La pioggia scendeva lenta. 

Ad Elly piaceva immaginare che ogni goccia, ogni singola goccia fosse una storia.
Forse una ragazza come lei, in quello stesso momento piangeva. Dopotutto nessuno si accorge che piangi quando piove.
Elly camminava per la strada, sola, vuota. Pensava all'amore, quello che corrode, quello che ti logora dall'interno, ma che allo stesso tempo ti porta in paradiso anche solo per un attimo. Elly avrebbe ucciso per quell'attimo.
Quell'attimo che non sarebbe mai arrivato. Le lacrime scendevano, cristalline, pure, così piene di emozioni che ogni lacrima pesava tonnellate. La pioggia ora si faceva più fitta, i pensieri cambiano.
Elly ora pensava al futuro. Al futuro quello roseo. Quello che profuma di tè al limone in un pomeriggio di maggio. Quello che sa di lavanda. Quello che ti fa pensare agli abbracci, quelli dolci senza malizia.
Era arrivata a destinazione, dopo tutti questi pensieri, era arrivata. Il fiume scorreva lento tempestato da mille goccioline, mille lacrime. Elly si tolse il soprabito. << E come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose>>, canticchiando questa canzone, Elly smise di pensare.