Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: weretogether    17/07/2013    5 recensioni
' .. -mi sono innamorata di lui- disse tutto d'un fiato. quando Jaz pronunciò quelle parole sentii una stretta allo stomaco, e in quel momento realizzai cosa stesse succedendo, rivelai a me stessa che quello non era più 'solo un gioco'. avevo combinato un gran casino e ora non potevo più rimediare. corsi ad abbracciarla, cos'altro potevo fare?'
Ellie ha 17 anni e vive a San Francisco con i suoi genitori.
Ellie non è la tipa dolce e romantica, l'esatto contrario di Jaz, la sua migliore amica.
Un giorno, un avvenimento, e Justin, il migliore amico di Jaz, entra nella sua vita e tutto cambia.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 36. ''nessun'altro.''

-ehi piccola.- 
-ehi.- sorrisi a David che era passato a prendermi per andare a scuola. 
Salii in macchina e, dopo avermi guardata, David mi baciò. Riusciva a farmi star bene anche con poco. 
Dopo la morte di papà e la rottura con Justin, quella era la prima notte in cui mi ero sentita davvero felice. 
-andiamo?- chiese.
-andiamo.- risposi, subito dopo sfrecciò a tutta velocità in quella stradina poco popolata verso scuola. 
-cosa hai intenzione di fare?- chiese poco dopo.
-per cosa?- 
-per..- tossì.- per noi.- disse a fatica quasi avesse paura di pronunciare quelle parole. 
-niente.- 
-in che senso niente?-
-David, tranquillo. se ti riferisci a Justin, è tutto okay.- feci una pausa.- ora siamo io e te, nessun'altro.-
Lo vidi sorridere e mi resi conto che lui era davvero preoccupato. 
Poco dopo ci fermammo e prima di scendere lo bloccai, lui mi guardò con un'espressione interrogativa in faccia, io poggiai la mia fronte sulla sua.
-David, non devi temere nulla. siamo insieme ora, è vero che ho sofferto per Justin, ma ora non importa, non più, non ora che siamo insieme.- dissi dandogli un bacio a stampo.
-sicura?- 
-sicura.-
Mi baciò la fronte e subito dopo scendemmo dalla macchina. Sentivo gli occhi di tutti puntati addosso, forse era solo un'impressione, o forse era tutto vero, ma in quel momento poco mi importava.
Subito dopo David mi affiancò, mi prese per mano e sotto lo sguardo curioso di tutti entrammo a scuola. 
Vidi per qualche istante Justin, teneva per mano Jaz. Quando mi vide sgranò gli occhi e fece finta di niente. Forse aveva ragione ad essere arrabbiato, erano passate solo poco più di due settimane, ma di sicuro lui non aveva fatto meglio, e poi io stavo bene con David, ed era questo che importava.
-stai bene?- chiese David appena dentro scuola. Anche lui aveva visto Justin.
-con te al mio fianco, si.- gli lasciai un bacio all'angolo della bocca.
Sentivo di amarlo, amarlo sul serio. 

