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Autore: SliteMoon    16/07/2013    4 recensioni
Sono sempre stata un oggetto per mia madre.
Qualcosa da vendere al miglior offerente per ricavarne profitto.
Mi è vietato essere libera, mi è vietato essere me stessa.
Posso solo essere prigioniera in casa mia.
Beh, le cose stanno per cambiare.
Sono Emma Da Vinci e questa è la mia Ribellione.
Dal secondo capitolo:
“Mi affaccio alla finestra e mentre osservo le bellezze di Firenze penso che la mia vita sia solo uno scherzo. Non è possibile! Vivo nella culla dell’arte e mi è vietato crearla.
Mi è vietato essere me stessa.
Un’artista, ecco cosa vorrei essere.
Colei che materializza i suoi pensieri, colei che trova la libertà nella tela e nei colori.”
Genere: Azione, Generale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ezio Auditore, Leonardo da Vinci , Nuovo personaggio, Quasi tutti, Vieri de' Pazzi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Arte della Ribellione '
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Cap. 9
Imboscata

 

- Vieri! Come sei entrato!?
- Grazie alla tua deliziosa madre.- che maledetta bastarda! Ecco cosa tramava! Farebbe qualsiasi cosa per soldi.
- Finalmente siamo un po' da soli, mia cara.- dice accarezzandomi il viso.
- Lasciami subito maiale malato di mente!- dico levandogli la mano e spingendolo via.
Ride. Glielo levo io quel sorrisino ebete che si ritrova.
- Emma, Emma, Emma... è da troppo tempo che aspetto questo momento. Non ti lascerò scappare.
- Ma se siamo- purtroppo- promessi sposi solo da due giorni!
- Ti sbagli. Tua madre ti ha promesso a me oramai da oltre un anno.
- COSA!?- non ci posso credere! Appena mi ritrovo Caterina davanti giuro la sbudello.
- Si e ora che ti ho qui, non ti farò andar via.
- La fai sembrare una cosa romantica.
- Perchè lo è!
- NO! È l'opposto! È una cosa disgustosa! Come te!
- Come ti permetti!? Fa come vuoi. L'unica cosa certa è che tu sarai mia.- dice mentre mi annusa il collo.
- Stammi lontano!- tento di allontanarlo, ma non ci riesco.
Sussulto quando sento la sua mano palparmi il sedere.
- Schifoso! Lasciami!
- Sta' un po' zitta!- mi urla puntandomi un pugnale alla gola, stanco della mia resistenza.
- O stai calma e ti doni a me, o ti dimeni e muori sgozzata. A te la scelta.
Sono terrorizzata. Non ci penso nemmeno a donarmi a lui, il solo pensiero mi provoca un conato di vomito.
Mi affido al mio istinto: gli tiro una ginocchiata fra le gambe, che lui para senza alcuno sforzo.
- Come sei prevedibile.- finita la frase, mi bacia, ficcandomi mezzo metro di lingua in bocca. Che schifo! Appena si stacca, gli sputo in viso. Ben gli sta! Purtroppo questa mia reazione l'ha fatto alterare ancora di più.
Mi butta a terra e mi sovrasta con quell'orrendo corpo che si ritrova.
Mi infila le sue sudice mani nella scollatura, strizzandomi i seni, provocandomi dolore.
Tento per l'ennesima volta di liberarmi tirandogli ceffoni, pugni e urlando come una pazza, ma sono costretta a smettere per evitare di ritrovarmi senza testa.
Improvvisamente mi sento leggera, senza alcun peso addosso.
Un uomo incappucciato ha afferrato Vieri per il bavero, anzi, Ezio ha rizzato di peso quel viscido essere e gli sta dando anche una bella lezione.
- Ora, cane schifoso, vattene e lasciala in pace.- gli dice duro.
- Mmm, sarà un po' difficile, considerando che fra qualche mese sarà mia moglie.- dice calcando l'ultima parola. Perchè l'ha detto? Perchè l'ha detto a Ezio?
- COSA!?- esclama il belloccio incappucciato, schockato... belloccio? Ma cosa diamine penso?! E in una situazione del genere, per giunta!
- Oh Auditore, non lo sapevi? Se vuoi puoi anche assistere al matrimonio... se sarai ancora vivo.
- Fottiti brutto bastardo! Quello che creperà qui sei tu, e questa è una promessa. -dice ringhiando- Ed ora vattene.
Detto ciò, lascia andare Vieri, che inizia a scappare mezzo sanguinante urlando:
