglierli..e nemmeno tu. Mi afferri, cadiamo a terra, insieme..

“Piccola peste che non sei altro!” E ridi mentre lo dici..ti sorrido, nei tuoi occhi cristallini il riflesso dei miei. Sono tua. Eternamente tua. È iniziato di nuovo il nostro gioco.

« Il gioco era ripreso a tutto gas. Felicità allo stato puro, bruta, primitiva, vulcanica. Magnifico. Il meglio del meglio.. »

 

28 maggio

 

« Sentirsi un po’ animali, un po’ primitivi..

sentire che respiri, sentire che vivi! »

 

Mentre mi prende e mi fa sua, ancora una volta, e altre mille volte ancora, dolce, passionale, bello, sento che non riuscirei più a farne a meno. È veleno. È come una droga. E io ormai ne sono completamente assuefatta. Totalmente.

« Ecco il segreto più profondo dove tutti si perdono. Ecco la radice delle radici, il nocciolo dei noccioli. È questo il meraviglioso senso che divide le stelle. Io porto il tuo cuore. Lo porto nel mio cuore.»


Lui si è preso tutto di me, e questo mi spaventa. E la cosa buffa, e che lui sembra non accorgersene. A volte, penso di essermi annullata in lui, soprattutto dopo quelle stronzate che mi ha inculcato in testa la mia analista. Si, sono caduta davvero in basso. È un mese che mi sono convinta a cercare aiuto..in una sconosciuta. È un mese da quando è iniziato il nostro gioco. Questa situazione mi stava distruggendo..e non potevo parlarne a nessuno. Ci siamo dentro solo io e lui. E lui non ci è dentro quanto me. Non posso parlarne con lui. È un gioco.

 ‘Giochi o non giochi, Pan?’

 Gioco. Sempre. Per sempre. Solo con lui.

 

6 giugno

Dipendenza affettiva, così l’aveva chiamata la dott.ssa Stevens. Ancora ricordo le sue parole.

« Gli affetti che comportano paura e dipendenza, tipici della dipendenza affettiva, sono destinati a distruggere l’amore. »

E io ho un sacco di paure … paura di perderlo. Paura dell’abbandono. Paura della separazione. Della solitudine. Della distanza che c’è tra di noi. Ho paura di mostrarmi per quello che sono. Anche a lui. Solo di notte, al buio, mentre mi sussurra dolci parole confortanti, e mi stringe a sé, riesco a lasciarmi andare completamente e ad essere me stessa. La luce del mattino porta con sé la consapevolezza della mia inadeguatezza. Mi sento così maledettamente piccola e insignificante rispetto a lui. Come potrei non esserlo? Come può una meteora informe mantenere il confronto con una stella così brillante?

 

« Disperazione gioia mia

Sarò ancora tuo sperando che non sia follia

Ma sia quel che sia

Abbracciami Amore mio

Abbracciami Amore mio

Che adesso lo voglio anch’io »

 

 

11 giugno

La dott.ssa mi ha consigliato un libro da leggere..bè.. parla di donne che ‘amano troppo.’  Non so se voglio davvero sapere di cosa parla. Ho paura. Di nuovo. Vieni da me, Trunks, e fammi dimenticare tutti questi brutti pensieri. Fammi girare la testa.

 

12 giugno

Non è vero, la dott.ssa Stevens si sbaglia. Non ho bisogno del tuo amore sul serio. Mi basta l’illusione che tu sia innamorato di me. Mi basta abbracciarti, e passare la mano tra i tuoi capelli, dolcemente, stringendoli tra le mie dita, mentre ci rotoliamo tra le lenzuola del mio letto. Vieni e guardami negli occhi, anche se ti sembrano freddi..dimmi che riesci a vedere quello che si nasconde nel mio cuore. Dimmi che anche tu stai pensando a tutto quello che non ci siamo mai detti da quando è iniziata questa meravigliosa follia.

  
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