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Autore: goldenfish    16/07/2013    3 recensioni
Sono tondi e inespressivi, ma puoi trovarci riflesso di tutto. Immagini capovolte, pensieri deviati e cinici, volti di persone che non conosci e che non conoscerai mai, conchiglie e magari anche una sirena, una voce lontana, un litigio, un gatto che fa le fusa. Loro stanno li ad osservare dietro uno strato di vetro che distorce la realtà e la trasformano in un mandala confusionario e psichedelico.
Sono gli occhi dei pesci che raccolgono e immortalano ogni racconto, ogni frammento di ogni vita, ogni secondo, ogni pensiero.
E io, semplicemente, li raccolgo, li traduco e li riscrivo.
Genere: Dark, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Goldenfish dava da mangiare ai piccioni


Goldenfish se ne sta tranquillo, seduto su di una panchina. Le mani intrecciate in grembo.
Accartoccia il sacchetto con le briciole di pane, ogni tanto se le infila qualcuna in bocca e mastica, lento.
Così lento che perfino il sole tramonta prima che lui termini quel boccone insipido.
Quel pastone striscia lungo l'esofago di Goldenfish, come i lombrichi strisciano fuori dal terreno. Quando piove. Altrimenti se ne stanno al fresco sotto metri di terra, come la lingua di Goldenfish che riposa, immobile nella sua bocca. Goldenfish non parla. Mai.
Si limita a lanciare briciole ai piccioni che come ringraziamento scappano da lui, se prova ad avvicinarsi.
Eppure continua, imperterrito. Lancia le briciole di pan secco in terra. Sui suoi piedi.
Dentro le scarpe.
Dentro i calzetti.

Dentro la pelle.

E i piccioni si allontanano da lui. Lui che porta loro da mangiare. Lui che é il loro mangiare.

Povero Goldenfish, abbandonato sulla panchina, mentre deglutisce il suo boccone di pane fermo. La gente che gli sfila davanti lo ignora completamente. Non lo guarda nemmeno.
Per loro non è lui che sfama quelle sudice creaturine volanti. E' sempre qualcun altro. Tutti o nessuno. Dall'assessore allo spazzino. Ma mai lui.
All'anagafe non esiste nemmeno.
Avete mai sentito parlare di Goldenfish? No, ovviamente. E allora continuate ad ignorarlo. Continuate a passare davanti a quella panchina vuota, non sforzatevi di notare il suo lento e continuo masticare. Non guardate gli occhi tristi e le mani che stringono il pacchetto di pane secco.
Chiedete di Roberto Verdi. Lui si che è interessante. Non vi ha ancora raccontato l'ultima sul suo capo? Cosa aspettate? Correte a chiedergliela! Vi assicuro che c'è da ridere.
Lasciate perdere Goldenfish, che è li da sempre. E' noioso. Non ha mai nessun aneddoto da raccontare.
Al massimo può farvi notare, con movimenti quasi impercettibili, un nido di piccione, con le uova che si stanno schiudendo. I picoli sono così brutti che non vale la pena neanche di perderci del tempo.
Fate come se non ci fosse, anche quando vi mostra il punto preciso in cui finisce l'arcobaleno e se riesce ad afferarre una stella. Lasciate perdere il suo chiarore, lì, che brilla intenso tra le sue mani. Potete vederne altre 100, nel cielo. Sempre che Roberto Verdi non abbia altre imprese di cui vantarsi...
Fregatevene se lui, con il suo pastone in bocca, rimane fermo sulla panchina ad ammirare tutte quelle cose che voi non riuscite a vedere.
E' questo il motivo per cui mastica piano. Vuole sentire ogni briciola scrocchiare sotto i suoi molari, così come vuole carpire ogni singola sfumatura del mondo.

Ma a voi cosa v'interessa di tutto questo? Voi che non lo vedete neanche?

Ma lui è lì. E' sempre lì. Con il sacchetto di briciole in mano e osserva quello che voi non vedete, comprende quello che voi ignorate e ama quello che voi disprezzate.

E quando la notte si fa così nera, da non poter più distinguere niente, Goldenfish continua a scrutare l'oscurità alla ricerca di un qualsiasi movimento, anche il più misero perchè non ne è mai sazio.
E così per tutti i giorni di tutta la sua inutile vita.

Dopotutto, chi è Goldenfish?
Esiste davvero?
Avete mai pensato a lui, quando sorpassate una panchina imemrsa nel silenzio?
Sicuramente no e allora, perchè dare tanto peso a qualcosa che, in fondo, non esiste?

E se mi chiedete come faccio a saperlo, se io conosco Goldenfish, probabilmente vi deluderei perchè anche io, come voi, preferisco ascoltare le novelle di Roberto Verdi.
Solo che mi sono sempre chiesto chi gettasse tutte quelle briciole ai piccioni.

nda: allora era tantissimo che non aggiornavo questa raccolta! Spero che l'apprezziate come avete fatto con le altre di questa "serie"
un beso

Golden





 

  
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