- Te la farò pagare, Auditore! Te la farò pagare e tu, cara Emma, sarai mia! Puoi starne certa!
Ignorando le sue urla, Ezio si volta verso di me e mi aiuta ad alzarmi.
- Stai bene? Ti ha fatto del male?- mi chiede preoccupato.
Non riesco a parlare, l'unica cosa che riesco a fare è piangere.
Mi sento sporca. Sento ancora le tracce delle mani di Vieri su di me.
Se non fosse stato per Ezio, avrei fatto la stessa fine di Elisa, la mia migliore amica, che venne uccisa due anni fa durante una violenza.
Da quando è morta, cerco di stare il più attenta possibile con gli uomini.
Meglio sola che male accompagnata.
Mentre sto ripensando a ciò che è appena accaduto, Ezio mi stringe in un abbraccio.
Appena mi accorgo di essere fra le sue braccia sussulto e tento di allontanarmi, ma il ragazzo si rifiuta di sciogliere l'abbraccio, per grande felicità del mio cuore.
Perchè la mia ragione è così in conflitto con i miei sentimenti?
- Emma, stai bene?- mi sussurra con tono dolce.
- S-si, grazie a te.- dico stringendomi al suo petto, ritrovando un po' di calma.
Mi stacco da lui qualche minuto dopo.
- Prima mi stavi spiando?
- No, cosa ti viene in mente...- dice con voce colpevole sorridendo.
- Si si, come no. Comunque grazie ancora. Te ne sono grata.
- Non c'è di che.- i nostri sguardi si incontrano per l'ennesima volta.
La paura e la disperazione di poco fa si sono perse nei suoi meravigliosi occhi color cioccolato.
- Ora devo andare, però promettimi che parlerai dell'accaduto con tua madre e Leonardo.
- Con mio fratello sicuramente, mentre con Cater... ehm, volevo dire con mia madre non ci penso nemmeno. C'è il rischio che quando me la ritrovo davanti la strozzo.- dico con voce gutturale e sguardo assassino.
- Perchè ce l'hai con tua madre?- mi fa sempre un orrendo effetto sentire quella parola associata a quella vipera.
- Perchè è grazie a lei che per poco Vieri non mi sgozzava! È grazie a lei se sono promessa a lui! È grazie a lei se la mia vita è uno schifo!- la rabbia riaffiora ripensando a come quella donna mi ha rovinato la vita. Finalmente mi sto completamente sfogando e il macigno che avevo sul petto si è sgretolato.
- Scusami, mi sono fatta trasportare dal rancore.
- Sta tranquilla, è naturale pensare certe cose se si è comportata così. Perdonami, ma ora devo andare da mia madre e mia sorella.
- Porta loro i miei saluti e le mie più sincere condoglianze.
- Lo farò. Mi raccomando, parla con tuo fratello.
- Certo. Ti do la mia parola.
- Arrivederci Emma.- detto ciò mi coglie alla sprovvista dandomi un bacio sulla guancia. Rimango paralizzata. Ragione e sentimenti sono in guerra. Una parte di me è al settimo cielo, l'altra è terrorizzata. Torno alla realtà quando lo vedo scendere in strada dalla finestra.
Mi affaccio al davanzale.
- A presto Ezio... e non provarci mai più!- gli vocio facendo la finta arrabbiata, perchè, devo ammetterlo, mi ha fatto piacere.- Mi hai sentito?! Non t'azzardare mai più e non far finta di nulla tanto lo vedo che stai ridendo!
- Ahah Emma... sei unica!- dice sorridendomi per poi salutarmi con la mano mentre se ne va.
Quel ragazzo! Lo conosco da nemmeno due giorni e già mi fa impazzire!




L'Angolino dell'autrice

Rieccomi qua dopo quindici giorni!
Mi dispiace per questo ritardo, ma le mie ideine se ne sono andate al mare in anticipo, lasciandomi qui con un gigantesco blocco X/
Non sono molto convinta di come è venuto questo capitolo.
Sono quasi impazzita per finirlo e purtroppo il blocco non se ne vuole andare -.-'
Comunque, tornando alla storia, quella schifosa di Caterina ha giocato un brutto scherzo a Emma.
Spero vi sia piaciuto :D
Ditemi cosa ne pensate e come posso migliorare ;)
Vi ringrazio per i vostri consigli e per i vostri apprezzamenti! <3
Purtroppo non posso assicurarvi che aggiornerò presto, perchè dipende tutto da questo maledetto blocco :(
Alla prossima!

SliteMoon

   
 
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