Ciao
ragazze, vi avviso fin d'ora che me ne lavo le
mani di ciò che uscirà da questo schizzo di
follia.
Ho
pensato di scrivere una storia dedicata alla mia
coppia del cuore, farcita dai titoli delle canzoni più
famose del grande
Claudio Baglioni.
Canzoni
che mi hanno fatto sognare nei miei anni
migliori e in un certo senso voglio ringraziarlo per quello che ha
fatto.
Fatemi
sapere se vi piace; se così sarà ne ho pronte
altre due con i titoli di altri cantanti.
Per
agevolarvi ho deciso di mettere i titoli con un
altro colore e in maiuscolo; ciao a tutte e buona lettura.
P.S.
VISTA LA CHIUSURA
DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE ELIMINANDO LE
FOTOGRAFIE
Un
viaggio alla ricerca della felicità - capitolo
unico
Questo
inverno appena cominciato, sembra
interminabile.
Io
da SOLO,
mi trovo in un luogo per me del tutto estraneo; sono a MONTESACRO,
LA PIANA DEI CAVALLI BRADI.
Sono
venuto qui, perchè dalle ultime notizie che ho
avuto dall'investigatore che ho assunto, tu sei stata avvistata in
questo
posto.
E'
praticamente incredibile che io, un Purosangue
spocchioso, viziato e altezzoso, abbia passato gli ultimi miei due anni
e mezzo
a cercare una Mezzosangue come te.
Sono
arrivato qui una settimana fa, dopo aver girato
non so più quanti posti ed esco a cercarti sia i giorni che
le NOTTI ma
finora non ho avuto alcun risultato.
Sono
partito da Londra senza pensarci un secondo di
più, mandando al diavolo anche i rimbrotti e le minacce del
mio caro paparino,
che "gentilmente" m'invitava a non cercarti più e a
dimenticarti.
In
realtà, sono stato felice di lasciarmi alle spalle
il Manor, perchè lì la SIGNORA
DELLE ORE SCURE la
fa da padrona e io mi ero ridotto a essere un lumicino senza di te, che
sei la
mia luce.
QUANTE
VOLTE,
girando per quegli interminabili e scuri
corridoi che ti avevano sempre spaventata, mi ritrovavo a pensare:
" QUI
DIO NON C'E' e
di sicuro non ci metterebbe
neppure un piede!".
Se
ripenso al nostro ultimo incontro, mi sembra di
sentire ancora i nostri cuori uniti a battere all'unisono; ora il loro
suono mi
arriva alle orecchie, come la melodia di TAMBURI
LONTANI.
All'alba
mi resta la consapevolezza di QUANTA
STRADA DA FARE prima
di poterti ritrovare di nuovo.
Camminando,
sono giunto in una stazione praticamente
abbandonata e sono qui fermo ad ASPETTARE
UN TRENO; PER
DOVE?
Io per primo non lo so.
I
VECCHI,
seduti sulle panchine parlano di ricordi
lontani e di malinconie e mi ritorna in mente il nostro ultimo incontro.
Sono
l'unico colpevole della tua scomparsa; come un
povero illuso, ero convinto che mio padre ti avrebbe accettata.
Pensavo
che la guerra ormai finita, gli avesse messo
un pò di sale in zucca ma invece, non è stato
così.
La
sera prima ti avevo portato a casa mia; ricordo che
tremavi, perchè quel posto era pregno di
dolorosi
ricordi per te ma ti eri fatta forza, per
amore mio.
Non
appena entrammo in salone mano nella mano, mio
padre ci aggredì urlandomi contro che dovevo farti andare
via ma io mi opposi.
Fuori
c'era un tempaccio e gli dissi che per quella
notte avresti dormito con me, in camera mia.
Lui
urlò e strepitò ma non mi fece cambiare idea:
appellai del cibo dalle cucine e ci chiudemmo in camera mia a cenare.
Facemmo
teneramente l'amore e poi ci addormentammo.
L'indomani
mattina quando mi svegliai, tu ti stavi
vestendo e io mi alzai di botto dal letto.
Tu
ti accorgesti di me e guardandomi negli occhi mi
dicesti: " IL
MATTINO SI E' SVEGLIATO è
ora che io mi metta in cammino.
