Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: SereNere_46    16/07/2013    2 recensioni
A differenza degli altri studenti che frequentano la scuola delle Belle Arti a Londra, Kate non è entrata con i soldi di papà, ma con una borsa di studio, e di questo ne è molto fiera. Ama suo fratello e i suoi amici, ama cantare e odia con tutto il cuore chi le mente.
Poi un ragazzo, i loro sogni, bugie apparentemente perdonate, l'amore troppo forte. Ma basterà il loro amore a tenerli uniti?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La metro a Londra era una delle cose che odiavo di più, la mattina presto era sempre strapiena, e c'era sempre qualche cafone
che avresti voluto volentieri prendere a schiaffi. 
Arrivata alla mia fermata con non poca fatica scesi e raggiunsi la mia università. Università delle Belle Arti. Solitamente per i 'meno informati',
era la scuola di quelli che studiavano canto, ballo e recitazione. Io frequentavo il quarto anno e dato che al terzo ti obbligavano a sceglierne 
una delle tre, io avevo scelto canto. 
Raggiunsi in fretta l'aula visto che, stranamente, la mentro aveva fatto ritardo, ma per fortuna quella mattina era in ritardo anche il professore, 
cosi entrai tranquilla e mi sedetti al mio solito posto. 
-Tuo fratello ti ha dato buca anche stamattina? - chiese la mia vicina di banco, Sam. 
-Lasciamo stare, io prima o poi lo uccido.. quell'idiota non si è svegliato.. ho dovuto prendere la metro.. - sbuffai. 
Sam scoppiò a ridere, forse per la mia faccia, o forse era perchè questa cosa era già successa più volte, e più volte avevo insultato mio fratello. 
Quattro anni fa ci eravamo trasferiti a Londra da Bradford, io per la scuola, e lui per lavoro. Dividevamo l'appartamento con altri due ragazzi, 
che in poco tempo erano diventati i nostri migliori amici, Harry e Liam. Anche loro si erano trasferiti per lavoro, ma a differenza di mio fratello, 
sapevano organizzarsi la vita con un raro oggetto chiamato sveglia. 
Approposito, mi chiamo Kate, Kate Malik, e quell'idiota di mio fratello si chiama Zayn. Sono una ragazza molto semplice, e in quella scuola
non c'ero arrivata con i soldi di papà, come molti altri, ma attraverso una borsa di studio, e di questo ne andavo fiera. 
 
Il professore entrò, aveva il viso tirato dalla stanchezza, e il nervosismo alle stelle. Ci invitò a prendere i nostri libri di teoria musicale e di cominciare
la lezione. 
Di solito la spiegazione sarebbe stata molto interessante, invece quel giorno il prof sembrava quasi scocciato.
Ma prima che potessi lasciare la stanza, dopo la fine della lezione mi chiamò.
-Signorina Malik un secondo.. - mi avvicinai alla cattedra aspettando che continuasse. 
-Volevo chiederle come procedeva il suo progetto, siamo a Genniaio, si insomma se ha bisogno di aiuto sa che può fare affidamento su di me - disse, facendo
forse il primo sorriso della sua giornata. 
-Oh.. la ringrazio Signore, per il momento va tutto bene, sto preparando vari pezzi al piano e altro, comunque, se avrò bisogno glielo chiederò - affermai.
Mi sorrise, e riprese a rimettere a posto la sua cartella.
-Scusi Signore.. - richiamai la sua attenzione.
-Mi dica .. - mi incitò.
-Io non voorei essere scortese, ma non l' ho mai vista cosi, si insomma lei ha sempre il sorriso sulle labbra, è successo qualcosa? - domandai. Forse mi avrebbe 
mandato a quel paese dicendomi di farmi gli affari miei, ma a volte la curiosità era più forte del buon senso. 
-No, non si preoccupi signorina Malik, una brutta discussione con mia moglie, ma sono cose che capitano, passerà.. - rispose mostrando un bellissimo sorriso.
Sorrisi anch'io, e dopo averlo salutato raggiunsi l'altra aula per un'altra ora di lezione. Dopo 5 ore, ormai la scuola era quasi vuota, di solito le ore ne erano
quattro, ma a volte mi piaceva seguire qualche lezione extra. 
