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Autore: lorian    17/07/2013    7 recensioni
Ho pensato di scrivere una storia dedicata alla mia coppia del cuore, farcita dai titoli delle canzoni più famose del grande Claudio Baglioni.
Draco in questa one shot si ritroverà a comprendere che errore enorme ha fatto a rinunciare ad Hermione e cercherà di porvi rimedio.
Ovviamente i personaggi non mi appartengono dato che sono usciti dal geniale cervellino della zia Row e la mia storia è scritta senza scopi di lucro.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao ragazze, vi avviso fin d'ora che me ne lavo le mani di ciò che uscirà da questo schizzo di follia.

Ho pensato di scrivere una storia dedicata alla mia coppia del cuore, farcita dai titoli delle canzoni più famose del grande Claudio Baglioni.

Canzoni che mi hanno fatto sognare nei miei anni migliori e in un certo senso voglio ringraziarlo per quello che ha fatto.

Fatemi sapere se vi piace; se così sarà ne ho pronte altre due con i titoli di altri cantanti.

Per agevolarvi ho deciso di mettere i titoli con un altro colore e in maiuscolo; ciao a tutte e buona lettura.

 

P.S. VISTA LA CHIUSURA DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE ELIMINANDO LE FOTOGRAFIE 

 

Un viaggio alla ricerca della felicità - capitolo unico                                                                              

 

Questo inverno appena cominciato, sembra interminabile.

Io da SOLO, mi trovo in un luogo per me del tutto estraneo; sono a MONTESACRO, LA PIANA DEI CAVALLI BRADI.

Sono venuto qui, perchè dalle ultime notizie che ho avuto dall'investigatore che ho assunto, tu sei stata avvistata in questo posto.

E' praticamente incredibile che io, un Purosangue spocchioso, viziato e altezzoso, abbia passato gli ultimi miei due anni e mezzo a cercare una Mezzosangue come te.

Sono arrivato qui una settimana fa, dopo aver girato non so più quanti posti ed esco a cercarti sia i giorni che le NOTTI ma finora non ho avuto alcun risultato.

Sono partito da Londra senza pensarci un secondo di più, mandando al diavolo anche i rimbrotti e le minacce del mio caro paparino, che "gentilmente" m'invitava a non cercarti più e a dimenticarti.

In realtà, sono stato felice di lasciarmi alle spalle il Manor, perchè lì la SIGNORA DELLE ORE SCURE la fa da padrona e io mi ero ridotto a essere un lumicino senza di te, che sei la mia luce.

QUANTE VOLTE, girando per quegli interminabili e scuri corridoi che ti avevano sempre spaventata, mi ritrovavo a pensare: " QUI DIO NON C'E' e di sicuro non ci metterebbe neppure un piede!".

Se ripenso al nostro ultimo incontro, mi sembra di sentire ancora i nostri cuori uniti a battere all'unisono; ora il loro suono mi arriva alle orecchie, come la melodia di TAMBURI LONTANI.

All'alba mi resta la consapevolezza di QUANTA STRADA DA FARE prima di poterti ritrovare di nuovo.

Camminando, sono giunto in una stazione praticamente abbandonata e sono qui fermo ad ASPETTARE UN TRENO; PER DOVE? Io per primo non lo so.

I VECCHI, seduti sulle panchine parlano di ricordi lontani e di malinconie e mi ritorna in mente il nostro ultimo incontro.

Sono l'unico colpevole della tua scomparsa; come un povero illuso, ero convinto che mio padre ti avrebbe accettata.

Pensavo che la guerra ormai finita, gli avesse messo un pò di sale in zucca ma invece, non è stato così.

La sera prima ti avevo portato a casa mia; ricordo che tremavi, perchè quel posto era pregno di

dolorosi ricordi per te ma ti eri fatta forza, per amore mio.

Non appena entrammo in salone mano nella mano, mio padre ci aggredì urlandomi contro che dovevo farti andare via ma io mi opposi.

Fuori c'era un tempaccio e gli dissi che per quella notte avresti dormito con me, in camera mia.

Lui urlò e strepitò ma non mi fece cambiare idea: appellai del cibo dalle cucine e ci chiudemmo in camera mia a cenare.