Fuori
c'è il sole e io non sono la benvenuta qui; lo
hai visto anche tu.
Non
voglio crearti problemi quindi ti prego, FAMMI
ANDARE VIA ora.
Ti
strinsi forte a me e tu, in lacrime mi dicesti:
" STAI
SU Draco, LA
VITA E' ADESSO.
VIVI giorno
per giorno e fallo con emozione; se lo
farai, AVRAI sempre
la certezza
di avermi al tuo fianco.
NOI saremo
sempre vicini, TIENI
A MENTE questo!".
Ti
asciugasti con una mano, le lacrime che ti
scendevano sulle guance e mi facesti un enorme sorriso, quando ti
consegnai un
piccolo CARILLON.
Rimanesti
incantata ad ascoltare quel dolce DO
RE MI FA SOL che
ti allietava il cuore.
Sapevamo
entrambi quale era stata la mia scelta:
ancora una volta per pura vigliaccheria, non ero riuscito a mettermi
contro il
grande Lucius Malfoy e ti stavo lasciando andare via dalla mia vita e
dal mio
cuore.
Ero
solo un vigliacco senza palle, che non meritava e
non merita tuttora di essere felice.
Prima
di andartene definitivamente, ti avvicinasti a
me e mi dicesti: " Ricorda che per te ogni giorno
sarà UN
GIORNO NUOVO, UN NUOVO GIORNO!".
Mi
abbassai sulle tue labbra ti diedi un bacio leggero
e tu sorridendo mi dicesti: " TUTTO
QUA?".
Io
scoppiai a ridere e ti strinsi forte a me poi al
tuo orecchio sussurrai: " BUONA
FORTUNA!".
Tu
annuisti e dopo aver rimpicciolito le valigie, le
mettesti in tasca e con mezzo giro sparisti davanti ai miei occhi.
Sentii
le lacrime bagnarmi le guance e mi sorpresi di
questo: ero convinto di non essere in grado di provare dei sentimenti
ma tu
avevi cambiato le cose.
Ero
sicuro che tu fossi tornata dai Weasley e contavo
di venirti a trovare, anche solo per vederti da lontano.
Non
volevo più farti del male e se la tua felicità
era
quella di sposare il rosso straccione, ti avrei lasciata libera di
farlo.
Non
avevo diritti su di te e vedere mio padre girare
gongolante per i corridoi, per aver vinto ancora una volta su di me, mi
dava la
giusta misura di questo concetto.
Avevo
messo ancora una volta lui al primo posto,
nonostante fosse stata sua la colpa se avevo passato un adolescenza di
merda e
giravo per le strade con un orrendo tatuaggio sul braccio sinistro.
Un SABATO
POMERIGGIO,
dopo una settimana dalla tua partenza, un gufo rachitico mi
consegnò una
strana CARTOLINA
ROSA che
scoprii ben presto essere di Weasley femmina.
In
quel pezzo di carta, lei mi chiedeva tue notizie e
il cielo mi crollò addosso.
Se
tu non eri con loro, dove diavolo potevi essere
finita?
Le
risposi chiedendole un appuntamento e un'ora dopo,
ero davanti all'ingresso di Florian Fortebraccio a Diagon Alley.
APRII
QUELLA PORTA ed
entrai nella gelateria,
guardandomi attorno.
Finalmente
ad un tavolo li vidi: il rosso straccione,
sua sorella e il ragazzo sopravvissuto.
Mi
avvicinai lentamente e quando fui al loro tavolo,
spostai una sedia e mi accomodai.
La
Weasley femmina prese subito la parola dicendo:
" Malfoy non pensare MALE
DI ME né
di loro.
Vogliamo
solo sapere come sta Hermione!".
Io
la guardai poi le dissi: " Vorrei saperlo
anche io!"; lei sgranò gli occhi e lo straccione e lo
sfregiato scattarono
in piedi.
All'unisono
cominciarono ad urlare: " CHE
SIGNIFICA? LEI ERA CON TE!" ma la rossa alzò una mano con un
gesto
imperioso, facendo loro cenno di tacere e io risposi: " No, lei non
è con
me!
Se
ne è andata via una settimana fa, dopo che mio
padre l'ha aggredita cacciandola dal Manor.