-ti accompagno?- chiese David all'uscita da scuola. 
-no, tranquillo, vai da tua mamma.- gli sorrisi. Poco prima la madre lo aveva chiamato per dirgli se poteva riportarla a casa, il ragazzo con cui era uscita se ne era andato lasciandola sola.
-posso riaccompagnare anche te.- 
-ehi.- dissi avvicinandomi.- non è un problema. andrò a piedi.- 
-va bene.- disse per poi baciarmi.
-ci vediamo questo pomeriggio?- chiese.
-facciamo questa sera?- dissi ripensando all'immensità di compiti che c'erano per il giorno dopo.
-okay, a questa sera.- disse lasciandomi un bacio a stampo e andando via. 
Gli feci un cenno con la mano e dopo mi incamminai verso casa.
Indossai le cuffie e misi 'play'. La strada non era molta ma ci avrei impiegato almeno quindici minuti per arrivare a casa e volevo liberare la mente dai pensieri e l'unico mezzo che avevo era la musica.
Dopo una decina di minuti sentii qualcuno bloccarmi da dietro. 
Mi girai di scatto non sapendo chi fosse, così, in qualche secondo mi ritrovai faccia a faccia con Justin. 
Sentii le mani tremare e il cuore battere più velocemente.
-c..che vuoi?- balbettai.
-stai con lui?- chiese subito.
-con lui chi?- 
-non fare la stupida. con David, o come si chiama.- fece finta di non ricordare il suo nome.
-non sono cose che ti riguardano.- 
-invece si.- 
-sto con lui.- dissi nervosa.
-mi deludi piccola, ti innamori di tutti e troppo in fretta.- disse come se fosse davvero deluso. 
-io? tu non sei meglio di me.- dissi arrabbiata.
-non cambiare argomento. stavamo parlando di te.- 
-ma che problemi hai?- chiesi furiosa.- torni e mi dici che mi ami, poi vai via e ti arrabbi anche se mi rifaccio una vita?-
Sbuffò -vedo che mi hai dimenticato in fretta.- esclamò con tono teatrale quasi fosse lui quello che aveva sofferto.
-io? e tu? tu cosa hai fatto? sei tornato e ti sei messo con Jaz, non sono stata io ad andarmene.- gli urlai contro.
-perché ti amo troppo per vederti soffrire.- imitò la mia voce qualche settimana prima.
-ma che cazzo vuoi da me? dimmi che vuoi, perché mi irriti davvero.- 
-io ti irrito? strano, quando stavamo insieme non ti irritavo così tanto.- mi fece l'occhiolino.
-appunto, ma questo era prima. ora è diverso.- 
-cos'è cambiato?- chiese.
-che non stiamo più insieme.-
-le cose non cambiano in così poco tempo.- 
-e invece si.- portai il mio sguardo altrove.
-no, ti sbagli.-
-non ti lascerò mai, te lo prometto.- questa volta fui io a imitare lui.- te ne ricordi?- chiesi.- bene, quel ''te lo prometto'' era tutta una cazzata e quel ''noi'' era tutta una bugia messa in atto per non so quale assurdo motivo.- 
-perché lo dici?- 
-per farti capire che le cose cambiano anche nel giro di pochi istanti. un giorno c'eri e quello dopo te ne sei andato. non c'è voluto molto per farti allontanare e da li le cose sono cambiate. ci vuole meno di quanto ti aspetti.- 
-tanto non lo ami.- 
-e questo cosa c'entra ora?-
-c'entra. perché fai tanto la dura quando in realtà mi ami da impazzire.- 
-cazzate.- affermai convinta.- amo David, lo amo con tutta me stessa. io sono felice con lui, sai?- 
-non ti aspettare che io ci creda.- 
-ho smesso da tempo di aspettarmi qualcosa dalla gente. e, mi dispiace dirtelo, ma David non ha nient di te, lui è anche meglio.-
-balle.- 
-non potevo aspettarti per tutta la vita. il tempo passa, tu sei felice con Jaz, perché non posso esserlo anche io?-
-perché la tua felicità non è David.- 
-tu come fai a saperlo? lui è più della felicità. e non so cosa ho fatto per meritarmi accanto una persona speciale come lui, ma credimi, delle volte penso che quel tuo bacio con Jaz sia stato un bene.- 
-lo so che mi ancora.- 
-e io so che non ho bisogno del tuo consenso per stare con David.- dissi chiudendo quella conversazione e andando via.
Mi rimisi le cuffie e continuai la strada verso casa. 
Quel ''noi'' aveva ufficialmente cessato d'esistere, sempre detto che ci fosse mai stato. 

''a cosa serve tutto questo dolore? a cosa serve dirsi parole dolci l'istante prima e mandarsi a fanculo l'istante dopo? a cosa serve amarsi così tanto da farsi male?''


**

Ecco qui il capitolo 36.
Siamo già a 36 capitoli? Come passa il tempo!
Scusate se ho aggiornato solo ora ma non ho avuto tempo, sul serio.
Perdonatemi!

Spero vi piaccia e spero in una vostra recensione.

Alla prossima :).


 

  
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