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Autore: Vale_27    17/07/2013    0 recensioni
Questa storia è frutto della mia immaginazione. Scrivere mi rilassa e leggere ciò che scrivo mi fa sentire molto orgogliosa, spero che sarà lo stesso anche per voi, voglio vedere molte recensioni, per avere un vostro parere, almeno vengo a sapere dove sbaglio. Grazie a tutti e buona lettura.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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capitolo 2 "Vale, questo è mio marito, amore questa è Valentina che si occuperà della nostra casa" - disse Giulia. 
"P-p-piacere" - dissi io, porgendogli la mano
"Piacere mio" - disse lui, stringendomi la mano e guardandoci negli occhi. 
"Vale, lui è il calciatore della Juve di cui Hope parlava"
"Ah, capito"
"Non segui il calcio?" - domandò lui. 
"Non mi piace, non ho una buona opinione di voi calciatori, ma il gruppo di amici di cui faccio parte, sono Juventini e sono sempre allo stadio, anche mio fratello è Juventino ed ha come idolo un certo Fabio Quagliarella"
"Beh, hai davanti a te l'idolo di tuo fratello" - continuò lui. 
"Sei tu? Sei tu questo qui?" - dissi io, prendendo il mio iphone e facendogli vedere la foto che aveva con mio fratello. 
"Ah, lui è tuo fratello? Ricordo bene questo ragazzo allo stadio olimpico a Roma" 
"Si, proprio lì, siamo di Roma" 
"Quel ragazzo è davvero fantastico" - continuò Fabio. 
"Grazie, ora passiamo alla casa" - dissi io. 
Spiegai loro tutta la casa e gli piaceva molto. Andammo a vedere anche l'altra che era a due passi da questa qui, ma non gli convinceva, quindi decisero di prendere questa qui. 
"Allora questa qui vi piace?" - dissi io, mostrando loro ancora una volta la villetta. 
"Si, questa è perfetta" - rispose Giulia. 
"Bene, allora inizio a svolgere le pratica di acquisto, passate domani per firmare alcune carte e vi consegno le chiavi. Ah, saremo vicini di casa, visto che questa villetta accanto è la mia" - dissi io.
"Che bello Vale, grazie davvero, sei molto gentile" - disse Giulia. 
"Di nulla, ho solo fatto il mio lavoro" - risposi, mentre io e Fabio non facevamo altro che guardarci e sorridere. 
"Giulia, devo accompagnarti?" - domandi. 
"Nono, torno con Fabio, allora ci vediamo domani" - disse Giulia.
"Sisi a domani" 
"Ciao" - disse Fabio. 
Andai verso la macchina e tornai in ufficio. Quel ragazzo mi aveva stregato, il suo sorriso, il modo di guardare, di guardarmi. Oooh basta, lui è sposato ed è un calciatore, sappiamo tutti come sono, quindi devo dimenticarlo. 
Arrivata in ufficio, c'era Hope. 
"Com'è andata?" - domandò. 
"Bene bene, hanno preso una villetta vicino alla mia, domani vengono a firmare e a ritirare le chiavi"
"Perfetto, grande Vale" 
"Ahahahah non ho fatto nulla se non il mio lavoro"
"Tu fai tanto per la mia agenzia"
"Sono fiera di farlo, ora vado in ufficio a svolgere dei preventivi, oggi ho un altro cliente, speriamo bene, mangio un panino al volo e mi metto a lavoro" 
"Torna a casa, torni più tardi"
"Nono, resto qui, mi sono fatta anche il panino prima di venire, tranquilla"
"Va bene come vuoi"
"A dopo Hope"
Andai in uffico e sistemai le ultime cose e inizia anche le pratiche per la casa Quagliarella. A proposito di Quagliarella, dovevo dirlo ad Andrea. Leggo la sua risposta:
"Uuuuh poi mi racconti, t'amo"
Decisi di chiamarlo. Dopo un paio di squilli rispose. 
"Valeee"
"Amore mio, come stai?"
"Bene, bene, tu?"
"Bene, amore tieniti forte"
"Torni a Roma?"
"No, amore non è questo, stamattina ho conosciuto il tuo idolo"
"Davvero?"
"Si e si ricorda anche di te dopo avergli mostrato la vostra foto. Si ricorda anche che era allo stadio Olimpico di Roma"
"Mi stai prendendo in giro?"
"No, è la verità" 
"Dio Vale, sei fortunata"
"Ahahha scemo, beh amore torno a lavoro, fai il bravo ti vengo a prendere presto, un bacio"
"Ciao amore, ci sentiamo stasera, io ti aspetto, un bacio"
Attaccai la telefonata, quel ragazzo mi mancava tantissimo e come se non bastasse i miei pensieri erano tutti per questo FABIO QUAGLIARELLA!