Ero
convinto che fosse da voi ed ero tranquillo ma
visto che non è così, ho intenzione di cercarla
per poterla trovare al più
presto possibile!".
Quei
due trogloditi cominciarono ad urlare che dovevo
lasciarti in PACE e
che avevo perso
tutti i diritti su di te.
Le
loro parole facevano male, perchè sfondavano una
porta aperta, mettendomi di fronte ad un innegabile verità:
ero un fallito, che
aveva perso la sua ultima possibilità di essere felice.
Ancora
una volta fu la rossa a ristabilire l'ordine e
inaspettatamente, mi porse la mano dicendo:
"
Malfoy, se Hermione ha visto del buono in te,
io non ho nessun motivo per dubitarne.
Vedo
che la ami e so che farai l'impossibile per
trovarla quindi ti affido la persona più importante per me e
ti prego solo di
riportarcela presto!".
Ero
scioccato, per la fiducia che lei mi stava
accordando e unii la sua mano con la mia.
Con
quella STRETTA
DI MANO suggellammo
un accordo: io avrei trovato Hermione e l'avrei riportata a Londra poi
l'avrei
lasciata libera di scegliere con chi stare.
Questo
era il minimo che potevo fare.
Non
appena uscii da Fortebraccio, mi diressi
velocemente a casa di NASO
DI FALCO,
un ragazzo che era capace di trovare anche il diavolo in persona se
solo lo
voleva.
Quando
bussai alla sua porta, mi aprii sua madre
la SIGNORA
LIA e
dopo aver saputo che cercavo suo
figlio, m'indicò la sua camera.
Dopo
essere entrato, lo salutai e gli dissi:
" IO
SONO QUI,
perchè ho bisogno dei tuoi servigi!".
Gli
spiegai la situazione e lui mi promise di mettersi
subito al lavoro.
E
lo fece, eccome se lo fece ma trovarti si rivelò
subito un impresa quasi impossibile.
Era
come catturare il fumo con le mani, eri sempre uno
o due passi avanti a noi.
Ogni
volta che pensavamo di avere una pista certa, si
rivelava un nuovo buco nell'acqua e sentivo di perdere le speranze ogni
momento
di più.
Mio
padre mi assillava urlandomi nelle orecchie che
ero impazzito, che tu mi avevi lanciato una maledizione, che mi avevi
infettato
con il tuo sangue sporco e che se non mi fossi ravveduto al
più presto, ci
avrebbe pensato lui a guarirmi.
Ma
che ne poteva capire lui, che non era mai stato
innamorato: non aveva amato neppure mia
madre
che aveva sposato sotto contratto quindi lui era
l'ultima persona che poteva arrogarsi il diritto di dirmi cosa fare
della mia
vita.
Troppe
volte glielo avevo permesso ma ora era giunta
il momento di prendere in mano le redini della mia esistenza.
Settimanalmente
informavo la rossa, suo fratello e lo
sfregiato degli sviluppi della faccenda e questi incontri avevano
creato tra di
noi, una sorta di strana accettazione.
Il
mio amico continuava il suo lavoro, andando in giro
a mostrare a tutti le tue FOTOGRAFIE che
mostravano la tua FACCIA
PULITA e
il tuo splendido sorriso.
Nei
primi GIORNI
DI NEVE,
Naso di falco arrivò nella città eterna, Roma.
Da
alcune testimonianze tu eri stata avvistata a
Montesacro e sembrava che stavolta fosse quella buona.
Quando
lui mi contattò, io preparai in quattro e
quattr'otto le valigie e scesi al piano di sotto, per comunicare a mio
padre la
mia partenza.
Lui
come al suo solito, urlò e strepitò minacciandomi
di diseredarmi ma la cosa, mi lasciò del tutto indifferente.
Avevo
del denaro mio da parte ma non era necessario
che lui lo sapesse.
Che
si tenesse pure i suoi soldi ma avrebbe perso me:
a causa del suo modo gelido e severo di crescermi, non ero mai stato in
grado
di amare fino a quando non eri arrivata tu nella mia vita e ora che
avevo
assaggiato il dolce gusto della libertà, mi ero accorto che
non potevo più
farne a meno.
Il
subdolo Lucius Malfoy però, non la pensava come me
e in un solo gesto tirò fuori la bacchetta e mi
lanciò addosso un Incarceramus.