Facemmo teneramente l'amore e poi ci addormentammo.

L'indomani mattina quando mi svegliai, tu ti stavi vestendo e io mi alzai di botto dal letto.

Tu ti accorgesti di me e guardandomi negli occhi mi dicesti: " IL MATTINO SI E' SVEGLIATO  è ora che io mi metta in cammino.

Fuori c'è il sole e io non sono la benvenuta qui; lo hai visto anche tu.

Non voglio crearti problemi quindi ti prego, FAMMI ANDARE VIA ora.

Ti strinsi forte a me e tu, in lacrime mi dicesti: " STAI SU Draco, LA VITA E' ADESSO.

VIVI giorno per giorno e fallo con emozione; se lo farai, AVRAI sempre la certezza di avermi al tuo fianco.

NOI saremo sempre vicini, TIENI A MENTE questo!".

Ti asciugasti con una mano, le lacrime che ti scendevano sulle guance e mi facesti un enorme sorriso, quando ti consegnai un piccolo CARILLON.

Rimanesti incantata ad ascoltare quel dolce DO RE MI FA SOL che ti allietava il cuore.

Sapevamo entrambi quale era stata la mia scelta: ancora una volta per pura vigliaccheria, non ero riuscito a mettermi contro il grande Lucius Malfoy e ti stavo lasciando andare via dalla mia vita e dal mio cuore.

Ero solo un vigliacco senza palle, che non meritava e non merita tuttora di essere felice.

Prima di andartene definitivamente, ti avvicinasti a me e mi dicesti: " Ricorda che per te ogni giorno sarà UN GIORNO NUOVO, UN NUOVO GIORNO!".

Mi abbassai sulle tue labbra ti diedi un bacio leggero e tu sorridendo mi dicesti: " TUTTO QUA?".

Io scoppiai a ridere e ti strinsi forte a me poi al tuo orecchio sussurrai: " BUONA FORTUNA!".

Tu annuisti e dopo aver rimpicciolito le valigie, le mettesti in tasca e con mezzo giro sparisti davanti ai miei occhi.

Sentii le lacrime bagnarmi le guance e mi sorpresi di questo: ero convinto di non essere in grado di provare dei sentimenti ma tu avevi cambiato le cose.

Ero sicuro che tu fossi tornata dai Weasley e contavo di venirti a trovare, anche solo per vederti da lontano.

Non volevo più farti del male e se la tua felicità era quella di sposare il rosso straccione, ti avrei lasciata libera di farlo.

Non avevo diritti su di te e vedere mio padre girare gongolante per i corridoi, per aver vinto ancora una volta su di me, mi dava la giusta misura di questo concetto.

Avevo messo ancora una volta lui al primo posto, nonostante fosse stata sua la colpa se avevo passato un adolescenza di merda e giravo per le strade con un orrendo tatuaggio sul braccio sinistro.

Un SABATO POMERIGGIO, dopo una settimana dalla tua partenza, un gufo rachitico mi consegnò una strana CARTOLINA ROSA che scoprii ben presto essere di Weasley femmina.

In quel pezzo di carta, lei mi chiedeva tue notizie e il cielo mi crollò addosso.

Se tu non eri con loro, dove diavolo potevi essere finita?

Le risposi chiedendole un appuntamento e un'ora dopo, ero davanti all'ingresso di Florian Fortebraccio a Diagon Alley.

APRII QUELLA PORTA ed entrai nella gelateria, guardandomi attorno.

Finalmente ad un tavolo li vidi: il rosso straccione, sua sorella e il ragazzo sopravvissuto.

Mi avvicinai lentamente e quando fui al loro tavolo, spostai una sedia e mi accomodai.

La Weasley femmina prese subito la parola dicendo: " Malfoy non pensare MALE DI ME né di loro.

Vogliamo solo sapere come sta Hermione!".

Io la guardai poi le dissi: " Vorrei saperlo anche io!"; lei sgranò gli occhi e lo straccione e lo sfregiato scattarono in piedi.