Sentii dei rumori passando davanti all'aula di registrazione. Tornai indietro ed entrai, sperando che non fosse, di nuovo, qualche studente del primo anno 
che si era perso. Era Gennaio, e ancora si perdevano per i corridoi. 
La mia preghiera era stata accolta, quel "rumore" non era di nessuno studente senza il senso dell' orientamento, ma era la voce più bella che avessi mai sentito,
era profonda, ma dolce, mi aveva letteralmente folgorata, e non riuscivo a smettere di sentirla. 
Un ragazzo stava cantando 'Wherever You Will Go' dei The Calling, che a mio parere era una delle canzoni più belle di sempre. 
Ero come paralizzata, non riuscivo a staccarmi da li, ero inchiodata ad una porta rapita dalla voce di un ragazzo che non avevo mai visto, sembravo quasi
un'idiota, ma era più forte di me. 
Mi maledissi mentalmente quando dalla borsa mi cadde il telefono, il rumore fece fermare il ragazzo che si voltò incuriosito verso di me. 
-S-scusami, io non volevo disturbarti, me ne vado subito .. - dissi frettolosamente. 
-No aspetta .. - mi bloccò. Mi voltai nuovamente verso di lui. Wow, oltre alla bella voce, era anche un gran figo! Calma i bollenti spiriti Kate, hai appena fatto
una bella figura di merda. 
-Come mai mi stavi "spiando"? - chiese mimando le virgolette. 
-Bè...io ti ho sentito cantare e... cioè...hai una bellissima voce, cosi sono rimasta ad ascoltarti ... - brava Kate, balbetta. Stupida. 
-Ah.. grazie.. peccato che non tutti la pensano cosi.. - disse dispiaciuto. Quella frase mi colpì.
-Scusami se te lo chiedo, ma chi è quel malato di mente a cui non piace la tua voce?! - domandai poco fine, facendolo ridere. 
-Qualche professore mi ha.. consigliato di lasciare la scuola, poichè la mia voce non è poi cosi bella, anzi.. - parlava quasi con disprezzo. 
-Posso darti un consiglio? La maggior parte degli individui di questa scuola sono qui dentro grazie ai soldi di papà, magari sono delle oche dalla voce stridula,
ma finchè hanno i soldi da qui non se ne andranno mai, credimi se ti dico che la tua voce è splendida, non lasciarli vincere, combatti per i tuoi sogni.. - neanche
io sapevo da dove era arrivata quell'improvvisa saggezza, ma quando sentivo certe cose mi imbestialivo davvero. 
Mi sorrise, e io ricambiai, forse di quello che avevo detto non gliene fregava niente, ma non volveo vedere un altro ragazzo buttato fuori solo perchè si pagava
la scuola da solo, o almeno cosi credevo. 
-Seguirò di certo il tuo consiglio... - si fermò e io allunga subito la mano. 
-Kate, Kate Malik - mi presentai. 
-Piacere Kate, io sono Louis Tomlinson - mi strinse la mano. Nel mio stomaco sembrava stesse passando una branco di cani incazzati, ma non gli diedi 
troppo peso. 
-Scusami ma ora devo andare.. mi raccomando, stendili Louis - gli feci un occhiolino e uscii dalla stanza, non prima di aver visto di nuovo il suo spelndido sorriso,ovvio.
Tornai a casa a piedi, era strano quel grande freddo che si era abbattuto su Londra, ma poco mi importava, a me piaceva l'inverno. 
Quando fui arrivata urlai un 'Sono a casa' per vedere se c'era qualcuno. 
-UN LADROOO! - urlò Harry facendomi saltare come un petardo per la paura. 
-No idiota patentato sono io! - sbraitai.
-Appunto, sei una ladra... - affermò.
-E perchè sarei una ladra scusa? - ora ero davvero confusa. 
-Perchè hai rubato il mio cuore... - rispose convinto.
-Ma vaffanculo Harry..! - sbottai superandolo per andare in cucina. 
-Dai Kate stavo scherzando.. - disse scoppiando a ridere. Mi seguì come un cagnolino facendomi gli occhi dolci. Dannati occhioni verdi. 
Lo abbraccai forte, e lui ricambiò la stretta. Gli volevo molto bene, anche se spesso mi faceve incazzare per la sua pigrizia, ma era davvero un buon amico, c'era sempre
quando ne avevo bisogno e io ero lo stesso per lui. 