Lo
schivai con un solo movimento della testa e a mia volta
tirai fuori la bacchetta e gli lanciai uno Stupeficium ma purtroppo
andò a
vuoto.
Lui,
a sua volta cercò di colpirmi con un Confundus ma
anche stavolta riuscii a cavarmela.
Mi
stava facendo perdere del tempo prezioso, tempo che
avrei potuto spendere a cercare te quindi al culmine della mia
pazienza, gli
lanciai contro un Petrificus Totalis che lo colpii in pieno e lo fece
crollare
sul tappeto del salotto.
Prima
di smaterializzarmi dal Manor alla volta del Bel
Paese, avvisai il mio elfo Lelo delle condizioni di mio padre e lui mi
disse
che ci avrebbe pensato più tardi.
Dopo
un mezzo giro su me stesso, arrivai in un vicolo
di Roma e subito mi misi in contatto con Naso di falco.
Lui
mi indicò dove eri stata vista l'ultima volta e io
mi ritrovai a pregare Merlino, Morgana e tutti e quattro i fondatori,
di non
essere arrivato tardi anche stavolta.
Questi
due anni e mezzo mi pesavano e anche tanto;
avevo la necessità fisica di vederti, accarezzarti, toccarti
e se fossi stato
fortunato di baciarti e fare l'amore con te.
STRADA
FACENDO è
già passata una settimana dal mio
arrivo e ora sono qui, fuori dalla stazione di SISTO
V.
Sono
fermo davanti ad un POSTER che
pubblicizza l'arrivo del CANZONIERE con
una didascalia che dice W
L'INGHILTERRA e
i miei pensieri viaggiano, tornando indietro al nostro ultimo, lieve
bacio.
Ad
un tratto sento una fresca risata e un brivido mi
scende veloce lungo la colonna vertebrale.
Conosco
quel suono, lo riconoscerei tra un milione:
sei tu, amore mio.
Mi
giro di scatto e ti vedo; sei in un mezzo ad un
prato che stai correndo mentre ridi serena e felice.
Per
un attimo ho il terrore di vederti felice con un
altro uomo ma per fortuna questo non succede.
Quello
che vedo dopo però, è forse peggio: tu arrivi
di corsa verso un cespuglio e dopo esserti chinata dici: " Buuuuuu!"
e scoppi a ridere poi tiri su tra le braccia, la più bella
bambina che abbia
mai visto.
Una
lama mi entra gelida nel cuore, perchè ciò vuol
dire che tu ti sei rifatta una vita con qualcun altro.
Che
diritto ho io di tornare da te a sconvolgertela di
nuovo?
Ti
giro le spalle, pronto ad andarmene via ma le tue
parole mi bloccano sul colpo: " Bella la mia Narcissa, sei la bambina
più
bella del mondo; se solo il tuo papà potesse vederti!".
Mi
rigiro a fissarti con la bocca spalancata: hai
chiamato tua figlia con il nome di mia madre e ancora non capisco il
perchè.
Senza
riuscire a comandare il mio corpo, mi avvicino
passo dopo passo e ad un tratto tu ti giri verso di me.
Non
appena mi vedi sgrani gli occhi e inizi a tremare.
Che
succede amore mio, perchè fai così? E' proprio
così terribile per te, vedermi?
Anche
tu inizi ad avvicinarti a me, tenendo stretta
tra le braccia tua figlia e quando sei ad un passo da me, con le
lacrime agli
occhi mi dici: " Draco... TU
COME STAI?".
Io
ti fisso, ancora senza parole mentre sento le
lacrime, scendermi lente lungo le guance.
L'ULTIMA
NEVE non
si è ancora sciolta e io avverto
il freddo congelarmi le ossa.
Sei
bella come una stella luminosa, colorata come
una RAGAZZA
DI CAMPAGNA ed
eterea come la luna.
Vedendo
che non rispondo, tu mi fai un sorriso poi
sposti lievemente la tua creatura girandola verso di me e dici: "
Draco,
ti presento Narcissa Granger, nostra figlia!".
Il
mondo smette di scorrere per me che in
quell'istante fisso lo sguardo su quello splendore: mi assomiglia in un
modo
impressionante, ha i miei stessi occhi e i miei stessi capelli.