All'unisono cominciarono ad urlare: " CHE SIGNIFICA? LEI ERA CON TE!" ma la rossa alzò una mano con un gesto imperioso, facendo loro cenno di tacere e io risposi: " No, lei non è con me!

Se ne è andata via una settimana fa, dopo che mio padre l'ha aggredita cacciandola dal Manor.

Ero convinto che fosse da voi ed ero tranquillo ma visto che non è così, ho intenzione di cercarla per poterla trovare al più presto possibile!".

Quei due trogloditi cominciarono ad urlare che dovevo lasciarti in PACE e che avevo perso tutti i diritti su di te.

Le loro parole facevano male, perchè sfondavano una porta aperta, mettendomi di fronte ad un innegabile verità: ero un fallito, che aveva perso la sua ultima possibilità di essere felice.

Ancora una volta fu la rossa a ristabilire l'ordine e inaspettatamente, mi porse la mano dicendo:

" Malfoy, se Hermione ha visto del buono in te, io non ho nessun motivo per dubitarne.

Vedo che la ami e so che farai l'impossibile per trovarla quindi ti affido la persona più importante per me e ti prego solo di riportarcela presto!".

Ero scioccato, per la fiducia che lei mi stava accordando e unii la sua mano con la mia.

Con quella STRETTA DI MANO suggellammo un accordo: io avrei trovato Hermione e l'avrei riportata a Londra poi l'avrei lasciata libera di scegliere con chi stare.

Questo era il minimo che potevo fare.

Non appena uscii da Fortebraccio, mi diressi velocemente a casa di NASO DI FALCO, un ragazzo che era capace di trovare anche il diavolo in persona se solo lo voleva.

Quando bussai alla sua porta, mi aprii sua madre la SIGNORA LIA e dopo aver saputo che cercavo suo figlio, m'indicò la sua camera.

Dopo essere entrato, lo salutai e gli dissi: " IO SONO QUI, perchè ho bisogno dei tuoi servigi!".

Gli spiegai la situazione e lui mi promise di mettersi subito al lavoro.

E lo fece, eccome se lo fece ma trovarti si rivelò subito un impresa quasi impossibile.

Era come catturare il fumo con le mani, eri sempre uno o due passi avanti a noi.

Ogni volta che pensavamo di avere una pista certa, si rivelava un nuovo buco nell'acqua e sentivo di perdere le speranze ogni momento di più.

Mio padre mi assillava urlandomi nelle orecchie che ero impazzito, che tu mi avevi lanciato una maledizione, che mi avevi infettato con il tuo sangue sporco e che se non mi fossi ravveduto al più presto, ci avrebbe pensato lui a guarirmi.

Ma che ne poteva capire lui, che non era mai stato innamorato: non aveva amato neppure mia

madre che aveva sposato sotto contratto quindi lui era l'ultima persona che poteva arrogarsi il diritto di dirmi cosa fare della mia vita.

Troppe volte glielo avevo permesso ma ora era giunta il momento di prendere in mano le redini della mia esistenza.

Settimanalmente informavo la rossa, suo fratello e lo sfregiato degli sviluppi della faccenda e questi incontri avevano creato tra di noi, una sorta di strana accettazione.

Il mio amico continuava il suo lavoro, andando in giro a mostrare a tutti le tue FOTOGRAFIE che mostravano la tua FACCIA PULITA e il tuo splendido sorriso.

Nei primi GIORNI DI NEVE, Naso di falco arrivò nella città eterna, Roma.

Da alcune testimonianze tu eri stata avvistata a Montesacro e sembrava che stavolta fosse quella buona.

Quando lui mi contattò, io preparai in quattro e quattr'otto le valigie e scesi al piano di sotto, per comunicare a mio padre la mia partenza.

Lui come al suo solito, urlò e strepitò minacciandomi di diseredarmi ma la cosa, mi lasciò del tutto indifferente.

Avevo del denaro mio da parte ma non era necessario che lui lo sapesse.

Che si tenesse pure i suoi soldi ma avrebbe perso me: a causa del suo modo gelido e severo di crescermi, non ero mai stato in grado di amare fino a quando non eri arrivata tu nella mia vita e ora che avevo assaggiato il dolce gusto della libertà, mi ero accorto che non potevo più farne a meno.