Basta, dovevo togliermelo dalla testa, ma era impossibile, dio quanto era bello e perfetto. 
Avevo passato la giornata tra ufficio e in giro per le case con dei clienti. 
Mi squilla il telefono era un numero nuovo, rispondo:
"Pronto"
"Vale, sono Giulia, il tuo numero l'ho preso dal biglietto da visita"
"Si Giulia, dimmi"
"Ti va di aiutarmi ad arredare la casa?"
"Non penso che abbiamo dei gusti uguali"
"Dai, solo quando hai un po' di tempo, ho visto che sei piena di lavoro"
"Va bene, allora salvo il tuo numero e appena posso ti richiamo e ci mettiamo d'accordo"
"Perfetto, grazie mille, a domani baci"
"Un bacio"
Attaccai la telefonata e mannaggia a me che avevo accettato, ora avrei visto Fabio spesso, anche se essendo vicini di casa l'avrei visto ancora più spesso. Dio che casino, dovevo togliermelo dalla testa, altrimenti sarei impazzita. 
Tornata a casa, mi buttai in un bagno caldo e dopo ordinai una pizza. Non avevo voglia di cucinare e poi adoravo la pizza. 
Dopo un po' arrivò il ragazzo con la pizza, la mangiai guardando un po' di tv, ma non faceva nulla di interessante. Mentre riordinavo casa, qualcuno bussa alla porta. Guardo l'ora le 22:30, chi sarà. 
Apro e d'avanti mi ritrovo il ragazzo di stamattina, il ragazzo che mi ha stravolto, il calciatore. 
"Ciao, ti serve qualcosa?" - dissi. 
"No, ma passavo di qui, è volevo farti un saluto" - rispose. 
"Ah, entra, posso offrirti qualcosa? Scusa nelle condizioni che mi vedi, ma in casa non bado a come mi vesto" 
"Tranquilla, sei bella lo stesso. Comunque si dai qualcosa lo bevo"
"Entra allora"
"Ma questa casa e tipo quella mia?"
"Si, solo che la tua è un po' più grande" - dissi, sorridendo. 
"Capito"
"Cosa posso offrirti?"
"Qualsiasi cosa, basta che sia analcolica"
"Ahahah bene un succo va bene?"
"Benissimo"
Offrì lui il succo e iniziammo a parlare. 
"Allora sei da molto qui a Torino?" - domandò lui. 
"4 anni ormai, tu?" 
"Tre anni quasi"
"Capito"
"Allora, come mai non ti piace il calcio e noi calciatori?"
"Perché penso che sia una perdita di tempo gridare dietro a dei ragazzini che rincorrono un pallone e si montano la testa e guadagnano milioni e milioni"
"Bella opinione hai di noi"
"Te l'avevo detto"
"E come mai sono l'idolo di tuo fratello?"
"L'idolo non si scese, ti prende e alla fine sei fottuto"
"Hai un idolo?"
"Si, c'è no, vabbe lascia stare"
"Sei misteriosa"
"Questa sono io"
"E vai più che bene, fidati"
"Ahhaha ma se nemmeno mi conosci e comunque cosa hai detto a tua moglie?"
"Che ero a casa di Simone"
"Un tuo compagno di squadra?"
"Si"
"Perché gli hai mentito?"
"Ero da lui, ma poi mi andava di passare da te e sono passata"
"Ci conosciamo da poche ore e già sei qui in casa mia"
"Dettagli"
"Ahhaha che scemo"
"Posso farti cambiare idea sul calcio e sui calciatori?"
"Se ti va tanto, provaci"
"E' un si?"
"E' solo un modo per farti capire che puoi fare quello che vuoi, ma ricordati di tua moglie"
"Diventeremo vicini di casa"
"Io non ci sto sempre a casa, quindi se ci vediamo sarà raro"
"Beh, aspetta a dirlo"
"Beh, mi sa che è ora che torni da tua moglie e che io finisco di fare alcune cose e poi a nanna"
"Mi sa anche a me, grazie per questa chiacchierata"
"Di nulla, infondo sei simpatico"
"1 a 0 per me"
"Si, ma guarda che so difendermi"
"Sono un'attaccante e so spezzare le difese"
"Ahhaha okei, per stasera può bastare"
"Ciao bella a domani"
"Ciao calciatore scemo"
Mi da un bacio non lontano dalle labbra e va via. Chiudo la porto e mi ci appoggio dietro con un sorriso che non vedevo sul mio viso da tempo, ma sapevo che era sbagliato, ma stavo bene. Stavo giocando con il fuoco e forse mi sarei bruciata.

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