E'
mia figlia e io sento il cuore, battermi violento
nel torace.
Tossisco
per ritrovare la voce e quando ci riesco
dico: " Sono due anni e mezzo che ti cerco.
Non
sai quante volte mi sono chiesto CHISSA'
SE MI PENSI,
se mi ami ancora o se mi odi per la mia
vigliaccheria e tu ora sei qui e tieni tra le braccia la bambina che
abbiamo
creato insieme.
Non
puoi neanche immaginare QUANTO
TI AMO,
non so dirti QUANTO
TI VOGLIO ma
tu lascia battere il tuo cuore, DAGLI
IL VIA.
Nella
vita delle persone, gli AMORI
IN CORSO sono
tanti E TU sei
il più importante.
Tu
e nostra figlia, la nostra splendida bambina che mi
ha dato nuovamente una ragione per vivere; una ragione, che avevo perso
quando
sei sparita dalla mia stanza due anni e mezzo fa.
IO
ME NE ANDREI solo
se tu mi dicessi che non mi ami
più, ma mi auguro con tutta la mia dannata anima che non sia
così.
CON
TUTTO L'AMORE CHE POSSO cercherò
di
cancellare questi due anni e mezzo di solitudine facendoli
diventare 1000GIORNI
DI TE E DI ME.
LE
MANI E L'ANIMA vi
appartengono, il mio CUORE
D'ALIANTE vola
verso di voi, il mio DOMANI
MAI sarà
senza di voi.
Certo ANCORA
LA PIOGGIA CADRA' sul
selciato ma ci bagnerà tutti e tre uniti.
AMORE
BELLO,
tutto quello che ti posso dare è QUESTO
PICCOLO, GRANDE, AMORE.
ORA
CHE HO TE e
nostra figlia sono felice e
io TI
PRENDO COME MIA SPOSA se
non mi
rifiuterai e NAVIGANDO insieme,
supereremo le traversie della vita!".
Poi
ti porgo la mano e tu l'afferri stretta quindi mi
metti tra le braccia nostra figlia dicendo: " Cissy, questo
è il tuo
papà!".
Sentire
quella piccola parola e il calore di mia
figlia tra le braccia, mi destabilizza da morire: sono padre e ancora
non ci
credo.
Sciolgo
la stretta con te e con la mano libera, faccio
una carezza sul tuo volto.
Mi
sorridi e io ti dico: " ANDIAMO
A CASA!".
Tu
annuisci e stringendo forte nostra figlia, ci smaterializziamo a casa
tua dove
con due colpi di bacchetta, raccogli tutte le cose tue e di Narcissa
poi quando
sei pronta, mi fai un cenno e ristringendoci forte, scompariamo
apparendo di
fronte alle bianche scogliere di Dover.
Questo
posto mi è sempre piaciuto, perchè mi da un
senso di pace e di tranquillità: per questo quando ne ho
avuto la possibilità,
ho comprato una bella casa che ora sarà la mia, di Hermione
e di Narcissa.
Quando
entriamo nella villetta, tu con gli occhi
luminosi come stelle, fai il giro delle stanze e dopo aver scelto la
camera di
Narcissa, l'arredi con la magia e la metti a dormire poi mi raggiungi
al piano
di sotto.
Io
nel frattempo ho avvisato sia Naso di falco che la
rossa, della novità e ora sono qui fermo come un broccolo,
ad ammirare la mia
donna, il mio amore, colei che mi ha reso padre mentre si avvicina
scendendo le
scale.
Quando
arrivi tra le mie braccia, ti stringo forte a
me e dico: " ANIMA
MIA,
mi sembra un sogno.
Dopo
due anni e mezzo, tu sei di nuovo tra le mie
braccia e sei tornata nella mia vita arricchendola con una splendida
bambina.
Ti
amo e ti amerò per tutto il resto della mia
miserabile ed inutile vita!".
Che
vadano a farsi fottere Lucius, il suo rancore, il
suo odio e i suoi pregiudizi, che vadano al diavolo i suoi dannati e
odiosi
Mangiamorte, che vadano a quel paese il rosso e lo sfregiato.
Ora
quello che importa è che Hermione sia nuovamente
con me e felice, suggello con un bacio profondo, la promessa di un
futuro
felice.