Il subdolo Lucius Malfoy però, non la pensava come me e in un solo gesto tirò fuori la bacchetta e mi lanciò addosso un Incarceramus.

Lo schivai con un solo movimento della testa e a mia volta tirai fuori la bacchetta e gli lanciai uno Stupeficium ma purtroppo andò a vuoto.

Lui, a sua volta cercò di colpirmi con un Confundus ma anche stavolta riuscii a cavarmela.

Mi stava facendo perdere del tempo prezioso, tempo che avrei potuto spendere a cercare te quindi al culmine della mia pazienza, gli lanciai contro un Petrificus Totalis che lo colpii in pieno e lo fece crollare sul tappeto del salotto.

Prima di smaterializzarmi dal Manor alla volta del Bel Paese, avvisai il mio elfo Lelo delle condizioni di mio padre e lui mi disse che ci avrebbe pensato più tardi.

Dopo un mezzo giro su me stesso, arrivai in un vicolo di Roma e subito mi misi in contatto con Naso di falco.

Lui mi indicò dove eri stata vista l'ultima volta e io mi ritrovai a pregare Merlino, Morgana e tutti e quattro i fondatori, di non essere arrivato tardi anche stavolta.

Questi due anni e mezzo mi pesavano e anche tanto; avevo la necessità fisica di vederti, accarezzarti, toccarti e se fossi stato fortunato di baciarti e fare l'amore con te.

STRADA FACENDO è già passata una settimana dal mio arrivo e ora sono qui, fuori dalla stazione di SISTO V.

Sono fermo davanti ad un POSTER che pubblicizza l'arrivo del CANZONIERE con una didascalia che dice W L'INGHILTERRA e i miei pensieri viaggiano, tornando indietro al nostro ultimo, lieve bacio.

Ad un tratto sento una fresca risata e un brivido mi scende veloce lungo la colonna vertebrale.

Conosco quel suono, lo riconoscerei tra un milione: sei tu, amore mio.

Mi giro di scatto e ti vedo; sei in un mezzo ad un prato che stai correndo mentre ridi serena e felice.

Per un attimo ho il terrore di vederti felice con un altro uomo ma per fortuna questo non succede.

Quello che vedo dopo però, è forse peggio: tu arrivi di corsa verso un cespuglio e dopo esserti chinata dici: " Buuuuuu!" e scoppi a ridere poi tiri su tra le braccia, la più bella bambina che abbia mai visto.

Una lama mi entra gelida nel cuore, perchè ciò vuol dire che tu ti sei rifatta una vita con qualcun altro.

Che diritto ho io di tornare da te a sconvolgertela di nuovo?

Ti giro le spalle, pronto ad andarmene via ma le tue parole mi bloccano sul colpo: " Bella la mia Narcissa, sei la bambina più bella del mondo; se solo il tuo papà potesse vederti!".

Mi rigiro a fissarti con la bocca spalancata: hai chiamato tua figlia con il nome di mia madre e ancora non capisco il perchè.

Senza riuscire a comandare il mio corpo, mi avvicino passo dopo passo e ad un tratto tu ti giri verso di me.

Non appena mi vedi sgrani gli occhi e inizi a tremare.

Che succede amore mio, perchè fai così? E' proprio così terribile per te, vedermi?

Anche tu inizi ad avvicinarti a me, tenendo stretta tra le braccia tua figlia e quando sei ad un passo da me, con le lacrime agli occhi mi dici: " Draco... TU COME STAI?".

Io ti fisso, ancora senza parole mentre sento le lacrime, scendermi lente lungo le guance.

L'ULTIMA NEVE non si è ancora sciolta e io avverto il freddo congelarmi le ossa.

Sei bella come una stella luminosa, colorata come una RAGAZZA DI CAMPAGNA ed eterea come la luna.

Vedendo che non rispondo, tu mi fai un sorriso poi sposti lievemente la tua creatura girandola verso di me e dici: " Draco, ti presento Narcissa Granger, nostra figlia!".

