Louis le sentiva, percepiva le emozioni della chitarra classica, i suoi sussurri, le sue espressioni, ma non riusciva, non poteva, accompagnarla con la sua voce, e allora prendeva il suo violino, il suo strumento personale, e chiudeva gli occhi; la seguiva, la guardava, cercava di capirla, le sorrideva, la ringraziava.
Le raccontava di quel ragazzo riccio che aveva visto quel giorno al parco.
[Mute!Louis]