-Ti voglio bene Kate.. - sussurrò.
-E da dove viene tutta questa dolcezza? - chiesi, dato che non diceva mai cose del genere. 
-Non posso dirti che ti voglio bene? Allora vorrà dire che non te lo dirò più.. - disse fintamente offeso. 
-Harry.. - lo richiamai. 
-Mh.. - aveva girato il viso dall'altra parte. Mi faceva ridere quando faceva il bambino. 
-Ti voglio bene.. - dissi. 
Girò il viso di scatto, mi prese in braccio buttandomi sul divano e facendomi il solletico. Cominciai a ridere come una scema. Soffrivo il solletico da morire,   
e siccome loro lo sapevano, quando volevano vendicarsi di me mi distruggevano cosi. 
-Ti prego Harry, falla finita, Harry .. - lo pregavo senza smettere di ridere. 
-Tu..giù le zampe da mia sorella! - la voce di Zayn fece fermare Harry. Si alzò da sopra di me e mi aiutò ad alzarmi. 
-Ciao fratellone! - dissi baciandogli la guancia. 
-Che stavate facendo? -chiese. 
-Scopavamo amico, non l'hai visto? - lo prese in giro Harry. 
-Kate! - sbottò mio fratello. 
-Zayn.. ma tu gli credi? Tutta questa gelosia ti farà impazzire fratello! - dissi dandogli una pacca sulla spalla. 
Quando tornò anche Liam ci preparammo il pranzo. Sempre se si poteva chiamare pranzo quello schifo che aveva preparato mio fratello. 
Preferivo di gran lunga quando cucinava Liam, ma putroppo oggi era tornato tardi dal lavoro e Zayn si era offerto di "cucinare" qualcosa. 
Liam lavorava in un asilo, adorava i bambini e il suo lavoro lo rendeva molto felice, Harry invece insegnava box in una delle palestre più importanti di Londra, nonostante 
avesse solo 20 anni, aveva lasciato da parte l'agonismo preferendo il ruolo di allenatore. 
Nel pomeriggiò Liam mi accompagnò a fare shopping, quel poverino aveva portato le mie buste e sopportato i miei sbottamenti per 3 ore, cosi decisi di preparargli 
una bella cena per farmi perdonare. 
La sera mentre i ragazzi vedevano una partita di rugby alla tv, mi sdraiai sul divano con la testa sulle gambe di Harry, infilai le cuffiette e misi la riproduzione casuale. 
Forse era davvero il caso, forse era destino che ascoltassi quella canzone, ma era partita Wherever You Will Go, pensai subito a Louis, e alla sua voce, era straordinaria  
anche se il fatto che volessero allontanarlo dalla scuola non mi stupiva, dovevano lasciare spazio ai ricchi, e una voce splendida come quella di Louis avrebbe scombinato i loro piani. 
Pensando a lui, pensai anche ai suoi occhi, erano azzurri, bellissimi. Sinceramente speravo di rivederlo il giorno dopo. 
Harry mi tolse una cuffietta. 
-A cosa pensi? - chiese. 
-Niente.. scuola .. buonanotte ragazzi .. - li salutai cosi, un po' fredda(?) e andai a dormire. 
Non sapevo nemmeno io perchè l'avevo fatto, ma ogni tanto avevo bisogno di stare cosi un po' sola. Avevo, non so se potevo chiamarla "sensazione", avevo qualcosa sul cuore.
Ma non riguardava Louis. Non sapevo. Boh. Sensazioni stupide. 
 
 
 
 
 
 
Autrice: Ciao ragazzi :) Spero che questo primo capitolo vi induca a seguire la storia e a continuare a leggerla. Ho cercato di impostare una storia un po' diversa 
dalle altre, anche dalle altre che io stessa ho scritto, spero davvero di esserci riuscita. Volevo una storia più vera, quasi realistica. 
Ringrazio già chi leggerà, chi la seguirà, se qualcuno mi farà questo onore e vi dico subito che nei giorni seguenti, se non già domani pubblicherò subito il secondo capitolo.
Ero molto indecisa se pubblicare questa storia o no, ma poi mi sono convinta e spero di aver preso la decisione giusta.
In Kate ho messo un po' di me, del mio carattere e del mio essere, stupida, poco fine, ma con dei principi. Fatemi sapere se vi piace :) A presto! 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: SereNere_46