Il mondo smette di scorrere per me che in quell'istante fisso lo sguardo su quello splendore: mi assomiglia in un modo impressionante, ha i miei stessi occhi e i miei stessi capelli.

E' mia figlia e io sento il cuore, battermi violento nel torace.

Tossisco per ritrovare la voce e quando ci riesco dico: " Sono due anni e mezzo che ti cerco.

Non sai quante volte mi sono chiesto CHISSA' SE MI PENSI, se mi ami ancora o se mi odi per la mia vigliaccheria e tu ora sei qui e tieni tra le braccia la bambina che abbiamo creato insieme.

Non puoi neanche immaginare QUANTO TI AMO, non so dirti QUANTO TI VOGLIO ma tu lascia battere il tuo cuore, DAGLI IL VIA.

Nella vita delle persone, gli AMORI IN CORSO sono tanti E TU sei il più importante.

Tu e nostra figlia, la nostra splendida bambina che mi ha dato nuovamente una ragione per vivere; una ragione, che avevo perso quando sei sparita dalla mia stanza due anni e mezzo fa.

IO ME NE ANDREI solo se tu mi dicessi che non mi ami più, ma mi auguro con tutta la mia dannata anima che non sia così.

CON TUTTO L'AMORE CHE POSSO cercherò di cancellare questi due anni e mezzo di solitudine facendoli diventare 1000GIORNI DI TE E DI ME.

LE MANI E L'ANIMA vi appartengono, il mio CUORE D'ALIANTE vola verso di voi, il mio DOMANI MAI sarà senza di voi.

Certo ANCORA LA PIOGGIA CADRA' sul selciato ma ci bagnerà tutti e tre uniti.

AMORE BELLO, tutto quello che ti posso dare è QUESTO PICCOLO, GRANDE, AMORE.

ORA CHE HO TE e nostra figlia sono felice e io TI PRENDO COME MIA SPOSA se non mi rifiuterai e NAVIGANDO insieme, supereremo le traversie della vita!".

Poi ti porgo la mano e tu l'afferri stretta quindi mi metti tra le braccia nostra figlia dicendo: " Cissy, questo è il tuo papà!".

Sentire quella piccola parola e il calore di mia figlia tra le braccia, mi destabilizza da morire: sono padre e ancora non ci credo.

Sciolgo la stretta con te e con la mano libera, faccio una carezza sul tuo volto.

Mi sorridi e io ti dico: " ANDIAMO A CASA!".

Tu annuisci e stringendo forte nostra figlia, ci smaterializziamo a casa tua dove con due colpi di bacchetta, raccogli tutte le cose tue e di Narcissa poi quando sei pronta, mi fai un cenno e ristringendoci forte, scompariamo apparendo di fronte alle bianche scogliere di Dover.  

Questo posto mi è sempre piaciuto, perchè mi da un senso di pace e di tranquillità: per questo quando ne ho avuto la possibilità, ho comprato una bella casa che ora sarà la mia, di Hermione e di Narcissa.

Quando entriamo nella villetta, tu con gli occhi luminosi come stelle, fai il giro delle stanze e dopo aver scelto la camera di Narcissa, l'arredi con la magia e la metti a dormire poi mi raggiungi al piano di sotto.

Io nel frattempo ho avvisato sia Naso di falco che la rossa, della novità e ora sono qui fermo come un broccolo, ad ammirare la mia donna, il mio amore, colei che mi ha reso padre mentre si avvicina scendendo le scale.

Quando arrivi tra le mie braccia, ti stringo forte a me e dico: " ANIMA MIA, mi sembra un sogno.

Dopo due anni e mezzo, tu sei di nuovo tra le mie braccia e sei tornata nella mia vita arricchendola con una splendida bambina.

Ti amo e ti amerò per tutto il resto della mia miserabile ed inutile vita!".

Che vadano a farsi fottere Lucius, il suo rancore, il suo odio e i suoi pregiudizi, che vadano al diavolo i suoi dannati e odiosi Mangiamorte, che vadano a quel paese il rosso e lo sfregiato.

Ora quello che importa è che Hermione sia nuovamente con me e felice, suggello con un bacio profondo, la promessa di un futuro felice.

 

 

  
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